La
Vita E’ Solo Una Canzone.
By Your Side – Tokio Hotel .
“No one
knows how you feel…
No one
there you’d like to see…
the
day was dark and full of pain…
you
write help with your own blood…
cause
hope is all you’ve got…
you
open up your eyes…
but nothings changed…”
Sono queste le parole
cantate dal Vocalist dei Tokio Hote: Bill Kaulitz, parole scritte e riscritte,ascoltate e riascoltate
in continuazione da una fragile tredicenne.
Bill canta:
“Nessuno sa come ti senti …
Non c’è nessuno lì che vorresti vedere …
Il giorno era buio e pieno di dolore …
Scrivi aiuto con il tuo stesso sangue …
Perché la speranza è tutto ciò che ha i…
Apri gli occhi …
Ma niente è cambiato.”
Alla piccola Emo succede proprio così:chiude i suoi occhi marroni,profondi
e pieni di tristezza. Dopo poco li spalanca..ma non cambia niente,stesso grigiore…stesso mondo di merda sostiene lei…
Il cellulare vibra.. ma
lei se ne strafrega altamente..lei di Emo non ha
molto; forse solo l’espressione,la sua musica e i suoi abiti neri.
Non ha nemmeno un fisico
da urlo. Le amiche sostengono non sia piena,ma lei si vede così. Troppo in
carne,troppo bassa,insomma una tappetta. Proprio come
la chiama Aldo,la sua Tappetta..
Capelli rigorosamente
biondo-castano con degli odiosi boccoli . Apre l’armadio e non riesce a trattenere
un sorriso.
Guarda i suoi vestiti,sei
paia di jeans…tra cui cinque sono neri e a sigaretta.
Solo uno è blu. Felpe nere,blu,viola. Una o due colorate,non di più. Vede in
fondo le sue scarpe: delle ballerine con i teschi,Vans
,Converse rosse e All Stars
nere.
C’è solo una macchia di
colore: i vestiti regalati dalla madre,che puntualmente cerca di vestirla in
rosa,azzurro,giallo,verde. Dalla finestra sente la pioggia che cade E non resiste…
Si catapulta in giardino e
toglie la felpa. lascia che l’acqua scorra sui capelli. Sul suo dolore. è
bagnata fradicia. Come se qualcuno lassù volesse forse punirla per la sua irresponsabilità,
arriva la madre sotto un ombrello,attenta a non rovinarsi la tinta appena
fatta. Così attenta che in un primo momento non nota la figlia bagnata sotto la
pioggia. Ma dopo neanche una frazione di secondo si scatena il terremoto.
Il primo pensiero della
Piccola Irresponsabile è:
-Cazzo! mi ha beccata!!
Poi inizia la madre:
-Marth!! Non è possibile!!sei tutta bagnata!
-Mamma..
-Mamma niente!
-ok…
-cosa vuol dire ok?!fila
subito su!muoviti o ti prendi qualcosa!!
-ma
-non mi rispondere … fila!
- …
Allora questa Emo ha un nome,Un nome magico, un nome da mille risposte e
ancora di più domande, Marth. Lei sale correndo le
scale,accende a tutto volume lo stereo e si cambia. Si mette un pigiama troppo
largo per lei, infatti i pantaloni le arrivano sotto le infradito estive,nonostante
il freddo pungente dell’appena arrivato autunno.
Ora è arrivato a casa anche
il padre. Con la sua valigetta di pelle bagnata ha uno strano broncio stampato
sulla faccia. I suoi corti capelli sono imperlati di goccioline di pioggia. Saluta
la moglie con un bacio e un sorriso. Manda un occhiolino a Marth,
che è prontamente sbucata dalla porta del suo rifugio. Ora manca solo Simon, il
fratello maggiore. I due ragazzi hanno nomi americani, i genitori infatti sono
pazzi per l’America e il Nuovo Continente. Sognano di andarci, anzi di
tornarci. Perché è proprio lì che si sono conosciuti, in America, nelle
stradine affollate di Manhattan. Ma questa, è un’altra storia. Torniamo a Marth.
appena ritorna in camera
sua si ricorda del cellulare, che ha abbandonato sul letto e che
incessantemente vibra, cercando di farsi notare.
Quattro sms e una chiamata
persa.”Wow, sono ricercata” Pensa Marth. i primi due Messaggi
sono di una sua amica,una tipa chic alla moda, la sua modaiola ma forse un po’
troppo pazzerella.
-ciao Tesoro!come stai??
-amo rispondiii!
ti amuuuuuu!!!
L’altro è della amica
ballerina:
-TH alla prima!!come al
solito!W I TH!!BLBL-Skordy è troppo bello!ti voglio
bene.
L’ultimo è quello di Aldo…che le da una dolce buona notte:
-notte tappetta
mia…fai buoni sogni.. Ti voglio bene seriamente!
Lei sorride…ha
questi sms da un mese,la chiamata invece è del suo migliore amico Mathias.
Ora sono le 23,va a dormire
con l’Ipod nelle orecchie, e quella canzone un poco
triste. Com’è che si intitolava? Ah sì, By Your Side.
“ salve a tutti! Questo è un nuovo racconto, e sarà mooolto più lungo di One Way. Questo
l’ho iniziato a scrivere circa quand’ero in seconda media, e lo continuo da
allora. È la mia vita. La mia vita racchiusa in un quaderno. Tutta lì. E spero
che vi piaccia. Non metterò ASSOLUTAMENTE da parte One
Way, anche perché quel racconto è la mia vita ORA! Questo.. racchiude le
esperienze delle medie..quei tre anni così magnifici, e forse anche un poco del
Liceo. Spero che voi recensiate, e scusatemi per i tempi verbali. Un bacio
enorme.
*Lei Di Periferia. “