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Autore: Falling_Thalia    21/09/2010    0 recensioni
innamorasi, capire di essere solo sfruttati, dimenticarsene,cambiare e ritrovarsi.
una breve storia di una amore passato e dimenticato che torna impetuoso.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Hi HI =)

Spero che quello che state per leggere vi piaccia, personalmente adoro questa one-shot anche se originariamente era nata come capitolo di una storia più grande.

Bhe, detto questo...Buona Lettura!

Provvederò al più presto a postare la seconda parte =)

 

L’anno scolastico era già iniziato all’Accademia Lullaby quando una nuova studentessa fece la sua apparizione. Si chiamava Rumi Shiragawa; aveva frequentato il sistema chiuso della Lullaby fino all’anno prima quando aveva deciso di uscirne per frequentare un semplice liceo pubblico. Ma, dopo nemmeno due mesi, aveva deciso di ritornare all'Accademia. Non si trattava di nostalgia, no, ma di un problema più grande. Alcune voci di corridoio dicevano che all’interno dell’istituto era in atto una sorta di tirannia silenziosa. Il figlio del preside si era insediato nel consiglio studentesco e si rigirava alunni e professori a suo piacimento. Quella notizia aveva scosso Rumi nel profondo: non avrebbe permesso che qualcuno subisse quello che aveva subito lei per cinque anni. Innamorata persa di quel ragazzino aveva buttato tre anni di elementari e due di medie per lui, facendosi sfruttare come una cameriera senza nemmeno accorgersene. All’ultimo anno, quando ora mai era troppo tardi per tornare indietro, lui era partito per l’Inghilterra senza nemmeno salutarla o chiederle scusa per come l’aveva trattata.

Adesso che era tornata alla Lullaby aveva un solo ed unico obbiettivo: togliere il potere a quella persona.

 

- Bene Shiragawa-san, si presenti poi vada a sedersi –

- Certamente. Salve a tutti, sono Shiragawa Rumi e sono ritornata qui per un motivo solo: diventare presidente del consiglio studentesco! Conto su di voi! –

Una sorridente Rumi iniziava così il suo trionfale rientro alla Lullaby.

 

Passarono due o tre giorni in cui la notizia si diffuse in tutta la scuola arrivando alle orecchie del diretto interessato: Akira Kyohei (leggi kyohè).

Il mattino seguente nella sua classe fece capolino un ospite atteso ma non molto ben voluto.

- Shiragawa-san c’è qualcuno per te!-

- Ah~~ se non è l’affascinante protagonista del mio libro non voglio vederlo! –

- Ancora persa nelle tue letture Rumicchi? –

- Guarda, guarda chi si rivede…ne è passato di tempo K-chan… -

Disse senza nemmeno staccare gli occhi dal libro che aveva davanti.

- Potresti almeno guardarmi mentre parli, no? –

- Uhm? Dovrei? –

- Si, e se non lo fai tu lo faccio io. –

Si avvicinò alla ragazza e, posando una mano sul banco, girò il viso della ragazza con l’altra. Rumi si ritrovò a meno di cinque centimetri da lui ma la sua espressione non mutò. Kyohei rimase senza parole per qualche minuto chiedendosi se la ragazza che aveva davanti era davvero Rumi. Sul suo volto non era dipinto il solito sorrisetto imbarazzato che aveva sempre avuto, i suoi occhi color del fuoco erano freddi come il ghiaccio. Anche i suoi capelli erano diversi: da quanto si ricordava erano sempre stati molto lunghi ora, invece, erano corti. Sarebbe sembrata un ragazzo se non avesse avuto n cerchietto e l’uniforme femminile.

Dopo un lungo silenzio il ragazzo si riprese e disse:

- Sicura di essere ancora una ragazza? –

Rumi sorrise amaramente.

- Sicuro di essere ancora un ragazzo? –

Disse fissandolo dritto negli occhi.

- Ti dispiacerebbe togliermi le mani di dosso? Mi potresti lasciare dei segni sul viso… -

Il ragazzo mollò istantaneamente la presa e si mise seduto nel banco a fianco.

- comunque, ero venuto qui perché ho sentito che vuoi soffiarmi il posto, sbaglio? –

- per niente. –

- bhe sappi che comunque non ci riuscirai. Noi potrai mai colmare il divario che c’è tra di noi… -

- in che sezione sei? –

- Eh? Nella E perché? –

- In che sezione sono io? –

- Nella A –

- Ecco appunto. Caso mai sarai tu che non potrai mai “colmare il divario che c’è tra noi”… -

- come vuoi, ma sappi che mio padre mi lascia fare tutto quello che voglio e\ -

- Ah ~~  quante volte dovrò sentire ancora questa frase? Mio padre di qui, mio padre di là…non sei capace di competere lealmente? O sei troppo codardo per metterti in gioco? –

- Il punto è che non ci sarà nessuna competizione! Tu qui non puoi nulla, capisci? –

Disse mettendosi a ridere.

- E poi… - cominciò rimettendosi nella posizione di prima – anche se ci fosse una minima possibilità tu non avresti alcuna chance di rubarmi il posto, il che significherebbe: Sconfitta. E, in quel caso… -

- “In quel caso” cosa? –

Kyohei si abbassò per sussurrarle qualcosa all’orecchio.

- In quel caso ti potrei usare come valvola di sfogo di tutti i mei desideri, fisici compresi… -

Calò il silenzio. Pochi secondi dopo venne spezzato dalla fragorosa risata di Rumi. Stava davvero ridendo di gusto, era piegata in due dalle risate!

- Haha ma sentitelo! Il bambino che aveva vergogna a edere una Barbie nuda che parla di desideri fisici! Haha com’è divertente! –

Kyohei rimase scioccato. Evidentemente si aspettava di tutto fuorché di sentirla ridere.

- Ehi! Non rovinare la mia reputazione! –

- Quale reputazione? Haha! –

- Me ne vado. –

- Bye, Bye K-chan! –

Il ragazzo lasciò l’aula visibilmente irritato. Questa volta era stata lei a vincere, doveva ammettere la sconfitta.

Il resto della giornata passò inesorabilmente tranquillo, almeno fino alla lezione di inglese. Il professore, Kurakami Ren era il marito di sua sorella maggiore e, nonostante i suoi oltre trent’anni era ancora un uomo molto affascinante. Quando la campanella suonò per indicare la fine della lezione le ragazze sciamarono tutte intorno a lui…

- Sensei! Abbiamo visto sua moglie l’altro giorno! È bellissima! –

- oh grazie! –

- Ma ci dica, come si chiama? –

- Si chiama Aki, Shiragawa Aki –

- Shiragawa? –

All’improvviso Rumi si trovò circondata da una decina di ragazze dallo sguardo incuriosito.

- Shiragawa-san! Per caso sei imparentata con la moglie del Sensei? –

- Ah? Si, è mia sorella maggiore. –

- Kya~~ <3 –

Dopo aver lanciato quell’urletto si ammutoliscono e cominciano a fissarsi, poi fissano Rumi e, con un sincronismo da far invidia le chiedono:

- diventiamo amiche? –

Rumi, che non poteva perdere la sua immagine da brava ragazza acconsentì. A peggiorare la situazione si aggiunse anche il Sensei…

- Ah Rumi-chan, aspettami in sala professori dopo le lezioni, oggi sei nostra ospite. –

- Kya~~ <3 –

- o-ok … -

 

La giornata passò calma e senza problemi, fino a quando non fu ora di aspettare Ren-nii in sala insegnanti. Ad un certo punto una vecchia conoscenza fece la sua apparizione…

 

- Oh Rumicchi! È la seconda volta che incontriamo oggi, deve essere destino! –

- Sfiga, direi. –

- Dettagli…piuttosto che ci fai qui? Sai che è proibito starci senza un motivo vero’ –

- Guarda che non è che sono qui a dormire…sti aspettando Kurakami Sensei… -

- …Da quando sei passata agli uomini maturi e sposati? –

- Frena le tue fantasie, cretino. Ren-nii è mio genero. Lo sto aspettando perché oggi sono ospite a casa sua e di mia sorella… -

- OK. –

- Sei venuto qui per qualcosa o ti stavi solo facendo un giro? –

- Giusto, devo lasciare questi documenti al Vice-Preside… -

Disse posando i fogli su una scrivania.

- Prima che me ne vada…posso chiederti una cosa? –

- Che vuoi? –

- Per quale motivo sei tornata alla Lullaby? Avevo sentito dire che eri in una scuola pubblica, come mai sei tornata qui? –

- Lascia perdere, il vero motivo non ti farebbe piacere… -

- Va bene… -

Dopo qualche secondo di silenzio riprese a parlare.

- Sai, ho sempre creduto che tu mi avresti odiato per sempre per come ti avevo trattata, invece sembra che tu abbia superato bene tutta la storia. –

Sulle labbra di Rumi si dipinse un piccolo sorriso sarcastico…

- Infatti, non ti odio. Ti disprezzo per esserti approfittato di me e disprezzo la me stessa di allora per esserci cascata per tutto quel tempo… -

- Ah~~ sei cambiata davvero tanto…Qualche anno fa non saresti stata capace di nascondere così bene le tue emozioni…Sembra quasi che tu abbia dimenticato come si ride… -

- E di chi credi sia la colpa? –

- Stai insinuando che è colpa mia? –

- Guarda che non sono stata io a sfruttare una bambina come cameriera per cinque anni illudendola che mi piacesse! –

- La pensi davvero così? –

- Certamente! E saresti anche potuto venire a salutarmi e scusarti con me prima di partire ma no! Eri troppo orgoglioso, vero? –

Rumi si zittì, chiuse gli occhi e cercò di calmarsi. Quanto tempo era passato dall’ultima volta che si era arrabbiata così?

Quando li riaprì vide un sorrise nascere sulla bocca del ragazzo che da li a breve si trasformò in una fragorosa risata. Lei cercò di protestare, quella situazione era tutto fuorché divertente!

Fece per uscire dalla stanza quando Kyohei si mise tra lei e la porta.

- Mi dispiace Rumicchi ma non mi sfuggirai facilmente questa volta. –

- Smettila di dire cazzate! Senti sono molto irritata, sono anni che non mi arrabbiavo in questo modo. Quindi per evitare che io ti metta le mani addosso\ -

In un battito di ciglia Rumi si ritrovò con le spalle al muro e le braccia bloccate. K-han se la rideva beatamente davanti a lei.

- Cosa vorrebbe fare una ragazzina che non riesce nemmeno a difendersi? Sei così carina quando cerchi di fare la cattiva! –

- Tu…! –

- Ora, permettimi di prendermi il tuo primo bacio… -

Prima che potesse protestare la sua bocca fu tappata da quella di lui.

Se una cosa del genere fosse successa qualche anno prima Rumi sarebbe stata al settimo cielo. Ma ora, in quella situazione, non lo desiderava affatto. Nel momento in cui lui allentò la presa Rumi riuscì a liberarsi e lo spinse indietro. Dopo qualche secondo alzò lo sguardo e lo fissò negli occhi con uno sguardo che avrebbe fatto paura anche al più assiduo amante dell’horror.

- L’hai odiato così tanto? –

Nessuna risposta. Stava zitta ma continuava a fissarlo.

- Potresti almeno dire qualcosa… -

- Va via. –

Disse in tono freddo e piatto.

- Come? –

- Ho detto va via. –

- Perché? –

- Va e basta. Passerò dall’aula del consiglio domani per lasciare una richiesta formale per le Tue dimissioni dall’incarico. –

Kyohei uscì dalla stanza senza dire una parola.

Rumi era sconvolta, era stata travolta all’improvviso da emozioni che pensava di aver dimenticato.

Si afflosciò a terra a fianco della porta cercando di far tornare regolare il battito del cuore e alleviare il dolore che ora le tormentava la testa.

- Per quanto tempo intendi rimanere li fuori, Ren-nii? –

Disse dopo qualche secondo di silenzio.

- Oh scusa, non volevo interrompervi… -

Dichiarò con un piccolo sorrisetto.

- Che razza di professore sei? Saresti dovuto entrare nel momento stesso in cui mi ha messa con le spalle al muro. –

Lo rimproverò freddamente Rumi.

- Dovresti impedire che uno studente si comporti così… -

- Veramente…. –

- Fammi indovinare…non puoi fare nulla perché rischieresti il posto? –

- Scusa –

- Lascia perdere, andiamo a casa. –

- Ok. -

 

Spero sia stata di vostro gradimento =) 

Ci rivediamo tra qualche giorno con la seconda parte =)

SPAZIO ALL'AUTRICE U__U

Salve a tutti =) sono _Akana_.

Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto! Ringrazio chi l'ha letto e chi l'ha recensito.

Tra poco posterò l'ultimo capitolo, lo sto "revisionando" =)

Please, mi piacerebbe tanto sapere cosa ne pensate!! 

Non credete anche voi che sia più bello quando qualcuno legge e lascia anche un commento con una propria opinione?

Vi invito a farlo! <3

Bye Bye =)

   
 
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