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Autore: dizzyreads    25/09/2010    4 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction che pubblico sui Guns, spero vi piaccia.
Due band, una composta da ragazzi e una da sole ragazze, in competizione tra loro...cosa potrebbe accadere?
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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operation

CAPITOLO 46 – Operation Successfull

Erano quasi tre ore che i ragazzi erano in sala d’aspetto agitati, nessuno si era fatto vivo per dirgli qualcosa, la porta dove era entrato l’amico era ancora chiusa, di tanto in tanto usciva qualche chirurgo con un paziente.
Poco prima proprio un chirurgo era entrato in sala d’aspetto dicendo ad una famiglia che il loro figlio non aveva superato l’operazione al cuore, il che li fece agitare ancora di più perché avevano una paura dannata che potesse accadere anche a Slash.
In quel momento comparve Quinn in tenuta da chirurgo, si tolse la mascherina e si avvicinò a loro, dalla sua espressione non si poteva riuscire a capire se fosse sopravvissuto o meno, era impassibile probabilmente era quello che doveva fare un chirurgo, non essere emotivo e far trasparire qualsiasi emoziona, bella o brutta che sia...non doveva trasparire nulla.
-Allora?- Chiese subito Duff balzando in piedi come una molla.
-Allora l’operazione è andata piuttosto bene, c’è stata qualche complicazione per questo ci abbiamo messo molto ma ora sta bene, lo porteranno nella sua stanza a breve...- Duff tirò un sospiro di sollievo e abbracciò Quinn, la stessa cosa fecero gli altri.
-Oh grazie, grazie...- Continuava a ripetere Steven come in trans.
-Ehi tranquilli...non era niente di che...- Sorrise sorpresa, poi si guardò intorno non c’era traccia di Renee. –Renee?- Chiese poi confusa.
-L’abbiamo mandata via- Disse un Izzy tutto sorridente.
-Come sarebbe?- Domandò shoccata la ragazza.
-Eh rompeva il cazzo!- Si difese Axl, come se fosse normale. –Ma tornerà, l’abbiamo mandata a farsi un giro in centro...-
-Ci pensate voi a dirglielo? E non fate quelle facce...deve saperlo- Ordinò autoritaria, per quanto la irritasse il fatto che quell’ochetta girasse sempre intorno al riccio, era la cosa giusta da fare.
-Va bene...ma giusto perché ce l’hai chiesto tu- Acconsentì il biondo ossigenato, Quinn sorrise soddisfatta.
-Bene vado a cambiarmi, andate a vedere in camera Slash dovrebbe essere là...si sveglierà tra un po’ non fategli discorsi seri è ancora intontito dall’anestesia- Si raccomandò la bionda.
-E quando mai...- Commentò ridacchiando Steven.

Slash aprì piano gli occhi, era tutto bianco...oddio, sono morto! Oh cazzo! Pensò automaticamente ma poi si accorse che era solo l’effetto della luce che proveniva dalle finestre, tutto quel bianco in realtà erano soltanto le pareti della sua stanza.
Strizzò gli occhi più forte per mettere a fuoco, si girò dall’altra parte e si ritrovò il faccione di Duff che lo fissava intensamente.
-E’ VIVO! AXL, IZZY, STEVEN! SVEGLIA!- Cominciò ad urlare come un ossesso, svegliando gli altri ragazzi che stavano dormendo su un divanetto davanti al letto dove era disteso.
-Ah...che cazzo urli idiota...- Borbottò con voce dolorante il riccio, sarà stato l’effetto dell’anestesia, ma aveva un gran malditesta tipo quelli delle dopo-sbronze.
-Eh sì è proprio lui, l’unico che dopo quasi tre ore di intervento, si sveglia sparando insulti gratuiti- Mormorò Izzy con un mezzo sorriso, avvicinandosi al letto del riccio.
-Questo perché sono un figo-  Si vantò Slash con ancora la voce flebile.
-Sì, sta decisamente meglio!- Rise Axl facendogli scappare un sorriso.
Tutta quell’armonia fu interrotta dalla fastidiosa voce di Renee che aveva finito il suo giretto, ed era tornata a vedere come stava il suo “amore”.
-Slash! Amore! Stai bene? No perché in caso faccio causa all’ospedale...quel dottore era così antipatico...- E continuò a parlare a vanvera su quanto fosse irritante il dottore che l’aveva operato; Duff sbuffò sonoramente e roteò gli occhi, fece un cenno agli altri e disse a Slash con un gesto della mano che sarebbero usciti un attimo e lui capiva il perché, nessuno la sopportava più Renee, era estenuante.
Lei continuava a parlare come una macchinetta ma Slash non la stava a sentire, di tanto in tanto annuiva ma giusto per farla contenta, era troppo impegnato ad osservare Quinn che, fuori dalla porta della sua stanza, stava appoggiata al bancone a scherzare con un ragazzo, probabilmente un suo collega visto che anche lui portava il camice bianco lungo.
-Capito amore?- Chiese infine Renee dopo il suo monologo.
-Certo...- Borbottò Slash disinteressato.
-Ottimo!- Squittì. –Bene allora ci sono un sacco di cose da preparare, devo chiamare le persone e...- Ma di che cazzo parla?! Pensò Slash guardandola stranito.
-Renee...- La chiamò sperando che si zittisse un attimo, cosa impossibile.
-Vorrei anche chiamare un catering insomma, vorrei fare qualcosa di grande...è importante sai no?- Quella continuava a parlare imperterrita.
-Renee- Sospirò il riccio passandosi la mano senza la flebo tra i capelli.
-Oppure che ne dici facciamo suonare qualche gruppo?!  Tipo i Queen! Quelli piacciono a tutti, anche a te tesoro vero?- Ma che cazzo dice...Freddie Mercury è pure morto...che riposi in pace, ma che cazzo!
-Renee- La chiamò per la terza volta senza successo, non sembrava volersi fermare a parlare.
-Farò persino un dolce! Sarà una festa magnifica e poi...-
-RENEE! STAI ZITTA CAZZO!- Sbottò alzando di molto la voce, al che la ragazza si zittì subito, ammutolita. –Porca puttana, mi hai rotto altamente il cazzo...sei pregata di tornare a casa prendere la tua fottuta roba e levarti dai coglioni, ok?-  Renee lo guardava con occhi sgranati e bocca spalancata, shoccata.
-Ma...m-ma che stai dicendo?- Chiese con una voce flebile.
-Sto dicendo che mi hai scassato le palle, sai prima non lo vedevo...non mi ero accorto di quanto fossi coglione a stare con te, non mi rendevo conto di quanto fossi pallosa e tutto...ma le cose sono cambiate- Spiegò guardando Quinn che ignara di tutto continuava a chiacchierare con i suoi colleghi.
-C’è un’altra?- Chiese titubante, con le lacrime che pungevano per uscire; Slash annuì con uno strano sorriso sulle labbra.
-C’è sempre stata...- Mormorò continuando a guardarla e a sorridere. Renee tirò su con il naso, prese la borsa e si avviò verso la porta, prima di uscire si girò un’ultima volta a guardare il ragazzo.
-Io...ti amo- Disse sperando che potesse cambiare qualcosa, Slash portò il suo sguardo sulla ragazza sulla porta, sospirò.
-Che peccato...- Rispose sarcastico, lei gli diede un ultimo sguardo e lasciò la stanza. Slash sbuffò, si odiava per aver mandato via Renee così in quel modo, tipico alla Axl Rose, le aveva spezzato il cuore, odiava farlo...ma non ce la faceva più a stare con lei, non la sopportava più e forse non l’aveva neanche amata, o meglio le voleva bene e quando era tornato dal tour e Quinn se n’era andata...aveva incontrato lei, all’inizio l’aveva presa come una distrazione ma con il passare del tempo...la loro relazione si era fatta più seria e non pensava più a Quinn, cioè ci pensava ancora ma stando con Renee riusciva a tirare avanti ma le mancava moltissimo, avrebbe dato qualsiasi cosa per averla vicino e invece lei era a New York.
Ora l’aveva rincontrata e si era deciso a rimettere le cose a posto, certo sapeva che niente sarebbe tornato com’era prima della sua partenza, ma come Duff gli aveva detto sei anni prima che se l’avrebbe rivista allora voleva dire che era destino, che era la ragazza giusta...ed eccola là, a pochi metri da lui...doveva significare pur qualcosa no?!
In quegli anni aveva ripensato spesso a quella frase: se deve succedere, succederà...non credeva fosse veritiera ma forse si sbagliava, ma prima ne doveva avere la conferma.
Avrebbe parlato con Quinn...ma solo dopo essersi rimesso, perché voleva passare ancora un po’ di tempo con lei prima di concludere la loro “storia”.
-Ehi ehi ehi!- Lo salutò tutto contento Duff entrando nella stanza.
-Ehi a te amico- Ricambiò Slash usando la metà dell’entusiasmo di Duff.
-Ho visto Renee correre via in lacrime...mi ha anche mandato a fanculo, non so perché però...- Disse con fare pensieroso, Slash si mise a ridere.
-Non saprei, ho chiuso con lei- Affermò il riccio giocherellando con l’anello di fidanzamento che Renee gli aveva dato, visto che lui non si era deciso a comprarglielo.
-Amen amico! Ce ne hai messo di tempo!- Esclamò il biondo piuttosto sollevato.
-Già beh...mi serviva la motivazione giusta- Disse sicuro che Duff avrebbe capito a chi alludeva, infatti si girò a guardare Quinn anche lui, stava compilando delle cartelle e parlando con un’infermiera.
Si vedeva che amava il suo lavoro, si vedeva da come si destreggiava tra tutti i pazienti e i colleghi, da come lavorava...si capiva che aveva realizzato il suo sogno, si vedeva tutto l’amore che ci metteva nelle cose che faceva...quello era il suo mondo.
-Te l’avevo detto- Disse sornione il biondo.
-Che cosa?-
-Che l’avresti ritrovata, è destino man...è destino- Gli diede una pacca sulla spalla ed uscì dalla stanza, facendo un cenno alla ragazza in questione che entrava con una cartella in mano.
Slash sorrise automaticamente.
-Ehi Slash! Come andiamo?- Chiese raggiante.
-Alla grande! Sono ancora vivo!- Scherzò il riccio allargando le braccia tutto contento.
-Te l’avevo detto che non ti avrei ucciso, bene...dovrai rimanere qui ancora qualche settimana- Disse Quinn pensierosa.
-Esattamente quante?-
-Non più di due, ma la disintossicazione avrà bisogno di più tempo- Slash sgranò gli occhi.
-No ti prego, no...stai scherzando?!- Sbottò shoccato, lo sguardo di Quinn si fece improvvisamente gelido, inutile dire che quello era un tasto dolente.
-Saul, te l’avevo detto che se volevi che ti operassi dovevi promettermi che avresti smesso con quella roba, altrimenti tutto questo è stato inutile...quante volte devo dirtelo che sei sul filo del rasoio?! Ti abbiamo salvato per un pelo...- Slash avrebbe giurato di aver sentito la voce incrinata sull’ultima frase e sapeva che aveva dannatamente ragione.
-Lo so- Mormorò appena, abbassando lo sguardo. –Manterrò la promessa...come quella che ti ho fatto sei anni fa- Quinn alzò lo sguardo sorpresa.
-Quale?- Chiese confusa.
-Quella che ci saremmo rivisti, mi avevi detto di non promettere ma...te l’avevo detto che ci saremmo rivisti- Rispose con un mezzo sorriso, al che sorrise anche la bionda ragazza.
-Già, ormai non ci speravo più- Ammise la giovane dottoressa abbassando di nuovo lo sguardo.
-Certo non è stato uno dei migliori modi per rivedersi, ma almeno è successo...vorrà dire pur qualcosa no?!- Destino, pensò Quinn, poi scosse la testa scacciando i suoi pensieri...lui aveva Renee, che a proposito non aveva ancora visto.
-Renee? Dovrebbe sapere che sei ancora vivo e vegeto- Chiese dando voce ai suoi pensieri.
-Non credo che ora come ora sarebbe felice della cosa, l’ho lasciata poco fa...- Affermò il riccio.
-Oh...- Disse sorpresa la bionda. –Ehm...okay allora...va tutto bene, tu stai bene...tornerò più tardi, per controllare il taglio e cambiare le fasce- Annunciò  prima di andarsene.
Sapeva che cosa aveva voluto dire con quella semplice frase Slash, ma le sembrava troppo assurdo...che avrebbe dovuto fare? Lei ancora pensava a lui, non aveva mai smesso un secondo, neanche quando stava con il suo ex ragazzo, lui era sempre al centro dei suoi pensieri...in fondo era stata una delle sue storie più importanti dopo William...ma non sapeva perché ma Slash aveva lasciato il segno, non riusciva a darsi pace.
Ma niente sarebbe mai potuto tornare come prima, cosa doveva fare? Aveva sempre desiderato rivederlo e magari tornarci insieme, ma adesso che era lì non sapeva che fare, come comportarsi.
Sospirò e continuò a camminare per i corridoi diretta alla sala d’aspetto, doveva dire a una signora che suo marito aveva le gambe paralizzate per via di un tumore al midollo osseo, avevano provato a toglierlo ma era troppo avanzato e purtroppo il paziente aveva perso la sensibilità alle gambe.
-SORELLA!- Si sentì urlare alle spalle, si girò e trovò suo fratello che la salutava tranquillamente.
Ovvio solo lui poteva urlare in giro per l’ospedale come un idiota.
-Mark, ci sono pazienti qui, hai presente? Persone che preferirebbero non sentire le tue urla in giro per l’ospedale- Gli fece notare Quinn con estrema calma.
-Siamo spiritosi oggi? Che sorella ingrata, non mi hai neanche detto che la tua vecchia fiamma è qui ricoverata- Quinn roteò gli occhi.
-Come lo sai?- Chiese sospirando e riprese a camminare verso la sala d’aspetto.
-Liv è una rana dalla bocca larga- Sorrise a quelle parole, Liv era così pettegola quando ci si metteva.
-Come mai qui?- Mark fece spallucce seguendo la sorella.
-Mi annoiavo a casa, Audrey lavora...- Disse a mo di scusa.
-Sai Mark anche io lavoro ma questo non ti autorizza a rompermi anche qui in ospedale, tu piuttosto non hai uno dei tuoi casi macabri da risolvere?-
-No, oggi niente...sono libero, penso che andrò a fare un salto in pediatria, mi diverte stare con i bambini- Quinn si fermò di colpo.
-No Mark, non ci andare! Dopo spaventi i bambini!- Lo rimproverò.
-Come sarebbe? I bambini mi adorano-
-Sono spaventati perché tu ti diverti a fargli il profilo e loro pensano che gli leggi nel pensiero!- Mark si mise a ridere.
-Ma non è vero!-
-Sì, hai presente Jessica quella della duecentododici? L’altro giorno è venuta da me spaventata perché pensava che tu potevi leggerle nel pensiero, aveva paura che scoprissi che fa la pipì al letto-
-Non ho bisogno di essere un profiler per capire certe cose, basta annusare il suo letto- Quinn guardò il fratello sconcertata.
-Perché dovresti annusargli il letto scusa?- Lui fece spallucce, certo come se fosse una cosa normale.
Riprese a camminare e arrivò alla signora che stava aspettando in sala d’aspetto, si fermò di fronte a lei e Mark affiancò la sorella, come se fosse un dottore anche se tutto poteva sembrare tranne che dottore.
-Signora Roberts, abbiamo tentato di rimuovere tutto il tumore ma non ce l’abbiamo fatta purtroppo- Disse Quinn con voce davvero desolata.
-Abbiamo fatto il possibile- Si intromise Mark scuotendo la testa, la signora alzò la testa di colpo.
-Mio marito è morto?- Quinn lanciò un’occhiata inteneritrice al fratello con tanto di gomitata tra le costole.
-Oh no...no, suo marito ha perso la sensibilità alle gambe, dovrà usare la sedia a rotelle, ma è vivo- Si affrettò a rispondere Quinn.
-Ah...oh mio Dio...- La signora si portò una mano alla bocca scuotendola shoccata.
-Se vuole andarlo a vedere, ora è sveglio- La signora annuì e si incamminò lungo il corridoio che portava alle stanze dei pazienti.
-Mark! Che diavolo fai?- Domandò arrabbiata Quinn voltandosi verso il fratello che ridacchiava.
-Posso andare in pediatria?- Chiese di rimando Mark, Quinn sbuffò.
-Argh! Bene, vattene in pediatria!- Sbottò cacciandolo via tra le risate di Mark.
-Sei tu Quinn?- Sentì una voce alle sue spalle, una voce per niente rassicurante, anzi...
Si voltò e con sommo stupore si trovò davanti Renee con gli occhi gonfi e rossi di pianto.
-Sì, tu sei Renee no?- Quella annuì senza abbandonare l’espressione gelida che aveva in volto.
-Dobbiamo parlare-

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Song by NOFX (My Vagina)
Sì beh non fate caso alla canzone :D Allora scusate se non aggiorno spesso ma ho poca ispirazione in questo periodo comunque eccomi qui finalmente, spero che il prossimo sia il più presto possibile, ad ogni modo...per rispondere alle vostre domande, non faccio ancora Medicina...ma la farò presto, l'anno prossimo ho intenzione di iscrivermi e fare l'esame di ammissione speriamo bene, tutte le informazioni che ho sono perchè guardo molto Grey's Anatomy e Dr. House e Scrubs...insomma tutti i Medical Drama possibili al mondo li guardo tutti :D Poi anche perchè mi interesso molto di questi argomenti quindi mi informo spesso, alcune informazione sull'operazione di Slash l'ho prese dal suo libro...comunque sono contenta che vi sia piaciuto il capitolo, grazie dei commenti *-* Li ho molto apprezzati e grazie tante che mi seguite sempre, grazie davvero tante!! Con Renee ancora non è finita ma non ci sarà ancora per molto, non vi so dire quanti capitoli mancano alla fine...non pochi sicuramente, ho ancora molto da dire sulle sorti dei nostri eroi e ci saranno degli inaspettati ritorni per i nostri protagonisti, vedremo..alla prossima Guns' Girls! Grazie ancora!

  
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