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Autore: masayachan    19/09/2010    6 recensioni
Le origini dell'amore fra Edward e Bella, secondo me.
Genere: Comico, Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Twilight
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Non rilascio interviste. Buona lettura ^o^/




Dal primo istante in cui lo vidi, non riuscii più a togliermi Edward Cullen dalla testa.

La sua pelle bianca, il fisico forte e slanciato, quegli occhi...ma soprattutto, quella forza sovrumana.

No, Edward non era un ragazzo normale, lo avevo capito fin dal primo istante.

Non potevo andare avanti così, non più. Il suo pensiero mi perseguitava giorno e notte. Ma adesso basta.

Quel giorno lo avrei seguito. Dovevo assolutamente parlare con lui e mettere chiarezza sulla sua identità. Dopotutto, la mia, era diventata una vita insostenibile. Un'ossessione.

Ogni volta che chiudevo gli occhi, mi compariva davanti semi nudo, con solo dei micro jeans inguinali , mentre strofinava il sedere inschiumato su un' automobile cantando "car wash"... neanche fossi una fan girl in calore!

Dovevo mettere fine a tutto questo e scoprire il perché di cotanta bellossissima bellezza.

Una bellezza inumana.

Insomma, so di non essere mai stata una cima, o almeno così dicono...ma ogni volta che mi si avvicinava, il suo fascino mi rendeva incapace di fare qualsiasi cosa di vagamente più intelligente dello sbattere convulsamente le ciglia .

E poi, bé sì, avevo una gran voglia di farmelo.

Fu così che, coprendomi con un lenzuolo decorato di mattoni rossi, accostata a muri in cemento bianco, e nascondendomi dietro ad una sagoma di cartone a forma di cespuglio, lo seguii per tutto il pomeriggio.

Non so bene come, dopo diverse ore di pedinamento, mi ritrovai nel bel mezzo di un bosco. Probabilmente ero troppo impegnata a seguire l'ancheggiamento erotico delle natiche di Edward per fare caso alle vie che stava percorrendo.

In effetti, avevo appena preso coscienza di me giusto per il fatto che, quell'algido culetto, era improvvisamente scomparso dal mio campo visivo.

Eppure era qui, fino a pochi istanti fa.

-Bella!-

una voce alle mie spalle richiamò la mia attenzione. Mi voltai e lo vidi: Edward Cullen in tutto il suo cadaverico splendore!

Oh diamine, che ci faceva dietro di me? Ero convinta di avercelo davanti! Vabbè che io, con lui, non mi farei tanti problemi a starci dietro, davanti, sopra, sotto...ehm, dicevamo? Ah, sì...Oh santi numi, non è che stavo inseguendo le chiappette sbagliate?

-Bella.- Proseguì.- Mi ero accorto che mi stavi seguendo, quindi ti ho condotta fin qui.-

Ah, meno male, allora avevo seguito la pista giusta!

Aspetta un momento, come si spiegava il fatto che mi fosse sparito da davanti agli occhi, per poi comparirmi da dietro all'improvviso come nulla fosse? E quella forza? E il fatto che stesse facendo slalon fra gli alberi con un'immane velocità, manco fosse Speedy Gonzales, così, senza un apparente motivo? Cavolo, mi auguravo solo non facesse sesso con la stessa rapidità con la quale corre!

Tutto mi sembrò più chiaro, in un istante.

-Io lo so cosa sei...- Esclamai.

Lui mi frenò accanto, sradicando dieci metri di manto erboso. -Dimmelo- Mi disse in uno dei suoi soliti sospiri che, come una reazione chimica, ti fanno ritrovare con le mutande bagnate.

-La tua pelle è fredda al tatto, hai una forza sovrumana, corri alla velocità della luce, hai una carnagione tendente al cadaverico e lanci onde energetiche!-

-Ehm...Bella...-

-Tu sei Freezer!!!-

-No.-

Ah, in effetti gli mancava la coda da lucertolone, che sciocca, sono.

-Allora...sei un gran figo, giusto un briciolo anemico, che ha fatto molta palestra!-

Lo vidi scuotere la testa con una vaga aria di rassegnazione sul meravigliossissimissimo viso dai lineamenti soavemente perfetti.

Mi afferrò per le spalle:-Bella, io sono un vampiro, cavolo!-

Sbattei, tanto per cambiare, una decina di volte le palpebre. Aaaah, ora mi era tutto chiaro! Mi aveva portata in un bosco, noi, soli soletti isolati dal resto del mondo, per poi afferrarmi violentemente e dirmi : “ Sono un vampiro”. Le intenzioni erano alquanto evidenti!

Certo, come gioco erotico avrei preferito un classico come il dottore e la malata, ma se a lui arrapava giocare al vampiro, vada per il vampiro, allora.

-Oh, sì, Edward! Mordimi, mordimi tutta! Ho anche il maglione a collo alto, nessuno si accorgerà dei succhiotti!-

Il mio adone si lanciò uno schiaffo sulla fronte.

-Bella, tu non mi credi, vero?-

Mi strinse brutalmente per la vita tirandomi a sé , poi agguantò una liana scesa da non so bene dove. Dopodiché, con un balzo a dir poco felino e con quella, a mio avviso, preoccupante velocità, tenendomi sulle sue spalle tipo sacco di patate, saltò da un ramo all'altro degli alberi.

Aspetta un attimo, ma dovevamo giocare al vampiro, non a Tarzan e Jane!

Poco male, l'importante è che in un modo o nell'altro si arrivi al dunque.” Pensai.

Scendemmo da un pino facendo un paio di tripli salti mortali, atterrando su una specie di schifosissimo strapiombo che offriva il panorama della città in tutto il suo nebbioso splendore.

-Bella, ora ci credi che sono un vampiro?-

Roteai gli occhi, poi fui costretta a deglutire. Avrei giusto voluto evitare che il panino mangiato a pranzo, dopo tutte quelle acrobazie, si ripresentasse a farci un salutino sotto forma decisamente più liquida e meno invitante.

Comunque, vabbè, annuii alla sua domanda, chissà non si fosse deciso a saltarmi addosso, così.

-Sì, Edward, ti credo.-

Si sedette su quel marcio praticello e io lo imitai. Prese parola:- Sai, Bella...io non sono solo molto bello, agile, forzuto e velocissimo...-

-Ah, sei anche molto dotato?-

-Sì, molto.-

Sbattei le palpebre, per l'ennesima volta:- Davvero???-

-Sì, sono dotato anche di un altro potere.-

Ed è un potere...grosso?-

-Molto grosso-

-Non è che potrei vederlo?-

Lui sospirò, mestamente.- Io...non posso, non con te...-

Cosa, cosa? Sperai d'aver capito male!

-Perché con me no? Ho qualcosa che non va, io?-

-Vedi Bella, con te non ci riesco!- Mi rispose sconsolato.

-Ma Ed...se mi lasciassi provare...-

-Non c'è nulla che tu possa fare, Bella. Vedi...io posso leggere nel pensiero della gente, ma con te mi è impossibile, non ne capisco il motivo.-

Ah...

Qualcosa mi disse che non stavamo parlando esattamente della stessa cosa.

Comunque...

-Ehm, certo...cioè, non riesci a leggere i miei pensieri?-

-No. Te l'ho appena detto.-

-Mi stai dicendo che ho la testa vuota, per caso?-

-Ma...ma certo che no, Bella!-

-Ah, ecco. Pareva tanto...-

La sua espressione non sembrava molto convinta, ma lasciai correre. Dopotutto era un bene che non riuscisse a leggere nella mia testa. Sarebbe stato abbastanza imbarazzante se avesse scoperto la mia fantasia del car wash, in effetti.

Mi prese le mani fra le sue. -Bella, ma la cosa non ti sconvolge neanche un po'? Non hai paura di me?-

Io gli sorrisi, facendo spallucce. - Ed, a me non importa se sei un vampiro, un lupo mannaro o un ornitorinco giamaicano...io ti amo per come sei!-

-E...come sono?-

-Sei un gran figo, e questo mi basta!-

Mi abbracciò, commosso:-Oh, Bella...anche io ti amo! Ci conosciamo da circa tre giorni e avremmo parlato forse due volte di sfuggita, ma...il fatto che non riesco a leggere nella tua testa mi arrapa tantissimo! E poi, l'odore del tuo sangue mi fa lo stesso effetto che fa quello della nutella all'autrice!-

in quel momento capimmo che in nostro destino era di stare assieme. Per sempre.

Ci baciammo, appassionatamente.

La sensazione che provai fu molto simile a quella di quando si mangia un ghiacciolo, solo che più sottile e molle.

Ero molto curiosa di scoprire il suo calippo, però.

Guardandolo maliziosamente, mi inginocchiai sull'erba, fissandolo dal basso in tutto il suo magnificoso, sexyssimo splendore. Probabilmente, il formicolio che sentivo in tutto il corpo non era solo eccitazione...lì in mezzo doveva esserci anche dell'ortica, ma vabbè.

Lui, si levò i pantaloni con una certa espressione beffarda sul viso. Anche se non poteva leggermi nel pensiero, non serviva certo un genio per capire che ogni parte di me lo voleva. Ogni cellula del mio corpo gridava: "Sì! Deflorami brutalmente, Edward!!!"

All'improvviso, una luce divina, come una benedizione del nostro amore, si fece strada fra: le nubi perennemente statiche, una coltre di nebbia che si poteva tagliare e spalmare su un panino al posto della marmellata, un altrettanto fitto "boscume" di alberi dimentichi ormai della luce del sole...investendo completamente il suo corpo nudo.

Fui costretta a chiudere gli occhi per evitare una cecità perenne. Poi, lentamente, abituando la vista, li riaprii...e lo vidi!

Lì, era dritto, davanti a me come una spada sguainata. Non avevo mai visto nulla di simile in vita mia!-E- Edward è...è...-

-Grosso?-

-No.-

-Possente?-

-No.-

-Duro?-

-No.-

-Ehm...invitante?-

-NO.-

-Mh...carino?-

-No!-

-Oh, senti Bella...l'importante è come si usa, comunque!-

-E'...sbrilluccicoso!!!-

I miei occhi scintillarono alla vista di cotanta bellezza. Edward, invece, arrossì leggermente.

-Bè, sì...io sono un vampiro, al sole brillo di luce propria-

Ancora con questa storia. “Eh, vabbè, continuiamo a dargli ragione” pensai, anche se lo sanno tutti che i vampiri al sole si inceneriscono e di certo non scintillano come degli swarosky.

Ma chissene, tanto è bellissimo!



E così, dando vita a questa grande e solida storia d'amore, scoprii che, non solo il coso, ma anche gli spermini dei “vampiri” brillano, al sole. E fu grazie a questo nostro grande amore che una certa, ormai nota scrittrice, potè scriverci altri tre libri e guadagnarsi la rendita per il resto dei suoi giorni.


     












   
 
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