Il
tempo volò, letteralmente. E prima che Haruhi se ne rendesse
conto, arrivò il
tanto temuto party. Non si sentiva pronta, per niente. Gli abiti
maschili ormai
le calzavano a pennello e con quell’abito color acqua marina
si sentiva nuda.
Tremava mentre Marika le allacciava i bottoncini di madre perla
pazientemente;
sudava mentre la ragazza la truccava e le sistemava la parrucca.
-Pronta!!!-esclamò
Marika mettendo l’ultima forcina nei lunghi capelli castani.
–Come ti sembra?
Haruhi
si guardò allo specchio. Era davvero lei quella ragazza
riflessa? A giudicare
dall’espressione stralunata avrebbe risposto di
sì. Era bella quella ragazza e
lei non lo era …
-Non
sono io …
-Ma
certo che lo sei, sciocchina! Su ora aiutami col mio vestito.
-Sì,
certo …
La
festa procedeva bene, le ragazze sorridevano e chiacchieravano, i
ragazzi
commentavano le damigelle presenti, le coppie volteggiavano al centro
dell’immensa sala e tutti aspettavano l’arrivo dei
ragazzi dell’Host Club.
Poi
tutto divenne buio ad eccezione delle scale.
-Gentiluomini
e soprattutto damigelle!-disse Tamaki scendendo le scale coperte da
petali
rossi. –Vi diamo il benvenuto alla nostra festa!- Kyoya,
Hikaru, Kaoru, Mori e
Honey lo raggiunsero. –La notte è giovane e
abbiamo tutto il tempo che
vogliamo! Perciò …
-Buon
divertimento! – dissero in coro i sei ragazzi inchinandosi e
un applauso si
levò dalla sala.
Mescolandosi
alla folla, i ragazzi si unirono alle danze, contesi dalle fanciulle.
-Pst!-chiamò
Tamaki mentre ballava, Mori era poco lontano da lui. – Dove
sono Marika-chan e
Haruhi-chan?
-Pazienta
– disse il gigante buono del club.
Pochi
istanti dopo tutto divenne di nuovo buio e le scale illuminate. Due
ragazze
stavano scendendo i gradini, una vestita d’azzurro e
l’altra cremisi.
-Scusate
il ritardo!-disse Marika. –Ma le donne devono farsi aspettare
no?-sorrise e
qualche ragazzo approvò ciò che aveva detto.
–Vorrei presentarvi una mia cara
amica, Haruko!
Haruhi
si inchinò titubante e seguendo Marika si unì ai
ragazzi. Tutti la guardavano
ammirati, anche se era convinta che stessero guardando la sua amica:
l’abito
risaltava la sua pelle diafana, i meravigliosi boccoli dorati erano
raccolti in
un’elegante mezza coda decorata da rose.
-Vuoi
ballare?-chiese Hikaru a Marika.
-Sì
volentieri!
-No
aspetta!!-esclamò Haruhi, ma troppo tardi. Era un pesce fuor
d’acqua senza
Marika, le scarpe le facevano male ai piedi e tutti la guardavano e
bisbigliavano, non li sopportava. Dovevano tacere!
-Haruhi-
alzò lo sguardo e Tamaki era lì in piedi davanti
a lei. –Vieni a ballare?
-S-sì
…
I
due iniziarono a volteggiare nella pista. La braccia forti di Tamaki
che la
stringevano e sorreggevano le davano sicurezza. Il ragazzo la faceva
quasi
volare, i suoi piedi toccavano raramente il suolo, Haruhi rise di
gusto, si
divertiva come una bambina.
-Sembrano
divertirsi vero?-disse Hikaru
-Così
sembra. E tu? Ti diverti a stare con me?
Hikaru
arrossì leggermente. –Perché me lo
chiedi?
-Perché
avverto i sentimenti che provi per me … Ma tu non ami me,
ami quello che vuoi
vedere e sai perché ti piaccio? Perché in qualche
modo vuoi dimenticare qualcun
altro. Ti saresti potuto innamorare di chiunque, ma sono capitata io
… Sai che
è lei che tu vuoi!
Come
faceva a saperlo? Aveva capito tutto in così poco tempo?!
-Ho
indovinato? – chiese la ragazza guardandolo dal basso verso
l’alto.
-Cambio
dama!-disse Tamaki e gli passò Haruhi mentre stringeva a
sé Marika. Si aveva
indovinato. Marika aveva colto nel segno.
-Come
procede?-chiese Tamaki.
-Bene,
che credi?!
-Chiedevo
soltanto!
-Senti
… E ora che succederà?
-In
che senso?
-Tornerò
in Francia? O posso restare qui?
-Questo
dipende da te stessa!
-Sai
che non è così!! – smisero di ballare e
tutti si fermarono a guardarli.
-Stiamo
dando spettacolo
-Non
è nel tuo essere? Tu dai sempre spettacolo! Sei egocentrico,
pensi solo a te e
non esiti a usare gli altri per i tuoi scopi!!
-Lo
pensi davvero?
-Sì
l’ho sempre pensato! Kyoya me l’aveva detto! Potevo
essere tornata non solo per
fare un piacere a te, ma anche per aprire quella porta, ma è
impossibile! E’ stata
chiusa a chiave e io non ho quella chiave!
-Nessuno
ha mai chiuso niente. Quella porta è ancora aperta,
esattamente come l’ho
lasciata tredici anni fa
-Bugiardo
…. –sussurrò Marika. –Sei un
bugiardo cugino mio!!!! –gridò.
-Cugino?-chiese
Honey innocentemente.
Marika
e Tamaki si guardarono rossi in volto. –Copertura
saltata?-chiese Marika
-Temo
di sì …
-Perché
ce l’avete tenuto nascosto?-chiese Haruhi il giorno dopo, il
gruppetto seduto
attorno a un tavolino.
-Beh
non ritenevo necessario dirlo … -disse Tamaki che teneva un
braccio sullo
schienale, dietro Marika.
-Dì
la verità per una volta!! – lo
rimproverò la ragazza. –Ti vergognavi a dire che
avevi chiamato me a risolvere questo problema!
-Quindi
l’uccellino che ti ha scritto ….
-Sì
era Tamaki. Mi scrisse spiegandomi la situazione e così sono
tornata.
-E
ora?-chiese Kaoru. –Tornerai in Francia?
-Sì,
purtroppo.
-Marika,
-cominciò Haruhi, -ti ringrazio per tutto ciò che
ai fatto, ma … penso che mi
fingerò ragazzo ancora per un po’.
Marika
sorrise. –Come vuoi! Sei stata gentile, una vera amica, ma
… Anche come host
non mi dispiaci! Devo andare, l’aereo parte tra due ore.
Grazie di tutto e
addio! – e uscì dalla stanza. Tutti guardarono
Tamaki.
-Che
c’è?
-Intenti
davvero lasciarla andare? – chiese Kyoya. –Per te
era importante e so che lo è
anche adesso.
Tamaki
capì al volo e si precipitò dietro la ragazza, la
cercò ovunque e poi la trovò
nell’atrio principale.
-MARIKA!!!!!-gridò
e la ragazza si voltò. La raggiunse e le prese le mani.
–Resta. Fallo per me,
riprendiamo da dove abbiamo lasciato da piccoli!
-Davvero?
–le lacrime riempirono quei enormi occhi viola.
-Sì,
non ho mai chiuso nessuna porta cugina mia … Voglio che tu
resti!
Marika
lo abbracciò.
-E
poi serve una fidanzata per Haruhi! Pensa a cosa direbbero le clienti!!!
-Stupido
king dei miei stivali!!!
Un
bambino biondo si avvicinava a una porta socchiusa,
dall’altra parte sentiva un
pianto. L’aprì e vide una bambina poco
più piccola che piangeva, i capelli
dorati brillavano alla luce del sole.
-Vieni
Mari-chan! Vieni a giocare!
La
bimba sorrise tra le lacrime. –Sì, Tamaki-nii!!!
*********
Olè!!!
Finito! Ho sorpreso tutti non è vero? (sì, come
no! ndtutti) Comunque, sto
lavorando a un capitolo extra in cui si spiega che contorto rapporto
c’è tra
Marika e Kyoya.
Preparatevi
a vedere il re nell’ombra come non l’avete mai
visto!!!