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Autore: PsicoSoul    24/09/2010    2 recensioni
Ragazzi, questo racconto non è ASSOLUTAMENTE sugli artisti musicali. e' un racconto e bom xD. solo che racchiude delle canzoni, da qui deriva il titolo. sempre Marth, sempre Io.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Friend Will Be Friends-Queen

 

“Friends will be friends
When you're in need of love

 they give you care and attention
Friends will be friends
When you're through with life
and all hope is lost
Hold out your hands cause

 friends will be friends right till the end.”

 

Inizia così la giornata della piccola ragazza. Con una canzone dei Queen:

 

“Gli amici sono amici
Quando hai bisogno d'amore

 loro ti danno cura e attenzione
Gli amici sono amici
Quando hai chiuso con la vita
e tutta la speranza è persa
Stendi la mano perché

gli amici sono amici fino alla fine.”

 

Infila distrattamente un paio di jeans neri e una maglia bianca, constatando che fuori piove afferra al volo la sua felpa viola col cappuccio. Mentre scende le scale fa finta di non sentire la madre che le urla di prendere un cappotto. Si avvia a passo lento verso quel luogo dove si sente tranquilla e a casa. A molti sembra strano ma la scuola è il suo posto preferito, dopo il Castello.

Come al solito ha dimenticato l’ombrello, e sempre qualcuno lassù, forse per divertimento manda un acquazzone sulla testa di Marth. “va se si può. Tutte a me devono capitare ora? Ho anche le tavole di disegno in cartella, un bel 3 assicurato!” arrabbiata tira un calcio ad un sasso che colpisce la gamba di un ragazzo che camminava davanti a lei. “Ma scusa sei diventata scema Marth?!” “Oddio Math, non ti avevo visto!” Mathias. Il suo amico argentino. Viene da un piccolo paese dell’Argentina. Abita nelle casi popolari di quel paesino. Ha un passato molto difficile e un futuro spaventoso. “Io però vivo il presente” ripete sempre all’amica.

Marth e Math si sono conosciuti all’elementari, e da lì sono inseparabili. Marth ha vissuto tutti i guai di Math, ascoltandolo e consigliandogli il meglio. Sa che i genitori sono separati e la madre è scappata con la sorella in un posto caotico e allegro. Math non ne parla mai molto volentieri, come biasimarlo del resto?

I due si avviano verso scuola, barcollando e spingendosi. Arrivati al vicoletto prima dell’entrata Math aspetta Samuele e Federico, mentre Marth corre verso Angie. La sua allegra, colorata e arruffata Angie. La sua migliore amica. Solo Angie, Angela, odia quel nome. Raggiunge anche Giorgia ed Eleonora, una tanto bassa e magrina, e l’altra alta come un palo della luce. Correndo arriva anche Federica, magra e con il suo fantastico accento del Sud.

Eccole lì. Tutte loro, Marth, Giò la Chic, Eleonora detta Ele la Casinista, Angie l’arruffata e non si sa come con il soprannome si “Acca”, e Fede la ballerina. Le amiche che Marth non rimpiazzerebbe con nulla al mondo, le persone che più ama e adora. Di scorcio vede Luke, e il dolore le attanaglia lo stomaco, ma non ci pensa, non è ora di parlarne, proprio no.

La campanella insistente suona, e le ragazze attraversano a passo di bradipo il cortile affollato ed entrano in quella scuola che tanto scuola non sembra. Passano davanti a Micael, Luke ,Asad e Roberto, che stanno fumando una sigaretta prematura. Tutti salutano le ragazze con un sorriso mesto. “Che voglia di andare a scuola che hanno!” Pensa Marth. Vede Aldo che come al solito è in ritardo e corre sotto il peso di una cartella straripante di tutto e di più, eccetto che libri. Stampa un bacio sulla guancia di Marth ed entra in classe. Infatti non fanno la stessa sezione. Le ragazze sono nella G, con Math e gli altri scapestrati. Micael,Asad,Aldo e Roberto nella D e Luke… Sì, Luke è nella F. proprio di fianco alla G. i piani bassi li chiamano quelli della A, le classi peggiori. Dove i professori si rifiutano di andare a far supplenza, dove i bidelli fanno amicizia con i ragazzi, dove tutti sono amici di tutti e non esiste la puzza sotto al naso. Ma a “quelli dei piani bassi” va bene così, nessuno problema.

La professoressa di Italiano si trascina verso quella seconda così chiassosa. E sente un cellulare che trilla una canzone in inglese. Per un momento ricorda che quella canzone, dei Queen forse, l’aveva cantata più volte con le sue amiche. Sorridendo, si chiude la porta alle spalle.

 

“Oggi ho avuto tempo per scrivere e ho aggiunto i capitoli a One Way e a questo. Spero di ricevere altre vostre idee a opinioni e do un grazie di cuore e un bacio a khika liz, che mi recensisce ogni storia, Grazie!

Bhe un bacio, spero che piaccia,

*Lei Di Periferia. “

  
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