History of Guy Fawkes (Parte 13)
<<<<<<PROPOSTA<<<<<<
Passarono alcune settimane e
sia Guy che Christopher non avevano ricevuto più alcuna notizia, cominciarono a
pensare che non ci fu mai stato un piano prima di quello del rapimento del
figlio di James I, magari si resero conto che anche l’altro piano non poteva
reggere.
Sta di fatto che i due uomini
si misero un po’ il cuore in pace, Guy riuscì anche a recuperare il suo dialogo
con Maria, le assicurò che non avrebbe più avuto a che fare con quelle persone,
ma non le disse mai del suo tentativo di rapimento del figlio del Re di
Inghilterra.
Purtroppo dovette ricredersi,
una mattina in cui era insieme a Christopher incontrarono sir Stanley. I due
uomini videro svanire il loro sollievo di essersi liberati di costoro.
-bene, vengo da parte anche
di Padre Baldwin e il signor Owen, come vi avevamo annunciato settimane fa, ora
vi confermo che in Inghilterra si sta cominciando a lavorare per il piano in
precedenza scartato, questo pomeriggio al porto giungerà una persona, farete la
sua conoscenza e vi spiegherà lui il tutto!-
-ci saremo!- confermò
Christopher.
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Arrivarono al porto alle
prime ore del pomeriggio, sapevano che sarebbe giunta una nave molto presto.
-tu che pensi Guido?- chiese
Christopher poggiandosi su un muretto.
-non lo so...io non so
nulla...cosa devo pensare? So solo che tutti questi misteri mi stanno facendo
perdere la pazienza, incontri, incontri, incontri...nessuno ti da una
spiegazione! Che si dovrà mai fare di così grave da far venire addirittura
gente dall’Inghilterra?- chiese incredulo.
Intanto pochi minuti più
tardi una nave attraccò al porto, Guy e Christopher erano in attesa dell’uomo
che avrebbero dovuto incontrare –ciao Guy!- disse una voce allegra alle sue
spalle, chi poteva mai essere da salutarlo così affettuosamente e chiamarlo
Guy?
Non appena si voltò vide il
volto sorridente di Thomas –quanto tempo Guy!- disse allargando le braccia per
poterlo abbracciare.
-oh mio Dio! Thomas! Non ci
credo!- i due si strinsero fortissimo –che cosa ci fai da queste parti? Credevo
che fossi con tuo fratello in Inghilterra!-
-infatti lo ero..ma vedi...-
l’arrivo di Stanley li interruppe –signor Wintour, vedo che ha già conosciuto
il signor Fawkes...-
Guy si voltò di scatto
–stavamo aspettando te?- chiese incredulo. Thomas sorrise.
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Ordinarono la solita birra...
-quindi anche tu sei
immischiato in tutta questa faccenda?-
-esatto Guy...da molto tempo
prima di te, vedi, io e mio fratello siamo cugini di Robert Catesby, ed
entrambi sono amici di Thomas Bates, poi vari uomini all’interno della futura
cospirazione sono comunque quasi tutti parenti...! Sta lavorando parecchia
gente a questo piano... però, per la verità l’idea è stata mia e di Catesby!-
-ho capito...quindi sei
venuto sino a qui...-
-...per chiedere a te e a Kit
di collaborare nella futura cospirazione!- concluse Thomas.
-e che cosa intende fare
questa cospirazione?- chiese Christopher.
-per adesso si sta parlando
di trovare un modo di far esplodere il parlamento il giorno in cui verrà
riaperto...calcolando i tempi che serviranno per organizzare il tutto, questo
dovrebbe accadere verso i primi di febbraio del 1605...tra due anni quindi!-
-far esplodere il
parlamento?! Dio Thomas stai scherzando vero?! È pura follia!- Guy era
sconvolto.
-Guy, sono venuto sino a qui
perchè conosco il tuo coraggio e la tua determinazione e conosco anche la tua
esperienza in campo di esplosivi che hai acquisito con gli anni al campo
dell’arciduca insieme a me...- fece una piccola pausa –se non collaborerai mi
deluderai molto, davvero non intendi fare nulla per salvare il nostro Paese?-
Guy rimase sconvolto, non
avrebbe mai creduto che Thomas avesse tanto coraggio e volesse rischiare così
tanto, ricorrere a un rimedio così disperato per impedire il cambiamento
dell’Inghilterra, Thomas, quasi l’avesse letto nel pensiero, sorrise –lo so,
sembra strano questo mio comportamento, vero? Sono cambiato parecchio fratello
mio, sei stato tu il mio esempio! Se non rischierò la vita in quest’avventura
l’avrei fatto comunque in un altra!-
Guy sospirò, quasi si pentì
di avergli dato quel cattivo esempio –se prendessi parte a questa follia, che
cosa dovrei fare?-
-ti ho riservato l’incarico
più importante di tutti Guy! Mentre io e tutti gli altri perfezioneremo ogni
minimo dettaglio del piano sino a renderlo infallibile, tu sarai colui che
dovrà accendere la miccia dei barili, saranno in un luogo sicuro naturalmente!-
Guy si rese conto che gli
avevano semplicemente offerto la parte più rischiosa del piano, si pentì di
aver avuto tutta quella fama...
Christopher annuì –io sono
dalla vostra parte, ditemi tutto ciò che dovrò fare e io lo farò!-
Thomas sorrise –perfetto,
grazie Kit! Tu invece Guy?-
Abbassò lo sguardo –devo
pensarci...mi serve un po’ di tempo Thomas, la mia famiglia...non saprei...!-
L’uomo lo guardò pacatamente,
capiva i suoi sentimenti –bè Guy, noi abbiamo la nave per il ritorno in
Inghilterra tra due giorni, se alle prime ore del pomeriggio non sarai
lì...faremo tutto senza di te!-
Guy capì che sarebbe stata la
scelta più complicata della sua vita e che più avrebbe influenzato il suo
futuro.
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Come poterglielo spiegare a
Maria? Non pensava ad altro, sapeva che se le avesse detto che dovevano far
ritorno in Inghilterra sarebbero nate nuove discussioni ma non avrebbe potuto
nasconderglielo a lungo, ormai mancava un giorno alla partenza.
Raccolse un po’ di coraggio e
si avvicinò a lei –Maria, hai un minuto?- era indaffarata a lavar le stoviglie.
-dimmi tutto, ti ascolto- gli
rispose continuando il suo lavoro.
Guy si accomodò sulla sedia
dietro di lei –vedi, è complicato da spiegare e so che non la prenderai tanto
bene-
-ma di che parli?-
-Maria, domani dovremo
tornare in Inghilterra...a Londra questa volta-
-ma...come mai? Hai trovato
un ottima possibilità di lavoro?- chiese voltandosi leggermente.
-no, niente di tutto ciò...è
tornato Thomas ieri e mi ha detto che lui, suo fratello e altri uomini stanno
formando una cospirazione...contro James I...mi hanno già accennato parte dei
piani...Maria hanno bisogno di me!-
Come se un fulmine l’avesse
colpita le cadde un piatto al pavimento, provocando un fastidioso rumore,
migliaia di frammenti si sparsero per la cucina, Guy abbassò lo sguardo –avevi
detto di esserne uscito! Di esserne uscito!!- gli urlò.
-lo so Maria, ne ero uscito!
Ma non posso stare fermo a guardare! Maria cerca di capirmi!!-
-cercare di capirti? Santo
cielo Guido sei tu che non capisci! È una follia! Stai andando incontro a una
morte certa!- Maria si chinò piangendo a raccogliere i pezzi del piatto ormai
rotto.
Guy l’afferrò per le braccia
–Maria, guardami negli occhi, io non morirò! E quando tutto sarà finito tutti
finalmente in Inghilterra potranno vivere serenamente e anche noi!- la donna
rimase in silenzio, con le sue lacrime, continuando a fissarlo in quei
bellissimi occhi profondi come il mare –sei con me, Maria?-
La donna si allontanò da lui
–mi dispiace Guido...mi dispiace- gli disse squotendo la testa, l’uomo sentì
come un pugno sullo stomaco –io e il piccolo Thomas non ti seguiremo...andrai
da solo, hai fatto la tua scelta, io ho fatto la mia...-
-come non vieni...? Maria
non...- capì che da quel giorno non avrebbe più avuto il conforto di sua
moglie...le sue carezze...i suoi sorrisi...la sua dolcezza...per un momento si
sentì perso ma poi l’orgoglio prese il sopravvento –e va bene! Vuoi rimanere
qui? Come vuoi, restaci! Io non ti pregherò! Parto domani pomeriggio!- detto
questo uscì di casa sbattendo la porta.
Maria cadde in ginocchio
coprendosi il viso con le mani, in lacrime, disperata. Il giovane Thomas si
affacciò in cucina, aveva udito tutto e anche se era addolorato non mostrava la
minima emozione, in fondo gliel’aveva insegnato lui, suo padre...era troppo
grande per piangere.
Si avvicinò a sua madre e
l’abbracciò, sperando che servisse a tranquillizzarla un po’.
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Arrivò il giorno della
partenza:
Thomas e Christopher erano al
porto già da quelche minuto, Guy arrivò per ultimo –salve ragazzi! Scusate il
ritardo...-
-ma...la tua famiglia Guido?-
chiese Christopher.
-bè...hanno preferito
restare, meglio così, almeno non avrò distrazioni!- sapeva di mentire e anche
Thomas se ne accorse, lui sapeva del rapporto che aveva con Maria, non avrebbe
mai sopportato il suo addio, capì che probabilmente avevano avuto una
discussione, gli fece un sorriso e gli mise una mano sulla spalla come
conforto.
Guy si guardò in giro, si
accorse che mancava qualcuno –ma...Owen, Baldwin e Stanley?-
-loro non vengono, non fanno
parte del gruppo, hanno solo collaborato e trovato dei membri...- rispose
Thomas.
Christopher indicò la nave
–su andiamo, prima che parta senza di noi!- i tre uomini si imbarcarono.
Quando la nave si mise in
viaggio Guy decise di fare un giro sul ponte, si fece spazio tra delle famiglie
che davano un ultimo sguardo alla Spagna, decise di unirsi a loro. Al suo
fianco notò un uomo che teneva stretta sua moglie e sua figlia, sorridevano,
erano felici, sentì uno strappo al cuore.
Continuò a fissare il porto,
ogni angolo, sperando in qualche modo di trovarci Maria e Thomas, lì a
salutarlo, ma guardò in faccia alla realtà, non c’era nessuno, era solo ormai,
ma decise di rimanere lì a guardare sino all’ultimo, sino a quando la spagna
non diventò un puntino... infine sospirò e tornò dentro.
Continua!!
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Nota di Isa: Guy torna in Inghilterra insieme a Thomas,
Maria sembra averlo abbandonato...voi che dite? Bè, coming soon! Ora al nostro
Guy toccherà conoscere tanta gente nuova e i piani cominceranno a prendere
forma! Stay Tuned!!^^ “remember remember the 5th of november
gunpowder treason and plot we see no reason why gunpowder treason should ever
be forgot!” ;)