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Autore: CherryBomb_    20/09/2010    7 recensioni
Bella, dopo essere stata lasciata da Edward, decide di tornare a vivere a Phoenix con la madre. Come sarà la sua vita senza di lui?Riuscirà a dimenticarlo? Il suo amato tornerà a prenderla? Ci saranno Jacob, i licantropi, il ritorno di Victoria, i Volturi? Bella rimarrà incinta? Leggete e lo scoprirete. ^_^ Una What If leggermente OOC perchè ci saranno dei personaggi nuovi che non sono mai stati citati nel libro. Spero di avervi incuriosito. Tratto dal 4 capitolo : - Lo ami?- le chiesi semplicemente. Dovevo saperlo. Dovevo saperlo se lo amasse, se mi avesse dimenticato definitivamente. Se con lui fosse felice. Dovevo sapere che non mi volesse più nella sua vita e me ne sarei andato. Il solo pensiero di andarmene, mi faceva stare male. Io la amavo, volevo stare con lei, ma se lei non mi avesse voluto non potevo fare altro che andarmene. Intorno a noi regnò il silenzio per minuti che mi parvero ore. - Sì - non le tremò la voce, non le si imporporarono le guancie, non ebbe nessuna reazione a quella semplice parola, ma al solo sentirla una parte di me morì per la seconda volta. Lo amava, amava lui e non me. Mi aveva dimenticato, non mi amava più. Era colpa mia, ero stato uno stupido, ero stato io a lasciarla pensando di fare la cosa giusta, ma avevo sbagliato, avevo sbagliato completamente. Lei mi aveva dimenticato e io non potevo fare altro che andarmene. - Allora, addio - due parole che mi costarono tantissimo. Non me ne sarei voluto andare ed ero sicuro che non me ne sarei mai andato definitivamente, l’avrei controllata ancora per il resto della mia vita. Mi girai e feci per andarmene. - Mi lasci di nuovo così? - mi chiese e sentii distintamente il sangue che andò a colorare le sue guancie, mi girai nuovamente e la guardai.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon, Più libri/film
Capitoli:
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Capitolo 3

Bella POV
Ormai erano passati mesi dal ritorno di Daniel e avevamo ricominciato ad uscire di nuovo tutti insieme come hai vecchi tempi.
Dopo la dichiarazione di Daniel non eravamo più tornati sull’argomento, o meglio, io non volevo pensarci. L’avevo respinto, lui mi amava e io invece no. Non osavo nemmeno immaginare quanto lui potesse soffrire a starmi vicino come amico quando avrebbe voluto starmi vicino come mio ragazzo.
Ma in quei mesi le cose cambiarono, molte cose cambiarono.
Da quella sera in cui lo rividi nuovamente, le sue visioni si fecero sempre più frequenti, come gli incubi che cominciavo ad avere di nuovo tutte le notte svegliandomi sudata e piangendo, ma sempre con la sensazione che qualcuno fosse stato vicino a me per tutta notte.
Mi sentivo sempre più irrequieta dopo quei sogni e dopo le visioni, non era normale continuarlo a vedere o immaginarlo. Dovevo smetterla, dovevo andare avanti anche se sarebbe stato doloroso.
E forse ci stavo riuscendo.
Da quando Daniel era tornata e avevamo ricominciato ad uscire insieme, l’avevo riscoperto, l’avevo riscoperto in senso positivo. Era cambiato nel corso degli anni, non era più un mezzo stronzo che fa battutine idiote per prenderti in giro, non era più il ragazzino che mi proteggeva da qualsiasi cosa. Era un uomo, un uomo che stava maturando e crescendo e che cominciava ad avere la testa sulle spalle e le idee chiare.
Mi ritrovai a vederlo con occhi diversi: non era così brutto fisicamente, anzi l’avevo sempre detto che era un bel ragazzo, ma poi non era solo quello era dolce, carino, divertente, sapeva farmi ridere sempre e un suo abbraccio sapeva tirarmi su il morale come solo qualcun altro sapeva fare.
Il suo ricordo c’era ancora, ma non potevo pensare di aspettarlo per l’eternità. Era già passato un anno e mezzo, e lui non si era fatto ancora vivo. Cosa dovevo fare? Aspettarlo ancora? Avevo il diritto di vivermi la mia vita.
Da quando cominciare a vedere Daniel con occhi diversi mi resi conto che ero attratta da lui, che un sentimento stava nascendo in me che andava ben oltre l’amicizia.
La gelosia mi accecava quando lo sentivo fare apprezzamenti su un’altra ragazza, l’invidia mi invadeva quando mi rendevo conto che non ero più al centro dei suoi pensieri.
Mi sentivo una stupida, una stupida che stava cominciando ad innamorarsi di un ragazzo che non era più innamorato di lei. Mi sembrava di averla già sentita quella storia.
Cos’era destino che mi innamorassi di ragazzi che poi non mi avrebbero corrisposto? Prima lui poi Daniel, ma per quest’ultimo dovevo dare solo la colpa a me stessa.
Lui mi aveva detto quello che provava e io gli avevo risposto che lo vedevo solo come un amico, ed era vero, quella sera, in quel momento era vero, ma più passava il tempo e più mi rendevo conto che lui fosse qualcosa di più di un semplice amico.
Ero divisa in due: la parte che cominciava ad amarlo e l’altra che continuava a pensare a lui, alla convinzione che un giorno sarebbe potuto tornare e proteggermi con il suo corpo perfetto da qualsiasi cosa dicendo di amarmi.
Ero seduta sulla panchina del parco mentre facevo quei pensieri, e stavo ammirando Daniel che dava qualche calcio al pallone insieme agli altri. Helena era vicino a me che guardava Matt.
Dovevo prendere una decisione, per una volta dovevo decidere cosa fare invece di aspettare che le cose succedessero da sole. Avevo due opzioni: la prima era che dovevo assolutamente farmi passare questa cotta per Daniel e la seconda, quella meno probabile, era che dovevo dimenticarmi di lui, accantonare l’amore che continuavo a provare verso quell’essere perfetto.
Dovevo muovermi, darmi una mossa, se avessi aspettato ancora un po’ Daniel avrebbe incontrato un’altra e tanti cari saluti alla mia possibilità di essere di nuovo felice.
Sì, sapevo cosa dovevo fare, anche se era molto difficile da attuare: dovevo dimenticarlo, dovevo dimenticare i suoi capelli, il suo viso perfetto, le sue labbra, i suoi baci, le sue mani, il suo corpo alla luce del sole. Dovevo dimenticare tutto.
Sì, era la cosa più giusta per me e non potevo perdere la possibilità di essere felice perché pensavo che lui sarebbe tornato, perché aspettavo che lui tornasse. Era passato un anno e mezzo, un dannatissimo anno e mezzo e lui non era tornato. Come potevo aspettarmi che lo facesse in quel momento?
Per una volta cominciai a pensare a me stessa, alla mia felicità prima di quella degli altri.
Avevo preso la mia decisione, dovevo solo parlare con Daniel. Come se fosse facile, quella era la parte più difficile.
Non sapevo esattamente cosa provavo per lui, non sapevo che cosa fosse quello strano sentimento che stava nascendo dentro di me, ma sapevo benissimo che non era una semplice amicizia ed era giusto che lui lo sapesse, perché lui aveva tutto il diritto di ridermi in faccia e dirmi che era troppo tardi. L’avevo fatto io dicendogli che era sempre stato un amico, poteva farlo benissimo anche lui.
<< Helly, mi spieghi perché non hai mai detto a Matt quello che provi per lui? >> le chiesi continuando a guardare Daniel che si divertiva.
<< Perché so che lui non mi ama, che sono solamente un’amica per lui e che non potrai mai essere nient’altro >> mi rispose semplicemente non distogliendo gli occhi da Matt.
<< Ti hai mai detto che sei solo un’amica? >> insistii.
<< No, non me l’hai mai detto, ma perché tutte queste domande, Bella? >> con la coda dell’occhio vidi che si girò a guardarmi.
<< Mettiti per un secondo nei suoi panni. Se tu dovessi dirgli quello che provi per lui e lui ti dicesse che sei solo un’amica, cosa faresti? >> non feci nemmeno caso alla sua domanda.
<< Cercherei di farmene una ragione e mi cercherei un’altra o un altro. Non ci sto capendo niente, Bella >>
<< E se poi tu scoprissi dopo qualche mese di essere innamorata di lui, cosa faresti? >> continuai imperterrita.
<< Forse glielo direi >> mi rispose con la confusione dipinta sul volto.
<< Forse, non ne sei sicura. Cosa ti fa pensare di non dirglielo? >>
<< La possibilità che lui mi abbia dimenticato >> sussurrò lentamente. Forse cominciava a capire dove volessi arrivare.
<< Come fai a sapere se lui non l’ha fatto? >> gli chiesi girandomi finalmente a guardarla.
<< Dovrei dichiararmi e aspettarmi una qualsiasi sua risposta che potrebbe essere “Ti amo ancora” o “Mi dispiace, ma è tardi” >> quello che pensavo anch’io.
<< Allora, tu glielo diresti? >>
<< La possibilità che lui mi ami ancora è alta, insomma sono passati pochi mesi, una persona che ama realmente non dimentica in così poco tempo >> mi sorrise.
Mi ritrovai a riflettere e a girarmi nuovamente verso Daniel che proprio in quel momento alzò la testa e incontrò il mio sguardo. Mi sorrise e io feci lo stesso.
Era ancora innamorato di me? Sì o forse no.
<< Bella, mi spieghi che sta succedendo? >> mi chiese Helena guardandomi con le mani suoi fianchi nonostante fosse seduta.
<< Niente, che dovrebbe succedere? >> le chiesi continuando a guardare Daniel che correva avanti e indietro sul prato.
È bello. Cosa ci posso fare?
Pensai mentalmente facendomi scappare un sorriso.
Le gambe toniche, ma non troppo muscolose si intravedevano dai pantaloni corti che indossava. La maglietta ogni tanto si alzava mostrando il suo ventre piatto e scolpito. Gli occhi azzurri risaltavano con il sole donandogli una strana luce negli occhi. I muscoli della braccia si muovevano ad ogni suo movimento e sotto la maglietta potevo vedere benissimo le sue bellissime spalle larghe.
Lo stavo… desiderando? Stavo ammirando il suo corpo con desiderio? L’unica volta che era successo era stato con Ed… lui.
Mi piaceva così tanto? Mi piaceva così tanto da perdermi ad osservare quel corpo che cominciavo a vedere come perfetto? Che cominciavo a definire Daniel perfetto in ogni sua forma?
<< Bella? >> Helly mi sventolò una mano davanti alla faccia e tornai alla realtà.
<< Che c’è? >> le chiesi girandomi a guardarla di mala voglia.
<< Cos’ha catturato il tuo sguardo? >> fece un sorriso malizioso e furbo come di una che aveva già capito tutto.
<< Niente. Stavo solo pensando e mi sono persa a guardare un punto lontano >> mi sentii accaldata.
Merda. Io e la mia stupida timidezza.
<< Solo pensando? Un punto lontano? E come mai il tuo sguardo continuava a seguire Daniel? >> allargò maggiormente il sorriso.
<< Non lo stavo guardando >> abbassai il viso imbarazzata.
<< Infatti, scusa ho sbagliato a parlare, lo stavi mangiando con gli occhi >> scoppiò a ridere.
<< Non è vero >> alzai leggermente la voce guardandola negli occhi nonostante fossi ancora rossa in viso.
<< Oh sì, Bella mia >> continuò a ridere.
Sbuffai.
Non lo stavo mangiando con gli occhi. Lo stavo solo… guardando.
Arrossii maggiormente.
<< Allora? Devi dirmi qualcosa? >> mi chiese facendosi ancora più vicina.
<< No, niente >> scossi la testa per enfatizzare la mia risposta.
<< Sicura? >> si avvicinò maggiormente.
<< Sicura >> mi allontanai.
<< Non stai parlando di te prima, vero? >> tutte domande mirate per mettermi in imbarazzo. Stronza!
<< Prima quando? >> le chiesi facendo finta di niente.
<< Come se non lo sapessi. Comunque, prima quando mi hai fatto tutte quelle domande. Non stai parlando di te e del fatto che sei innamorata di Daniel, vero? >> ammiccò.
<< Non sono innamorata di lui >> arrossii e abbassai lo sguardo.
Accidenti!
<< Oddio, sei innamorata di lui davvero >> alzai lo sguardo e vidi che gli occhi cominciarono a luccicarle.
<< No, non sono innamorata. È… una piccola cotta. Ecco, sì. Posso definirla così >> annuii con la testa.
<< Piccola cotta? Bella, non guardi un ragazzo come l’hai guardato tu quando hai una piccola cotta, tu ormai sei andata partita. Che carini >> si stava per mettere a piangere << Tra poco avremo una coppia nella nostra compagnia >>
<< Una nuova coppia? Ma che stai dicendo? >> le chiesi spalancando gli occhi.
<< Devi dirglielo. Devi dirgli quello che provi per lui. Lui è ancora innamorato di te, Bella. Devi dirglielo >> mi prese per le spalle e mi guardò intensamente negli occhi.
<< Co-come fai a saperlo che è ancora innamorato di me? >> le chiesi.
<< Da come ti guarda, da come segue ogni tuo più piccolo movimento, da come ti parla e soprattutto perché continua a dirlo ai ragazzi, o meglio, parla di te, continua a parlare di te >> le lacrime cominciarono a rigarle il viso.
<< E tu come fai a saperlo? >> sapevo di essere rossa come un pomodoro.
<< Matt mi dici tutto quello che si dicono >> sorrise.
<< Non penso proprio tutto. Qualcosa eviterà di dirtela >> le feci notare.
<< Eh va be, fa niente. Comunque non stavamo parlando di questo >> sorrise nuovamente e ricominciò a piangere.
L’avevo sempre detto che era troppo sentimentale e romantica. Be, anch’io lo ero, ma non come lei, lei lo era in modo esagerato.
<< Non glielo dirò >>
<< Devi farlo. Andiamo Bella. Vi amate perché non dovreste stare insieme? >> mi chiese in modo diverso.
Giusto, perché non dovevamo stare insieme?
Perché nuovamente la sua immagine si era insinuata nella mia testa. Vidi il suo viso, i suoi lineamenti e gli occhi dorati.
Mi girai sentendomi osservata ed eccolo lì, tra i cespugli che mi guardava: lui in posizione eretta che mi guardava in un modo strano sembrava… deluso? Possibile? Lo guardai fin quando non scomparve improvvisamente.
Se n’era andato com’era arrivato e ormai non mi potevo nemmeno più la domanda se fosse vero o se fosse solo una mia visione perché volevo che tornasse. Sapevo benissimo che non era lui, che non poteva essere lui e che il mio cervello giocava brutti scherzi.
Mi girai a guardare Daniel.
Non esisteva più lui, esisteva solo Daniel: lui era vero, reale, avrebbe potuto proteggermi, amarmi, cosa che lui non poteva fare perché non c’era, perché se n’era andato.
<< Tutto bene? >> mi chiese Helena appoggiando una mano sul mio braccio.
Annuii.
<< Matt, Luke, Mark, perché non andiamo a prendere qualcosa da bere? >> chiese innocentemente Helena.
Mi girai e la fulminai con lo sguardo. Lei fece finta di niente e si alzò per andare verso i ragazzi.
Daniel venne verso di me e si sedette sulla panchina.
<< Oddio, non pensavo di essere così stanco >> disse sbuffando per poi sorridere.
Mi persi a guardare quel suo sorriso perfetto che mostrava dei denti bianchi.
Mi ritrovai ad arrossire e mi girai dall’altra parte.
<< Da-Daniel? >> lo chiamai balbettando.
<< Dimmi, è successo qualcosa? >> mi si avvicinò maggiormente preoccupato.
<< No, niente di preoccupante >> alzai per un secondo lo sguardo per poi abbassarlo nuovamente imbarazzata.
Mi cominciò ad accarezzare il braccio e chiuso gli occhi per bearmi di quel contatto.
<< Sei sicura che vada tutto bene? >> mi chiese alzandomi il viso con una mano.
<< Sì, sicura. Va tutto bene >> sorrisi leggermente.
<< Quindi, che succede? >> tolse la mano dal mio viso, ma continuò a guardarmi negli occhi.
Spostai la testa di lato e guardai la distesa di erba del parco.
<< De-devo dirti una cosa >> esordì incerta.
Ok, Bella. Ce la puoi fare. Con Daniel hai sempre parlato di tutto, non vedo perché adesso non puoi farlo. È semplice. Devi dirgli di provare qualcosa per lui, che almeno vuoi provare ad uscire. Non ci vuole tanto, è semplice. Semplicissimo.
Le ultime parole famose.
<< Dimmi >> mi accarezzò nuovamente un braccio.
<< Ecco… io… Volevo parlarti… >> mi fermai e prese un profondo respiro. << Qualche mese fa hai detto di amarmi e io ti ho detto che per me eri sempre stato un amico >> abbassai lo sguardo imbarazzata. << Ho mentito, o meglio, continuerei a mentire se ti facessi credere che è ancora così. Non dico di amarti, non ne sono ancora certa, ma sono sicura che possiamo provarci, che possiamo almeno provare a costruire qualcosa. Se… se tu lo vuoi ancora >> abbassai maggiormente lo sguardo sentendo un calore inaspettato invadermi il viso.
Lui rimase in silenzio e non ebbi nemmeno il coraggio di alzare lo sguardo.
<< Dici sul serio? >> mi chiese improvvisamente qualche minuto dopo.
Annuii.
<< Quindi, potremmo…. Possiamo… uscire? >> mi chiese quasi speranzoso.
Annuii nuovamente.
 << Ti va se usciamo già stasera? Ci facciamo una semplice passeggiata e parliamo un po’, va bene? >> mi chiese dolcemente.
Annuii nuovamente.
Non avevo più il coraggio di dire niente, non avevo più il coraggio di guardarlo negli occhi ed ero sicura che non l’avrei fatto mai più. Mi sentivo in imbarazzo. Troppo in imbarazzo per poterlo guardare negli occhi.
<< Ehi, Bella? Guardami >> mi prese il viso tra le mani alzandomelo.
Di mala voglia incrociai il suo sguardo trovandolo luminoso e azzurro, dannatamente azzurro.
Mi persi in quegli occhi per interminabili minuti rimanendo in silenzio.
Non c’erano parole da dire, c’erano solo due ragazzi che si guardano con il desiderio di poter condividere qualcosa, di poter passare del tempo insieme e conoscerci. Sì perché, anche se ci conoscevamo da tuta la vita, io e Daniel non ci conoscevamo affatto. Era due anni che non ci parlavamo, avevamo molto da dirci, da scoprire l’uno dell’altro, ma avevo tutto il tempo del mondo.
 
* * * * *
 
Ero pronta per uscire. Mi ero messa un semplice paio di jeans, una magliettina e un golfino perché la sera non faceva assolutamente caldo.
Erano le otto di sera e Daniel sarebbe arrivato di lì a pochi minuti.
Ero seduta sul divano agitata. Era il mio primo vero appuntamento, con lui non ne avevo mai avuti, a parte quella volta che eravamo usciti fuori dopo che mi aveva salvato da un cretino di passaggio.
Quello era il mio primo appuntamento con Daniel e non sapevo come comportarmi, cosa dire, cosa fare, ma ero sicura che qualcosa avrei trovato.
Sentii suonare il campanello e mi fiondai alla porta.
<< Mamma, ci vediamo dopo >> dissi aprendo la porta trovandomi davanti Daniel che sorrideva.
<< Va bene. A dopo >> la sentii dire da qualche stanza della casa.
Chiusi la porta e mi fermai davanti a Daniel che continuava a sorridere.
<< Sei bellissima >> disse guardandomi negli occhi.
Abbassai lo sguardo e arrossii.
<< Grazie >>
<< Scusa, non ho avuto il tempo di comprarti nessun fiore >> rise imbarazzato.
<< Tranquillo fa niente >> camminavo ancora con la testa bassa imbarazzata.
<< Ehi, Bella. Non devi essere in imbarazzo, sono io. Siamo sempre usciti insieme >> mi fece notare fermandomi.
<< Lo so, ma prima uscivamo da amici e adesso da… da qualcosa di più >> ammisi diventando ancora più rossa.
<< Fai finta che non sia cambiato niente. Siamo sempre le stesse persone. Non è cambiato niente >> alzai lo sguardo e lo vidi sorridere.
<< Va bene. Hai ragione >> ricominciai a camminare con lui al mio fianco.
<< Raccontami cos’hai fatto da tuo papà per un anno e mezzo >> mi chiese allegramente.
Mi irrigidii. Non avrei mai pensato che mi avrebbe chiesto di quell’anno e mezzo, non l’avevo nemmeno messo in conto.
Mi sentii spiazzata e immediatamente l’immagine di lui si insinuò nella mente e sentivo di sbagliare, che non dovevo stare con Daniel a parlare tranquillamente, dovevo starmene a casa ad aspettarlo perché sarebbe potuto venirmi a prendere.
Stavo sbagliando a passare del tempo con Daniel, non era giusto, lo stavo tradendo.
Ma poi mi disse che non c’era niente di male in quello che stavo facendo. Non stavamo passeggiando mano nella mano o abbracciati, stavamo semplicemente camminando uno di fianco all’altro come dei semplici amici.
Mi rilassai leggermente anche sentivo i muscoli contratti.
Sentii il suo sguardo su di me e mi resi conto che non avessi ancora risposto alla sua domanda.
<< Niente di che. Sono andata a scuola, mi sono fatta degli amici molto simpatici e mi sono divertita tutto qui >> risposi contorcendomi le mani.
<< E lui come l’hai conosciuto? >> mi chiese in un sussurro che io sentii comunque.
Mi irrigidii maggiormente.
<< Lui chi? >> chiesi ingenuamente sperando che non si stesse davvero riferendo a lui.
<< L’altro, quello che hai incontrato lì a Forks >>
<< A scuola. Eravamo in classe insieme a biologia >> dissi semplicemente.
<< Tutto qui? >> sembrava leggermente deluso.
<< Non possiamo parlare d’altro? Dove sei andato per un anno? >> gli chiesi ricordandomi che non l’avevo mai saputo.
<< In Spagna. Ho fatto un erasmus per un anno là. Dovevo staccare un po’ da questa città che mi ricordava sempre di te >> vidi con la coda dell’occhio che mi guardò e arrossii.
<< Quando sei partito? >> gli chiesi sviando il suo sguardo.
<< Qualche giorno prima che arrivassi tu. Se avessi saputo che saresti tornata non sarei mai partito >> stavolta incontrò il suo sguardo con il mio.
<< Dov’eri di bello? >>
<< Barcellona >>
<< Oddio, bellissima. E com’è? Quanto mi piacerebbe visitarla. Dev’essere bellissima. Com’è? Che hai fatto? >> gli sparai una raffica di domande senza prendere fiato.
<< Ho visitato musei, sono andato qualche giorno a Madrid. Ho viaggiato un po’ con la famiglia che mi ha mostrato i luoghi più belli di Barcellona e della Spagna. Sono andato in spiaggia. Mi sono divertito >> sorrise.
<< Hai incontrato qualcuno? >> gli chiesi tranquillamente.
<< In senso di ragazze? >> mi sembrò leggermente nervoso a quella domanda.
Annuii.
<< No. Nessuna. Come avrei potuto andare con qualcun’altra quando avevo in testa te? >> disse con un sorriso tirato.
<< E vuoi farmi credere che sei stato in astinenza per due anni senza fare niente? >> mi fermai incrociando le braccia al petto.
<< Certo, come avrei potuto farlo? >> sorrise nuovamente, ma quando incontrò il mio sguardo, scomparve del tutto.
<< Cosa pensi che sia stupida? Che non capisca che sei un ragazzo e che non riesci a tenere a freno il tuo testosterone? Pensi davvero che io mi beva la balla che tu non sia mai uscito con nessuna e che magari non te la sia anche portata a letto? >> gli urlai indignata.
<< Ok, va bene. Ho avuto una ragazza con cui ho avuto una storia, va bene? >> ammise.
<< Ma con che faccia ti sei messo a fare il geloso quando hai saputo che ho avuto un altro quando tu te la sei anche portata a letto? Io in un anno e mezzo con l’altro non ci ho fatto niente, tu ci sei andato a letto. E poi hai anche il coraggio di venirmi a dire che hai pensato a me per tutto questo tempo. Certo che sono proprio stupida. Sì, davvero stupida. L’unica parole per definirmi è questa >> gli urlai nuovamente contro.
<< Pensavo che non ti avrei mai più rivista >> si giustificò lui.
<< Lo stesso io, ma vorrei ricordarti che per me eri un semplice amico. Sia chiaro che non mi da fastidio che hai avuto un’altra, mi da fastidio che tu mi abbia detto tanta balle, delle grandissime balle. Come pensi che io possa fidarmi di te dopo che ti ho scoperto? >> gli chiesi con le mani suoi fianchi.
<< Penso che dovresti fidarti di me comunque, che dovresti fidarti di quello che ti ho detto. Io ti amavo e ti amo sul serio, davvero >> si avvicinò a me posando una mano sul mio viso.
<< Davvero belle parole >> sussurrai lievemente.
<< È quello che penso davvero >> mi sussurrò a qualche centimetro sulle mie labbra.
<< Non ti sembra di correre troppo? >> gli chiesi ritardando il momento che le nostre labbra si sarebbero unite.
Non mi sentivo pronta, o meglio, una parte di me non si sentiva ancora pronta.
Sentivo ancora la sua presenza. Sentivo ancora che lui fosse presente in me.
<< No, non ce la faccio più. Ho bisogno di baciarti è da anni che desidero farlo >> detto questo posò delicatamente le sue labbra sulle mie.
Me le saggiò, me le accarezzò facendomi sentire completamente le sue labbra.
Era  un bacio diverso da quelli che avevo sempre ricevuto. Era caldo, pieno di amore, di passione e il contatto con le sue labbra calde era davvero piacevole. Ero abituata alle sue labbra fredde, dure e sensuali, ma pur sempre fredde e dure. Quelle che mi stavano accarezzando e baciando in quel momento erano morbide, calde, che si modellavano alle mie.
Non approfondì maggiormente il bacio capendo che non era quello di cui avevo bisogno in quel momento. Non volevo che mi forzasse, che mi mettesse la lingua in bocca perché sentiva il bisogno di baciarmi, ma volevo che lo sentissi anch’io, che volessi anch’io quel bacio almeno la metà di quello che lo voleva lui.
Era ovvio che volevo baciarlo, avevo osservato le sue labbra per interminabili minuti cercando di non farmi scoprire, avevo desiderato di sentirle sulle mie per giorni, settimane, ma non mi sentivo ancora pronta a fare un passo così avanti.
Quando aprii gli occhi trovai un Daniel che mi guardava sorridendo.
<< Ti accompagno a casa >> mi disse prendendomi per mano.
<< Lascia stare vado da sola. Voglio farmi una passeggiata da sola >> gli sorrisi leggermente.
<< Stai bene? >> mi accarezzò una guancia.
<< Benissimo. Voglio solo stare un po’ da sola >> gli sorrisi sinceramente.
<< Ok, allora, a domani >> si avvicinò e mi lasciò un lieve bacio sulle labbra.
<< A domani >> risposi prima di girarmi e di tornare sui miei passi.
E in quel momento i pensieri vorticavano in testa.
Com’era possibile che nonostante avessi deciso di andare avanti, nonostante lui mi avesse lasciato, io sentivo ancora che lo stessi tradendo con Daniel? Insomma, chissà quante ne aveva avute lui in quell’anno e mezzo, e io mi facevo problemi per Daniel, lo consideravo tradimento.
Perché dovevo essere così stupida? Perché dovevo continuare a pensare a lui?
Però in fondo era normale, avevo appena deciso di voltare pagina e si sa che per farlo ce ne vuole di tempo perché a parole è sempre tutto facile.
Ero sicura che con il tempo ce l’avrei fatta, che con il tempo sarei riuscita ad andare avanti, a superare – perché era impossibile dimenticare – quel grande periodo della mia vita.
Arrivando davanti a casa mi bloccai. Non stupita come al solito perché ormai ci avevo fatto l’abitudine, ma felice, felice che fosse ancora lì, davanti a me.
Sembrava assurdo che mi abituassi alla presenza di una mia fantasia, sembrava assurdo solo pensare che la mia fantasia potesse dare vita ad un’immagine così reale e così minuziosa nei dettagli, da farmi quasi pensare che fosse lui, ma sapevo che non poteva esserlo.  Era un anno e mezzo che io non lo vedevo.
Gli sorrisi, non perché fossi felice, ma perché fossi felice di vederlo. Quasi tutte le sere lo rivedo e ne ero felice. Era una tortura in un certo senso, perché ero sicura che non sarei mai riuscita a dimenticarlo del tutto. Ma dovevo dimenticarlo? Dovevo farlo? Era la cosa giusta? Sì, per me in quel momento lo ero.
Lui, al contrario mio, non sorrise, anzi, mi guardava come se fosse deluso, amareggiato, come se stesse soffrendo. Mi preoccupai. Perché un’immagine proiettata dal mio cervello doveva essere triste e amareggiata? Avrei dovuto vederlo ridere, vederlo felice e invece era triste e sconsolato come se stesse soffrendo per qualcosa che stava succedendo.
Rimasi a guardarlo finché, come ogni volta, non sparì, dissolto nell’aria com’era venuto, dissolto nell’aria come quando se n’era andato.

 









Ciao ragazze, come state? Eccomi, sono tornata con un nuovo capitolo tutto per voi. Allora che vi sembra? Lo so, lo so. Molte di voi adesso vorranno uccidermi per aver fatto mettere Bella con Daniel, ma vi prego non fatelo. Abbiate pietà di me. =) Be, diciamo che doveva esserci qualcuno che stravolgeva la coppia Bella-Edward, no? Doveva esserci per forza. Vi avviso che Daniel sarà parecchio in mezzo, ma tranquille il nostro bellissimo vampiro arriverà presto, anzi prestissimo però non voglio anticipare niente. =)
Comunque per tutte quelle che sono preoccupate, tranquille, la coppia Bella ed Edward tornerà, tranquille che tornerà, sono destinate a stare insieme ricordate? E non sarò di certo io ad impedirglielo. Renderò solo le cose più complicate. =)
Be, vedo che la storia comincia a piacere. =) Spero davvero di vedervi sempre in più numerose e per quelle che leggono mi farebbe davvero piacere sapere un vostro parere.
Ringrazio tutte le ragazze che hanno aggiunto la storia a seguite/preferite/ricordate. Davvero grazie ragazze.
Ringrazio infinitamente le ragazze che hanno commentato. Se non ci foste voi, forse questa storia non andrebbe avanti. =) Secondo me le recensioni sono importanti, non perché voglio che la mia storia sia seguita e che abbia successo, ma perché considero importante sapere quello che trasmetto o non trasmetto agli altri, quello che sentono, che provano, che pensano nel leggere quello che scrivo, i pensieri, le riflessioni. Penso che le recensioni siano fatte apposta per avvicinare il lettore a quello che scrive la storia (non riesco a definirmi scrittrice e neanche autore) per fargli capire quanto sia bravo o quanto magari faccia schifo. =)
Ok, forse è meglio se rispondo alle quattro persone che hanno recensito lo scorso capitolo. Non chiedetemi come mai ho fatto il discorso scritto poco sopra. Non fateci caso. XD
Rispondo alle vostre recensioni:
Edward e Bella: Ciao! Sono contenta che la storia ti abbia colpito e che la presenza di Daniel renda ancora più interessante la cosa. Io pensavo che molte sarebbero state disturbate da questa nuova presenza, ma sono contenta che non sia così. =) Grazie per i complimenti, anche se penso di non meritarli. Spero di non averti deluso con questo capitolo e che la nuova coppia Bella-Daniel ti piaccia. A presto. Un bacione ^_^
Lua93: Gemeeeee, ma tranquilla per il ritardo. =) Ma perché usi questi aggettivi che non si addicono a quello che scrivo? Meraviglia? Ma quando mai? No, ma davvero, io mi chiedo cosa leggi quando leggi i miei capitoli. Ahahahahh Certo che mi ricordavo il pezzo che ti era piaciuto particolarmente. Ti ricordi che piaceva anche a me (stranamente)? Non ci credo che stavi piangendo, ma ti credo sulla parola. XD Il nuovo arrivato darà parecchio filo da torcere a voi lettrici che adorate tanto Edward. Ahahahah anch’io lo amo *_* Incondizionatamente *_* Oddio, innamorata della mia storia e di me, paroloni, Geme. Che non dovrei nemmeno sentir dire. =) Se, tra pochi giorni sapremo il risultato. -.- Siamo ancora qua che lo stiamo aspettando. -.- Che gente. Ti voglio bene. Un bacione, geme ^_^
vanderbit: Ciao! Tranquilla, molte non riesco a leggere Ed x Bella non a lieto fine. Comunque, tranquilla, te lo dico subito. È normale che sia a lieto fine, solo che renderò le cose un po’ più difficili. Poi non so ancora di preciso se ci sarà Reneesme e quindi l’imprintig di Jacob, non mi sono spinta a pensare fino a quel punto perché è un punto troppo in là nella storia. =) Allora, Daniel sarà importante in un certo senso, diciamo che sarà un po’ più in mezzo alle scatole di quanto lo era Jacob nel libro. Ecco, sì. Forse ho fatto davvero l’esempio giusto =) Spero che comunque la storia ti piaccia nonostante questo piccolo inconveniente che si chiama Daniel. =) Allora, scusa, ma mi sono resa conto che non mi sono spiegata molto bene. =) Non è esattamente Alice la prima a tornare. =) Ovviamente è Edward, ma Alice è la prima della famiglia Cullen all’infuori di Edward che arriva, era quello il senso di quello che volevo dire. XD Scusami per averti dato un’informazione sbagliata. Grazie per i complimenti. =) Spero di sentirti presto. Un bacione ^_^
elisa1755: Ciao! Sono davvero molto felice che la storia ti piaccia. Pensavo che non sarebbe piaciuta proprio per il fatto che sono presenti nuovi personaggi, ma sono davvero contenta che ti piaccia perché è particolare. =) Mi rendi davvero felice nel dirmelo e dirmi anche come la storia è scritta bene. =) Be, non voglio rispondere alla tua domanda e non voglio nemmeno dirti, se la tua supposizione è giusta o meno, lo scoprirai nei prossimi capitoli. Sì, dovrà penare parecchio, dovrà davvero sudare sette camicie e ti dico subito che non sarà facile, che ci sarà qualcuno che ci metterà lo zampino in qualche modo, ma non voglio anticipare niente. Spero di sentirti presto. Un bacione ^_^
Al prossimo capitolo ragazze. Spero di vedervi in numerose. ^_^

   
 
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