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Autore: Arshatt    18/09/2010    1 recensioni
Si tratta di un racconto "a puntate",ambientato dopo gli eventi di ff12 Revenant Wings. La coppia principale è quella di Balthier e Fran,ma appaiono con frequenza anche Vaan e l'intero equipaggio della Galbana, Sono previste apparizioni di altri personaggi sia tratti da FF12 sia dalla mia fantasia XD.E'un racconto fantastico del tutto inventato, dai toni romantici e drammatici,ma talvolta anche comici.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Balthier, Fran, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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 Le nubi offuscavano il cielo, soffocando gli ultimi deboli raggi di sole che timidamente tentavano di penetrare il fitto manto grigiastro. La pioggia si infrangeva incessantemente contro i resti di imponenti edifici marmorei, le cui fondamenta affondavano sul suolo sdrucciolevole mentre querce spoglie e rami secchi incorniciavano lo sfondo. L’aria umida e il tanfo proveniente dal terreno lutulento rendevano il cammino difficoltoso. Davanti a quelle terre in rovina era impossibile credere che un tempo  Arthahl fosse stata la capitale dell’impero di Rozaria e che celasse nelle sue profondità preziosi tesori.

 

“Siamo proprio certi che i manoscritti su Arthahl che abbiamo ritrovato, fossero autentici? Com’è possibile che in mezzo a questo cumulo di macerie si possano nascondere  “tesori dall’inestimabile valore” com’era riportato nelle scritture?”. Lo sguardo atterrito di Vaan la diceva lunga sulle sue speranze di ricavare qualcosa di interessante da quel viaggio.

 

“Certo che lo erano, li ho controllati insieme ad un esperto, cosa credi! Per di più la nostra cara Fran li ha tradotti in modo ineccepibile!” rispose infastidito Tomaj.

 

“… Fran me la togli una curiosità? Ma com’è che conosci lingue così antiche..? Non… sei tanto vecchia da aver vissuto nel 309… ….giusto?? Domandò sfrontatamente Vaan, in preda ad uno dei suoi attacchi di curiosità morbosa.

 

“ VAAAAN!! Sei sempre il solito maleducato! Ma non lo sai che non si chiede MAI l’età di una signora??!! Chiedi subito scusa!!!” sbraitò Penelo, imbarazzata per l’impudenza del suo compagno.

 

 

“UFFAAA!! Ma che c’è di male nel volerne sapere di più su una persona che si ritiene amica? Proprio non capisco che problemi abbiate…”

 

“ Nessun problema Vaan…. … E’ consuetudine di Eruyt che alle giovani viere vengano insegnate le lingue arcaiche cosicché possano udire anche la Parola Verde  impressa sulle cortecce delle foreste più antiche. I luoghi della storia utilizzano linguaggi diversi a seconda dei tempi in cui hanno vissuto…. ……. E No, non sono cosi vecchia da aver visto fiorire queste lande.. “

 

“Grazie mille per la spiegazione, Fran! Visto Pen? Non c’era mica bisogno di offendersi! … Però non ho ancora capito.. quanti anni hai?” insistette perplesso, il ragazzo.

 

“…………………………..”. Sia Penelo che Fran ammutolirono, la prima per l’aberrante sfacciataggine di Vaan, la seconda per la poca voglia di spiegare i complicati meccanismi legati all’età delle viere, cosi diversi da quelli degli huma.

 

“Vaan…. Anche se te lo spiegasse, dubito che capiresti… Facciamo cosi, diciamo che Fran ha venticinque anni, ti va bene? “ si intromise Balthier, tra il divertito e l’esasperato.

 

“Venticinque? …. Va bene, ci posso pure credere.. Anche se non sono completamente soddisfatto”

 

“Wow, certo che chi si sposa una viera, può ritenersi l’uomo più fortunato del mondo. Si troverà ad affrontare la vecchiaia con accanto una stangona da urlo” esultò, Tomaj.

 

“Ma tu perché non impari a stare un po’ zitto, ogni tanto? Non mi pare che fossi coinvolto nel discorso” lo assalì Balthier. Lo irritava ad ogni respiro che emetteva, figurarsi a sentire le sue uscite infelici, cosi poco eleganti.

 

“ Senti da che pulpito.. Nemmeno tu mi sembra che fossi stato interpellato, se è per questo!! E poi io parlo quanto e quando mi pare” controbatté il giovane.  Quell’aria da superiore che si metteva ogni volta, gli faceva venire voglia di strozzarlo.

 

“Finitela...! Piuttosto guardate là!” li interruppe, Penelo.

 

“ Pare che ci siamo….” constatò Fran, mutando espressione.

 

A pochi metri dalla loro posizione, si intravedeva un’imponente struttura rocciosa, dalle forme irregolari e tortuose. Un porticato di colonne a spirale precedeva l’ingresso, costituito da un maestoso portone in pietra su cui erano incisi strani simboli ancestrali. Steli spinosi di piante rampicanti si intrecciavano lungo le pareti convergendo su una grossa cupola marmorea che sovrastava l’intero edificio.Il gruppo si avvicinò, cercando riparo sotto il portico.

 

“ Cosi questo è il famoso tempio di Arthahl… molto… tetro..” esclamò Philo, guardandosi intorno.

 

“ Del resto è già tanto che non sia stato sommerso dalla pioggia in tutti questi secoli..” notò Kytes.

 

“ Secondo voi cosa ci facevano in questo tempio, all’epoca dei Laminas?” chiese Penelo, rivolgendosi al gruppo.

 

“Molto probabilmente doveva trattarsi di qualche luogo di culto religioso.. sacerdoti, sale di preghiera, riti mistici e roba del genere..”risposte Balthier.

 

“ …. Non esattamente.. questo luogo non esisteva nemmeno quando i Laminas regnavano…” lo contraddì Fran.

 

“ …..??” Tutti si voltarono a guardarla, increduli di ciò che avevano appena udito.

 

“ … … Questi simboli sulla porta.. Non sono comuni iscrizioni, ma dei sigilli.. Qualcuno o qualcosa deve aver eretto questo tempio per imprigionare una forza oscura che gli era particolarmente scomoda…”

 

“ Sigilli? Vuoi dire che non possiamo entrare?” domandò Vaan.

 

“ No.. i sigilli non bloccano le persone, agiscono solo sulle fonti magiche.. Qualunque cosa si trovi li dentro, non può uscire .. almeno finché l’incantesimo su questa porta non verrà sciolto”

 

“ Credi che questo tempio abbia qualcosa a che fare con la distruzione di Arthahl?” chiese Balthier.

 

“ Un tempio sorge dal nulla e un regno viene interamente raso al suolo… se i due elementi non fossero collegati, sarebbe una curiosa coincidenza, non credi? “ lo sfottè, lei.

 

“ Un “Si” era più che sufficiente.. ad ogni modo non siamo alla ricerca di scocciature, qualunque cosa ci sia li dentro può anche rimanerci per quanto mi riguarda”

 

“Giusto, per un volta devo darti ragione. Siamo venuti qui per  i tesori!” annuì Tomaj, poco prima di spostare la sua attenzione verso Vaan e la sua ciurma ” Vi ricordo che le attrezzature per i viaggi, le armi, le provviste e la manutenzione dell’aeronave richiedono soldi.. e visto lo scarso successo delle nostre ultime missioni, in fatto di ricavi monetari, sarà bene che pensiamo a riempirci le tasche o al nostro ritorno a  Dalmasca dovremo supplicare Migelo di darci da mangiare…”

 

“ State messi cosi male?” chiese stupito, Balthier.

 

“Da quando Penelo si è messa in testa che siamo Aviopirati gentiluomini , ci siamo dovuti cimentare in ogni sorta di salvataggio che ci capitava a tiro, ovviamente solo di gente squattrinata, lucertoloni in difficoltà, entità magiche soprannaturali, piccoli chocobo in cerca della mamma… Il suo motto è “ la migliore ricompensa è il sorriso “!! Giuro che c’ho provato a sorridere ai commercianti al momento del conto, ma non mi sono mai sembrati entusiasti.”

 

“Hey!! Credevo che per voi essere aviopirati volesse dire fare del bene alla gente, non comportarsi come comuni ladruncoli saccheggiando qua e là!” cercò di difendersi, la ragazza.

 

“Infatti Pen! Noi non derubiamo nessuno, ci appropriamo solo di tesori sperduti che non hanno più un proprietario. Lascia perdere Tomaj, fosse stato per lui avremmo dovuto chiedere un pagamento anche ad Ashe per averla aiutata a fermare la guerra..” rispose Vaan, ormai rassegnato all’avidità dell’amico.

 

“Non ho mai parlato di una ricompensa, solo avreste potuto sfruttare un po’ meglio la vostra conoscenza  con una persona tanto importante come la regina.. Tonti, gli ideali non vi riempiranno la pancia”

 

“ Lo stomaco no, ma il cuore si!!” insistette Penelo.

 

“Credete davvero che riuscirete ad impossessarvi cosi facilmente degli scrigni del tempio, senza preoccuparvi di ciò che vi è sigillato all’interno? li interruppe, Fran.

 

“Non ho mai detto che sarebbe stato facile… E poi c’è solo un modo per scoprirlo..” concluse il suo socio.

 

Poggiò la mano sul grosso cancello davanti a loro, pochi istanti dopo iniziò a fluire un’intensa luce azzurra lungo i sigilli incisi sulla pietra. Lo scorrere lento di quel bagliore diede forma ad un misterioso simbolo concentrico, a cui seguì il tenue tintinnio di un campanellino che segnò l’apertura del meccanismo. Non appena furono dentro, il portone si richiuse alle loro spalle. Si trovarono dinnanzi un profondo corridoio buio, le pareti rocciose ricoperte di umidità e il pavimento completamente allagato rendevano l’aria fredda e sgradevole. Kytes invocò la magia Lucciola facendo apparire un piccolo sciame di insetti luminosi per farsi strada.

Camminarono per un po’ fino a che non intravidero in lontananza una flebile luce provenire dal fondo. Non appena giunsero alla fine del corridoio, si apri davanti a loro un’immensa sala oscura,  illuminata soltanto da qualche fiacco raggio di luce che filtrava dalle crepe del soffitto. Il leggero chiarore permetteva di cogliere la presenza di un congegno carico di forza magica, posto al centro della stanza. Quella visione gli apparve familiare,  per un attimo la loro mente tornò ad un anno e mezzo prima, quando, nella tomba del Re Raithwall si erano imbattuti per la prima volta in un congegno simile, scoprendo la possibilità di potersi teletrasportare da un luogo all’altro.

 

Pensate anche voi, quello che sto pensando anch’io?” chiese Vaan, voltandosi verso i suoi amici.

 

“Perché Vaan tu pensi?” lo schernì Tomaj, prima di lasciarsi andare ad un sonora risata, seguito da Philo e Kytes. Penelo preferì trattenersi.

 

“HEYY!! Sono serio!!”

 

“Dai, era per spezzare la tensione… Allora di che si tratta?” chiese incuriosito, Tomaj.

 

“ Tu, Philo e Kytes non potete saperlo ma abbiamo incontrato molti di questi aggeggi durante la nostra avventura per distruggere la Negalite, un anno e mezzo fa. Sono congegni per il teletrasporto, in genere basta toccarli per attivarli..” spiegò Penelo.

 

“ C’è qualcosa di strano però…” notò Balthier, osservando lo  strano fumo luccicante che avvolgeva il congegno.

 

“E’ Myst… … brucia violentemente..” disse Fran, indietreggiando. Quella presenza era cosi forte che la sola vicinanza le faceva girare la testa. Balthier seguì il suo movimento con la coda dell’occhio.

 

“ Tutto bene…?” chiese lui, intuendo che qualcosa  non andava. Fran rispose facendo un cenno con il capo.

 

“ …… Se il Myst è arrivato fin qui, vuol dire che il luogo a cui è collegato il congegno  è saturo…” aggiunse.

 

Il suo socio la guardò smarrito, aveva intuito che quella conclusione non poteva che avere una sola conseguenza, ma non gli piaceva affatto.

 

“ Dovrete proseguire senza di me… “ sentenziò infine, lei.

 

“ Potrei sempre portarti in braccio, non sarebbe la prima volta..” azzardò lui, sorridendo.

 

Cosa?? Ma Fran non possiamo lasciarti qui da sola! … Potrebbe essere pericoloso. E’ escluso!!” disse preoccupata Penelo.

 

“ Pen credo che per lei sia più pericoloso esporsi troppo al Myst….” intervenne il suo compagno, cercando di farla ragionare.

 

“E’ come dice Vaan, non vi sarei di nessun aiuto sotto effetto del Myst… ne tantomeno tra le braccia di un pirata di mia conoscenza”

 

“Sei proprio sicura di voler rimanere?” le chiese Balthier, stavolta con tono serio. Non gli piaceva l’idea che dovessero separarsi, ma sapeva che se fosse rimasto con lei, probabilmente Vaan e gli altri sarebbero stati in difficoltà se la situazione si fosse complicata. Per quanto fossero migliorati in quegli anni, Vaan e gli altri non erano ancora abbastanza esperti per intraprendere quella missione da soli.

 

“ Si, non preoccupatevi per me, so cavarmela da sola. Voi dovete andare tutti insieme, cosi avrete più possibilità di tornare tutti interi” li rassicurò lei.

 

“ Cercheremo di fare il prima possibile allora… ma tu mi raccomando, non esitare ad andare via se dovessi accorgerti che la situazione si fa pericolosa. Niente gesti eroici, d’accordo?”. Penelo quasi la implorò di stare attenta. In quegli ultimi giorni trascorsi insieme, si era affezionata a Fran. Nonostante non fosse particolarmente socievole e vispa come i compagni di cui era solita circondarsi, sentiva di potersi fidare di lei.

Fran sorrise davanti alle materne raccomandazioni della ragazza, le suscitava grande tenerezza.

 

“ Stai tranquilla… I gesti eroici li lascio a Balthier “

 

“ Mi sembra giusto, può esserci un solo eroe in questa storia… e una sola spalla che faccia il lavoro sporco al suo posto” rispose lui, divertito.

 

Ma di che parli? Vedrete che andrà tutto bene..Ecco il piano, semplice e geniale:  andiamo, prendiamo i tesori, torniamo da Fran e stasera ci facciamo una bella scorpacciata di spezzatino di carne, che ci cucinerà la nostra amata Penelo!” esultò Vaan, pregustandosi già una cenetta memorabile.

 

Vaan e il suo equipaggio si disposero in cerchio, intorno al congegno, pronti a partire. Balthier era rimasto più distante, confrontandosi un’ultima volta con la sua compagna.

 

“ Fran.. al mio ritorno dobbiamo parlare. Ieri abbiamo lasciato il discorso a metà..”

 

“Non credo ci sia molto altro da aggiungere.. Non ho nient’altro da dirti”

 

“Io invece ho molto da dirti e mi starai ad ascoltare..”

 

“E’ una minaccia?”

 

“ Una promessa”

 

“.. Ti aspettano.. “

 

“Stai attenta..”

 

“ Faresti meglio a pensare per te”

Fran si voltò, lasciando intendere che non voleva proseguire oltre quel botta e risposta sterile che andava avanti da qualche minuto. Balthier raggiunse gli altri e attivarono il congegno, teletrasportandosi al piano più basso del tempio.

Adesso che era rimasta da sola, la sicurezza che aveva ostentato davanti a Penelo l’aveva abbandonata, lasciando comparire sul suo volto un’espressione turbata.  Un nodo le stringeva la gola, temeva che qualcosa di brutto sarebbe capitato ai suoi amici. Sperò con tutta se stessa che le sue sensazioni negative fossero sbagliate, per una volta.

 

 

**Spazio dedicato ai chiarimenti**

Per chiunque volesse chiedermi qualcosa in merito alla storia, aggiornerò questo spazietto a fine capitolo ogni volta che mi verrà richiesto.

 

Approfitto di questo spazietto per ringraziare Titania76 per aver seguito la storia fino ad ora e per le gentili recensioni che mi ha lasciato =). Grazie mille

  
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