[12.
Arancione]
“Da quando ti piacciono le arance?”
“Sono un regalo.”
“Un regalo?”
“Sì, dalla Sicilia”
“Ah.” Kanon picchietta l’arancia sul mento, prima di
sbucciarla lentamente. “Che ha combinato?”
“Nulla, credo”
soppesa Saga, distraendosi dal libro. “Perchè?”
Kanon scrolla le spalle, divertito: se DeathMask fa un regalo
qualcosa ci deve essere. E se il
regalo è per Saga, significa che il qualcosa
è un guaio bello grosso. E solo Saga può sistemarelo.
“Ne porto qualcuna con me. Ti dispiace?”
“Affatto. Ah, Kanon...”
“Mmh?” mormora, lo spicchio già stretto fra i denti, per poi
strizzare gli occhi e rabbrividire. Saga sorride.
“...sono aspre.”
Per prima cosa chiedo venia! La settimana
scorsa ho aggiornato in fretta e poi, fino ad oggi, non ho più riaperto Efp. Di conseguenza, non mi ero accorta che nella drabble “Rosso” erano saltate le note esplicative finchè, leggendo i vostri commenti, non mi è venuto il
dubbio e sono andata a controllare...Per ritrovarmi un
bel buco bianco. E sì, mi ha fatto sudare freddo. Chi lo dice che solo i buchi
neri, fanno paura? O le dimensioni oscure?^^Saga mi ha guardata
decisamente male,mentre imprecavo contro tutti i transistor del mondo e Kanon si è premurato di cercare sull’elenco il numero della
neuro. Adoraaabili,
nevvero?
Ma torniamo a noi: due
comunicazioni. La prima è che mi accingo immediatamente a rimediare al
pasticcio combinato inserendo di seguito le note esplicative, che vengono riportate anche nella precedente drabble.
La seconda è che, come anticipato, rispondo ai commenti sia di Anni sia di Rosso in un colpo solo. Scusate^^.
Infine, vi rendo noto
che inizio ad adorare le guest star, che fanno una
capatina fugace anche solo nel pensiero. Ergo: preparatevi!
Prima dei ringraziamenti, i dovuti chiarimenti,
ripresi da quelli doverosamente inseriti nella drabble
precedente:
Chtapodi crasato letteralmente significa significa
polipo al vino, ed è una tipica
ricetta greca delle zone costiere. Si taglia il polipo a pezzetti, lo si mette
in pentola a bollire con un bel po’ d’olio fino a disidratarlo (quasi). Soffriggetelo
un po’ e aggiungeteci due bicchieri di vino (rosso, naturlamente) e lasciate
cuocere fino a rendere il polipetto tenero e la salsa bella consistente. Al massimo,
aggiungeteci qualche pomodorino e uno o due foglie di alloro (accidenti! Mi
sembra di essere un libro di cucina^^ E mi è pure venuta faaameee!)
La tenia, che tanto scompiglio ha causato, altro non è che il nome
corretto della fascia portata in fronte da Aioros. Viene dal greco tanìa, che significa porprio nastro, benda. In antichità, era portata
dai sacerdoti in occasione delle principali funzioni religiose, dagli atleti
durante i giochi o nel ginnasio e dai guerrieri, con lo scopo pratico di
proteggere la fronte dall’abrasione dell’elmo. In sè, ha un particolare
significato simbolico, in quanto chi porta la tenia viene riconosciuto come
posto sotto la protezione della divinità cui è fedele. Una specie di segno
tangibile di riconoscimento.
Gli altri significati derivano
di conseguenza da questo, che è il più antico (prima voce sul Devoto-Oli, Vocabolario della lingua italiana, Le
Monnier): prima è stato applicato all’architettura, indicando propria una benda nell’ordine dorico, poi in
medicina, per designare quel decisamente poco simbatico vermiciattolo che può
annidarsi nell’intestino (e che, guarda caso, richiama un nastro per aspetto).
Per controllare: cercate sul vocabolario Garzanti online. Bisogna registrarsi,
ma è gratuito è fornitissimo. Cercate tenia,
cliccateci sopra e scendete fino al terzo significato, è leggermente
incompleto, ma soddisfaciente.
Kiki May: è lecito un GRAZIE
cumulativo? Se non lo è, allora: graziegraziegraziegrazie....[inserire segno infinito, ovvero un otto che ride, come
lo definisce Kanon].E sì, hai colto: con Anni si è chiusa una fase, quella più angst. Che tornerà, certo, ma per il momento è l’ora dei
biscottini^^ E spero di non sbagliare le dosi e le ricette. Inoltre, come te,
anch’io pensavo che fosse Saga a bersi il caffè amaro, e quando ho chiesto
spiegazioni i gemellini si
sono scambiati uno sguardo decisamente poco rassicurante. Temo che presto
conoscerò (e la farò conoscere a voi^^) l’origine
della strana abitudine. Per il divano...é fantastica
la tua programma di approfondimento sulla
sessualità. Posso adottarla a distanza? Posso? Posso? E ti assicuro che
quel divano fa davvero a pugni con il resto. Immagina: arredamento “classico”
(nel senso che risale, suppergiù, al IV-V secolo a. C.
Miracoli del cosmo divino: è un ottimo antitarme!) e quel pezzo moderno e
colorato. Saga ha ragione a farsi venire un travaso di bile, ma è trooooppo comodo! E all’estetica Kanon
preferisce la comodità, te lo assicuro (e anche Saga, perchè,
criticato ha criticato, ma poi ci ha sonnegghiato divinamente, su quel divano orribile). Grazie per gli auguri e sì,
spero che per un bel po’ la parentesi ospedaliera sia chiusa. E grazie infinite
anche per gli auguri per la tesi: consegnata è
consegnata, e adesso resto in attesa del giudizio di relatore e correlatrice.
Speriamo! Allo prossima!
Makochan: lo avevi richiesto, il divano rosso, e sei
stata accontentata XD Sono andata a controllare, nel dubbio: niente sagome sul
pavimento, proiezioni olografiche o strani influssi mentali per manipolare la
mia capacità di discernimento (per sicurezza, ho anche fatto visita ad un oculista e ad un neurologo. Vabbè
che è Saga ha conoscere il Genro Mao Ken ma non si sa
mai. Quei due hanno una spiccata capacità all’imitazione e al raggiro). Kanon mi ha confessato che si
era innamorato del mio divano e ha girato mezza Grecia per trovarne uno
identico (è leggermente datato,
povero il mio divano). E anch’io lo voglio vedere in discinta veste da camera!!! Altrimenti facciamo un sit in di protesta, ci stai? Però,
ho scoperto che Saga è ancor più anticonformista di Kanon,
solo che lo nasconde mooolto
bene. Vedrai vedrai^^ Per quanto riguarda le altre
due domande, spero che le note di cui sopra siano state abbastanza chiare. E
mille grazie per gli auguri per la tesi! A presto!
Ruri: come avrai capito dalla
nota che ho aggiunto (e che, ripeto, era saltata) il termine tenia non è stato una mia svista nè nascondeva qualche orrorifico
o complesso gioco allusivo. É un termine tecnico, se
così vogliamo definirlo; e da (buona) grecista mi è venuto spontaneo usarlo e
mantenerlo. Grazie per il tuo intervento.