Buonasera a tutti^^
ci vediamo a fondo pagina^^

CAPITOLO 7
MTV MUSIC AWARDS: parte seconda

Pov Bella
-Bene..ed ora, signori e signore, è arrivato il momento di ascoltare i nostri emergenti. Prima di presentarli vorrei dire due o tre cose su di loro.
Hanno tutti diciotto anni, sono belli, simpatici a quanto mi hanno detto.
Sono un gruppo da parecchi anni ormai e in Argentina hanno avuto parecchio successo nei locali della loro città- iniziò a dire Diego.
Strinsi il microfono tra le mani, come se fosse una scialuppa di salvataggio. Non poteva essere. No no e no. Erano per forza tutte coincidenze.
Perchè era IMPOSSIBILE che gli Scracht fossero proprio nella mia città quella sera no? E proprio ora che io e Bruno ci eravamo lasciati! Non poteva essere.
Non l'avrei sopportato. Eleonora e Michela sembravano aver captato il mio umore e mi fissavano ansiose e preoccupate.
-Bene...quindi, qui stasera per noi......- (momento di suspace Nd me)
-Gli....SCRACHT!- e a quel punto tutto il rumore del pubblico fu coperto dal fischio del mio microfono, caduto a terra. Tutti si tappavano le orecchie.
Le mie cambe si mossero da sole. Prima che potessi rendermene conto stavo scendendo dal palco.

Pov Bruno
Stava scappando. Stava scappando nel dietro le quinte.
Io e i miei amici salimmo sul palco e vidi Michela ed Eleonora fissarci malissimo. Soprattutto me.
-Ci cantate qualcosa?- domandò quello biondo. Avevo la chitarra in mano ma le mie dita sembravano congelate.
-Aspettate un secondo..ma Bella dove sta correndo?- domandò quello moro. Alzai lo sguardo e vidi Bella correre tra la gente.
Le mie gambe scattarono da sole. Con un balzo scesi le scale e mi tufffai tra la folla.

Pov 3° persona
Bella correva e Bruno la seguiva a ruota.
-Ma dove stai andando!- urlò Diego a Bruno, ma il ragazzo non lo ascoltò. Correva e correva per raggiungere Bella.
La ragazza non si era accorta che Bruno la seguiva e continuava a correre. Sentiva le lacrime bagnarle il viso.
Il suo corpo aveva reagito ancor prima di vederli in faccia. Si era sentita come trascinata dalle sue stesse gambe. E poi aveva deciso di scappare.
Bruno non sapeva minimamente cosa stava facendo. Era a conoscenza del fatto che rischiava di mandare a monte il successo del suo gruppo.
Ma sentiva che era più importante seguire Bella. Non sapeva cosa le avrebbe detto, e se lei lo avrebbe ascoltato. La gente li lasciava passare affascinata dalla cosa. Non era mai successo un episodio simile prima di allora.

Pov Bella
Sentivo i miei piedi dolere nella corsa ma non volevo fermarmi. Non volevo. La gente stava parlando di me e di...qualcuno che mi seguiva?
Ma cosa..., mi ritrovai a pensare. E poi capii anche senza il bisogno di girarmi. Bruno mi stava seguendo. Cazzo. Perchè la vita deve essere così difficile?
Nuove lacrime mi rigarono il viso e a quel punto mi fermai. Sentii la folla trattenere il fiato. Dei passi alle mie spalle e poi anch'essi cessarono. Non parlò. Immaginai che dovessi farlo io.
-Cosa vuoi?- lo dissi in spagnolo. Ma la cosa peggiore fu che riecheggiò per tutta la piazza. Mi ero dimenticata del microfono attaccato al vestito.
Con la coda dell'occhio vidi che tutte le telecamere delle tv e quelle che mandavano le immagini sugli schermi erano puntate su di noi. Tutti potevano vederci e sentirci.
-Bella..- sentire la sua voce fu una coltellata in pieno petto.
-Non ti è bastata quella telefonata? Devi ancora incidere di persona! Razza di idiota...- sibilai girandomi per guardarlo in faccia.
E mi sembrò quasi, nel vedere i suoi occhi così belli dopo tanto tempo, che il mio dolore e la rabbia svanissero, sciogliendosi in lacrime isteriche.
-Ho un incredibile istinto di picchiarti..di torturarti, anche solo per farti sentire un minimo del dolore che sto provando io. Mi..mi hai spezzato in due, Bruno- i suoi occhi fissavano il suolo. Non osava guardarmi.
-Sei solo un vigliacco. Non hai neanche il coraggio di guardarmi in faccia. Dillo forza! Dillo che non ti importa della mia sofferenza! Dillo che di me non ti interessa niente!- la mia voce era rotta dal pianto.
A quel punto lui alzò gli occhi. Sembravano la cosa più triste che avessi mai visto.
-Come...come...puoi solo pensare una cosa del genere..- sibilò a denti stretti.
-Non potrei arrivare a nessun'altra conclusione dopo la nostra ultima conversazione. Io ti odio, Bruno Molina....ti odio perchè non riesco ad odiarti come vorrei...- dissi e sentii le gambe tremare.
Come una dolce melodia, una risatina squillo nel silenzio della piazza. Alzai gli occhi e vidi, da lontano, una figura scendere dal palco e incamminarsi verso di noi.
Ed ecco la sensazione del pericolo, l'istinto umano di sopravviventza. Ecco LUI.
La figura iniziava a prendere forma. Intravidi una chioma riccia. Un fisico alto e atletico. Un paio di occhi azzurro chiaro. Mi si gelò il sangue. Gonzalo.
Batteva le mani. Un'aria sarcastica nel sorriso. Quello era il mio migliore amico, quello era chi mi aveva consolata nei momenti difficili, chi mi aveva aiutata.
-Davvero molto commovente...- disse.
-Non è possibile...- sussurrai in preda ad un attacco isterico.
-Cosa non è possibile, Bella?- domandò avvicinandosi sempre di più. Anche Bruno si stava allarmando. Lo leggevo nei suoi occhi. Lo vidi stringere i pugni.
-Gonzalo..cosa stai facendo?- domandò. Sembrava cauto. Il fratello lo fissò sorpreso.
-Io? Niente- e fece un passo verso di noi. Non indietreggiai. Vidi i miei genitori, Malcom e le mie amiche venire verso di noi. -State fermi lì!-urlai. Loro si fermarono. Mi avvicinai a Gonzalo.
-Bruno, allontanati- dissi velocemente. Lui mi fissò malissimo.
-Bella è mio fratello...- iniziò a dire. Lo fulminai con lo sguardo e lui si allontanò.
-E' me che vuoi. Non vorrai mica inscenare una tragedia in piazza...- dissi. Tutti ascoltavano senza capirci niente.
Bruno fissava suo fratello e poi guardava me. Gonzalo invece sorrideva beato.
-Molto perspicace, mia piccola veggente- rispose. Bruno strabuzzò gli occhi. Ecco la prova di chi avevamo davanti. In teoria Gonzalo non avrebbe dovuto sapere delle mie capacità.
-Dov'è Gonzalo?- domandai glaciale. Lui mi fissò con gli occhi sbarrati.
-Sono qui...- disse suadente. Risi amara. Se c'è una cosa che detesto è girare disarmata. Da una tasca interna del vestito, con un gesto rapido, tirai fuori un coltellino da cacciatore.
Glielo puntai alla gola, sotto i sospiri impauriti del pubblico.
-Dov'è Gonzalo?- chiesi di nuovo.
-Ah...bo. Non te lo dirò..- rispose. Feci più pressione con la lama e lui rise. -Non credo che avresti il coraggio di uccidermi così a sangue freddo..- disse. Sorrisi dolcemente.
-Credi? Ti sbagli di grosso...se fosse per me ti avrei già affondato questo coltello nel cuore ma non penso che le persone qui gradirebbero la vista del tuo lurido sangue, pezzo di merda. Hai ucciso centinaia di ragazzi come me, vuoi farmi fuori e davvero pensi che io non ti ucciderei adesso? Sei proprio matto!- dissi sprezzante. -Senza contare che in 18 anni delle mia vita non ti sei mai fatto vedere...hai sempre agito nell'ombra. Non so neache come ti chiami-
-Il mio nome è Bill...-
-Bene..facciamo progressi. Ma questo non basta a impedirmi di farti fuori..- dissi sorridendo.
-Sei molto coraggiosa, piccola. Ma...lo saresti altrettanto..se facessi del male a chi ami?- domandò enigmatico. Poi schioccò le dita.

*angolo autrice*
Beneee eccomi..muahahah....e si è scoperto chi è Lui finalmente! Lo so che è strana la cosa ma nel prossimo o nel prossimo ancora si capirà tutto^^
Ringraziamenti recensioni:
-_Giuly_: ciau^^ grazie mille per i comlimenti^^ mi fanno davvero piacere...spero davvero che questo capitolo ti sia piaciuto e abbia suscitato la tua curiosità! Grazie per la recensione!
-noemi_moony: ahahaha visto, niente 3° guerra mondiale.....per ora XP grazie per la recensione e spero che il capitolo ti sia piaciuto!
-Faith95: grazie mille tesoro mio =) spero che questo capitolo ti sia piaciuto^^ scommetto che non ti aspettavi niente del genere xD te quiero^^

Al prossimo capitolo^^