Era finita.
Dopo dieci
anni tutto quello che aveva sperato,tutto quello che aveva dato un senso alla
sua vita si era trasformato in
un mucchietto di cenere.
E' questo il destino dei grandi amori?
Ma allora
dov'era il tanto abusato "vissero per sempre felici e contenti?"
Tutte quelle
storie del principe che salva la principessa,la porta nel suo castello per una
vita lunga e piena di amore,che
fine avevano fatto?
Ma lui non era una principessa,e certamente Scorpius non
era uno di quei principi da favola...anche se scioccamente per anni gli aveva fatto ricoprire quel
ruolo.
Non aveva fatto niente per fermarlo,per fargli cambiare idea...
Era
rimasto fermo immobile davanti a lui,fissandolo mentre preparava le
valigie,senza capire che sarebbe
bastato davvero poco,un piccolo gesto,per fargli capire che c'era ancora una
speranza.
Sarebbero bastate
tre parole per convincerlo a restare al suo fianco e a lottare ancora per la
loro coppia.
Per convincerlo
a combattere quella paura che lo attanagliava ormai ogni volta che lo vedeva
avvicinarsi e che lo portava a
farsi domande mai fatte in anni di vita in comune:come si
comporterà questa volta?
Sarà
Scorpius,l'uomo che amo e che rispetto,o questa nuova persona che ha le sue
fattezze ma è il suo
opposto?
Ma aveva ricevuto soltanto il silenzio...
Aveva preso la sua
valigia e,insieme a Lane,si era chiuso la porta di casa alle spalle.
Quella
casa che aveva scelto,comprato e arredato insieme a Scorpius,quella che nella
sua mente aveva sempre chiamato
"il loro nido d'amore".
Ed ora era lì,in mezzo ad una strada,a pochi metri
dalla sua vecchia casa,con una sigaretta fra le dita e lo sguardo che vagava da una parte all'altra alla
ricerca di una soluzione.
Non aveva la minima idea di dove andare.
Un
albergo?Poteva essere una soluzione per quella notte,ma poi?
Se le cose
fossero state diverse avrebbe chiesto ospitalità a Lily,ma ora le avrebbe dovuto
dare troppe spiegazioni e in
cuor suo sapeva che non era il momento adatto.
Inoltre vivere ventiquattro
ore al giorno con due piccioncini che aspettano il loro primo figlio
era l'ultima cosa che gli ci
voleva al momento.
Poi,grazie allo sguardo preoccupato di Lane che sentiva
fisso su di sè,aveva capito di dover reagire:quel ragazzo ne aveva già passate troppe per dover sopportare
anche i suoi problemi personali.
Gli aveva offerto ospitalità ed ora lo costringeva di nuovo
in mezzo ad una strada.
Doveva fare assolutamente qualcosa.
Aveva gettato
a terra il mozzicone di sigaretta,tirato fuori il cellulare da una tasca dei
jeans e aveva cercato un nuomero
fra le chiamate veloci,attivando la comunicazione.
-Pronto?-aveva risposto la
voce dopo due squilli.
-L'ho lasciato-aveva detto senza preamboli
inutili.
Nell'era multimediale non servivano,specie quando si ha una suoneria
personalizzata per ogni numero
in rubrica.
-Accidenti!Credevo che questo giorno non sarebbe mai
arrivato.Dove sei?-gli aveva chiesto Brian.
-A neanche dieci metri da casa...Sto pensando a quale albergo
sia meglio per me e per Lane-gli
aveva risposto cercando di fare dell'ironia.
-Chiama un taxi e venite qui.Vi
aspetto in meno di venti minuti-gli aveva detto il moro,quasi
fosse
un'ordine.
-Brian...-aveva cercato di ribattere Albus.
-Alby non fare lo
stronzo.Muovete il culo e venite qui-aveva detto prima di chiudere la
comunicazione.
E così avevano
fatto.
Quando la porta di ferro era scivolata sui cardini facendo apparire la
figura di Brian,Albus si era
sentito sollevato:almeno non era completamente solo in questa valle di
dolore.
Sapeva benissimo che Brian era interessato a lui,che voleva
portarselo a letto,non era idiota fino a questo punto,ma allo stesso tempo Brian sapeva che per il momento
non poteva avere più di
un'amicizia.
E stranamente si accontentava di questo.
Lane lo aveva
seguito docilmente nel loft,leggermente frastornato dal passare
dall'appartamento di un
professore all'altro, e per un breve istante Albus si era chiesto che
cosa pensasse il ragazzo di
quella situazione,se si sentisse in colpa per quello che era
successo,o se invece progettasse
di scappare di nuovo alla prima occasione.
In fondo quando lo aveva
incontrato alla fila per il ricovero gli aveva offerto un tetto sulla
testa,e invece ora,erano in due
alla ricerca di un posto dove dormire.
Ma che gli era saltato in
mente?
Fosse stata una donna avrebbe potuto dire che aveva difeso suo
figlio...se si escludeva il fatto che Lane non era suo figlio.
Cazzo aveva una tale confusione in
testa!
-Come potete vedere non abbiamo molte stanze a disposizione,essendo
questo un loft,così dovremo
adattarci...Lane?-disse Brian strappandolo dai suoi mesti pensieri e portandolo
a fissare il ragazzo.
-Sì
professore?-chiese prontamente Lane.
-Tu dovrai accontentarti del divano-gli
disse-Tu invece Alby,avrai l'immenso dispiacere di dormire nel mio letto...Se non ti da fastidio la mia
presenza...-aggiunse in tono ironico.
Albus scosse la testa,in modo quasi
catatonico.
Non si accorse dell'occhiata che Brian gli stava dando,il mondo
in cui lo studiava per cercare di capire i suoi veri sentimenti.
-Bene,orache abbiamo sistemato tutto
possiamo anche andare a dormire tutti quanti...Sembra
strano a dirsi,ma domani
dobbiano andare a scuola tutti e tre-ricordò neanche fosse un
genitore premuroso.
Dopo
un'ultima occhiata preoccupata,Albus diede la buonanotte a Lane che gli rispose
in tono mesto.
Doveva trovare
una soluzione il prima possibile....
Prese la sua valigia e si avviò verso il
letto di Brian,piazzato al centro del loft,sopra due scalini
di legno,e coperto da una parete
di vetro che lo isolava dal resto della "casa".
-Forza Alby...E' stata una
giornata faticosa-gli disse iniziando a scoprire il letto dalla sua
parte.
Albus annuì automaticamente e,senza neanche togliersi le scarpe,si
lasciò cadere sul letto,il viso
abbandonato sul cuscino soffice.
Sentì Brian far scorrere la parete di vetro
e pochi attimi dopo sdraiarsi accanto a lui,senza parlare.
Aveva capito che non aveva la forza per fare o
dire nulla...Era devastato.
E solo.
Per la prima volta in dieci anni,era
davvero solo,senza niente per cui lottare.
Inoltre un pensiero più triste si
faceva strada dentro di lui:l'idea di aver fallito.
Di non essere riuscito
nell'unica cosa davvero importante per lui,l'unica che dava un senso alla
sua vita.
Non capì di aver
iniziato a piangere finchè non sentì il cuscino sotto la sua guancia bagnato e
il braccio forte e rassicurante
di Brian attorno alla vita.
Istintivamente si rigirò nel letto e,incontrato
il suo sguardo,continuò a piangere senza pudore, raggomitolandosi accanto all'amico.
Mentre una mano gli
accarezzava rassicurante la schiena,Brian con tono sommesso continuava
a ripetere poche parole che
Albus afferrava a sprazzi fra i singhiozzi.
-Andrà tutto bene...Te lo
prometto-
Eccitata per quello che sarebbe successo di
lì a poco,Lily continuava a muoversi sul suo sedile, guardando
ora davanti a sè ora nel finestrino laterale,quasi avesse bisogno di imprimersi
nella mente ogni piccolo particolare di quella giornata.
-La
vuoi smettere?Mi distrai!-la rimproverò per l'ennesima volta Daniel.
Lily si
voltò verso di lui e gli sorrise.
-Scusa scusa scusa...E' che non vedo
l'ora!Tu non sei curioso neanche un pò?-gli domandò con la voce
da bambina che faceva sempre ogni qual volta doveva farsi perdonare
qualcosa.
Daniel sorrise.
Era curioso di vedere il loro
bambino?
Assolutamente sì.
Aveva aspettato quel giorno per tutta la
settimana e,ora mentre si dirigevano in macchina all'ospedale
per l'appuntamento con Rose,riusciva a stento a trattenersi.
Conosceva sua
moglie e sapeva che se avesse lasciato trasparire la sua eccitazione o la
preoccupazione che aveva per quell'appuntamento,le avrebbe
rovinato tutto facendola preoccupare insieme a lui...e questa
era l'ultima cosa di cui aveva bisogno una donna incinta.
-Certo che sono
curioso,ma non per questo posso perdere il controllo della macchina-le fece
notare.
Lily incrociò le braccia contro il petto e prese a
fissare davanti a sè come faceva sempre quando sapeva che lui
aveva ragione,neanche fosse ancora una bambina.
-Secondo te sarà un maschio o
una femmina?-gli domandò dopo qualche secondo di silenzio.
Daniel
sorrise:fosse stato per lui avrebbe voluto due gemelli,magari un maschio ed una
femmina.
Essendo figlio unico non aveva mai saputo cosa
fosse la condivisione con un fratello o una sorella,e non
voleva che lo stesso succedesse a suo figlio.
Inoltre,avendo vissuto a
stretto contatto tutti quegli anni con Ronald e James,sapeva che il
rapporto fra due gemelli poteva essere una delle cose più belle
al mondo.
-Non ho preferenze,ma se dovessi scegliere per forza,credo che
vorrei una femmina-disse sincero.
Lily sorrise.
-Ti piace
l'idea di essere l'unico maschio di casa,non è così?-gli chiese lei sorridendo
ironica.
Dan le restituì il sorrise e scosse leggermente la
testa,intravedendo in lontananza la struttura
dell'ospedale.
-A sentire Ronald le bambine sono quelle che
si attaccano di più al papà-le spiegò.
-E da quando mio fratello può essere
considerato un guru di queste cose?-gli domandò lei di
rimando.
-Da quando ha avuto un bambino a diciasette
anni-
Lily mugugnò,in quel suo modo ancora un pò da bambina e giocherellò per
qualche istante con la cintura di sicurezza,slacciandola
l'attimo stesso in cui Daniel iniziò la manovra di
parcheggio.
Dopo aver spento la macchina e azionato
l'antifurto,Daniel scese dall'auto e fece il giro per essere
vicino a Lily,prendendole la mano prima di entrare nell'ospedale.
Ora
iniziava ad essere davvero nervoso...E la cosa divertente era che tutta l'ansia
e i timori che avevano colpito Lily fino a neanche cinque
minuti prima,sembravano spariti.
A vederla ora sembrava l'immagine della
calma e della serenità.
Seguendo le istruzioni dell'infermiera alla
reception,attraversarono un lungo corridoio fino ad arrivare ad una porta
bianca,simile a tante altre con una targa color ottone
sopra.
"Dott.Leslie Peterwood"
Lily bussò due
volte senza timore e,senza neanche aver aspettato una risposta dall'interno aprì
la porta.
La dottoressa Peterwood,una donna di mezza età con i capelli
castani ordinatamente sistemati dietro le orecchie sorrise loro non appena li
vide apparire sulla porta.
-Posso esservi utile?-chiese con voce
affabile.
-Avremmo un appuntamento per un'ecografia.Thomas-disse Lily in tono
pratico.
La donna sorrise e annuì,senza neanche aver controllato sulla
propria agenda se le affermazioni di Lily erano corrette.
-Accomodatevi
prego-disse loro,alzandosi in piedi e continuando a sorridere.
Lily rispose
al sorriso,mentre Daniel sentì i propri muscoli facciali rifiutarsi di obbedire
al suo comando.
La dottoressa Peterwood,con gesti pratici,uscì da dietro la
scrivania e indicò loro un angolo dello studio dove era sistemato un lettino con
lo schienale leggermente rialzato e tutta l'apparecchiatura per
l'ecografia.
Lily si sdraiò sul lettino e lanciò un piccolo sorriso a Daniel
che,nervoso,si limitò a prenderle la mano senza fare o dire nulla.
-Alzi
leggermente la maglia-disse la dottoressa Peterwood in tono
professionale.
Ancora una volta la rossa eseguì gli ordini della dottoressa e
non riuscì a trattenere un nuovo sorriso,questa volta pieno di
aspettativa,quando la vide avvicinarsi a lei con in mano la
bacchetta.
-Ok,siete pronti?-chiese ai due guardando ora l'una ora
l'altro.
Era pronto?
Daniel non capiva l'ansia che lo aveva colto
all'improvviso,quella voglia di trascinare Lily fuori dallo studio medico il più
in fretta possibile,ma alla fine riuscì a fare un cenno d'assenso con il
capo.
E alla fine fu felice di non aver ceduto a quella paura
irrazionale.
Quando grazie all'incantesimo apparvero le prime immagini del
suo bambino,si ritrovò a stringere più forte la mano di Lily e con un sorriso
idiota sul volto.
La dottoressa Peterwood mostrò loro le mani e le gambe del
bimbo e i primi lineamenti del viso che andavano formandosi e,ovviamente,fece
ascoltare loro il battito del cuore.
-Si riesce già a vedere se è maschio o
femmina?-domandò curioso e eccitato Daniel.
Lily sorrise e scosse leggermente
la testa,chiaramente divertita dal marito,ma tornò a voltarsi verso la
dottoressa ugualmente curiosa.
-Possiamo provare...-disse la donna.
Con
alcune torsioni del polso,mosse la bacchetta sul ventre di Lily,concentrata
sull'immagine del bambino,ma alla fine scosse la testa.
-Purtroppo non vuole
mostrarsi...Ma lo scopriremo sicuramente nella prossima ecografia-disse quasi a
volerli rassicurare.
Lily annuì,voltandosi verso Daniel e sorridendo quando
vide l'espressione leggermente delusa sul volto del marito.
Dopo alcune domande sullo stato di salute di
Lily,la dottoressa spense l'apparecchio avvicinandosi di nuovo alla sua
scrivania per fissare un nuovo appuntamento di lì a due mesi.
Daniel e Lily
la ringraziarono più volte e fu solo quando furono fuori nel corridoio,la donna
si lasciò andare ad una risata.
-Che hai da ridere?-le domandò Dan inarcando
un sopracciglio.
-E' solo che eri così buffo!Avresti dovuto vedere la tua
faccia quando ci hanno detto che dovremmo aspettare altri due mesi per sapere il
sesso-gli disse ridacchiando.
-Ahah sei davvero divertente!-commentò
sarcastico lui continuando a camminare.
Lily gli si avvicinò e mise il
braccio sotto il suo,sorridendo.
-A me non da fastidio l'attesa,non sapere se
avremo un maschio o una femmina fino al parto-disse.
-Lo dici solo perchè non
siamo riusciti a scoprirlo-ribattè Dan mentre uscivano dalle porte a vetro
scorrevoli e si dirigevano verso il parcheggio.
Lei scosse la
testa.
-No,dico sul serio.L'importante è sapere che è sano e sta bene.Il
resto non mi interessa-gli disse sincera.
Dan restò in silenzio mentre si
fermavano davanti alla loro auto e ne disattivava l'antifurto.
-Forse hai
ragione-le concesse mentre si lasciava cadere sul sedile del
guidatore.
Rimasero in silenzio durante tutto il viaggio di ritorno a
casa,entrambi immersi nei propri pensieri.
Era piacevole essere fianco a
fianco e non dover perdere tempo in stupide chiacchiere senza senso.
Del
resto Daniel non aveva bisogno di parole per capire cosa stava passando per la
mente di sua moglie.
-Stai pensando ad Albus,vero?-le domandò in tono
sicuro.
Lily restò in silenzio,lo sguardo fisso davanti a sè,e le braccia
abbandonate sul ventre.
-E' così evidente?-gli domandò.
-No,ma io ti
conosco-rispose.
Dopo che i due fratelli avevano avuto la loro
discussione,Daniel aveva provato più volte a convincere Lily a mettere da parte
l'orgoglio e fare un nuovo tentativo con Albus,ma lei era stata
irremovibile.
-Non sono certo io quella che deve scusarsi!E' stato lui che mi
ha risposto male e mi ha detto di andarmene-aveva risposto lei,cercando di
nascondere dietro alla rabbia il dolore che quelle parole portavano con
sè.
L'uomo aveva lasciato cadere l'argomento,ben consapevole che insistere
ulteriormente avrebbe prodotto l'effetto contrario,ma sapeva bene che ogni
giorno di più sua moglie sentiva la mancanza di Albus.
-Perchè non lo
chiami?Sono sicuro che sarebbe felice di sapere le novità sul bambino-le
disse.
Lily sospirò per poi alzare le spalle.
-Vorrei avere la tua
sicurezza...-disse in tono melanconico,prima di ricadere nel mutismo.
Fu
solo quando furono in prossimità della loro casa che Lily si riscosse dal suo
silenzio e fissò un punto davanti a sè.
-Chi è quella donna?-
Daniel
guardò nella sua direzione e vide una donna ferma davanti al cancello della loro
casa,appoggiata con la schiena ad una macchina.
Ad entrambi fu chiaro che
stava aspettando loro quando la videro rizzarsi in piedi e fissare la loro auto
con lo sguardo mentre le passavano accanto in cerca di un parcheggio.
-Non ne
ho la minima idea-disse Dan,iniziando la manovra di parcheggio.
Scesero
dall'auto e,sempre con lo sguardo fisso sulla donna,si avviarono verso
casa.
La sconosciuta indossava un maglione a collo alto,un paio di jeans blu
marine e un paio di scarpe con il tacco basso.
I capelli biondi erano
raccolti in un nodo alla sommità della testa e il viso,leggermente gonfio,aveva
la sua principale attrattiva negli occhi azzurri dal taglio orientale.
-Posso
esserle utile?-le domandò Daniel quando furono a pochi passi da lei.
La donna
restò in silenzio per qualche istante,lo sguardo fisso sul volto di Daniel,prima
di dischiudere le labbra leggermente carnose.
-Daniel?Sei
tu?-
-Quindi fammi capire se ho capito bene:ha rotto
con il suo uomo e tu lo hai ospitato nel tuo loft.
Lo hai consolato tutta la
notte,ma non te lo sei scopato-
Brian ricambiò lo sguardo della sua migliore
amica per qualche secondo prima di annuire.
Sapeva che Lindsay era allibita
da quello che lei stessa aveva appena detto e,muovendo lo sguardo attorno alla
tavolata ed notando lo stesso sguardo allibito nei suoi amici,si ritrovò a
pensare che forse non era stata una buon'idea parlare di quello che era successo
il giorno prima,ma annuì ugualmente.
-Potreste per favore togliervi
quell'aria sorpresa del cazzo dalla faccia?-domandò con il suo solito tono
infastidito.
Abituati da anni a quel tono di voce,i suoi amici si limitarono
a scuotere la testa prima di tornare ognuno alla propria colazione.
Quella
notte aveva dormito sì e no tre ore,passando il resto della nottata a consolare
Albus e ad ascoltarlo mentre si lamentava del proprio ex compagno e,quando
quella mattina era arrivato al solito bar dove si incontravano sempre per la
colazione,la sua faccia sbattuta aveva provocato le inevitabili risatine e i
commenti leggermente invidiosi di Ted ed Emmett.
Ciò che lo aveva spinto a
raccontare quello che era successo era stata la consapevolezza di aver fatto una
buona azione,la prima da anni,e il desiderio di vantarsene.
-Scusa è che non
credevamo sarebbe mai arrivato questo giorno...-commentò Micheal.
-Quale
giorno?-chiese Brian in tono secco.
-Il giorno in cui ti sarebbe cresciuto il
cuore-disse Melanie,ironica come solo lei sapeva fare.
Brian forzò le labbra
in un sorriso.
-Peccato che tu non abbia avuto la stessa fortuna con il tuo
pene-disse rivolto alla donna.
Melanie,stizzita,portò alle labbra la propria
tazza di caffè,evitando di rispondere,consapevole che se lo avesse fatto sarebbe
nata una lunga ed inutile discussione.
-Perchè ti stai dando tanto da fare
per Albus?-gli domandò Lindsay.
-Oh andiamo così mi fai sembrare un
mostro-ribattè lui.
-Brian credimi,io sono la prima ad essere felice se lo
sei anche tu,ma sinceramente non capisco-gli disse la donna.
-E per quale
accidenti di motivo?-
-Perchè è la prima volta da anni che permetti ad un
uomo di dormire a casa tua-rispose Micheal.
-Questo non è vero!-si voltò poi
verso Justin-Tu puoi confermarlo!-disse al biondo.
Justin sospirò
divertito,le labbra inarcate in un lieve sorriso.
-Hai forse dimenticato
quanto è stato difficile convincerti a lasciarmi stare da te?
E comunque io
ero passato prima dal tuo letto-gli fece notare Justin.
Sul volto di Brian si
dipinse un'espressione seccata.
-Justin ha ragione...Con Albus,se ho capito
bene,non hai fatto nessun tentativo per scopartelo-disse Micheal.
-Veramente
di tentativi ce ne sono stati molti,ma non ho voluto insistere visto che lui
stava con un altro uomo-spiegò loro.
Ora i volti dei suoi amici erano,se
possibile,ancora più allibiti.
-E ora cosa c'è?-domandò loro veramente
seccato.
-Chi diavolo sei tu?Dov'è finito il vero Brian Kinney?-domandò Ted
incredulo.
Brian scosse la testa e si portò la tazza alle labbra per un lungo
sorso.
-Ted ha ragione!Ti sei sempre portato a letto tutti quelli che
attiravano la tua attenzione...-fece Emmett.
-Intendi tutta la popolazione
gay di Londra?-s'intromise Melanie.
-Non tutti amano rinchiudersi in un
rapporto noioso e convenzionale-rimarcò Brian.
Melanie fece per rispondergli
a tono,ma Lindsay la bloccò.
-Finitela voi due!Comunque Emmett ha ragione:te
ne sei sempre fregato della situazione sentimentale delle tue conquiste,ti sei
portato a letto uomini di ogni genere,partendo dal prete per finire al padre di
famiglia.
Perchè Albus è diverso?-domandò poi rivolta all'uomo.
Brian alzò
le spalle.
Non ne aveva la minima idea.
Sapeva che i suoi amici avevano
ragione,ma sinceramente non sapeva spiegare il motivo che l'aveva spinto a
comportarsi in quel modo:aveva trovato attraente Albus fin dal primo sguardo che
gli aveva lanciato,quel giorno nel corridoio del liceo,ma istintivamente aveva
capito che non era pronto.
Soltanto in seguito aveva scoperto che aveva un
compagno,ma non era stato questo a bloccarlo:era la consapevolezza che se avesse
cercato di portarselo a letto subito,appena conosciuto,avrebbe incontrato un
rifiuto netto.
E questa era la cosa che,un edonista come lui,temeva di
più.
-Ma Albus lo sa che vuoi scopartelo?-domandò Micheal nel suo modo
ingenuo e leggermente patetico.
-Certo che lo sa!Gliel'ho detto chiaro e
tondo...-ribattè Brian.
-E lui?-chiese Melanie.
Brian alzò lo sguardo
sulla donna,fissandola con aria interrogativa.
-Lui vuole venire a letto con
te?-si spiegò questa.
-Ovvio!Ma sono domande da farsi?-disse quasi
offeso.
-Non è così ovvio!E' l'unico che finora non ha accettato le tue
avances...-
-Questo non è vero!Credimi le mie attenzioni non lo hanno
lasciato indifferente-ribattè l'uomo quasi volesse proteggere il suo
onore.
-Come fai a dirlo?-domandò Lindsay.
Brian si lasciò scappare un
suono ironico dalle labbra semichiuse.
-Ah forse perchè gli si è rizzato
quando l'ho baciato?-domandò poi a sua volta.
-Tutto qui?-domandò
Emmett-Soltanto perchè gli si è agitato il pacco regalo,non vuol dire
niente!Devi scartarlo per sapere cosa c'è dentro-aggiunse. ^_^
-E questo che cazzo significa?-
-Significa che un
erezione non prova niente.Un bacio fa eccitare chiunque...-disse Melanie.
-Se
mai mi capitasse di baciarti non mi si rizzerebbe di certo-ribattè ancora il
moro.
Melanie sospirò seccata e lasciò cadere l'argomento.
-Per quanto hai
intenzione di ospitarlo?-domandò Justin fissandolo negli occhi.
Justin era
uno dei pochi eletti che riusciva a comprendere le vere ragioni che si
nascondevano dietro il gesto di Brian,anche se non avrebbe mai potuto esprimerle
ad alta voce,almeno non in presenza dell'interessato.
Brian alzò di nuovo le
spalle.
-Non lo so.
Ho chiamato tua madre e gli ho chiesto di trovare un
appartamento ammobiliato per Albus e Lane.
Finchè non troverà qualcosa
staranno da me-rispose ricambiando lo sguardo del biondo.
Era una
sistemazione temporanea,lo sapeva bene...L'unica speranza che aveva era di
riuscire ad ottenere qualche risultato prima del loro
trasferimento.
-E così volete risposarvi di nuovo-
Ronald
annuì,lasciandosi andare all'indietro contro lo schienale della sedia.
-Che
vuoi farci sono un uomo romantico...-commentò in tono scherzoso.
James
sorrise e scosse leggermente la testa indugiando per qualche istante con lo
sguardo sul fratello.
Quando lo aveva visto comparire sulla porta del suo
ufficio,vista la poca assiduità che aveva Ronald con quel posto,aveva temuto che
fosse successo qualcosa.
Lo aveva fatto entrare,accomodare su una delle
poltrone davanti alla scrivania e solo quando avevano esaurito i
convenevoli,Ronnie gli aveva spiegato cosa lo aveva portato lì.
-Sai che Rose
ti ucciderà per questa tua idea,vero?-gli disse senza allontanare lo sguardo dal
suo volto.
Il fratello gli rilanciò un'occhiata perplessa che lo fecero
sorridere:ovviamente non ci aveva pensato.
-Avete deciso di rinnovare le
promesse di matrimonio proprio adesso che lei è incinta.
Non farà che
lamentarsi che il vestito le starà male,che sarà grassa,e tante altre cose
così-lo mise in guardia.
Ronald rise e scosse la testa.
-Idiota!Devo forse
ricordarti che anche la sposa è incinta?-gli domandò.
-Ecco apposta!Non
sarebbe stato meglio rimandare il tutto a nascite avvenute?-gli
chiese curioso.
Era una bella idea quella di rinnovare i voti
nuziali,specialmente se a farlo erano due personecome Ronald e Rebecca che si
amavano da quando avevano sedici anni,ma che divertimento c'era a dare il
proprio appoggio subito senza far penare almeno un pò il proprio
fratello?
-Mi spieghi perchè hai sempre questo insano bisogno di rompere le
palle?Abbiamo deciso così e così sarà!Punto!
Se ti fa troppa fatica venire al
matrimonio,resta a casa a vedere la partita dei Cannoni-gli disse Ronald senza
la minima traccia di acrimonia nella voce.
Le labbra di James si incurvarono
all'insù e,dopo un brevissimo silenzio,il moro sospirò.
-Va bene,ma sia
chiaro lo faccio solo per te-gli disse in rono magnanimo.
Ronald lo guardò e
non riuscì a trattenere un sorriso divertito.
Sorriso che sparì pochi istanti
dopo.
-Che devo fare con Al e Scorpius?-gli domandò.
L'espressione seria
che era apparsa sul volto di Ronnie si "impossessò" del viso di James portandolo
ad abbassare lo sguardo.
Non vedevano la coppia dal giorno della
colazione.
James poteva dire a sè stesso che era stato un periodo
impegnato,con la storia del bambino e tutto il resto,ma sapeva benissimo che
erano bugie:li stava evitando.
Anche se Rose continuava a dirgli che era
impossibile,James sentiva che era colpa loro se Albus e Scorpius avevano dei
problemi:certo,magari non erano stati loro a spingere Al fra le braccia di un
altro uomo,ma James sentiva di non aver fatto tutto il possibile per aiutare suo
fratello.
Avrebbe dovuto sedersi ad un tavolo con Al e lasciarlo sfogare,o se
questi non avesse voluto, costringerlo a parlare,cercare insieme una soluzione
al problema,fare qualcosa perchè la situazione non precipitasse come era
successo la mattina della colazione.
Ma mentre quel pensiero gli attraversava
la mente,un altro arrivò quasi subitaneo:Albus non si sarebbe mai confidato con
lui,e James avrebbe fatto non poca fatica a convincerlo a parlare.
Erano
fratelli,è vero,ma fin da quando erano ragazzi,non c'era mai stata molta
complicità fra di loro:qualsiasi problema o segreto Albus avesse avuto lo aveva
sempre confidato a Lily,e per James c'era sempre stato Ronald.
Intromettersi
ora,dopo ventisei anni,era assurdo ed inutile.
James sospirò leggermente
frustrato e si passò una mano fra i capelli.
-Non lo so.
Sono sicuro che
gli farebbe piacere sapere del vostro matrimonio,inoltre vuole molto bene a
Rebecca-aggiunse come postilla finale.
-E Scorpius?Devo invitare anche
lui?
Magari lo invito e Al si presenta con qualcun'altro...-
-Tu sei
sicuro che loro si sono lasciati?-gli chiese James curioso.
Ronald scosse la
testa.
-No,è solo una mia impressione.
Del resto,se le cose sono rimaste
come tre settimane fa,allora tanto vale che si lascino-commentò Ronald.
James
annuì lentamente,concorde con il gemello.
-Ho un'idea:va da Scorpius e
parlane prima con lui.Così potrai capire come stanno le cose fra di loro e se
davvero sono irreparabili-
Questa volta toccò a Ronnie annuire.
-Però c'è
una cosa che mi chiedo...-disse il rosso,lo sguardo perso nel vuoto.
Lo
sguardo di James restò sul volto del fratello finchè gli occhi marroni di questi
non incontrarono i suoi.
-Se davvero Al e Scorpius si sono lasciati,che ne
sarà di Scorpius?
Sono dieci anni che fa parte della nostra famiglia,che ne
sarà di lui?-gli domandò.
Lo sguardo perplesso che James gli rimandò gli fece
capire che,per una volta,neanche lui aveva la risposta.
Le luci al neon saettavano da una parte
all'altra nel locale.
Erano anni che non metteva piede in un locale gay,una
delle ultime volte era stato lì con Albus...Ricordava che avevano fatto anche
una scommessa su chi avrebbe attirato maggiormente l'attenzione.
Ora non
ricordava chi dei due avesse vinto quella scommessa,ma ciò che era ben stampato
nella sua memoria era il ritorno a casa,loro due soltanto,la notte passata a
fare sesso...
Doveva smetterla di pensare a lui!Se ne era andato,lo aveva
lasciato!
Visto quanto stava soffrendo,la cosa più logica sarebbe stato
chiamarlo e dirgli quello che voleva sentirsi dire:che lo amava e che sentiva la
sua mancanza.
Che era anche disposto ad accettare la presenza di Lane in casa
loro se questo serviva a farlo tornare a casa e far tornare l'armonia fra di
loro.
Ma era ben consapevole che non lo avrebbe fatto...Avrebbe dovuto
mettere da parte l'orgoglio.
Dieci anni di vita in comune potevano anche aver
smussato alcuni aspetti del suo carattere,ma era comunque un Malfoy!
Ecco
perchè era lì:per dimostrare a sè stesso e,soprattutto,ad Albus che poteva
andare avanti.
Non lo voleva più?
Voleva scoparsi il suo amico professore
al suo posto?Bene,facesse pure!
Avrebbe trovato un sostituto già alla fine
della prima canzone!
Si portò al centro della pista e,a torso nudo,inziò a
ballare,ondeggiando i fianchi al ritmo della musica;non passò molto tempo prima
che due uomini,che finora avevano ballato fra di loro alla sua destra,si
accorgessero di lui e gli si avvicinassero.
Scorpius chiuse gli occhi e finse
di ignorarli,quasi non li vedesse anche se erano ad un palmo dal suo naso e
continuò a ballare;pochi attimi e sentì due mani posarsi sui suoi fianchi,prima
che un torace tonico e muscoloso si poggiasse contro la sua schiena seguendo il
suo ritmo.
Mosse leggermente la testa all'indietro e aprì gli occhi
incontrando due occhi verdi che gli sorrisero ridenti e a cui rispose allo
stesso modo.
L'uomo che lo teneva stretto per i fianchi non aveva più di
venticinque anni,il fisico era perfettamente curato,dai capelli neri a spazzola
ai muscoli non esageratamente gonfi;gli occhi erano verdi,più lucidi del dovuto
forse per colpa di qualche pasticca,ma per qualche strana ragione a Scorpius
ricordarono gli occhi di Albus.
-Sono Marvin-si presentò lo
sconosciuto.
Scorpius accennò un ghigno.
-Scorpius-
Marvin ricambiò il
sorriso e ricominciò a muoversi al ritmo della musica,costringendo Scorpius a
fare lo stesso.
Non passò molto,però,che quel sorriso si rafforzasse sulle
sue labbra acquistando sempre più forza grazie ad un unico pensiero:non erano
passate neanche ventiquattro ore e lui già aveva trovato un rimpiazzo.
Al
diavolo Albus e l'amore!
Finchè avesse saputo far venire un erezione ad un
estreaneo soltanto agitando i fianchi,non aveva bisogno di lui!
Neanche se
era l'amore della sua vita...
Salve a tutti!!!!
E benvenuti a Londra!!!!!
Chiedo scusa se queste settimane sono stata un pò latitante,ma il trasloco porta cn sè un bel pò di cambiamenti:bisogna adattarsi ad una nuova casa,ad una nuova città,ad una nuova lingua,ed anche se il capitolo era pronto x metà non avevo mai tempo per terminarlo xkè la sera ero talmente stanca kè il massimo che potevo fare era guardare un pò d tv cn il portatile o collegarmi un pò su FB.
Cmq ora siamo qui.
Come annunciato le strade della Golden Couple si sn separate:c'è chi va per locali e chi,nei proximi capitoli,proverà l'esperienza che ha sempre desiderato.
Inoltre vi annuncio che c sarà un ritorno...
Chiedo scusa a chi sperava di vedere Luke e Alice,ma x loro ho in mente qualcosa d diverso...e bisognerà aspettare il proximo capitolo per scoprire di cosa parlo... sì lo so,sono cattiva!(Ma spero mi vogliate bene lo stesso)
In questo capitolo devo ringraziare una persona in particolare:il mio amico Giacomo,che mi ha concesso i diritti su una sua "perla di saggezza" affinchè potessi usarla in un dialogo,anche se dovrò pagare le royalties in Harper's Bazaar vita natural durante(attendo un commento prima possibile).
Ringrazio tutti coloro che leggeranno e recensiranno questo capitolo e chiedo scusa per eventuali errori di ortografia e/o battitura.
Il titolo del capitolo è preso da una canzone omonima delle Hearts,anche se io preferisco la versione di Glee.
E ora i ringraziamenti:Sweey(Sono contenta che tu approvi le mie scelte.Separarsi non è mai facile,specie quando ci si ama ancora,ma alle volte è l'unica soluzione per smuovere le acque...Forse in qst capitolo Scorpius ha dimostrato ancora di più la sua idiozia e la sua testardaggine;sembra quasi che ammettere il suo amore x Albus sia quasi ammettere la propria condanna a morte...Valli a capire qst uomini!Tu + di tutti sai qnt ami qst coppia,credo che abbiano superato anche George e Luna,quindi non potrei mai far loro del male intenzionalmente,senza poi un "tornaconto" finale...bisogna solo avere un pò di pazienza),Kikka15(Come vedi,eccomi qui!Come potri dimenticarmi di voi????Credo che a qst punto sia impossibile che le cose tornino come prima,ci sn solo 2 possibilità:o tutto si risolve x il meglio,ma c'è un miglioramento,oppure la Golden Couple si dice addio per sempre ed ognuno va per la sua strada;visto che Al ha sempre avuto chiaro in mente di volere solo Sy,è il ns biondino che deve capire cosa vuole,anzi cosa è disposto a cambiare x riavere il proprio compagno...Luke,Luke Luke...Eh già,non possiamo certo definirlo un cuor di leone...E' vero,è evidente che è innamorato di Alice ancora adesso dopo 10 anni,ma come ha detto lui stesso una volta a Scorpius "non tutti hanno il coraggio di mandare al diavolo la propria famiglia"...Però mi conosci,sai che mi piace incasinare le cose,magari in qst 4 mesi succede qlcs che cambia le carte in tavola,chi lo sà?),Hale_y(In qst momento Sy è nello stadio della negazione:sto bene anche senza di lui!Scorpius è una di quelle persone che non ammetterebbero di aver torto neanche con una pistola puntata alla tempia...irritanti,vero?Sono d'accordo con te su quello che hai detto di Rose e James,e ti dico un'altra cosa:preparati xkè,in un futuro prossimo,c ritroveremo a considerare Rose ancora + insopportabile(anke se ora c sembra impossibile)),Luthien241(Sei la benvenuta qnd vuoi!E fai bene a sperare nel happy ending...ma nn farmi dire niente di + sennò va a finire ke spoilero!Lo so è un colpo al cuore anche x me,e pensa che io le devo anche scrivere qst cose!Ma certe volte non si può fare altrimenti...Grazie x i complimenti!),VeroGranger(Grazie x i complimenti e grazie x aver consigliato le mie storie alla tua amica!Esatto,Eliza ha dieci anni,come passa in fretta il tempo,eh?A quella cena è andata cn il fratello su richiesta di Rose xkè i due fratelli erano stati informati in anticipo della gravidanza in modo da poter essere da supporto con Hermione e Ron,che naturalmente all'inizio non hanno preso molto bene la notizia;Inizialmente Albus doveva essere un medico,almeno nelle mie idee,poi però andando avanti con "Forbidden Passions",mi sono accorta che ad Al si adattava meglio il ruolo di insegnante e cs gli ho cambiato professione;I genitori di Lane,come raccontato all'inizio dello scorso capitolo,sono morti in un incidente stradale sei mesi prima del momento in cui Albus lo ospita a casa sua),Angel_SG(Grazie x i complimenti!Sn contenta che t piacciano i casini,xkè cn me nn mancano mai...Nn te lo aspettavi un Hugo Weasley davvero nel pieno del suo charme Weasley eh?Ho pensato che ha ripopolare la terra di bambini dai capelli rossi ce ne erano già in troppi,cs gli ho lasciato la libertà di divertirsi e fare il farfallone in giro;Luke e Alice...beh tu mi conosci...ti sei mai annoiata leggendo le mie storie?Non puoi capire qnt è stato difficile scrivere l'addio fra Al e Sy,ho dovuto fermarmi 3 o 4 volte...Io sn una persona cm Al,bisognosa di sentirsi dire "ti amo" dalla persona che ama;se qst persona,x 10 anni nn ti da nessun segno del suo amore,ti impedisce di avere un figlio,e intanto lo fa con tua cognata,tutto ciò in cui credevi inizia a scricchiolare,a vacillare,portandoti a credere che alla fine eri l'unico che aveva creduto realmente in qst relazione...Se poi ci aggiungiamo anche gli attacchi da parte di un altro spasimante,è normale che tutto va in crisi!Grazie ancora x i complimenti!),VictorieBHFS(Come va la dipendenza da QAF?Sempre in astinenza?Se sogni Brian tutte le notti,tranquilla,è perfettamente normale =) Ora facciamo le persone serie!Come va con la scuola?Hai già ripreso il tran tran lezioni-compiti?Credo che Sy sappia che Albus è l'uomo della sua vita,è solo che non vuole ammetterlo,gli da fastidio la coercizione:il dover essere costretto ad ammettere i propri sentimenti,quando per lui sono evidenti,quasi palesi...La sua presenza al suo fianco x 10 anni dimostra qnt sono forti i suoi sentimenti x il moretto,almeno qst è la sua idea,ma nn ha capito che alle volte anche sentirsi dire "ti amo" aiuta!E parecchio!Lasciami dire che la tua mente contorta nn va tanto lontano dalla realtà....Ma nn posso dire molto...Xò sono curiosa di sapere che t sei immaginata x i capitoli successivi;Eh già la scelta del donatore è stata del tutto sbagliata,voglio proprio vedere che faccia faranno gli altri fratelli alla notizia!Un bacio!).
Bene x il momento è tutto,io vi saluto e vi do appuntamento al prox capitolo...
"One fine day"
Baci,Eva.
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