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Autore: Keira92    18/09/2010    1 recensioni
Nami è una bellissima redattrice di una rivista di moda, che sogna il vero amore. Ma che succederà quando questo tornerà dopo tanto tempo? Tra guai e bugie Nami dovrà riuscire a risolvere i suoi errori. Nuova ff per i fan delle sanjixnami. Buona lettura
Genere: Generale, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Sanji
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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11 un pomeriggio con la sposa capitolo 11
Un pomeriggio con la sposa



< in nome dell'amicizia...tu verrai con me..vero? > chiese la rossa dando un'altra pacca violenta sulla spalla dell'amica che invano tentava la fuga.
< certo che no. Da quando mi sono intromessa in tutta questa storia non posso nemmeno stare con Kosa. Anch'io ho un matrimonio da organizzare > replicò la ragazza scocciata.

Pomeriggio. Cinque e mezza.

< Vorrei sapere chi me lo ha fatto fare. > sussurò Bibi davanti alla soglia d'ingresso dell'appartamento di Konis.
< dai ci sarà da divertirsi > le sussurrò Nami per consolarla, e per consolare pò anche se stessa.
< eeeh! > replicò l'amica che sbuffò.
< Siete in pefetto orario! > la porta non si aprì del tutto che già Konis partiva con il suo entusiasmo a tutto volume, presentando poi, a porta aperta, un sorriso luminosissimo.
< luce...> sussurrò Bibi.
< prego accomodatevi > fece lei pimpante.
Una volta entrate, le due si sedettero sul divano e aspettarono che la bionda finisse di prepararsi.
< non vedo l'ora di provare tutti quei vestiti > esclamò giuliva. Nel dirlo rilasciò un quantitativo enorme di felicità ed allegria talmente enorme da far desiderare a  Bibi di fuggire a gambe levate.
< amicizia...> Nami sorrise a Bibi che ormai si era già rassegnata.

Passati cinque minuti buoni Nami e Bibi si ritrovarono in macchina da Konis, costrette a sorbirsi le chiacchiere dell'" euforia bionda". E mentre Bibi, sul posto di dietro, guardava fuori dal finestrino, fissando ogni passante che vedeva, maledicendolo per la fortuna che aveva (ossia non essere al suo posto), Nami sopportava fingendo sorrisi, mentre la voglia di strangolarla cresceva sempre di più.
In 30 metri di strada le due dovettero sopportare Konis e i suoi progetti del matrimonio, che prevedevano ogni sorta di preparativi fatti apposta per soddisfare i suoi capricci, per poi passare a parlare del futuro sposo. A quel punto Nami approfittò del fatto che Konis dovette posteggiare e scese dalla macchina in fretta e furia, mentre l'auto ancora doveva fare una manovra per entrare.
< ioscendoquinontipreoccuparetitengoilpostoposteggiaconcalma> disse tutto d'un fiato. Una volta scesa dalla macchina prese un sospiro di sollievo. < ossignore! ma pechè??? > pensò poi sbuffando nervosamente.

Una volta posteggiato le due ragazze scesero ( e la felicità di Bibi crebbe all'infinito ), dirette all'interno della boutique davanti.
Una volta entrate furono subito accolte dalla sarta, con cui avevano appuntamento, per poi condurle in una delle salette di prova.
Ogni sorta di vestito era proprio li davanti, pronto per essere provato.
< qui ho raccolto i migliori > disse la sarta indicando gli abiti che si concentravano su 5 appendiabiti < li vuole provare tutti? > chiese poi rivolgendosi alla bionda.
< nonono > pensarono le ragazze trattenendo il fiato.
< si >
< ti odio > sussurrò Bibi alla rossa
< naturalmente qui ci sono gli abiti delle damigelle > aggiunse la sarta indicando un paio di abiti, naturalmente scelti da Konis, precedentemente a quest'incontro.

Il pomeriggio passò lentamente, con Konis che provava ogni singolo abito e andando in giro a chiedere se il vestito che portava le risaltavano sufficientemente gli occhi o le ingrossavano i fianchi e Bibi che leggeva riviste sparse qua e là nei tavolini della varie stanze.
Nami guardò la scena per poi poggiare il proprio sguardo su se stessa. Indossava un abito blu oltremare, vaporoso dal seno, che ricadeva poi leggero lungo i fianchi fino a terra.
< questo vestito le dona molto > disse la signora sarta.
< già, è molto bello > rispose accennando ad un sorriso.
Ma nonostante l'abito le piacesse, Nami non poteva fare altro che guardare Konis.
Ogni singolo abito le stava benissimo e più formulava questo pensiero più sentiva una sorta di rabbia ribollirle dentro.
Avrebbe dato qualsiasi cosa per essere al suo posto, a provare vestiti del genere, per poi arrivare all'altare con un vestito bianco e il suo amato che le sussurra < sei bellissima con questo vestito >

< però bisognerebbe apportare alcuni ritocchi > la sarta la riportò sulla terra con violenza < mi segua >.
Nami seguì la signora che la portò al centro della saletta e la fece salire su una sorta di piccolo piedistallo con aghi e spilli pronti in mano.
Nello stesso momento il cellulare di Bibi squillò tanto all'improvviso da farla saltare in aria. Ma dimenticò subito lo spavento e ringrazio il cielo che qualcuno la chiamasse.
< pronto? > fece lei e nello stesso tempo guardava Nami.
< ehi Bibi sono io. Sanji > disse il ragazzo dall'altra parte del telefono.
< oh grazie a Dio. Non ne potevo più. Comunque a cosa devo la tua chiamata? >
< ho provato a chiamare Konis al cellulare, ma non risponde, così ho provato anche a quello di Nami, visto che erano insieme. Dove siete? > chiese un pò preoccupato.
< ah, ecco siamo in un negozio, perchè non ci raggiungi? Ti mando l'indirizzo via sms. Ok? ciao! > Bibi cercò di chiudere in fretta, per poi volgere il proprio sguardo verso la rossa, sorridendo soddisfatta.
< che c'è? Non ti piace l vestito? > chiese perplessa.
< oh no, non questo. E' che tra poco ci raggiungerà lo sposo > le disse con fierezza.
< ma... > la rossa guardò Konis, indaffarata a provare un altro abito < ma non porta male che lo sposo veda l'abito della sposa? > chiese infine.
< appunto > rispose tornando alla sua ennesima rivista fregata dalla saletta accanto.
< comunque ti consiglio di guardare il cellulare, avrai un sacco di chiamate perse > aggiunse.
Nami guardò da lontano la sua borsetta, e , desiderosa di sapere chi l'avesse chiamata, fece per scendere dal piedistallo, ma la sarta la fermò immediatamente
< ma che cavolo > pensò la rossa rassegnata.

Altri 10 minuti passarono e finalmente la sarta aveva finito i suoi ritocchi < che gliene pare? > chiese, ma Nami non prestò molta attenzione che si limitò a dire < si , si bello > per poi precipitarsi verso la borsetta ed agguantare il cellulare che riportava la scritta " 7 chiamate perse"
< accidenti > pensò e lesse
Sanji
Sanji
Sanji
Sanji
Sanji
Sanji
Robin
< Robin? > pensò < oddio la rivista > esclamò rivolgendosi a Bibi che non gliene importava nulla, tranne del fatto che voleva tornare a casa.
Senza nemmeno cambiarsi la rossa uscì fuori dalla saletta in cerca di campo.
< avanti avanti avanti > sussurrò frettolosamente.
Ma nell'attesa di ricezione incontrò Sanji.
Lui fece per salutarla, ma la rossa lo interruppe subito per poi allontanarsi < Robin? > chiese < scusa ma non potevo rispondere. E' qualcosa di importante? >
< si in effetti si. Ricordi il discorso di ieri? > chiese Robin.
< si dovevamo parlarne con più calma. Vuoi parlare ora? >
< no. Ti ho chiamato per dirti che stasera cenerai con me al solito ristorante. Ne parleremo li. Perciò alle 8 fatti trovare li. >
detto questo chiuse, senza aspettare una conferma.
< ah > si limitò a dire la rossa perplessa.
Chiedendosi di cosa poteva trattarsi, la ragazza si diresse verso la saletta, ma la scena che le si proponeva davanti non era tra le migliori.
Trovò Konis in lacrime (probabilmente perchè il futuro sposo aveva già visto l'abito della sposa), la sarta che cercava di consolarla, Sanji seduto nelle poltroncine, del tutto indifferente e Bibi che cercava di trattenere quelle che sarebbero state risate grosse e infinite.
< sempre a pensare al lavoro tu eh? > fece Sanji, non appena Nami entrò < comunque sia,  è meglio che vada > aggiunse alzandosi dalla propria postazione, per dirigersi verso la porta. Ma non appena incrociò Nami, ancora in piedi sulla soglia della porta, il ragazzo si fermò per sussurrarle una semplice frase < sei bellissima con questo vestito >.
Finita la frase Sanji scomparve dietro la porta lasciando la rossa in imbarazzo.

< allora, le piace quest'abito? > chiese per l'ennesima volta la sarta, con più insistenza.
< si! prendo questo! > rispose di getto Nami, mentre Bibi, spettatrice della scena appena occorsa, si limitava a sorridere soddisfatta.

  
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