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Autore: Frafra93    19/09/2010    0 recensioni
sono due persone diverse, non si conoscevano, entrambi hanno dei segreti e un passato oscuro....dal primo momento in cui si incontraro soprono un'intesa sempre più forte... e se il passato che volevano dimenticare tornasse? e se da soli non riuscissero a sconfiggerlo? e se i loro sentimenti li confondessero? se siete curiosi leggete...
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO UNO

Appena arrivata

 

Francesca era ancora un po’ scombussolata, forse perché aveva appena fatto un volo di 7 ore e perché ha dovuto superare ben 6 fusi orari, ma per il resto stava benissimo, durante il viaggio aveva dormito molto, aveva ascoltato le canzoni che Anna le aveva inserito nel nuovo I-pod, e ha passato un po’ di tenpo cercando di capire come funzionasse il nuovo cellulare High-Tech che le avevano regalato i suoi amici.

Forse era frastornata perché anche se era partita alle 22.30 di giovedì 24 giugno, e aveva affrontato 7 ore di volo e sei fusi orari era arrivata alla sua nuova casa precisamente alle 23.55 di giovedì 24 giugno (compreso il fatto che l’aereo è arrivato con 15 minuti di anticipo e che per arrivare davanti alla sua nuova casa le ci vollero all’incirca 40 minuti di strada in taxi).

Era stremata quindi non fece in tempo a notare il favoloso divano bianco in pelle, per fortuna prima di addormentarcisi sopra ne notò la straordinaria comodità.

I genitori di Francesca portarono dentro le valigie, poi stesero una coperta sopra la figlia completamente addormentata e se ne andarono a dormire anche loro.

Daniel mentre leggeva uno dei suoi libri preferiti (A Christmas Carol di Dickens)  aveva sentito del movimento nella casa vicino alla sua ma non se ne era preoccupato.

Dopo qualche minuto sentendo che ormai era da più di tre settimane che non andava a caccia, che non beveva sangue.

Lui però non era un vampiro qualsiasi, lui non voleva uccidere persone innocenti, non voleva bere sangue umano, quindi si nutriva di animali, di quelli che vivevano nel bosco, quindi prese la giacca usci di casa si guardò intorno e poi si mise a correre verso il bosco velocemente ( la velocità del ragazzo mentre correva era straordinaria, non la si poteva paragonare a quella di nessun altro essere vivente), in pochi minuti arrivò nel fitto della foresta (una persona normale ci avrebbe messo più di mezza giornata di cammino per avvivare fino a li).

Daniel correva ed evitava gli alberi come se fossero gli alberi stessi a spostarsi quando erano al suo cospetto, un cacciatore feroce ma molto aggraziato, un cacciatore che aveva bisogno di nutrirsi, un cacciatore che non aveva bisogno di fucile o di qualunque altro tipo di arma per cacciare, un cacciatore che poteva usare anche solo i suoi sensi e la sua forza incomparabili per vincere contro un animale, anche il più pericoloso.

Dopo essere arrivato nel centro del bosco si fermo e si guardo intorno, poi chiuse gli occhi per localizzare la traccia di una preda usando l’olfatto e l’udito sviluppati, dopo pochi secondi individuò un branco di cervi che stavano riposando a circa 1 chilometro di distanza.

Dopo solo due minuti Daniel arrivò in una piccola radura dove il branco stata riposando, il capo branco, un cervo con corna robuste ed enormi, e con una mole al quanto notevole si alzo e si preparò per attaccare lo sconosciuto che minacciava il suo branco; le gambe dell’animale avevano un’ aria molto possente.

Il cervo iniziò a correre, Daniel si scansò a sinistra appena un attimo prima che il cervo lo investisse, lo afferro con le mani prendendo le gambe anteriori e posteriori, lo immobilizzò a terra e poi con una mano blocco le gambe anteriori e con l’altra il collo del cervo, morse l’animale imbestialito che bramì di dolore e che poi dopo alcuni minuti si accascio a terra completamente senza più opporre resistenza mentre Daniel beveva le ultime gocce del suo sangue.

Daniel, dopo aver bevuto tutto il sangue del cervo si ritenne sazio, prese il corpo del cervo e lo nascose dietro dei cespugli, si tolse qualche filo d’era che era restato attaccato alla giacca o hai jeans e se ne torno a casa alla stessa velocità con cui era arrivato fino a li. Entrò nel bagno vicino alla sua camera, si fece una doccia non troppo lunga e ne uscì vestito con un paio di pantaloni della tuta blu notte e una canotta bianca, prese il libro che stava leggendo prima, si sdraiò sul letto con il busto appoggiato allo schienale del letto e continuò la sua lettura più rilassato di prima.

Lesse quel libro tutta la notte usando come luce la lampada verde smeraldo che stava sul suo comodino, continuò a leggere tutta la notte, in tranquillità e silenzio (i vampiri non hanno bisogno di dormire).

Quando Daniel vide sorgere l’alba si alzo dal suo letto e si avvicino alla sua libreria ed estrasse un vecchio libro che sembrava un manoscritto, era il suo vecchio diario, lo aprì e prese una foto.

La foto raffigurava una ragazza dai capelli castani che formavano dei dolci e piccoli boccoli, con dei lineamenti del viso molto dolci, gli occhi color nocciola con dei riflessi più splendenti (quasi oro), il naso leggermente all’insù che donava al volto della ragazza solo più grazia.

La ragazza faceva un sorriso timido verso l’obbiettivo come se non volesse essere ritratta nella foto perché si vergognava, nel retro della foto c’era una scritta; la scritta diceva Elisabeth 1854.

Daniel continuava a guardarla, la fissava con amarezza, come se fosse la causa di qualcosa di brutto; poi iniziò a pensare a lei, lei era Elisabeth, la ragazza vampira che aveva conquistato il suo cuore, e quello di suo fratello Jonathan.

Daniel e suo fratello erano entrati in competizione proprio perché entrambi innamorati di Elisabeth, lei era innamorata di entrambi, li voleva tutti e due ma naturalmente ai due fratelli Jonathan e Daniel questo non andava bene, solo uno dei due doveva stare con Elisabeth così iniziarono a litigare e da li non smisero più.

Prima dell’arrivo di Elisabeth nelle loro vite Daniel e Jonathan erano molto uniti, sempre insieme, erano ancora dei ragazzi, giocavano a kricket, a carte, facevano tutto insieme, erano inseparabili, Daniel aveva 17 anni e suo fratello Jonathan ne aveva quasi 22.

Daniel amava Elisabeth, ma sembrava che Jonathan la amasse molto di più, la notte del 28 ottobre ( che nella storia di Magic Falls viene chiamata la notte dei vampiri o quella della liberazione) tutti gli uomini delle famiglie che vivevano a Magic Falls iniziarono a dare la caccia a tutti i vampiri che erano in città usando un specie di bussola, creata da uno dei fondatori della cittadina che si chiamava William Geller (un inventore),  che faceva vedere dove si trovava la componente vampirica che si trovava in ogni vampiro.

Li presero tutti, anche Elisabeth, e li rinchiusero nella chiesa a cui poi hanno dato fuoco.

Ogni persona della città per proteggersi dai vampiri e impedire loro di fare del male doveva però portare con se della verbena (l’unica pianta che può indebolire i vampiri), oppure usarla per fare un infuso e berlo.

 

  
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