Serie TV > The Dukes of Hazzard
Segui la storia  |       
Autore: EffieSamadhi    23/09/2010    1 recensioni
La vita scorre "tranquilla", nella ridente contea di Hazzard. Boss cerca di arricchirsi a spese dei prorpi concittadini, Rosco lo spalleggia, zio Jesse distilla whiskey e Bo e Luke fanno lunghe scampagnate nei boschi in compagnia del Generale Lee. Normale amministrazione, dunque. Ma se Daisy decidesse di ospitare una vecchia amica alla fattoria?
Beh, indubbiamente Hazzard non sarebbe più così tranquilla...
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Jennifer

Presto Jennifer riuscì a smarcarsi dai cugini Duke, e iniziò a girovagare da sola per la cittadina, osservando ogni cosa con la massima attenzione, pronta a cogliere ogni minima differenza. Passò davanti a circa cinquanta insegne che iniziavano tutte con le stesse sei lettere: ‘J. D. Hogg’. Farmacia, banca, agenzia immobiliare, negozio di articoli sportivi… quasi tutta Hazzard sembrava essere caduta in mano a Boss. Chissà se è ancora grasso come lo era dieci anni fa, si chiese la ragazza.

D’un tratto, un’insegna in fondo alla strada catturò la sua attenzione.

“Cooter Davenport” lesse sottovoce, lasciandosi poi andare ad un sorriso. Erano dieci anni che non si vedevano: magari avrebbe potuto fare un salto in officina per salutarlo…

Camminò a passo piuttosto lento, fino a raggiungere l’officina. Una Rolls Royce tirata a lucido ingombrava lo spiazzo davanti all’edificio. Jenny, che amava le auto quasi quanto i ragazzi di Hazzard amavano gli shorts di Daisy, non poté fare a meno di dare un’occhiata da vicino al bolide. Stava raddrizzando uno degli specchietti, quando una voce dietro di lei richiamò la sua attenzione.

“Posso aiutarla, signorina?”

Jenny si voltò di scatto. “No, grazie, stavo solo… Cooter? Cooter Davenport?”

“In persona” sorrise il meccanico. “Lei… Jenny? Jennifer Anne Brown? Sei proprio tu?”

La ragazza annuì, senza smettere di sorridere.

“E’… è incredibile! Sei… oh, lascia che ti abbracci!”

“Cooter, sono così contenta di rivederti!”

“Quanto tempo è passato dall’ultima volta che sei stata qui? Sei, sette anni?”

“Dieci, in realtà. Ne avevo quattordici.”

Cooter la lasciò andare e la guardò ancora. “Jenny, sei…”

“…dimagrita di trenta chili. Sì, lo so.”

“E non porti più gli occhiali! E… e i denti! Accidenti, sei completamente diversa da come ti ricordavo!”

“Naa, non sono così diversa, in fondo. Mi hai riconosciuta, no?”

Cooter abbassò lo sguardo. Chi lo conosceva bene, si sarebbe potuto accorgere che era arrossito. “Beh, tu… hai gli stessi occhi di dieci anni fa” sussurrò, la voce leggermente roca.

Anche Jenny abbassò lo sguardo.

“Beh” disse il meccanico all’improvviso, cercando di rompere il silenzio, “sei alla fattoria Duke, giusto?”

“Sì, sono ospite dai Duke. Mi ha invitata Daisy. Sai, ci siamo scritte un sacco di lettere, e ha cercato di tenermi aggiornata su quello che succedeva ad Hazzard, ma… mi sono resa conto dei cambiamenti soltanto quando sono arrivata qui.”

“Sì… ci sono stati parecchi cambiamenti, negli ultimi anni” confermò Cooter, cancellando ogni traccia di sorriso dal proprio volto. “Boss è sempre più avido, e con Rosco a fargli da spalla le cose non si mettono bene. Per fortuna ci sono Bo e Luke, altrimenti…”

“Bo e Luke? Quei due delinquentelli da strapazzo?”

“Delinquentelli da strapazzo? Bo e Luke non sono affatto dei delinquenti!” protestò Cooter, infilando di nuovo le mani nel motore che stava cercando di aggiustare.

“Sono in libertà vigilata. Non possono uscire dai confini della contea” lo informò Jennifer, appoggiandosi al cofano.

Cooter non poté fare a meno di notare che, nonostante il dimagrimento, Jenny aveva conservato delle curve niente male. “Oh, quello. Beh, sono stati condannati per contrabbando di whiskey.”

“Contrabbando di whiskey?”

“Sì. Lo zio Jesse ha sempre distillato il miglior whiskey della contea. Questo ha fatto imbestialire Boss, perché il whiskey delle sue distillerie non veniva più venduto. Così ha chiesto a Rosco di emanare una specie di decreto, secondo il quale le Hogg Industries sono le uniche a poter commerciare liquori nella contea di Hazzard.”

“Ma questo è ingiusto!” protestò Jennifer. “Povero zio Jesse…”

“E’ quello che hanno pensato anche Bo e Luke. Così hanno iniziato a commerciare il whiskey dello zio Jesse per conto proprio, nella contea di Hazzard e in tutte le contee vicine.”

“E com’è andata a finire?”

“Beh, lo sceriffo della contea di Chickasaw è un tipo in gamba, e li ha beccati. Il giudice li ha condannati, poi ha concesso loro la libertà vigilata, a patto che non uscissero dai confini della contea.”

“E… ce la fanno?”

“Certo che no. Ma in qualche modo riescono sempre a cavarsela. Sono tipi in gamba, sai? Insomma, sono sempre stati piuttosto… vivaci, però…”

“…però senza cattiveria. Sì, lo so. Sai, Cooter, Hazzard mi è mancata. È il solo posto in cui io mi sia mai sentita a casa.”

“Come? Mi stai dicendo che non ti trovi bene ad Atlanta?”

“Non da quando sono morti i miei genitori.”

Cooter alzò gli occhi dal motore, senza riuscire a credere a ciò che aveva appena sentito. “Come?”

“E’ successo quattro anni fa. Sono stati coinvolti in un incidente d’auto. Non lo sa nessuno, tranne Daisy. Le ho fatto promettere di non dirlo a nessuno.”

“Ma… perché?”

“Non volevo che la gente si preoccupasse per me. Se lo avessi detto, tutti avrebbero fatto a gara per aiutarmi, e io… io volevo farcela da sola.”

“Ma… e il tuo sogno di andare al college? Volevi laurearti, volevi insegnare…”

Jennifer fece spallucce. “Ho rinunciato. Mi sono dovuta dare delle priorità.”

Cooter sorrise. “L’ho sempre detto che eri una brava ragazza.”

Jennifer distolse lo sguardo. “Di chi è quella Rolls?”

“Indovina.”

“Boss?”

“Già.”

“Carina. Che problema ha?”

“Non ho ancora avuto modo di controllarla” ammise il meccanico. “Dì un po’, ti interessano ancora candele e spinterogeni?”

“Hanno ancora il loro fascino, sì.”

“Ti andrebbe di… beh, farmi da assistente?”

“Cooter Davenport, non mi starai chiedendo di…”

“…aiutarmi a controllare il gioiellino di Boss? È esattamente quello che ti sto chiedendo.”

Jennifer sorrise, tornando a guardare Cooter negli occhi. “Ok, Davenport. Ma devi prestarmi questa” aggiunse, sfilandogli la bandana dalla tasca.

Cooter sorrise, chiudendo il cofano della Buick con un colpo secco.

 

Che dire? Accadono cose davvero strane ad Hazzard…

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Dukes of Hazzard / Vai alla pagina dell'autore: EffieSamadhi