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Autore: SgF    17/09/2010    2 recensioni
Sembra una normalissima giornata nelle Tokyo primaverile. Eppure...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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Nota: ci tengo a precisare, per evitare fraintendimenti, che la fanfiction segue l'anime e non il manga per quanto riguarda l'identità dei personaggi e la loro mentalità, ad eccezione del rapporto tra Heles e Milena.

Quella bionda ragazza dai lunghi codini affiancata da una piccola ragazzina dai capelli rosa. Le amiche attorno sprigionano una forza palpabile. Un’aura rossa proveniente dal pianeta Marte combatte con l’aiuto del fuoco. Aura blu, pianeta Mercurio, combatte con il potere dell’acqua. Verde, il pianeta Giove che risponde alle offensive con la forza del fulmine. Aura gialla proveniente dal pianeta Venere che si destreggia con l’immensità luminosa. Azzurro, Nettuno, contrasta il nemico con la grazia donata dai mari. Aura arancione, pianeta Urano che contrattacca con la forza dei venti. Viola, il pianeta Plutone, spodesta aiutata dagli inferi. E in un angolo, isolata dal cerchio delle guerriere, il pianeta Saturno, invoca la distruzione. Ma qualcuno giunge per interrompere il mistico contatto delle sette combattenti: quattro oscure figure capeggiate da una donna tremendamente assetata di vittoria; un uomo dai capelli rossi e una donna dalla chioma verde scortati da una figura incappucciata; cinque ragazze somiglianti a studentesse affiancate da una donna dall’aria malvagia; una vecchia megera; una donna subdola solo a guardarla; quattro guerriere. Si avvicinano sempre di più alle ragazze che rimangono come pietrificate. Sono vicini. Ancora di più. Sempre di più. Le hanno ormai raggiunte. Stanno per attaccare ma… cosa sta succedendo? Non… vedo… più… Felix si sveglia di soprassalto con la fronte bagnata. Si mette a sedere ripensando al sogno appena fatto per paura di dimenticarselo. Accende la luce del comodino e strizza gli occhi infastidito.
“Questo non è normale!”, continua a ripetere Felix cercando di autoconvincersi. Si alza, infila le ciabatte e si dirige in bagno dove si sciacqua la faccia. Guarda nello specchio e vede un ragazzino dall’aria malinconica che porta con sé un terribile segreto.
“Gli occhi sono lo specchio dell’anima”, sussurra toccando lievemente lo specchio.
In effetti quegli occhi avrebbero molto da dire, ma tutto ciò che vi è all’interno è stato segregato tra fitte colorazioni nere. Stacca la mano dal vetro e si siede sconsolato sul bordo della vasca pensando a quanto sognato poco prima, pensando che quelle visioni non sarebbero dovute penetrare nella sua mente. Si arrende. Smette di pensare al sogno. Torna in camera e cerca di riaddormentarsi. Fissa una spia luminosa sulla scrivania. Un colore molto acceso che illumina tutto il piano in legno. Il suo bagliore sembra ineguagliabile. In un attimo la spia si spegne lasciando la scrivania completamente nell'ombra.

Il sole splende, gli uccelli fanno da coro alla campana scolastica e Bunny è ancora in ritardo. La ragazza si precipita al cancello della scuola seguita a ruota da Marta, anche lei di fretta.
"Professoressa, mi chiedevo se lei potesse dirci qualcosa sulla galassia di Andromeda", Felix pone la domanda all'insegnante che rimane senza parole all'intervento del ragazzo che, a suo parere, dimostra sempre troppo poco interesse per la sua materia.
"Galassia... di Andromeda? Beh, è la galassia più vicina alla nostra... è una galassia a spirale... è molto... ma perché ti interessa sapere questa cosa?", domanda dubbiosa la professoressa estremamente a disagio.
"Ne ho sentito parlare di recente e mi affascinava la questione", mente spudoratamente Felix.
"A dire la verità non ne so molto, anche perché sapere questi particolari concetti non ci sarà di grande aiuto adesso".
"Ma lei pensa che possa esserci vita su Andromeda?".
"Non sappiamo se c'è vita sui pianeti limitrofi, figuriamoci su una galassia distante anni luce da noi!".
Ciò che Felix vorrebbe tanto sapere va oltre il senso della conoscenza umana. Ora come ora gli unici in grado di ricevere informazioni rapide sulla galassia di Andromeda sono i suoi familiari, ma nessuno sarebbe mai andato a cercare qualcosa su una galassia ormai inesistente. Felix esce dall'aula con la scusa di andare ai servizi e mentre percorre il corridoio nota Bunny in punizione con un secchio d'acqua in testa.
"Possibile che quella ragazza continui ogni giorno ad arrivare in ritardo?", pensa il ragazzo guardandola compassionevole.
"Ciao Bunny".
"Ciao Felix! Cosa ci fai in giro per i corridoi? Anche tu in punizione?".
"Veramente no. I professori dovrebbero rassegnarsi e lasciarti seguire le lezioni normalmente".
"Sante parole! Pensavo che una volta entrata nel triennio i professori sarebbero stati più clementi e mi avrebbero risparmiato le punizioni come quelle della professoressa Arianna! Ah, ce l'hanno tutti con me", commenta sconsolata la ragazza guardando fuori dalla finestra.
"E perché Marta non è in punizione con te?".
"Lei è andata... un momento, tu come sai che anche lei era in ritardo? Cosa fai, ci spii?".
"Vi ho viste arrivare di corsa, dalla finestra, e come al solito eravate in ritardo. Sarebbe ora di puntare la sveglia e non riaddormentarsi subito dopo, cara Bunny. Ci vediamo oggi pomeriggio alle gare di atletica", Felix si allontana sorridendo e alzando la mano per salutare la ragazza che rimane impalata come uno stoccafisso.
"Ah, che ci posso fare se il letto è così comodo, così caldo, così... mi è venuta voglia di fare un pisolino!", esclama Bunny con il sorriso sulla faccia.
La porta dell'aula si apre di scatto.
"Cos'hai da ridere, signorina?", domanda un uomo sulla quarantina con un gesso in mano.
"Ehm, veramente stavo parlando tra me e me e ho pensato a una cosa buffa!".
"Se la cosa buffa è il cibo o il letto non è tanto buffa per te", commenta il professore invitandola a rientrare dopo essersi tolta il secchio dalla testa.
Intanto Felix raggiunge il bagno e si sciacqua la faccia. Guarda lo specchio e un alone nero percorre veloce il vetro. Felix si allontana dallo specchio intimorito.
"Chi c'è?", chiede voltandosi in cerca di qualcuno.
Una risatina comincia a girare per tutto il bagno.
"Fatti vedere!", ordina il ragazzo portandosi con le spalle al muro e tenendo d'occhio lo specchio dove aveva intravisto l'alone.
"Non avere paura, non sono qui per farti del male... per ora!", una voce femminile vaga per i servizi senza avere una provenienza fisica.
"Ma... quella voce!", esclama impaurito Felix che comincia a tremare lievemente per lo spavento.
La voce si dilegua e, dopo essersi convinto di aver sognato quella voce, torna in aula un po' intimorito.

Il cortile è popolato da atleti in procinto di scaldarsi per le gare, da spettatori seduti nelle tribune e dal personale addetto alla sicurezza.
Felix scorge in lontananza il gruppo di Bunny che si affretta a trovare un posto in tribuna.
"Ehilà Felix, questi posti sono occupati?", domanda Marta a Felix che prontamente risponde invitando le ragazze a sedersi vicino a lui.
"Felix! Come mai sei qui a vedere le gare?", chiede Bunny curiosa.
"Ho un debole per la corsa a ostacoli".
"Noi siamo venute per fare il tifo per la nostra amica Morea".
"In quale disciplina si esibisce?".
"È un asso nel lancio del peso femminile. E pensare che il suo sogno è quello di diventare una cuoca provetta".
"Ah, lo so", Felix sbianca.
"Che cosa...?".
"Benvenuti ad una nuova edizione delle gare di atletica! Quest'anno le discipline in cui si batteranno i nostro atleti sono le seguenti: lancio del peso maschile, lancio del peso femminile, corsa ad ostacoli mista, salto in alto maschile, salto con l'asta femminile e corsa in competizione mista. Ragazzi e ragazze saranno chiamati per partecipare alle discipline scelte...", la voce dall'altoparlante continua ad informare gli spettatori del pomeriggio di gare.
"Come fa quel ragazzo a sapere delle ambizioni di Morea? Sarà un suo ammiratore?", pensa incerta Bunny con lo sguardo fisso su Felix che arrossisce lievemente.
Dopo una mezz'ora passata ad osservare gli atleti che si alternano sul campo, una voce giunge alle spalle del gruppo: "Ehilà, ragazze!".
In piedi, a fondo tribuna, ci sono Milena e Heles. "Milena! Heles! Venite, qui c'è ancora posto", Amy invita le amiche ad unirsi a loro.
"L'ultima ragazza a entrare in competizione per il lancio del peso femminile è la campionessa Morea", annuncia la voce dell'organizzatore.
Morea si prepara per lanciare. Concentrata. Sicura. Forte. Corre, raggiunge la linea e lascia che le braccia spingano il peso il più lontano possibile. La palla vola, cade e tocca il suolo. Nel momento in cui il peso sfiora la sabbia il cielo diventa improvvisamente cupo.
"Che cosa succede?", Bunny si guarda intorno impaurita.
"C'è qualcosa di strano!", replica Heles osservando il cielo.
Un tuono fragoroso fa sussultare le ragazze che si voltano a vedere un albero che prende fuoco. Nel momento in cui ritornare a guardare il campo tutti gli spettatori, gli atleti e il personale sono spariti nel nulla, tutti ad eccezione di Felix e Morea.
"Ma che cosa sta accadendo?", domanda allibita Marta.
Un fulmine si scarica al centro del campo facendo perdere i sensi a Morea.
Una sagoma oscura si staglia nel punto in cui si è abbattuta la scarica.
"Chi non muore si rivede!", commenta una voce.
"Ancora quella voce!", pensa sconcertato Felix.
La figura si avvicina agli spalti e rivela la sua identità.
"ZACHAR!", urla Bunny incredula.
  
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