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Autore: Iris of Goodbye    24/09/2010    3 recensioni
Komm und hilf mir fliegen Leih mir deine Flügel
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Hallo (:
Le belle giornate qui sono finite, é putroppo tornata la pioggia.
Vabbé ringrazio Splash_BK P_Sunshine memy881 e Marty483 (beh, spassando é una parola grossa visto che faccio 7 ore di scuola al giorno e non capisco una mazza..)


Capitolo 10


Non piansi quella notte.

Non dormii.

Rimasi semplicemente stesa nel mio letto a baldacchino, guardando il soffitto ricoperto di Poster.

Allungai un braccio verso il comodino e acciuffai l‘ipod.

Le note confuse di River flows in you si propagandarono in tutto il mio corpo tranquilizzandomi.

Non volevo alzarmi, non ne avevo voglia.

Quel sabato lo avrei passato nel mio letto.

- Violette, é pronta la colazione..- mormoró mia madre dando due colpi alla porta.

Il brontolio del mio stomaco fece ben capire che dovevo fare quell‘enorme sforzo e scendere dai miei.

Infilai un pantaloncino di seconda mano ed una vecchia felpa con il nome di Tom stampato sopra.

-buongiorno- salutó educatamente mio padre - Dormito bene?(*)-

Alzai il viso verso il suo e scrollai le spalle.

La tavola era completamente bandita di roba.

Sorrsi tra me e me.

Credevano di addolcirmi con cosí poco?

- Buon appetito!- esordí Gordono strofinando le mani tra di loro e prendendo un panino.

Lo imitai qualche secondo dopo bevendo un po‘ di cioccolata calda.

Ogni tanto alzavano lo sguardo, scrutandomi, poi il campanello suonó.

Andiamo bene.. pensai immaginando giá chi fosse.

-Guten Tag Mutti!- esultó Bill abbracciandola con il suo esile corpo. Poco dopo Tom fece lo stesso.

Mi alzai da tavola posando rumorosamente la tazza nel lavabo; quello non era decisamente un Buongiorno.

- Violette...per favore.- chiese mio padre quando mi vide sull‘uscio della porta.

- Ho finito la mia colazione- sussurrai

- Potresti rimanere qui per noi?- pregó dolcemente Tom osservando con aria sognante il tavolo.

Non gli risposi, ma non mi rifiutai di acconsentire la sua richiesta.

-Quando é il prossimo concerto?- domandó simone

- Tra una settimana..Stiamo facendo il pienone!-

- Sono fiera di voi!-

La solita frase fatta. Quella che mia madre ripeteva sempre ai miei fratelli.

- Che programmi avete per oggi?- intervenne poi Gordon rivolgendo quella domanda anche a me.

- Nulla...siamo liberi.- il moro sorrise

- io esco.- mormorai giocherellando distrattamente con un filo della mia felpa

- Dove vai?-

- Non lo so..-

- Con chi?-

Il nervo sulla mia fronte si ingrandí. Non era mai a casa ma quando era presente sapeva come rompere le scatole.

- Esco Tom! come una normale ragazza della mia etá! Con Chi non ti interessa..-

- Si che mi interessa!-

- Io non ti ho mai chiesto il nome di tutte le ragazze con cui sei stato!- borbottai innervosendomi

- Allora é un ragazzo!- mamma, Gordon dite qualcosa!- si giró verso i miei genitori in cerca di aiuto.

Ma quella volta non gli fu dato.

- Tom, lasciala in pace, non é piú una bambina..- mormoró Bill infilandosi mezzo panino in bocca.

- Tom, Bill ha ragione.- confermó mia madre.

Un ghigno soddisfatto spuntó sulle mie labbra facendolo infervorire.

Il problema era che io non sapevo ancora con chi andare fuori quella mattina.

Avrei chiamato Elizabeth, forse.

Li lasciai tutti giú, ancora in tavola, e con la scusa di dovermi preparare mi chiusi in Camera mia.

Frugai tra i cassetti per un cambio e poi acciuffai il mio cellulare.

Piggiai velocemente il numero di casa della mia amica non ricevendo peró nessuna risposta.

- Dannazione!- sbottai buttandomi sul letto.

Non potevo restare li, ne tanto meno uscire da sola.

Se quell´idiota di mio fratello avesse scoperto che lo stavo solo prendendo in giro prima non mi avrebbe dato pace per il resto della mia vita.

Qualche secondo dopo che il mio cervello iniziasse ad elaborare un piano, il mio telefono vibró.

Su quel piccolo schermo un unico messaggio che mai mi sarei aspettata di ricevere

Ehi piccola, ti disturbo? Sono a prendere un caffé in un bar non lontano da casa tua, e visto che ho la mattinata libera mi faceva piacere stare un po´ con te. Ti va?

Lo rilessi mille e mille volte prima che il calore alle mie guancie mi avvisó che avevo smesso di respirare gia da un po´.

presi un bel respiro e aspettai qualche secondo prima di rispondergli.

Ma certo! Dammi il tempo di cambiarmi e sono da te.

Mi guardai allo specchio, cambiandomi e ricambiandomi piú volte. Nonostante sapessi che era inutile cercare di sembrare carina per lui, a me faceva piacere lo stesso che mi guardasse.

Infondo anche io ero una donna. Un po´ piccola per lui ma pur sempre una donna.

- Io esco.. A dopo!- Sorrisi all´intera famigliola seduta in salotto e a passo spedito mi diressi al Bar dell´angolo.

Ad aspettarmi, l‘unica persona con cui mai avrei pensato di passare la mattinata.


Georg.

 

(*) era una cosa che dovevo mettere perché qui la mia famiglia ogni volta me lo chiede " Guten Schlafen" :)

  
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