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Autore: verox    24/09/2010    5 recensioni
storia di veve_tonks (vecchio account)
"Tentativo di ff che spero vada a buon fine.
-Aprì il biglietto e lesse le poche righe scarabocchiate:
“Ora libera e tu?
Ci facciamo un giro? Biblioteca off limits, amici che copiano. ”
Sorrise ed estrasse dall’astuccio una biro blu, molto più pratica di piume e inchiostro per dei messaggi del genere.
Scrisse nella sua solita bella calligrafia tondeggiante:
“Fratello e cugina ad Erbologia, niente parco. Cugino dorme.
Stanza delle Necessità?”
Con un colpo di bacchetta rispedì il biglietto al mittente.
Dopo poco quello tornò indietro.
“Tra dieci minuti lì.”-
Leggete e recensite^^"
revisone del 20-09-2010
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Together'
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CAPITOLO SESTO-

E qui l’animo Serpeverde torna a farsi sentire.
Povera Cordelia, quasi quasi mi dispiace.
Nathan come al solito torna l’uomo dei miei sogni.
Rose e Scorpius tornano, e basta.
Grazie per essere arrivati fino a qui.

COME SBARAZZARSI DI LEI


Dominique e Rose erano sedute su un divano di pelle nera appoggiato alla parete della grande sala da ballo di casa Addams, entrambe con un bicchiere mezzo pieno in mano: la prima si guardava intorno con naturalezza, sorridendo alle persone che la salutavano, l'altra, invece, fissava con interesse il fondo del suo bicchiere attraverso l'alcolico colorato.
“Ti stai divertendo?” chiese Dominique alla cugina, alzando la voce “E' bello qui!”
“Abbastanza” mentì Rose annuendo vigorosamente per farsi capire sopra la musica spaccatimpani “Ho solo bisogno di un po’ d’aria, vado in terrazzo”
In quel momento un ragazzo sulla ventina, alto e decisamente carino, si avvicinò a Dominique e le fece capire che voleva ballare con lei.
“Ci vediamo allora, io sarò qui in giro” disse a Rose ammiccando, prima di sparire nella sala da ballo per mano allo sconosciuto, tra le luci colorate.
Rose guardò l’orologio; le undici e mezza.
Si alzò sbuffando e si diresse verso la grande portafinestra che dava sul grande terrazzo lastricato con vista sul giardino.
Nelle ultime due ore aveva rifiutato gentilmente quasi una decina di balli e aveva bevuto circa quindici bicchieri tra birra, cocktails e quant’altro.
La musica non era propriamente nei suoi gusti e nemmeno gli invitati.
Per non parlare del buffet: sembrava che Kimberly Addams avesse fatto la lista delle cose a cui lei era allergica e avesse obbligato il suo chef ad utilizzare solo quegli ingredienti.
Niente salmone, dunque e nemmeno il caviale.
Per non parlare del mango.
Sbuffò di nuovo appoggiandosi al balcone di marmo bianco.
All’improvviso le comparve davanti al naso un bicchiere di Mojito ghiacciato.
“L’ho fatto fare apposta per te” le disse una voce fredda dietro di lei “So che non ne hai ancora bevuto uno questa sera”
Lei afferrò il bicchiere e si voltò.
“Mi hai controllato, Malfoy?” sorrise Rose portandosi un ciuffo ribelle di capelli dietro l'orecchio con la mano libera.
“Cosa ti fa pensare che io passi il mio tempo ad analizzare il contenuto dei tuoi drink?” Scorpius sogghignò appoggiandosi alla balaustra di fianco alla ragazza “Cominciamo ad essere un po’ egocentriche, Weasley”
“Ho imparato dal grande maestro che mi sta qui davanti” disse lei fintamente sprezzante distogliendo i cuoi occhi blu dal ragazzo “Cin cin”
Scorpius alzò il suo bicchiere insieme a lei e poi bevvero.
“Comunque sia” aggiunse lui con un mezzo sorriso voltandosi a guardare il giardino immerso nell'oscurità “Non credevo che tu potessi reggere quattro birre, due whisky incendiari, due Caipiroska e ben sette shot”
“Sei shot e un gin” lo corresse lei bevendo un altro sorso dal suo bicchiere “Lo so che il gin fa molto Old West, ma mi ispirava, sul momento”
Lui sorrise ma continuò a stare in silenzio e a fissare distrattamente l'orizzonte.
“Beh, come stai?” lei parlò con voce un po’ malferma dondolandosi sui tacchi alti che portava ai piedi.
“Bene” rispose Scorpius senza guardarla per poi svuotare il suo bicchiere in un sorso solo.
Silenzio.
Rose sospirò.
“Tu?” lui le rigirò la domanda, guardandola improvvisamente negli occhi.
“Benissimo” lo rassicurò lei con uno dei suoi migliori sorrisi falsi “Mai stata meglio”
Scorpius schioccò la lingua, scettico.
Rosie stette in silenzio aspettando che lui ricominciasse a parlare.
“Sono contento per te” concluse lui portando lo sguardo sul cielo stellato, alzò una mano e tracciò dei segni in aria e poi mormorò “Terza decade… La Cooman sarebbe davvero soddisfatta di queste stelle”
“Non mi è mai piaciuta Divinazione” commentò la ragazza con una smorfia, osservando a sua volta il cielo “E’ troppo campata per aria…”
“Sono d’accordo” annuì Scorpius appoggiando il bicchiere sul balconcino “Ma a volte è straordinario come ci azzecca”
Silenzio.
Rose distolse lo sguardo dalle stelle e si accorse che lui la stava fissando.
“Qualcosa non va?” chiese la ragazza intimidita dagli occhi di ghiaccio del ragazzo “Mi sono sporcata da qualche parte come al solito?”
“No” Scorpius scosse la testa con un mezzo sorriso “Sei bellissima”
“Grazie” Rose lo guardò di sbieco “Ma non credere che basti un complimento scialbo per farmi dimenticare quello che...”
“Era una lode per chi ti ha vestita” rimbeccò lui tranquillo squadrandola da capo a piedi “Immagino che se avessi fatto tutto da sola, come minimo avresti un paio di scarpe da ginnastica ai piedi”
“Ti ringrazio” borbottò Rose irritata, lisciando la stoffa blu notte del vestito con la mano “Che gentile”
“Ti stavo prendendo in giro” sorrise Scorpius avvicinandosi a lei di poco “Che buffa che sei”
“L’avevo capito” lo rimbeccò lei arricciando le labbra
“Non dovresti farti così bella però” la riprese lui tornando a guardare il cielo distrattamente “Non mi è piaciuto per nulla sapere che quell'idiota di Carter ti ha chiesto di uscire”
“E questo chi te l'ha detto?” esclamò Rose indignata
“Il mio amico Nott” rispose schietto Scorpius incrociando i suoi occhi con quelli di lei “Perchè? Non è vero?”
“Effettivamente mi ha chiesto di venire alla festa con lui...” mormorò la ragazza con finto disinteresse “Così come altri hanno fatto...”
“E tu?” soffiò Scorpius fissandola insistentemente.
Rose scoppiò a ridere.
“Sei veramente preoccupato del fatto che io possa uscire con Ewan?”
Scorpius stette in silenzio fino a quando lei non smise di ridere.
“Sono geloso, Weasley” disse a mezzavoce ma con timbro secco il ragazzo “Tu sei mia”
“Io non sono di nessuno” ribatté Rose indispettita ma allo stesso tempo compiaciuta, continuando a guardarlo negli occhi “Tantomeno tua”
Silenzio. “Sai, ero praticamente certa che sarei riuscita a mandarti a quel paese con assoluta facilità” mormorò lei divertita, finendo il suo Mojito
“Davvero?” chiese lui sorpreso
“Già” annuì Rose “Adesso sono anche un po’ dispiaciuta perché mi sto rendendo conto che la tua presenza danneggia la mia creatività sadica”
Lui rise di gusto.
“Mandami a quel paese, Rose” ordinò scherzosamente “Non posso sopportare il fatto di creare così tanto scompiglio nella tua dark-side”
“Avrei tanti buoni motivi per farlo” sospirò lei voltandosi a guardarlo “E c’è una sola ragione che me lo impedisce”
“E sarebbe?”
“…”
“Roseline, ci vuole tanto a dire che sei innamorata di me?” lui sorrise soddisfatto avvicinandosi sempre di più
“Ma guarda questo…” esclamò fintamente scandalizzata Rose “Ti stai sopravvalutando”
“Ah, davvero?” Scorpius le si avvicinò del tutto “Mandami a quel paese, allora”
“Vai a quel paese, Malfoy” disse tra i denti lei, lo afferrò per la cravatta e lo baciò.
Fu un bacio veloce ma desiderato.
Scorpius si inebriò di quel profumo, di quelle labbra di nuovo sulle sue, della mano di lei appoggiata sulla sua guancia...
“Oddio” disse Rose mettendosi una mano davanti alla bocca dopo essersi staccata di scatto da lui “Oddio”
“Cosa c’è?” chiese Scorpius guardandosi attorno spaesato
“Ti ho baciato” piagnucolò Rose pentita, chiudendo gli occhi
“Già” disse lui con un sorriso soddisfatto
“No, no, no, no…” ripeté lei pestando i piedi per terra
“Si, si, si, si”
“Cazzo Scorpius, non vedi l’enorme gravità di questa cosa?” chiese lei esasperata “Ti ho baciato, Merlino”
“Questo a dimostrazione che io e te non possiamo non stare insieme”
“Stai ancora con la puttana?” domandò lei senza guardarlo con voce sottile
Scorpius avrebbe tanto voluto dirle di no.
“Si” rispose “Ma ci sto lavorando…”
“Vaffanculo!” esclamò Rose allontanandosi “Quando finalmente trovo la forza e il coraggio di prendere in mano le redini della mia vita e guidarla per la strada che voglio io, ecco che arrivi tu e installi un GPS ultima generazione senza il mio permesso, Merlino!”
“Che metafora…” sorrise Scorpius
“No, non ridere, caro mio” lo attaccò lei fissandolo minacciosa “Tu credi di poter venire da me e sconvolgermi i piani come e quando vuoi! Invece no! Tu non hai nessun diritto di baciarmi…”
“Ma sei tu che hai baciato me!” protestò Scorpius divertito
“Ma sei stato tu che mi hai adescato!” esclamò Rose adirata “Oddio… cosa sto dicendo?”
Scorpius rise.
“Non ridere” ordinò lei “Tu giochi con i miei sentimenti…”
“Ci sono anche i miei sentimenti in ballo, Rosie” disse lui sereno “Solo che a differenza di te io non cerco inutili scuse a tutto questo rendendomi ridicolo”
“Ah, secondo te sono ridicola?”
“Beh, un pochino…”
“Grazie!” esclamò la ragazza “Ora si che sono davvero nel pieno delle mie facoltà mentali! Ho baciato un ragazzo che avevo giurato non avrei mai più guardato, ho bevuto come un’alcolizzata e in più sono anche ridicola!”
“Graziosamente ridicola” la corresse lui sghignazzando
“Graziosamente…” cominciò a ripetere lei, poi si bloccò “Ma che cosa stai dicendo? E la Nott? Dove la mettiamo?”
“Rose, è inutile che continui” Scorpius scosse la testa “Io voglio te”
“Ma…”
“Niente ma, sono disposto a tutto pur di dimostratelo”
Silenzio.
“Bene, caro il mio Serpeverde” disse Rose con un ghigno sulle labbra “Ti do’ due settimane, non di più. Se per allora l’avrai lasciata, potrò prendere in considerazione l’ipotesi di perdonarti”
Detto questo se ne andò, lasciando Scorpius e il suo stupore soli sul terrazzo.


“Bum bum bum!” urlò Nathan esaltato battendo con il fondo del suo bicchiere vuoto sul tavolo da poker “E super Nat vince ancora!” si allungò sul tavolo verde e avvicinò tutte le fiches che aveva vinto.
“Okay, Nat, ora è meglio se la smetti di giocarti il culo” consigliò Ephias ancora piuttosto sobrio anche dopo infiniti bicchieri di vodka “Schiodati di qui e andiamo a ritirare i soldi che hai vinto”
“Ma io voglio giocare ancora” si lagnò Nathan opponendo resistenza alle forti braccia dell’amico che cercavano di metterlo in piedi “Voglio giocare”
“Hai giocato tutta la sera” protestò Ephias “Ci sono un sacco di ragazze carine che vorrebbero ballare con te”
“Uhuh!” urlò Nathan alzandosi velocemente “Io amo le donne!”
“Merlino, aiutami tu” imprecò sottovoce Ephias raccogliendo con un colpo di bacchetta le fiches dell’amico “Nat, prima è meglio se ci andiamo a sedere, no?”
“No!” rispose Nathan con un sorriso ebete stampato in faccia “Guarda, sta tornando Scorpius”
“Scorp, aiutami con questo alcolizzato” pregò Ephias quando il biondo gli si avvicinò “Si è giocato tutto quello che aveva e per sua grande fortuna ha vinto”
“Eph, ho due settimane di tempo” lo avvertì Scorpius prendendo Nathan per la giacca e trascinandolo nella hall seguito dall’altro suo migliore amico
“Due settimane per cosa?” chiese Ephias senza capire appoggiando il sacchetto con le fiches vinte da Nathan su un bancone adibito a reception
“Rose; mi ha dato due settimane per mollare tua sorella” spiegò Scorpius facendo sedere l’amico ubriaco su una poltrona “Nat, fai il bravo qui, okay?”
“Che palle! Io voglio divertirmi” mise il broncio Nathan incrociando le braccia
“Due settimane?” riprese Ephias contando i soldi che aveva appena cambiato con le fiches “Quella lì ha davvero un brutto potere su di te”
“Senti, nel nostro rapporto non c’è un condottiero fisso” spiegò Scorpius prendendo dalla tasca dei pantaloni la scatola di pillole post-sbornia e infilandone una in bocca a Nathan “Ha il comando chi ha ragione e, in questo caso, io ho torto marcio”
“Mi sembra assolutamente comprensibile” ridacchiò Nathan divertito “La verità è che tu hai sempre torto e per questo il comando ce l’ha sempre lei”
“Zitto e ingoia” ordinò Scorpius all’amico passandogli un’altra pastiglia
“Il problema non è chi ha ragione e chi torto” disse Ephias tranquillo sedendosi sulla poltrona di fianco a quella di Nathan “E’ come risolvere tutto per il meglio, il più brevemente possibile”
“Ho solo due settimane!” sibilò Scorpius frustrato “Due fottutissime settimane! E la cosa davvero grave è che è da un mese che ci provo, ma non mi sono ancora sbarazzato di tua sorella!”
“Ehi, con calma…” disse Ephias stiracchiandosi “L’idea del ‘Cordie, mi dispiace’ non ha funzionato, ne troveremo un’altra…”
“Ma nemmeno il ‘Cordelia devo dirti una cosa’ e neanche il ‘Cordelia, sai che ci dobbiamo sposare, non trovi sia una cosa orribile?’” sbuffò Nathan, tornato alla realtà grazie alle pastiglie “Dove sono i soldi che ho vinto?”
“Ce li ha Ephias…” rispose acido Scorpius “Comunque mi pare che non stia funzionando un bel niente”
“Non è nemmeno colpa nostra se Cordelia ti sta attaccata come una cozza!” esclamò Nathan irritato “Come se non sapessimo che il motivo principale per cui sei così irascibile è che la Weasley non mostra neanche un minimo segno di pentimento…”
“Taci” lo zittì Scorpius burbero “Poco fa mi ha baciato”
“Davvero?” chiesero gli altri due all’unisono
“Vi stupite davvero così tanto?” esclamò Scorpius irritato “Comunque mi ha dato un ultimatum…”
“Le due malefiche settimane…” mormorò distratto Nathan
“Già…” ribadì il biondo
“Come si fa?” domandò Ephias in tono amletico
“Qui bisogna escogitare qualcosa” sbottò Scorpius arrabbiato “Ma a quanto pare non ne siamo capaci”
“Dai, Scorp, vedrai che troveremo una soluzione” lo rassicurò Ephias convinto “Davvero, ci riusciremo”
“Che fastidio! Odio tutta questa storia” soffiò il biondo inacidito
“Non è facile mollare mia sorella” esclamò l’altro “Io cerco di trovare un soluzione che la ferisca il meno possibile, ma che sia anche efficace!”
“Ma lei non lo vuole capire!” esclamò Scorpius alzandosi in piedi “Io sto perdendo Rose per colpa sua…”
“Eh, no” Nathan si alzò a sua volta e puntò l’indice contro il biondo “Se stai perdendo la Weasley non è di certo per colpa di Cordelia, ma per colpa tua! Ti dovevi svegliare prima, caro mio, e non fare l’egoista!”
“Vorrei vedere te al mio posto…” sussurrò Scorpius arrabbiato
“Calmiamoci” ordinò Ephias prendendosi la testa fra le mani “La verità è che siamo tutti distrutti perché i nostri piani non stanno funzionando… dobbiamo usare di più il cervello” Silenzio.
“Aspettate…” disse Nathan all’improvviso “Sta arrivando…”
“Cosa?”
“Un’idea!” esclamò felice il ragazzo con un sorriso a trentadue denti “E’ talmente semplice… come abbiamo fatto a non pensarci prima? Dobbiamo fare in modo che sia Cordelia a mollarti!”
Scorpius ed Ephias lo guardarono come se fosse impazzito.
“Cordelia non mi mollerà mai…” disse il biondo afflitto
“Non fare il modesto, Scorp” sorrise Nathan “Abbiamo qui l’esperto delle cose che a Cordelia danno sui nervi!” indicò Ephias che lo guardò senza capire
“Tu stai dicendo che…” provò Scorpius illuminandosi “Ma certo! Sarà un gioco da ragazzi”
Nathan annuì.
“Non ci sto capendo niente” li avvertì Ephias guardandoli storto
“E’ semplice” spiegò Nathan concitato “Tu farai una lista delle cose che tua sorella detesta negli altri: comportamenti, abbigliamento, estetica, carattere… tutto! E Scorpius farà esattamente tutto quello che ci sarà scritto su questa lista”
Ephias sorrise.
“Geniale!” esclamò felice “Questa è una vera e propria idea, Nat, complimenti”
“Sempre quel tono sorpreso…” commentò Nathan con una smorfia mentre si davano il cinque, pieni di nuove speranze.


I tre ragazzi se ne stavano comodamente sdraiati sotto il loro faggio preferito, vicino al lago nero; Ephias era immerso nella lettura della Gazzetta del Profeta che gli era appena arrivata, Nathan fumava la sua sigaretta mattutina con la schiena appoggiata al tronco dell’albero e Scorpius armeggiava divertito con la PSP del suo amico.
“Novità interessanti, Eph?” fece Nathan annoiato
“E’ morto Warhol…”
“Chi?”
“Uno del Ministero…”
“Come è morto?”
“Aveva centodue anni”
“E ti pare interessante?”
Ephias sbuffò.
“Facciamo subito qualcosa di divertente” ordinò Nathan spegnendo la cicca
“Sto già facendo…” borbottò Scorpius con la lingua fra i denti per la concentrazione e lo sguardo fisso sullo schermo “Dai che sta volta batto tutti i record!”
“Ma guardatevi!” esclamò Nathan sbuffando “Ephias che legge i necrologi come un vecchietto e tu che giochi ancora come se avessi dieci anni! Parliamo di cose serie…”
Gli altri due alzarono lo sguardo dai loro interessi, increduli.
“Ci sta davvero proponendo uno scambio di opinioni che non verta su cazzate, Eph?” chiese Scorpius sgranando gli occhi
“Credo che tu gli abbia dato troppe vudoppia post-sbornia” mormorò Ephias
“Ah ah” fece Nathan “Come siete simpatici. A dirla tutta pensavo di mettere in atto il mio geniale piano anti-Cordelia”
“Ci sto” disse Scorpius facendo evanescere la PSP e mettendosi a sedere composto.
Ephias ripiegò il giornale e si mise in ascolto.
“Allora…” iniziò Nathan accendendosi una sigaretta “Eph, qual è la cosa che più fa imbestialire Cordelia?”
“Facile” rispose l’altro tranquillo “Essere presa in giro davanti a tutti”
Scorpius sorrise.
“Dobbiamo renderla ridicola”
“Tu devi renderla ridicola” lo corresse Nathan “Se la deve prendere con te”
Si misero a pensare.
Ad un tratto Nathan scoppiò a ridere.
“Che cazzo ti prende?” esclamò Ephias guardando l’amico che si teneva la pancia con le mani “Hai trovato…?”
Nathan annuì tra le risate.
“Diccelo!” ordinò Scorpius
“Il lago nero!” boccheggiò Nathan prendendo fiato
Gli altri due non capirono.
“La farai accidentalmente cadere nel lago nero” disse Nathan riprendendosi “Vedrai, sarà incazzatissima quando ne uscirà fradicia e con il trucco colato”
“Cordelia non sa nemmeno nuotare…” rise Ephias
“Davvero?” Scorpius lo guardò stralunato “Allora sarà definitivamente uno spasso…”
“Chiederà aiuto e tu non andrai a salvarla” annuì Nathan “Se non ti mollerà dopo questo…”
“Intanto proviamoci”
“Quando?”
“Oggi pomeriggio direi” propose Ephias “Ha messo le scarpe nuove”
Il loro discorso finì in una risata un po’ diabolica.


Riaggiornato, rivisto e riscritto.
Spero in meglio.
Recensioni gradite.
  
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