Capitolo 2
Bella POV
Rimanemmo a guardarci per
interminabili minuti.
Non potevo crederci. Era da
anni che non lo vedevo, anni che non pensavo nemmeno più a
lui. Dopo che ci
eravamo salutati, prima della mia partenza per Forks, non avevo
più minimamente
pensato a lui, ma c’era un motivo plausibile: qualcun
altro aveva preso il suo posto.
Dovevo ammetterlo era ancora
più bello di quanto ricordassi: moro, capelli leggermente
mossi e gli occhi di
un azzurro inconfondibile. In quel momento ricordavo perché
avessi perso la
testa per lui.
<< Bella
>> disse
incredulo.
<< Daniel
>> gli
dissi con lo stesso tono.
Ci guardammo ancora non
capendo che cosa dovessimo fare.
Era più di due anni che
non
ci vedevamo e sinceramente trovarmelo davanti mi aveva fatto un certo
effetto.
<< Forse è
meglio se ce
ne andiamo e vi lasciamo parlare >> disse Helena
avviandosi verso
l’interno della casa che prese per un braccio Matt facendolo
entrare.
Continuai a guardare quegli
occhi azzurri non sapendo cosa dire.
<< E-entri o vuoi
rimanere fuori tutti il tempo? >> mi chiese un
po’ titubante per poi
sorridermi.
Arrossii ed entrai in casa
venendo investita dal rumore della musica, ma era mai possibile che
dovessero
ascoltare la musica così alta? Che fastidio.
<< Forse è
meglio se
vado a cercare Helena >>
<< Ma…
>>
Me ne andai prima di sentirlo
dire qualcosa.
Ero confusa, agitata. Pensavo
di non rivederlo mai più, sinceramente tornando a Phoenix
non avevo minimamente
pensato a lui e al fatto che non ci fosse, non me ne ricordavo nemmeno.
Ma
trovarmelo davanti così alla sprovvista, aveva fatto un
certo effetto oltre che
a scombussolarmi.
Cercai immediatamente la
figura di Helena tra la folla e quando la trovai che parlava con Luke e
Mark,
mi aggregai a loro.
<< Vi state
divertendo?
>> chiesi cercando di essere il più tranquilla
possibile.
Tutti e tre si girarono a
guardarmi malissimo.
<< Che ci fai qua?
Non
dovresti essere a parlare con Daniel? >> mi chiese Helena
sconvolta.
<< A parlare con
Daniel? Ma stai scherzando? E perché? >>
arrossii.
<< Bella, prima della
tua partenza vi siete lasciati in malo modo e poi non vi siete
più sentiti,
dovrete parlarvi, no? >>
<< Helly, sono
passati
due anni e mezzo. Ho pensato ad altro in questo periodo
>> le dissi dura
per poi arrossire rendendomi conto che avessi ammesso di aver avuto la
mente
occupata da qualcun altro.
<< Ma questo non
significa che non dobbiate parlare >> mi disse
dolcemente.
Sbuffai.
Non avevo già abbastanza
a
cui pensare? Già c’era lui
costantemente
nei miei pensieri, non avevo voglia di ripensare a quello che era
successo due
anni prima. Insomma, ero andata avanti, avevo trovato un altro e
sicuramente
lui aveva fatto lo stesso. Due anni e mezzo sono tanti, non penso che
mi abbia
aspettato senza andare con nessun’altra.
Rimasi vicina ad Helena e gli
altri, ma non ascoltai nemmeno una parola di quello che stavano
dicendo. Non
volevo stare in quella casa, non volevo stare a quella festa fatta per
il
bentornata a Daniel, ma perché era tornato? Ma, soprattutto,
perché era
partito? Nessuno aveva avuto la decenza di spiegarmi, ma a me non era
nemmeno
passata per la testa di fare domanda.
Non importava, l’avrei
scoperto presto.
<< Bella
>>
sentii delle mani cingermi per i fianchi. Mani che non mi avevano mai
abbracciato e che non riconoscevo.
<< Bella, andiamo in
una stanza ad appartarci? >> dalla voce mi
sembrò Chad, ma non volevo
azzardare niente, era più biascicata e bassa del solito.
Mi girai e trovai davanti il
viso di Chad che mi sorrideva.
<< Mi spieghi che
stai
facendo? >> gli chiesi inorridita togliendogli le mani
dai miei fianchi.
<< Dai, Bella.
Andiamo
in camera ad appartarci? >> mi prese nuovamente per i
fianchi.
<< Chad, sei ubriaco.
Non mi sembra il caso >> gliele tolsi nuovamente.
<< Dai, Bella
>>
cominciò a percorrermi i fianchi con le mani per poi salire
per il ventre.
Mi sentivo sporca,
stranamente sporca. Le mani che mi stavano toccando erano di qualcun
altro e
non le sue, la mia pelle non
reagiva
al contatto con le mani perché non era lui
quello che mi stava accarezzando.
Era un altro. Un altro mi
stava accarezzando, un altro che non era lui.
Mi sentivo sporca perché
mi
consideravo ancora sua, volevo
ancora
essere sua e il solo pensiero di
farmi toccare da un altro mi faceva accapponare la pelle.
Il mio corpo era suo,
le mie labbra erano sue, i miei
gemiti doveva sentirli solo lui e
basta, nessun altro. Io ero solo sua.
<< Chad, lasciami
>> sibilai dura.
<< Dai, Bella.
Lasciati
andare >> ricominciò ad accarezzarmi facendomi
accapponare la pelle.
<< Ch… >> non
riuscii nemmeno a finire la
frase che sentii le mani di Chad scivolare dai miei fianchi per poi
sentire un
tonfo.
Mi girai confusa e trovai
Daniel ansante e Chad steso per terra.
<< Daniel, ma che hai
fatto? >> gli chiesi spostando lo sguardo da lui a Chad
che si teneva il
naso.
<< Non si vede?
>> continuò a guardare il povero malcapitato
con sguardo d’odio e
cominciò a massaggiarsi la mano.
<< Sì, ma,
perché l’hai
fatto? >> sussurrai notando che tutti stessero guardando
la scena.
<< Non deve metterti
le
mani addosso >> digrignò i denti.
<< Era ubriaco
Daniel,
non avrebbe mai fatto niente. Non serviva che lo picchiassi
>> gli urlai
contro rossa in viso.
<< È
così che mi
ringrazi per averti salvato? >> si girò a
guardarmi.
<< Salvato? Non era
uno
stupratore, era solo un ubriaco. Cosa pensi che sarei andata a letto
con lui?
Davvero pensi questo? >> strinsi i pugni lungo i fianchi.
<< No, ma…
>>
abbassò la voce e lo sguardo.
<< Tanto
l’hai sempre
pensato >> dissi andandomene rossa in viso per la rabbia.
<< Bella
>> mi
sentii chiamare e dei passi dietro di me mi fecero capire che Daniel mi
stesse
seguendo.
<< Non puoi andare
Dan,
sei l’anima della festa >> gli disse Matt.
<< Si fotta la festa,
lei è più importante >> gli
urlò Dan.
Avevo sentito bene o era
stata solo una mia impressione?
Io ero più importante? Ero ancora importante per lui? Dopo due anni e mezzo che non ci eravamo nemmeno più sentiti, diceva che ero importante. Se fossi stata importante mi avrebbe cercato, non mi avrebbe lasciata con quella stupidissima litigata.
Io ero più importante? Ero ancora importante per lui? Dopo due anni e mezzo che non ci eravamo nemmeno più sentiti, diceva che ero importante. Se fossi stata importante mi avrebbe cercato, non mi avrebbe lasciata con quella stupidissima litigata.
<< Bella, fermati.
Voglio parlarti >> urlò Dan.
Eravamo già fuori in
strada e
mi stavo dirigendo verso casa mia.
<< Vuoi parlare? Sul
serio, vuoi parlare? E di cosa eh? Di come ci siamo lasciati qualche
giorno
prima che partissi? Di come non mi hai cercato per un anno e mezzo?
>> mi
girai e me lo trovai ad una spanna dal naso.
<< Perché
tu l’hai
fatto? >> mi chiese semplicemente.
<< E
perché dovrei
averlo fatto? Non sono stata io che mi sono data della facile da sola
>>
dissi abbassando il tono.
<< Sai che non era
mia
intenzione >> mi guardò negli occhi.
<< Ma l’hai
fatto
>> gli risposi durante.
<< Senti,
perché non
ricominciamo da capo? Perché facciamo finta che quel giorno
non sia mai
successo niente? >> appoggiò una mano sulla
mia guancia e me l’accarezzò.
Nuovamente mi sentii sporca,
qualcosa mi faceva sentire che quel gesto era sbagliato, che lui non
aveva il
diritto di toccarmi perché non ero sua, perché io
ero già di qualcun altro e
non aveva nessun diritto di toccarmi.
<< Daniel
>>
sussurrai. Non riuscii a continuare, travolta dalla sensazione di
sentire
nuovamente una mano che mi toccava e non una mano fredda che mi aveva
toccato
fino ad un anno prima, ma di una mano calda che sapeva trasmettermi
dolcezza.
Non potevo pensare quelle
cose. Io ero ancora innamorata di lui,
ero ancora incondizionatamente innamorata di lui.
L’avrei amato anche se avesse avuto un occhio e i piedi
palmati. L’avrei amato anche se fosse stato l’uomo
più brutto sulla terra.
L’avrei sempre amato e non potevo pensare che Daniel potesse
sostituirlo. Lui era
insostituibile.
<< Bella, non ho
smesso
di pensare a te in tutti questi anni, cosa pensi che non ci abbia
sofferto per
la tua partenza? Cosa pensi che provassi per te allora? Ero innamorato.
Sono
ancora innamorato di te >> mi sussurrò a
qualche centimetro dalle mie
labbra facendomi sentire il suo respiro fresco sulle mie labbra.
<< Daniel,
io… io non
posso >> gli dissi abbassando la testa.
Non lo amavo. Come potevo
amarlo? Lui non era lui. Lui era un
altro. Non era quello che volevo.
La mia arrabbiatura nei suoi
confronti era scomparsa. Completamente scomparsa. Ero stata travolta
dalla sua
voce calda e dolce e dalla sua gentilezza.
Mi alzò il viso con la
mano
ancora appoggiata alla mia guancia.
Ci guardammo negli occhi, lo
vidi avvicinarsi maggiormente a me e mi scostai.
<< Non puoi pensare
di
tornare all’improvviso e pensare che niente sia cambiato
>> gli dissi con
lo sguardo basso per nascondere il rossore.
Mi ero allontanata da lui e
guardavo il marciapiede.
<< Non sono tornato
all’improvviso. Sei tu quella che l’ha fatto, che
si è materializzata di nuovo
in questa città stravolgendomi di nuovo la vita
>>
<< Io non mi
ricordavo
nemmeno della tua esistenza, non mi ricordavo nemmeno di te. Ti rendi
conto che
non mi sono nemmeno resa conto che non ci fossi? Se non ti avessi visto
stasera, molto probabilmente non ti avrei mai nemmeno più
pensato >>
alzai la testa e puntai gli occhi nei suoi.
<< Grazie. Davvero.
Io
ti ho detto di essere innamorato di te e di non averti mai dimenticato
e tu dici
di non aver mai pensato a me. Mi sento davvero molto felice adesso
>>
disse ironico e ferito.
<< Scusa, non volevo
ferirti, ma è la verità >> mi
sentii accaldata. << Daniel, non
posso dirti di amarti perché io… ecco,
io… >> le parole mi morivano in
gola.
Non potevo ammettere di
essere ancora innamorata di lui. Santo
cielo, mi aveva lasciato e dopo un anno io ero ancora innamorata di
lui. Quale
ragazza è così stupida? Così stupida
da rimanere ancorata ad un ragazzo che non
la vuole?
Solo io. Isabella Swan, lo
ero.
<< Tu cosa?
>>
sentii il suo sguardo su di me per interminabili minuti fino a quando
non
ricominciò a parlare. << Hai avuto un altro,
vero? >> mi chiese
duramente.
Rimasi in silenzio. Definirlo
un altro era riduttivo. Lui era
l’altro. L’altro con cui ogni donna avrebbe voluto
passare il resto della
propria vita. L’altro che era dolce, premuroso, bellissimo.
L’altro che avevo
sognato per anni da poi. L’altro che incarnava perfettamente
lo spirito e la
bellezza del principe azzurro, quello che arriva su un cavallo bianco e
ti
porta nel suo bellissimo castello. L’altro era
l’uomo che ogni donna aspettava
per tutta la vita e che solo una fortunata poteva averlo per
sé, per sempre.
Io ce l’avevo, io ero
quella
fortunata. Ma purtroppo quella fortunata è stata pure
lasciata da questo
fantomatico principe azzurro.
Cos’era meglio? Aspettare
il
principe azzurro per tutta la vita per poi
“accontentarsi” di un uomo che ci
amava oppure avere la possibilità di vivere questo principe
azzurro e poi
essere lasciata? Io sceglievo la prima opzione. Non avrei mai voluto
soffrire
ancora più di quello che stavo facendo. Se avessi saputo che
sarebbe finita
così, non mi sarei mai trasferita a Forks, non gli avrei mai
dato confidenza,
non avrei mai fatto niente di niente. Se avessi saputo, e sarei potuta
tornare
indietro, non avrei mai fatto niente.
Il dolore era troppo grande
da sopportare, il dolore era immenso, era talmente forte che mi sentivo
morire
ogni volta che pensavo a lui. Era
normale? Ero sicura di no.
Nelle favole il principe
azzurro non lascia la principessa, il principe rimane al suo fianco e
la
protegge, sempre, non dice parole al vento che poi non riesce a
mantenere. Il
principe non avrebbe mai preso il suo cavallo bianco per andarsene
lontana
dalla sua principessa.
Sì, nelle favole era
così, ma
ormai avevo capito che la vita vera era diversa.
Quello che mi era successo in
quel periodo era qualcosa che poteva succedere solo in un libro
fantascientifico o in un libro romantico, come poteva succedere nella
vita
reale? Stavo cominciando a pensare che fosse tutto un sogno, che lui e gli altri fossero stati solo un
sogno, che io non li avevo mai conosciuti e che ero ancora innamorata
di un uomo che non esisteva, che
non era mai
nemmeno esistito.
No. Lui non
poteva essere un’illuse. Il mio amore per lui
era vero, il mio dolore era vero.
Cosa ci poteva essere di finto in tutto quello che stavo passando?
Niente.
<< Bella,
è una
semplice domanda a cui devi solo rispondere sì o no: hai
avuto un altro? In
quell’anno e mezzo che sei stata da tuo papà, hai
avuto un altro? >>
domanda diretta fatta con un tono secco e duro.
Presi un profondo respiro.
<< Sì
>> non
c’era nient’altro da aggiungere. Io avevo risposto
alla sua domanda, non dovevo
dire altro.
<< Sei ancora
innamorata
di lui? >> mi assottigliando lo sguardo.
Abbassai gli occhi e non
risposi.
<< Perché
sei tornata
allora? Potevi rimanere là con lui invece di tornare a
stravolgermi la vita.
Potevi startene in quel paesino con quell’altro.
Perché sei tornata, Bella?
>> mi chiese in un sussurro smorzato dalla tensione e
dall’amarezza.
Mi girai e me ne andai, lui
mi raggiunse nuovamente.
<< Ti ha lasciata? E
tu
pensi ancora a lui? Quant’è che sei qua adesso? Un
anno? E tu pensi ancora lui.
Non è tornato Bella. Non è venuto a prenderti per
riportarti a Forks. Tu sei
ancora qui e lui è ancora là. Ti ha lasciato,
devi andare avanti >> si
mise ad urlare.
<< Non sono affari
tuoi
>> gli risposi semplicemente sentendo che le lacrime
volevano uscire.
Aveva colpito nel segno. Aveva
tirato ad indovinare, ma ci aveva preso. Era passato un anno e io ero
ancora
innamorata di lui, lo pensavo ancora. Era passato un anno e lui non era
venuto
a prendermi, quando avrebbe potuto benissimo farlo. Era passato un anno
e di
lui nessuna traccia.
<< Sì che
lo sono. Io
ti amo, ti ho sempre amato. Non posso pensare di vederti soffrire per
uno che
non ti vuole più >> mi disse prendendomi il
viso tra le mani.
Me le scrollai di dosso e lo
guardai negli occhi.
<< Mi spieghi
perché
vuoi rovinare tutto? C’era una bella amicizia tra di noi, che
poi litigassimo
quasi sempre quello è un altro discorso, ma eravamo amici,
semplici amici. Non
potrebbe essere così anche adesso? Perché vuoi
complicare le cose dicendo di
essere innamorato di me? >> gli chiesi quasi per
supplicarlo di non darmi
un motivo per allontanarmi da lui.
Era stato un buon amico negli
anni precedenti, lo era sempre stato e non avevo mai pensato a lui in
modo
diverso, anche se ogni tanto avevo pensato di provare ad uscire con lui
per
vedere come andava, ma capivo che non ci sarebbe stato futuro.
Litigavamo
sempre, non eravamo due persone che potevano stare insieme.
<< Per me non sei mai
stata una semplice amica, Bella. Tu sei sempre stata la ragazza di cui
ero
segretamente attratto. Sei sempre stata quella che ho desiderato da
sempre
>> mi disse dolcemente.
<< Ma sei andato a
letto con Sarah >> gli ricordai io.
<< Dettagli
>>
sorrise leggermente.
<< Daniel, mi
dispiace,
ma io ti ho sempre visto come un semplice amico. Non potremmo rimanere
amici?
Come sempre? Davvero, non sono mai riuscita ad immaginarti
più di un semplice
amico, anche se comunque mi facevi delle scenate di gelosia pazzesche,
ma ho
sempre pensato che fossi molto protettivo nei miei confronti come amico
>> gli sorrisi.
Tolse le mani dal mio viso.
<< È
questo quello che
vuoi? Che siamo semplicemente amici? >> mi chiese
pronunciando l’ultima
parola con ribrezzo.
<< Sì, ti
sto chiedendo
questo >> gli sorrisi.
<< Va bene. Fai come
vuoi. Sappi solo che per me non sarai mai una semplice amica
>> mi disse
prima di andarsene.
Lo guardai camminare nella
parte opposta rispetto alla mia.
L’avevo ferito, sapevo di
averlo fatto, ma non potevo mentirgli dicendogli che l’amavo,
che l’avevo
sempre amato quando non era vero.
Mi girai e mi incamminai
verso casa.
Non potevo mentire a me
stessa. Ero ancora innamorata di lui ed
ero una stupida perché lo stavo ancora aspettando. Non
sarebbe mai tornato, non
l’avrebbe mai fatto.
Alzai lo sguardo dal
marciapiede ed ecco lì, bello come il sole sul marciapiede
opposto al mio che
mi guarda senza sorridere, senza un minimo segno sul suo volto. Non
sorrideva,
non sembrava nemmeno felice di vedermi. Mi scrutava come se dovesse
trovare
qualcosa di sbagliato in me.
Io ti amo ancora.
Pensai sentendo che le lacrime
volevano essere lasciate libere.
Come se avesse sentito il mio
pensiero mi sorrise. Un sorriso che non gli avevo mai visto fare, quasi
colpevole, ma allo stesso tempo pieno d’amore.
No, non poteva essere lui. Il sorriso non era il suo, i
capelli bronzei rilucevano nella notte in modo poco naturale.
No, non era davvero lui.
Era solo una delle mie solite
allucinazioni. Era il mio cervello che voleva vederlo, ogni fibra del
mio corpo
avrebbe voluto vederlo, ma sapevo benissimo che non sarebbe successo.
Una macchina passò
proprio in
quel momento oscurandolo, quando se ne andò, lui non
c’era. Era scomparso, se
n’era andato come un anno prima.
Non era venuto a prendermi, non era venuto a dirmi che mi amava ancora. Era solo una mia stupida fantasia, una mia stupidissima fantasia che non si sarebbe mai realizzata.
Non era venuto a prendermi, non era venuto a dirmi che mi amava ancora. Era solo una mia stupida fantasia, una mia stupidissima fantasia che non si sarebbe mai realizzata.
Guardai ancora il punto da
cui era scomparso.
Riuscirò mai a
rivederlo? Lo vedrò mai un giorno mano
nella mano con una bellissima vampire che passeggiano tranquillamente?
Riuscirò
a pensare a lui senza soffrire?
Arrivai a casa, salii le
scale e mi buttai sul letto senza nemmeno rispondere alle domande di
mia mamma
che continuava a parlare senza che io nemmeno la ascoltassi.
Ero sul letto a pancia in su
che guardavo il soffitto e ripensavo a lui,
alla visione che avevo appena avuto. Era sempre più bello.
Come poteva una
persona che non muta mai d’aspetto, diventare sempre
più bella? Non era
possibile.
Ripensandoci era la prima
volta da mesi che avevo nuovamente una visione. Era da almeno un paio
di mesi
che non lo vedevo più, che non lo sentivo vicino a me. Era
da troppo tempo.
In un certo senso mi era
mancato. Anche solo avere l’illusione che fosse lì
per me, che fosse accanto a
me a proteggermi.
Mi addormentai con il mio
solito pensiero in testa: lui.
Ma quella notte,
inaspettatamente, dopo mesi che non mi capitava più: mi
svegliai madida di
sudore che piangevo a dirotto. Avevo fatto un altro incubo.
Ricominciavo a fare
di nuovo gli incubi.
Che cos’era cambiato? Non
lo
sapevo.
Ma mi svegliai con una
strana
sensazione. La sensazione che qualcuno quella notte fosse stato accanto
a me.
Ciao a tutte! Eccomi qui con
un nuovo capitolo. Finalmente scoprire chi è questo nuovo
ragazzo, Daniel. Be,
sono sicura che lo odierete già perché si mette
in mezzo tra Bella e l’Edward
scomparso che non si sa se torna (secondo voi torna?).
Cosa pensate che farà
Bella
adesso? Daniel le ha detto di essere sempre stato innamorato di lei, ma
secondo
voi resteranno davvero amici?
Allora, spero che il capitolo
sia piaciuto e di vedere delle nuove lettrici. =)
Non mi sembra che questa
storia abbia molto successo e spero che con il tempo la situazione
migliori.
Ringrazio le ragazze che mi
hanno aggiunto alle preferite/ricordate/seguite, grazie davvero. In
questo
momento mi sento davvero demoralizzata nel constatare che la storia non
ha
molto successo, ma non posso farci niente. =(
Fatemi sapere che ne pensate,
i consigli e le critiche sono sempre ben accetti se ce ne fosse
bisogno, come
mi fa sempre piacere leggere delle recensioni.
Rispondo alle recensioni:
Lua93: Gemeeee,
piantala di definirla una meraviglia perché a quanto pare
non lo è, ma come ti
ho detto spero che con il tempo la situazione migliori. =) Certo che
dici che
non è la solita trama, ma mi sembra di aver visto altre
storie in cui Bella
cerca di rinascere dalle ceneri, anzi, mi sembra di averne viste
parecchie e
forse è anche per questo che la storia non attira molto
perché le lettrici
saranno stufe di leggere sempre storie dopo l’abbandono di
Edward, ne avranno
lette tantissime e adesso non avranno più voglia di leggerne
un’altra. Be, sono
felice che tu abbia cambiato idea e che la prospettiva di incontrare
nuovi
personaggi ti alletti =) Oddio, ma che paroloni ho usato? Ahahahah
forse è per
quello che non leggono le mie storie perché uso troppi
paroloni ahahah. Basta
pippe mentali? Fosse facile. Che cazzo tutto quello che scrivo non ha
successo
=( Comunque -1 ahahah Non vedo l’ora e spero che ci
farà sapere presto i
risultati. =) Ti voglio bene. Bacioni. ^_^
vanderbit: Ciao!
Sono felice che la storia ti incuriosisca =) Sì,
è una Ed x Bella se a lieto
fine questo non posso dirtelo altrimenti ti tolgo tutto il bello di
leggere la storia
(se continuerai a farlo). Be, per la vecchia conoscenza hai scoperto
che è. =)
Che ne pensi di lui? I Cullen arriveranno un po’
più in là, anche se la prima a
fare la sua apparizione è Alice, dopo gli altri arriveranno
con calma. Sono
contenta che ti sia piaciuta anche la shot. Per quanto riguarda Renee,
Charlie
non le ha parlato di quello che è successo tra Bella ed
Edward perché si aspettava
che lo facesse la figlia, ma dato che lei non gliene ha parlato, Renee
non sa
cosa sia successo davvero. Spero che anche questo capitolo ti sia
piaciuto e
che continuerai a leggere la storia. Un bacione ^_^
Al prossimo capitolo
ragazze,
spero di vedervi in numerose. ^_^