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Prologue -
"I
Vampiri esistono, e sono cattivi. Non sono come quelli che si vedono in
televisione o nei libri; non bevono sangue animale, ne tantomeno quello
sintetico. Loro uccidono, si dissetano direttamente dal collo degli
esseri umani. Sono feroci, rapidi. Mortali."
Quando aveva certi pensieri, Judith si rannicchiava sotto le coperte, stringendo al petto il vecchio Teddy. Quell'orsetto di peluche era una parte importante della sua vita, in quanto primo regalo di suo fratello Oliver. Più che un regalo, il suo era stato un tentato omicidio. Quando glielo aveva portato, non aveva esitato a tirarglielo, colpendola in pieno. Ciò nonostante, i rapporti tra lei e il fratello erano sempre stati ottimi.
Un giorno le aveva detto "Quest'orso ti proteggerà quando io non ci sono". Non avrebbe mai dimenticato quelle parole. Le facevano coraggio ogni volta che si ritrovava a pensare a qualcosa di brutto. Come, ad esempio, i Vampiri.
Tirò il piumone fin sopra il mento, cercando di ignorare i brividi che la tormentavano da quando era calato il sole. La notte, il buio, non le piaceva. Era allora che quelle creature uscivano a caccia, alla ricerca di chiunque fosse tanto stupido da essere ancora in giro.
Un altro tremito la sorprese, e Judith decise che era ora di smetterla di pensare a certe cose. Le avrebbero sicuramente causato qualche incubo, ma ormai c'era abituata.
Abbandonò definitivamente la testa sul cuscino e, pochi minuti dopo, cadde in un sonno profondo.
Eccomi con un nuovo attacco di SdPC (Sindrome da Prologo Compulsivo)!
Perchè una nuova storia? Beh, sapete com'è... averne già sei aperte non mi sembrava abbastanza, e, allora, ecco la settima!
Vi avviso già adesso che gli aggiornamenti saranno lenti, perchè, anche se ho già tutta la storia in testa, il tempo è poco e le cose da scrivere tanta... perdono!
Ringrazio in anticipo chiunque recensirà o inserirà in una delle tre liste questa storia!
Bene, ci vediamo al prossimo capitolo!
Baci8
Quando aveva certi pensieri, Judith si rannicchiava sotto le coperte, stringendo al petto il vecchio Teddy. Quell'orsetto di peluche era una parte importante della sua vita, in quanto primo regalo di suo fratello Oliver. Più che un regalo, il suo era stato un tentato omicidio. Quando glielo aveva portato, non aveva esitato a tirarglielo, colpendola in pieno. Ciò nonostante, i rapporti tra lei e il fratello erano sempre stati ottimi.
Un giorno le aveva detto "Quest'orso ti proteggerà quando io non ci sono". Non avrebbe mai dimenticato quelle parole. Le facevano coraggio ogni volta che si ritrovava a pensare a qualcosa di brutto. Come, ad esempio, i Vampiri.
Tirò il piumone fin sopra il mento, cercando di ignorare i brividi che la tormentavano da quando era calato il sole. La notte, il buio, non le piaceva. Era allora che quelle creature uscivano a caccia, alla ricerca di chiunque fosse tanto stupido da essere ancora in giro.
Un altro tremito la sorprese, e Judith decise che era ora di smetterla di pensare a certe cose. Le avrebbero sicuramente causato qualche incubo, ma ormai c'era abituata.
Abbandonò definitivamente la testa sul cuscino e, pochi minuti dopo, cadde in un sonno profondo.
Eccomi con un nuovo attacco di SdPC (Sindrome da Prologo Compulsivo)!
Perchè una nuova storia? Beh, sapete com'è... averne già sei aperte non mi sembrava abbastanza, e, allora, ecco la settima!
Vi avviso già adesso che gli aggiornamenti saranno lenti, perchè, anche se ho già tutta la storia in testa, il tempo è poco e le cose da scrivere tanta... perdono!
Ringrazio in anticipo chiunque recensirà o inserirà in una delle tre liste questa storia!
Bene, ci vediamo al prossimo capitolo!
Baci8