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Autore: LucieLupin    29/10/2005    10 recensioni
Questa ff narra del celebre "scherzo" fatto da Sirius a Piton, durante il loro 6°anno di scuola (quello ke coinsisteva nel mandare Severus da Lupin durante una notte di luna piena). Buona lettura... e vi plego commentate ^_^ (I miei capitoli sn piuttosto lunghi ^^)
Genere: Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Remus Lupin, Severus Piton, I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LO SCHERZO DI SIRIUS
CAPITOLO XI

"Dunque James, ricordati di rincuorare Remus, fagli sentire al tua vicinanza e anche la nostra e soprattutto sii allegro! Chiaro?" ripeté per l'ennesima volta Sirius all'amico lungo il tragitto verso l'ufficio del preside. Sirius era in uno stato di esaltazione-disperazione da più o meno l'ora di pranzo. Era agitatissimo e sperava che Sua Maestà James Potter potesse riparare, in parte, alla più grande idiozia che un diciassettenne avesse mai compiuto. Non voleva nemmeno pensare a cosa sarebbe successo se il Cercatore avesse fallito, perché James Potter non falliva mai! Se si escludono i suoi vani tentativi di sedurre la Evans.
La strada da percorrere per giungere dal preside non gli era mai sembrata così lunga e lui l'aveva percorsa molte volte!

Una tirata di manica lo riportò sulla terra.
"Che vuoi?!" chiese Sirius all'autore di quella tirata, nella fattispecie: Peter.
"S-s-scusa io… volevo sapere se posso accompagnare James…" balbettò quello facendosi piccolo, piccolo.
"No!" rispose perentorio Sirius.
"E p-p-perché?" volle sapere Peter un po' offeso da quel rifiuto, a suo parere, insensato.
"Perché sei così tonto che rovineresti tutto!" avrebbe voluto rispondere Sirius, che in certi momenti avrebbe volentieri strangolato Peter con la sua stessa lingua, ma James rispose coscienziosamente al suo posto:
"Vedi Peter, Remus si trova in una situazione psicologica molto difficile e solo un genio come il sottoscritto può salvarlo dallo stato in cui l'ha buttato la genialata di quell'essere inferiore qual è il nostro caro amico Sirius Black!" spiegò tutto d'un fiato James scompigliandosi i capelli che già lo erano intrinsecamente.
"Ah…" fece Peter che prendeva come oro colato tutto ciò che usciva dalla bocca di James, guardando il Cercatore con ammirazione.
"Bene ora che è tutto chiarito, se volete scusarmi, io avrei un licantropo da tirare su di morale!" si avvicinò al gargoyle che stava davanti all'ingresso per l'ufficio del Preside, sibilò la parola d'ordine e corse su per le scale mobili fino a raggiungere l'ufficio circolare.
"Buongiorno Preside!" salutò al settimo cielo "Sono pronto e scattante per andare da Remus!"
"Questo mi rallegra James, questa è la Passaporta autorizzata" specificò mostrando a James e alla McGranitt un vaso da notte, identico a quelli che si trovavano nell'infermeria "… per il SanMungo. Minerva ti accompagnerà e tornerà a Hogwarts per poi tornare a prenderti tra diciamo un paio d'ore. Prego, la Passaporta sta per attivarsi".

James e l'insegnante di Trasfigurazione furono catapultati nella sala d'attesa dell'ospedale, James stava per dirigersi al banco informazioni, ma la professoressa lo afferrò per una manica della tunica trascinandolo su per le scale fino al piano in cui si trovava Remus.
Nel corridoio si espandeva uno strano brusio, tutti i compagni di stanza di Remus si trovavano ora nel corridoio, tutti… tranne Remus…
Come fulminato da un terribile presentimento James si divincolò dalla stretta della professoressa ed irruppe nella stanza.
Un nugolo di Guaritori erano addossati a quello che sicuramente era il letto di Remus, una Guaritrice piuttosto giovane sedeva su un letto lì vicino, era pallida, le sue mani e il suo camice erano macchiati abbondantemente di sangue e tra le sue mani luccicava qualcosa di metallico. Teneva lo sguardo sull'oggetto che stringeva, ma sembrava guardare oltre, era completamente in trance.
"L'emorragia non si arresta, DiRoma! L'esposizione all'argento è stata troppo prolungata!" urlava un Guaritore che armeggiava con la bacchetta sul polso di Remus.
"Chang, prendimi immediatamente le bende anti-emorragiche" ordinò un uomo di bassa statura e quasi completamente calvo.
"Che vuoi fare, DiRoma?! Dobbiamo prima stabilizzarlo!" obbiettò una donna con lunghi capelli ricci castano chiaro.
"Possiamo stabilizzarlo quanto vogliamo, ma se non impediamo al sangue di uscire morirà dissanguato! Chang quelle maledette bende!".
Un giovane Guaritore dai lineamenti orientali, si allontanò dagli altri, raggiunse un armadio e ne estrasse un paio di rotoli di bende. Stava per raggiungere gli altri medici ma notò James: "E tu chi sei?!" esclamò "Vattene fuori immediatamente! Non è un posto per ragazzini questo!"
James non lo sentiva, non sentiva più nulla, vedeva solo uno scarno polso da cui usciva un fiotto di sangue e sapeva che quel polso era di Remus.
"Remus!" gridò slanciandosi in avanti ma Chang lo bloccò, dopo aver lanciato le bende a DiRoma "Vieni ti porto fuori da qui…"
"Lasciami maledizione! Quello è Remus! Che gli state facendo! Cosa gli è successo!" urlava come un ossesso.
DiRoma si voltò rendendosi conto della presenza di quello spettinato ragazzino "Tu, vieni qui!" ordinò a James.
"Ma, ma DiRoma non possiamo far vedere una cosa del genere a un ragazzo!" si oppose Chang.
"Ti ho detto di lasciarmi! Non posso lasciare Remus da solo! Non in questo momento!" strillò James, fulminando Chang con lo sguardo.
"Chang fallo venire qui! Immediatamente!" gli ordinò categorico il Capo Reparto.
James si trovò ben presto davanti all'amico: aveva gli occhi serrati, come d'altronde le labbra che avevano assunto un colore tendente al viola e spiccavano in modo inquietante sul volto candido più della neve di Remus. Ma il suo viso era anche cambiato irrimediabilmente, due lunghe, profonde, cicatrici lo solcavano: una partendo dal mento attraversava le labbra e giungeva sulla guancia sinistra, l'altra partendo dalla guancia destra superava il naso e per poco scansava l'occhio sinistro, tagliando una parte di sopracciglio. Tutto intorno al suo corpicino, fattosi ancora più gracile, era rosso sangue…
Sentì una sgradevole sensazione di nausea colpirlo, ma la perentoria voce del guaritore quasi calvo lo riscosse: "Siedi!" gli disse avvicinandogli uno sgabello "Prendigli la mano e parlargli… potrebbe aiutarlo a risvegliarsi una volta fermata la fuoriuscita di sangue".
James obbedì senza obiezioni, prese un bel respiro cercando di ignorare il pungente odore del sangue e cominciò a parlare a Remus.
"Ehi Lunastorta! Sono scherzi da fare questi? Dai non fare il Peter… ehm… il dormiglione! Su apri i tuoi occhioni luccicosi, che devo parlarti!" parlava con tranquillità come se non fosse colpito da quello che aveva davanti, ma era chiaro a tutti ciò che provava: i suoi occhi erano umidi di lacrime dietro alle spesse lenti degli occhiali che indossava, e scendevano pian piano lungo le guance.
DiRoma intanto aveva costretto i colleghi a lasciarlo fare secondo la sua idea e ora stava applicando speciali bende che impedivano al sangue di uscire, pur non chiudendo la ferita, sul polso sinistro di Remus. Un assistente gli asciugò la fronte madida di sudore e lui, giratosi verso i colleghi, disse: "Ora potete espormi le vostre idee su come mettere a posto la situazione!"
"Non penso che ci sia da discutere, ora come ora…" intervenne la guaritrice dai lunghi capelli ricci, sul cui camice spiccava un ricamo in filo d'oro: "Racy Odd", probabilmente il suo nome "…dobbiamo fargli una trasfusione, ha perso troppo sangue!"
"Bene. Chang! Prendi la Young, falle posare quel maledetto coso d'argento e affidala alle infermiere, è sotto shock e dà solo fastidio! Poi corri e fatti dare quanto più sangue riesci a trovare del gruppo di Remus!" ordinò DiRoma per nulla sollevato. Si rivolse poi a James "Ragazzo pensi di poter continuare così?"
"Certo signore, per i miei amici darei la vita! Questo non è nulla!" rispose l'occhialuto Cercatore.
"Sbagli: questo è tutto, lui ti sente e ha bisogno di questo! Continua a parlargli come faresti se steste scherzando insieme ai vostri compagni a scuola" spiegò il Guaritore "Come credi che sia successo tutto questo, Todd? Sei quello con più esperienza tra noi" chiese.
Un anziano fece qualche passo per vedere più da vicino Remus, come se guardandolo potesse avere un illuminazione. Aveva barba e capelli bianchi, questi ultimi scarseggiavano sul suo capo e il Guaritore poneva rimedio a questa mancanza con un riporto. Si accarezzò la barba accigliato e rispose: "I tessuti dei licantropi solitamente agiscono più in fretta e meglio di quelli degli umani per reagire alle ferite ma con l'argento avviene il contrario…" cominciò "…è come se tutte le cellule si allontanassero il più possibile dall'argento per poi divenire incapaci di riprendere la posizione iniziale. Il ragazzo, chissà come è riuscito a tagliarsi il polso con quel braccialetto e poi ha deciso di punirsi ulteriormente, infliggendosi un dolore disumano: ha indossato il suddetto braccialetto aggravando la situazione. Il taglio che si è inferto non si sarebbe rimarginato comunque, ma applicando altro argento ha danneggiato anche le parti che non si era ferito. Guardate…" disse estraendo la bacchetta e facendo diventare le bende completamente trasparenti. Si abbassò e mostrò agli altri il polso di Remus. "Vedete queste escoriazioni? Sembrano bruciature, invece sono gli strati di pelle che si sono come ritirati e anzi persino un piccolo spessore del tessuto muscolare è stato danneggiat…"
"STA DICENDO CHE REMUS HA TENTATO DI SUICIDARSI?!" lo interruppe James alzandosi in piedi furioso.
"Accetta la realtà ragazzo… è andata così" confermò l'anziano e saggio Guaritore.
"NO È IMPOSSIBILE! REMUS NON LO AVREBBE MAI FATTO!" urlò più forte James.
"Ascoltami, Remus aveva più di un motivo per farlo… te li illustrerò appena sarà fuori pericolo. Ora siedi e riprendi ciò che stavi facendo" lo fermò DiRoma non tentennando nemmeno di fronte alla evidente differenza d'altezza che intercorreva tra lui e James "Fallo o ti manderò fuori a fare compagnia alla McGranitt!" aggiunse per assicurarsi qualche risultato.
James lo fissò ancora con uno sguardo di sfida, uno di quelli che riservava solo ai suoi peggiori rivali sul campo di Quidditch, no non poteva assolutamente accettare il fatto che Remus avesse deciso di togliersi la vita. A lui non passava minimamente per la testa l'idea di morire a diciassette anni… era una cosa orribile! Sentì che le gambe gli cedevano e si affrettò a risedere sullo sgabello.
Remus aveva avuto una vita difficile, questo non si poteva negare, ma da lì all'arrivare al suicidio! Cosa poteva essergli successo di così tremendo? Certo l'aver rischiato di uccidere Piton era stato un colpo durissimo, ma era un ragazzo forte possibile che fossero bastati i sensi di colpa a buttarlo giù in quel modo?
"DiRoma, invece di perdere tempo, dimmi dove tenete l'antidoto per l'argento. Ne abbiamo bisogno se vogliamo salvarlo" disse ad un tratto la Guaritrice Odd.
"Esci in corridoio vai a destra, dritto davanti a te troverai la stanza per le pozioni usate per la cura in questo reparto" Fece uno strano gesto con la bacchetta ed aggiunse: "Ho fatto in modo che la porta si apra appena toccherai la maniglia. Vai pure".
"DiRoma, il battito è debolissimo… ha bisogno di sangue!" ruppe il silenzio il Guaritore che James aveva sentito parlare per primo.
"Mi stavo chiedendo anche io…" cominciò ma in quell'istante un trafelato Chang faceva il suo ingresso con tra le braccia un mucchio di sacchettini pieni di sangue "… DOVE DIAVOLO ERI FINITO CHANG!"

*

Era tutta la sera che Sirius se ne stava seduto sul davanzale della finestra del dormitorio, Peter gli faceva compagnia sedendo in silenzio sul proprio letto. Nessuno dei due aveva detto una parola da quando avevano lasciato James davanti all'ufficio del Preside.
Peter si sentiva estremamente incapace in quel momento, gli sembrava che tutto fosse diventato più grande di lui. Tutto troppo difficile e complicato per dei ragazzi di appena 17 anni. Che volesse dire quello diventare adulti?
Bè se significava quello, lui voleva rimanere ragazzo per il resto della vita!

Sirius invece stava malissimo. Mai si era sentito così nella vita, nemmeno quando aveva deciso di lasciare la propria famiglia per quella di James, nemmeno quando i suoi genitori e i suoi famigliari in genere, lo umiliavano e punivano duramente per il solo fatto di avere idee diverse dalle loro.
Questa volta era diverso. C'erano di mezzo persone a cui teneva davvero. Non famigliari che odiava e che lo odiavano.
Questa volta c'era di mezzo Remus.
Un ragazzo che tentava da tutta la vita di apparire il più forte possibile, che non amava relazionarsi con gli altri a causa della sua maledizione, che se non fosse stato per loro, molto probabilmente non avrebbe avuto nemmeno un amico.
Un diciassettenne che era finalmente riuscito a integrarsi tra i suoi compagni e che ora si trovava a dover rimettere in discussione ogni cosa per paura delle proprie azioni inconsce.
E tutto per colpa del celeberrimo, bellissimo, simpaticissimo e strafighissimo Sirius Black. Che ora sedeva come un imbecille su un davanzale fissando la luna che cominciava a crescere, chiedendosi se sarebbe mai riuscito a riconciliarsi con uno dei suoi migliori amici.

"Forse dovremmo scendere per la cena…" saltò su Peter ad un certo punto sentendo i prepotenti morsi della fame.
Sirius si voltò sorpreso, accorgendosi solo allora della presenza dell'amico.
"… io non ne ho molta voglia…" rispose voltandosi di nuovo verso l'esterno.
"Dai tanto non cambia nulla dal rimanere lì appollaiato allo scendere in Sala Grande per la cena!" gli fece notare Codaliscia "… le azioni di James non dipendono da quello che facciamo noi…"
"Fammi indovinare: stai morendo di fame?" sbuffò Sirius scendendo con un balzo.
"…sì" ammise Peter diventando rosso e chinando il capo.
"Ecco perché tanta determinazione e tante parole ad effetto… d'altronde "la necessità aguzza l'ingegno"" sghignazzò l'altro assestandogli una bella pacca sulla schiena.
"Non cominciare con le frasi fatte ti prego!" supplicò Peter mentre uscivano dal dormitorio.
"Guarda che è Remus quello delle frasi fatte! O dei proverbi latini e quant'altro!" ed ecco che gli tornava alla mente Remus, forse era una maledizione per la sua stupidità…
Il loro ingresso passò tutto sommato inosservato, c'era una ressa pazzesca come se tutti temessero di rimanere a bocca asciutta. Sgattaiolarono fino al loro tavolo senza accorgersi di un paio di sguardi che li seguivano maligni

*

C'erano riusciti.

I volti di tutti erano sereni e sollevati nonostante l'enorme sforzo compiuto.

DiRoma, Chang, Todd, la Guaritrice dai lunghi capelli ricci e anche il Guaritore di cui James non aveva afferrato il nome, si stringevano la mano a vicenda.

Erano riusciti a eseguire con successo un intervento che non veniva compiuto da tempo immemore. Diciamocelo, chi mai si sarebbe sognato di curare un licantropo in fin di vita? Nessuno sano di mente. Ma quello era il loro mestiere e andavano fieri di non essere sani di mente, avevano impedito la morte di un povero ragazzo che aveva tutta la vita davanti. Non importava che vita avesse davanti, l'importante era l'aver scongiurato la morte. Di più non avrebbero potuto fare.
Ora tutto dipendeva da lui: quel ragazzo dall'aria trasandata di un giocatore di Quidditch, era l'unica speranza che avrebbe impedito il ripetersi di un evento tragico come il tentato suicidio di un diciassettenne.

DiRoma lo fissò a lungo chiacchierare concitatamente con Remus e anche se l'altro ragazzo non si era ancora ripreso, quello sembrava non accorgersene. Eccolo che ora parlava della sua innamorata, ora dell'ultima partita…

Non era da tutti.
Non lo era per niente.
Aveva smesso di piangere da tempo.
E con un coraggio degno del grande Godric Grifondoro, riversava tutte le sue energie nel tentativo di aiutare il piccolo licantropo a riaprire gli occhi.

"Ragazzo…" lo chiamò poco prima di uscire. Desiderava almeno conoscere il nome di quel giovane eroe.
"Cosa devo fare?" chiese prontamente James, sicuro di poter far qualcosa di più che parlare a vanvera.
"Nulla. Solo, vorrei sapere il tuo nome…"
"James Potter" rispose un po' deluso.
"Mi ricorderò di te!" sorrise lo scontroso e piuttosto antipatico Capo Reparto. Uscì facendo un cenno con la testa.

"Certo Remus, che gira proprio della strana gente in 'sto Ospedale…" sghignazzò James accennando con un gesto del capo verso l'uscita da cui era passato poco prima DiRoma "… ma non ci doveva essere anche un vampiro qui da qualche parte?" chiese guardandosi intorno "Sirius aveva detto che era nel letto di fianco al tuo e…" mentre si voltava verso il letto alle sue spalle notò un oggetto luccicante, era coperto di sangue e appoggiato su un carrellino stipato di ampolle. Dunque era quello che aveva usato per…
Corse a rubacchiare un paio di guanti in lattice e lo prese in mano. Un braccialetto! Cosa diavolo ci faceva Remus con un braccialetto d'argento?! Chi era stato così demente da regalare a un licantropo un braccialetto d'arg…

Si diede una forte botta sul petto, convinto che il cuore avesse smesso di battere… sulla parte interna del braccialetto c'era inciso un nome: Lily Evans.


Continua…

Ok questo capitolo è praticamente una puntata di ER! E se vi state chiedendo, ma anche no, chi sia quella nuova guaritrice è Elizabeth Corday anche lei personaggio di ER uscita da poco dal cast... per lasciare posto al mio amato Dubenko sabvvv...

Ed ora passiamo alle recensioniiiii scusate ovviamente il ritardooooo....

imooto: Eccoti spiegato tutto quel sangue... molto triste vero? Se sì l'intenzione era proprio quella...
Ma credo che ormai vi siate abituate alla mia tragicità esagerata!!! Hai tutto il mio appoggio x quanto concerne l'odio verso i genitori di Remus e la psicologa! Li ho fatti apposta così per poter giungere a qualcosa di estremo come quello che è successo negli ultimo 2 capitoli...
Bè sarai almeno contenta che in questo capitolo il Black minore non ci sia... aspetto tue notizie o meglio recensioni XD

mirwen: Mi dispiace ma i signori Lupin sono intoccabili ma posso quasi sicuramente assicurarti che non li vedremo più! mwhahahah

Shaida Black: Ci metto così tanto perchè mi sa di una fatica pazzesca metter l'html!!! Coooomq eccomi qui:
Spero di essermi superata anche in questo capitolo!!! Sembra troppo uan puntata di ER xò!!! Oh che bello anche tu sostenitrice dei signori Lupin non anime buone e in pena per il figlio... mooolto bene!!! Spero vivamente che tu sia ancora viva e di non averti uccisa con l'attesa XD Cmq... spero ti piaccia anche questo... :*

Agartha: Non ci credoo una tua recensione!!! Grazie mille di esserti messa lì a leggere tutta questa aboiminevole fic! Grazie ancora per i complimenti x quanto concerne lo stile che io tuttavia ritengo mediocre XD Come avrai di certo notato io sono sadicissima! "Fic su Remus = Remus soffre" è un equazione matematica per me! Spero che la spiegazione del sanguinamento abbia alimentato a sufficienza la tua vena sadica... recensirai anche questo?? ^__^

Reiki: Credo di averlo ripetuto in ogni risposta mwhahahha i genitori sono bastardi apposta!!! Mi serviva un incentivo per buttarlo ancora più giù e loro sono l'unica cosa che mi è venuta in mente! Oh là una che concorda su Regulus, grazie del sostegno e alla prox :*

Mia: Ma figurati sono io che sono ritardataria non tu! Spero ti sia divertita in vacanza! Bè vedi per alcune persone potrebbe essere inaccettabile subire qualcosa come la trasformazione del figlio in licantropo... quindi si può anche capirli ma non certo giustificarli dicono cose davvero tremende!
Bè come ho già detto regulus non era, secondo me, così imbecille come lo dipinge quel matto di Siriuccio... anzi forse questo suo disprezzo per il fratello potrebbe essere soltanto invidia, no?
Tutto il sangue è ora spiegato, è una cosa orrenda... povero Remus.. ma almeno spiega tutte quelle cattiverie che gli ho fatto subire... commenterai anche questa volta? chi vivrà vedra :*

Acchan: Grazie mille x aver sopportato la lettura della mia fic!!! Mi diverto troppo a leggervi scrivere "povero remus" ahahah lo scopo è raggiunto!!! X ora Severus e Regulus se ne staranno buoni buoni nell'ombra a tramare... cosa faranno in seguito non l'ho ancora deciso!!! Spero che anche questa volta ilc apitolo ti piacerà e vorrai commentare!!!


  
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