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Autore: DarkFeiry    19/09/2010    1 recensioni
Tutto procede come al solito nella vita di Ryo e Kaori. Ma se in un giorno come tanti Kaori ricevesse la proposta di entrare a far parte di un gruppo musicale cosa succederebbe? Sarebbe pronta a lasciare Ryo?
Genere: Triste, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Kaori arrivò puntuale sotto casa dell’amica. Aveva tentato più volte in quei due giorni di convincerla a dirle dove avesse intenzione di portarla ma Eriko non aveva minimamente ceduto. Quando l’amica si metteva in testa una cosa era più cocciuta di un muro. La curiosità la stava divorando ma doveva solo aspettare.

Aveva suonato il citofono aspettando che la sua amica scendesse invece Eriko le aveva fatto segno di salire su. Arrivata all’appartamento di Eriko questa l’aveva letteralmente trascinata nella sua camera da letto e l’aveva fatta sedere davanti alla sua enorme specchiera.

-ma che cosa devi fare ora?- le chiesa spaventata Kaori

-semplice! Ti rendo presentabile?- rispose l’amica con tutta la sua tranquillità.

-Presentabile?-

-certo mica posso portarti in queste condizioni. Sei tanto bella Kaori se solo ti valorizzassi di più avresti il mondo ai tuoi piedi-

-ma che stai farfugliando Eriko?-

-nulla nulla. Comunque ti ricordi ancora le nozioni base del canto?- le chiese Eriko cercando di tastare il terreno.

-certo che me le ricordo ancora, ma che centra questo? Siamo sicuri che non hai perso qualche rotella mia cara?-

-sono lucidissima Ori! Comunque riscalda le corde vocali mia cara che stai per essere sottoposta al provino più importante della tua vita-

-UN PROVINO?-

Kaori si alzò in piedi di scatto. Ma Eriko era diventata matta? Un provino. Ma erano secoli che non cantava decentemente e soprattutto in quel periodo non aveva la minima intenzione di fare un provino. E poi con il suo attuale stile di vita cosa le serviva fare un provino?

-Kaori calmati non serve a nulla agitarsi. Non è nulla d’importante. È solo un gioco, un qualcosa per farti vedere che sei capace ancora di cantare. Non devi arrabbiarti così. Ora non puoi tirarti indietro, ormai ho promesso che ti avrei portata con me e non puoi farmi fare brutta figura-

Kaori si sedette di nuovo. Non sapeva che fare o che dire. Era spaventatissima da questa cosa, non riusciva a credere che sarebbe andata ad un provino. Quanti anni erano che non cantava? Nemmeno sapeva più contarli, eppure la musica era sempre stata la sua unica ragione di vita. Ancora adesso, quando era sola in casa, cantava a più non posso le sue canzoni preferite.

Più ci pensava e più l’idea di andare a quel provino l’allettava. Magari sarebbe stata una cosa per mettersi di nuovo alla prova, un piccolo gioco per passare un pomeriggio diverso dal solito.

Nel frattempo che si autoconvinceva Eriko aveva finito il suo lavoro.

-perfetto ora possiamo andare- le disse

Kaori si guardò un attimo allo specchio, era davvero carina sistemata in quel modo. Eriko non era solo una brava stilista ma anche una brava truccatrice. Pensò, tristemente, che se anche Ryo l’avesse vista così avrebbe pensato che somigliava ad un mezzo uomo travestito.

Ecco di nuovo quei maledetti pensieri, perché dovevano rovinargli qualsiasi momento? Scacciò per l’ennesima volta quei tristi ricordi. Decise che avrebbe provato a fare quel provino e che per un pomeriggio si sarebbe divertita senza pensare assolutamente a Ryo. Un pomeriggio tutto suo poteva anche prenderselo. Quindi si girò decisa verso l’amica e disse:

-va benissimo mi hai convinta, andiamo a far casino! Un pomeriggio di divertimento non mi farà male-

-bravissima Kaori-

Eriko guardo Kaori andare decisa verso la porta. Era felice di vederla così però non sapeva fino a quando Kaori sarebbe stata convinta in quel modo. Le dispiaceva averle mentito e di non averle raccontato tutta la verità però sapeva che se lo avrebbe fatto lei si sarebbe tirata indietro e non poteva assolutamente permetterselo. Sapeva che se la sarebbe presa a morte con lei dopo ma doveva provare lo stesso.

Uscì anche lei dalla camera e seguì Kaori mentre incrociava mentalmente le dita per far si che tutto andasse come lei aveva progettato.

 

Arrivarono davanti agli studi televisivi di Tokyo. Era li che gli Overside facevano i provini per la sostituta di Yuki.

Kaori quando si trovò li davanti rimase a bocca aperta. Non era poi più così sicura di voler entrare.

-Eriko ma dove mi hai portata?-

-non fare domande zitta ed entra!-

Eriko prese Kaori e, per la seconda volta in quella giornata la trascinò dentro gli studi. Una volta entrate si diressero verso lo studio che a loro interessava. Eriko conosceva quegli edifici come le sue tasche, aveva passato un sacco di ore dentro il reparto sartoria. Yushi le aveva detto di non fare assolutamente ritardo perché erano troppo impazienti. Ed inoltre le aveva confessato che quella sarebbe stata l’ultima prova che avrebbero fatto li in Giappone. Sarebbero rimasti li ancora una settimana ma, solamente per stare con le loro famiglie e poi sarebbero ripartiti per continuare la loro ricerca negli Stati Uniti.

Arrivarono davanti alla porta dello studio 320 e si fermarono. Eriko disse un attimo a Kaori di aspettare fuori ed entrò nella stanza. Kaori rimase lì fuori da sola ad aspettare. Il cuore stava iniziando ad aumentare i suoi battiti. Anche se era un gioco come aveva detto Eriko non sapeva minimamente cosa l’aspettava dietro quella porta. Non sapeva nemmeno se sarebbe riuscita a mettere insieme due note in un modo decente, era così tanto che non cantava davanti a qualcuno. Eppure tanto tempo fa era stata brava, questo doveva ammetterlo, ma era passato un sacco di tempo. Solo che adesso la sua agitazione aumentava sempre di più visto che Eriko era già 10 minuti che era li dentro e non usciva. Sperava solo che tutto sarebbe andato bene e che fosse finito presto, sinceramente ora iniziava a pentirsi di aver dato retta a quella pazza.

 

Uscita dalla stanza Eriko stava pregando che Kaori non svenisse appena entrata li dentro. I componenti del gruppo erano tutti pronti ad ascoltare la sua amica cantare ma sapeva che appena Kaori fosse entrata li dentro l’avrebbe uccisa seduta stante.

-andiamo Kaori- le disse prendendola e portandola dentro.

Kaori pensò che per quel giorno era stata trascinata abbastanza e che avrebbe fatto pagare ad Eriko il fatto di sentirsi come un sacchetto di patate.

Entrò nella stanza anche lei e quello che si trovò davanti la lasciò senza fiato. Non poteva essere assolutamente vero, davanti a lei aveva i tre componenti maschili degli Overside. Takuya, Yushi e Aki erano in piedi che la guardavano dalla testa ai piedi.

Gli Overside erano il suo gruppo preferito. Conosceva ogni loro canzone a memoria, aveva comprato ogni loro cd e se avesse potuto sarebbe andata ad ogni singolo concerto. Non era assolutamente possibile che ora fossero li davanti agli occhi. Doveva essere uno scherzo.

Yushi si diresse verso di lei e le tese la mano

-tu devi essere Kaori la ragazza di cui ci ha parlato Eriko-

No la voce era la sua non potevano assolutamente essere uno scherzo.

Rispose timidamente di si ma poi si girò decisa verso Eriko e le disse

-che significa tutto questo Eriko?-

I tre ragazzi si guardarono un po’ preoccupati e guardarono titubate Eriko.

- ehm no ragazzi non le ho detto nulla, mi avrebbe piantata in asso appena avrebbe saputo che la portavo qui-

Aki, che era quello che aveva la fama di essere il più tenebroso e scontroso di tutti le si avvicinò e le porse la mano.

-salve Kaori-kun, mi presento sono Aki. Tranquilla le spiego io la situazione-

Kaori tese a sua il braccio e strinse la mano a quello che era il suo preferito del gruppo.

-Gra…z..ie, mi faa…rebbe un f…a..vore-

-è un piacere- le disse Aki invitandola a sedere sulla poltrona che era acconto a lei.

Kaori si sedette e aspettò che lui continuasse.

-In parole povere la nostra vocalist, Yuki, c’ha abbandonati poco prima di iniziare le registrazioni del nostro nuovo disco e ora stiamo disperatamente cercando una nuova voce per il nostro gruppo. Abbiamo fatto un mucchio di provini ma nessuna è risultata dotata delle caratteristiche che stavamo cercando e alla fine disperati ci siamo rivolti ad Eriko sperando che lei potesse darci una mano visto che conosce moltissima gente. Poco dopo che l’abbiamo contatta c’ha richiamati dicendo che aveva  un’amica che era una brava cantante e valeva provare. Abbiamo fissato un appuntamento e ora eccoci qui-

Kaori rimase un attimo a pensare alle parole di Aki. In primis rimase interdetta sul fatto che Yuki avesse lasciato il gruppo, nessuno in televisione o sui giornali aveva detto qualcosa e le sembrava stranissimo. Poi si chiese ma come poteva essere venuta a Eriko un’idea del genere. Non poteva essere minimamente adatta ad una cosa così grande. Avrebbe fatto solo una grandissima figuraccia., chissà le risate che si sarebbero fatti dopo averla sentita cantare. Le uscivano già quasi le lacrime per l’umiliazione. E poi anche se fosse stato accettare una cosa del genere significava lasciare tutto e seguirli in America, cosa che non sarebbe mai riuscita a fare.

Prese il coraggio e iniziò a parlare.

-sono lusingata che Eriko vi abbia parlato di me ma posso assolutamente dirvi con certezza che io non sono così brava. A voi serve una cantante brava come Yuki e io di certo non lo sono. Fareste solo l’ennesimo buco nell’acqua con me. Quindi sono contenta di avervi conosciuto, per me è stata una delle occasioni più importanti della mia vita ma ora posso tranquillamente andare-

Fece per alzarsi ma Aki le mise una mano sulla spalla per farla sedere di nuovo.

-Kaori, mi permetto di darti del tu. Se sei brava o meno lascialo decidere a noi-

-ma…-provò a protestare.

-niente ma…ora ti daremo un testo di una nostra canzone e ce ne canterai un piccolo pezzo. Naturalmente ti daremo qualche minuto per preparati. Eriko comunque ci ha detto che conosci tutte le nostre canzoni, quindi non credo che sarà molto difficile cantarle.-

Le sorrise e le chiese di seguirla in un’altra stanza dove la lasciò in modo tale che potesse esercitarsi un po’.

-quando sei pronta torna dillà che iniziamo-

Aki si allontanò e la lasciò sola. Ormai era con l’acqua alla gola non poteva più tirarsi indietro. Avrebbe sicuramente fatto un disastro ma non poteva più tirarsi indietro quindi tanto valeva provare sul serio. Tanto sarebbe rimasta solo come una comparsa nella loro vita. Quindi prese coraggio ed iniziò a provare.

 

Aki ritornò nell’altra stanza. Sentendo gli sguardi dei compagni su di se e chiese perplesso:

-che succede? Perché mi guardate così?-

-nulla, semplicemente ti comporti in un modo strano. Sei sempre quello che se ne sta in disparte e quello che fa il disinteressato di tutto, invece oggi ti sei messo avanti.- disse Yushi spiegargli la loro perplessità.

-secondo me la ragazza ha talento, non lo so emana una specie di aura positiva. E poi devo dire che è anche molto bella. Secondo me non ci deluderà-

Detto questo si andò a sedere con noncuranza alla sua postazione. (per intenderci aveva una postazione alla X factor n.d. A.). Sia Takuya che Yushi lo seguirono mentre Eriko si sedette sulla poltrona dove prima c’era Kaori. Il loro manager non c’era perché aveva completamente lasciato carta bianca ai componenti rimasti perché solo loro sapevano cosa sarebbe stato meglio per il gruppo.

 

Passò qualche minuto e finalmente Kaori si decise ad uscire. Era bianca cadaverica e le tremavano le gambe. Non ce l’avrebbe mai fatta.

Eriko la guardava dal posto in cui era seduta, aveva fiducia nell’amica. Secondo lei ce l’avrebbe fatta alla grande ma se continuava così rischiava di svenire davanti a tutti. Sperava solo che tutto potesse andare per il meglio e intanto incrociava le dita.

Takuya, il batterista della band, le indicò il posto dove doveva posizionarsi e le disse:

-quando ti senti pronta possiamo iniziare-

Ecco quando si sarebbe sentita pronta? Mai. Questi erano i pensieri di Kaori però ormai era in ballo e doveva ballare.

Li vide tutti e tre davanti che la fissavano attenti. Il cuore le batteva a mille. Le avevano dato il testo di tre loro canzoni e il caso aveva voluto che fossero le sue preferite, ma anche quelle più difficili. Si girò un’ultima volta verso Eriko sperando che le infondesse un po’ di coraggio, anche se l’avrebbe volentieri strozzata. Poi finalmente si decise e chiese

-da quale inizio?-

-inizia da Angels, ora ti mandiamo la base- le rispose tranquillamente Aki

Accipicchia! Iniziava proprio dalla più difficile.

-va bene, quando volete-

Kaori aspettò che partisse la musica e quando finalmente le prime note iniziarono ad uscire dagli amplificatori prese un lungo respiro e si decise a cantare.

Le prime note che uscirono dalla sua voce erano incerte e anche con qualche sbavatura ed imperfezione, nulla di eccezionale quindi.

Takuya e Yushi si guardarono con sguardo d’intesa e poi espressero le loro idee, parlando a bassa voce anche a Aki.

-Aki non credo che questa sia la ragazza giusta, non è male ma non ha capacità particolari. Facciamola smettere almeno non sarò troppo grande l’umiliazione per lei-

Ma Aki senza nemmeno guardagli li zittì in un momento

-lasciatela cantare. Aspettate ancora un po’ e vedrete che avevo ragione-

I due vedendo Aki così deciso lo lasciarono fare e continuarono ad ascoltare Kaori.

Kaori pian piano si stava lasciando trasportare dalla musica e quindi la sua sicurezza stava aumentando.

Eriko, intanto, pregava silenziosamente per far si che l’amica riuscisse a tirare fuori la sua vera voce. Vedeva le facce contrariate di Yushi e Takuya e aveva paura che Kaori non sarebbe piaciuta. Sapeva che l’amica non aveva tirato ancora il meglio di se e la vedeva li titubante. Aki invece era li che ascoltava attentamente. Vedeva il suo sguardo preso, come se credesse fermamente che Kaori potesse dare di più. E in effetti era così, doveva solo sperare nel miracolo che la vera voce di Kaori uscisse fuori!

Ed inaspettatamente il miracolo avvenne! Kaori decise di lasciarsi completamente andare alla musica e a quelle dolci note. La musica le scorreva nelle vene e non le importava se avesse fatto una brutta figura. Aveva la possibilità di cantare come non faceva da tempo e questo era l’importante per lei.

La sua voce divenne più sicura, più forte, più calda. Le sue particolarità vennero fuori ad ogni acuto, ad ogni inciso.

Yushi e Takuya rimasero sbalorditi dalla piega che stava prendendo la voce della ragazza mentre Aki, con faccia soddisfatta, si godeva il momento.

 

Le fecero cantare un pezzo di ogni canzone che le avevano detto di prepararsi e quando la musica sfumò, alla fine dell’ultimo pezzo, rimase una sorta di strano silenzio. Kaori era tornata in se ed era super agitata mentre guardava con aria interrogativa le facce incredule dei ragazzi. Il primo a rompere il silenzio fu proprio Aki, a quanto pare aveva deciso di gestire lui tutta la situazione.

-grazie Kaori. Sei stata bravissima-

- prego- Kaori era ritornata la ragazza timida di sempre.

-Eriko accompagnala fuori così noi possiamo decidere con calma. Appena abbiamo fatto ti farò sapere-

Eriko accompagnò Kaori fuori. La ragazza era ancora un po’ stordita, non credeva di essere riuscita a cantare così e anche a cuor leggero come faceva prima.

Rimasero li per pochi minuti ma a loro sembravano interminabili. Ognuna delle due era persa nei propri pensieri. Kaori pensava solo al fatto di non poter credere di aver fatto una cosa del genere. Fino a qualche ora prima era convinta che avrebbe passato una giornata semplice con la sua amica Eriko e invece aveva fatto un provino che milioni di ragazze avevano sognato di fare. Sicuramente non ce l’aveva fatta, ma era più che logico. Eppure il suo orgoglio le imponeva di sperare di aver almeno lasciato qualcosa di positivo.

Eriko invece pensava a quanto fosse orgogliosa della sua amica. Aveva superato la paura e tirato fuori tutte le sue capacità sapendo sostenere la situazione. Pregava che i suoi amici avessero apprezzato quello che Kaori professionalmente sapeva offrire. Ma dall’altro lato sapeva che, nel caso ce l’avesse fatta,  Kaori non avrebbe mai accettato di vivere quest’esperienza, non avrebbe mai lasciato Ryo. Anche se quell’uomo la trattava come una pezza da piedi lei era perdutamente innamorata di lui e non se ne sarebbe mai andata. Sapeva in cuor suo che quello che aveva provato a fare non sarebbe servito a nulla. La prima a rompere il silenzio fu Kaori.

-Non ce l’ho fatta sicuramente! Inizialmente mi sono fatta prendere dal panico e ho buttato all’aria….-

Il discorso di Kaori fu interrotto da Yushi che aveva aperto la porta per riportarle all’interno dello studio. Una volta arrivati nel punto dove si trovavano prima le fece accomodare e le portò dall’altra parte del gruppo. Come al solito il primo a prendere la parole, in quella situazione, fu Aki.

-Kaori innanzitutto ti ringraziamo per esserti sottoposta a questo provino. Sappiamo che non è stato assolutamente facile anche perché, da come abbiamo capito, non eri assolutamente pronta a questa situazione-

-eh già- rispose Kaori

-però ora veniamo al sodo della questione- disse Takuya – se vuoi sapere la verità all’inizio non c’hai convinto più di tanto. Si sei stata brava ma nessuna particolarità nella tua voce-

-invece poi quando hai iniziato a prendere padronanza della situazione tutto si è completamente ribaltato e c’hai lasciato a bocca aperta. La tua voce è calda ma allo stesso tempo potente. Acuta. Ma con delle tonalità basse che fanno sciogliere. La tua voce è molto particolare e devo dire che c’è piaciuta davvero molto. Abbiamo trovato in te quello che non abbiamo trovano in tutte le ragazze che abbiamo incontrato. Sei davvero particolare e al nostro gruppo servirebbe davvero una come te. E poi anche fisicamente sei davvero ciò che cercavamo- continuò Yushi.

Dopo queste parole calò il silenzio. Kaori era rimasta davvero perplessa dalle parole dei ragazzi tanto che chiese:

-e quindi? Questo cosa vuol dire?-

Con un sorriso che nessun componente della band gli aveva mai visto, Aki rispose:

-come cosa vuol dire, Kaori? Hai superato il provino. Adesso, solo se tu lo vuoi, potresti far parte del nostro gruppo-

 

AVEVA SUPERATO IL PROVINO???non c i poteva credere…..

  
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