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Autore: maryc    26/09/2010    3 recensioni
Una Bella umana che però proviene da una famiglia di vampiri da cui è stata adottata quando era in fasce. Nella famiglia tutti, lei compresa, sono molto dotati, ma lei più di tutti. Ma loro le nascondono un segreto e per questo decide di andare a vivere un po' a Forks dove un Billy Black un po' titubante l'aiuterà a svelare parte del mistero. Ma non ha fatto i conti con un bel vampiro dai capelli bronzo e gli occhi dorati....è la mia prima ff spero vi piaccia
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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capitolo 26




POV EDWARD

Quando ho visto Bella a terra in preda al dolore e agli spasmi, mi sono terrorizzato, cosa le stava accadendo? Chi le stava facendo del male? Perché non sono riuscito a difenderla, perché non sono andato con lei facendomi convincere ad andare in mensa? La voce di ieri è collegata al dolore della mia amata?
"Ed...w...ar...d ahhhhhhhhh" Dovevi riprendermi, subito i miei fratelli mi hanno affiancato e sono inorriditi.
"Mi dispiace Edward, non ho visto niente, se lei a lo scudo alzato non riesco a vedere nulla." "Non preoccuparti Alice, ora dobbiamo subito correre a casa, Jazz chiama Carlisle e digli di tornare immediatamente a casa."
La presi tra le braccia e iniziai a correre più forte che potevo. Perché non potevamo essere felici? Perché tutto a noi, tutto alla mia Bella?
"Bella, amore mi senti? Stiamo andando a casa, amore parlami, per favore dimmi chi ti ha fatto questo, dimmi dove senti dolore. Amore mio."
In pochi secondi arrivammo a casa e ci accolse Esme molto agitata. Distesi Bella sul divano e subito dopo arrivò mio padre.
"Cosa è successo?" Chiese mentre si avvicinava a lei per prenderle il polso, intanto io cercavo di tenerla ferma, perché nel dolore si agitava molto ed avevo capito che più si agitava e più provava dolore.
Gli altri parlavano, io non ascoltavo nessuno, iniziai a singhiozzare, non potevo vedere il mio unico amore in quelle condizioni, ma purtroppo ero un dannato e non potevo versare lacrime. Abbracciavo spasmodicamente il suo corpo al mio e i singhiozzi non mi abbandonavano, come non abbandonavamo mia madre e le mie sorelle. Ad un certo punto smise di dimenarsi, con fatica aprì gli occhi e mi accarezzò una guancia. "Non piangere, amore mio." Detto questo svenne tra le mie braccia, era stanca così la portai in camera mia per farla riposare. Non permettevo a nessuno di entrare, non permettevo a nessuno di avvicinarsi, ci dovevo essere solo io al suo fianco, lei aveva bisogno solo di me ed io avevo bisogno solo di lei. So che è così, siamo indissolubilmente legati, uno è parte dell'altro.
Dopo non so quanto tempo aprì gli occhi, l'abbracciai con tutta la forza che avevo e lei fece lo stesso con me. Le chiesi cosa era successo, ma non ricordava nulla, solo che stava andando in bagno quando improvvisamente un forte dolore la colpì e più si agitava e più stava male, ma dovevo capire chi le ha provocato questo dolore.
Dopo un pò tutti vennero ad abbracciare il mio amore e raccontò nuovamente cosa le era accaduto. Tutti cercavano di fare delle teorie, ma nessuno arrivava a capo di nulla, solo mio padre pensò a qualcosa di strano, ma non indagai oltre, ora dovevo pensare alla mia piccolina, così le diedi un bacio a fior di labbra prima che tornasse a dormire, ma lei mise su un affascinante broncio ma subito mi feci prendere dalla paura.
"Cosa c'è? Stai di nuovo male?" Chiesi in preda al panico.
"Ti sembra il modo di baciare la tua ragazza?" Sorrisi sghembo, il sorriso che dedicavo solo a lei e che le faceva battere forte il cuore.
" Hai ragione, mi faccio subito perdonare." Immediatamente mi fiondai sule sue labbra e il bacio iniziato in modo casto, si stava trasformando in ben altra cosa. La volevo, la desideravo, soprattutto sapendo le emozioni che mi regalava, ma non era il momento, lei e la sua salute prima di tutto. A fatica dopo qualche minuto ci staccammo entrambi ansanti. "Ora dormi amore mio." Le diedi un bacio sulla testa, si accoccolò tra le mie braccia, io l'abbraccia possessivamente in vita e si addormentò. Adoravo vederla dormire, e adoravo vederla dormire su di me.
Dopo un paio d'ore mio padre mi avvertì, tramite pensiero, di svegliarla per farle mangiare un brodino che le aveva preparato Esme.
"Amore, amore." Il respiro e il battito cambiarono, aprì lentamente gli occhi, intanto io avevo portato il mio viso all'altezza del suo, volevo che la prima cosa che vedesse fosse il mio sguardo carico d'amore. Sono stupido lo so, ma sono tremendamente innamorato.
Appena aprì gli occhi si accorse subito di me e mi regalò un sorriso dolcissimo, non le avevo mai visto quel sorriso ed il fatto che fosse rivolto a me mi fece innamorare ancora di più. Non credevo che si potesse amare sempre di più una persona, ma questo fino a quando non l'ho incontrata.
"Ciao dormigliona. Sei bellissima." "Ciao mio principe." Sorrisi a quelle parole e subito lei mi mise su di me e mi riempì il viso di dolci baci. Faceva scorrere le sue mani sul mio corpo e le sue carezze mi infuocavano. I suoi baci mi mandavano in paradiso e all'inferno nello stesso momento. Iniziai a baciarle il collo, mentre con un colpo di reni capovolsi la posizione portandola sotto di me e tenendomi sulle mia braccia per non pesarle. Iniziai ad accarezzarle una gamba dal basso verso l'alto e una volta arrivato al ginocchio, gliela alzai e la misi a circondarmi la vita. Intanto lei mi stava baciando il petto nudo...nudo? Ma quando mi aveva tolto la camicia, meglio non indagare. Le accarezzavo i fianchi e lentamente, mentre le baciavo il collo e lei ansimava e gemeva il mio nome mandandomi ancora più in paradiso, iniziai a sollevarle la maglia fino a toglierla, trovandomi così con il suo seno avvolto in un reggiseno di pizzo blu. "Ti ho detto che adoro questo colore su di te?" Le mormorai roco all'orecchio, facendola eccitare ancora di più. "E' per questo che lo indosso." Mi sentii felice, lei indossava il mio colore preferito per compiacermi. Mi avventai nuovamente sulle sue labbra.
"Ehi coniglietti, se vi volete separare un pò, Bella deve mangiare prima che si freddi tutto e poi papà ha detto che sarebbe meglio rimandare le vostre attività di coppia a domani, così Bella si riposa. Inoltre vi conviene vestirvi, sai Rose sta mantenendo Esme per evitare che venga qui a farti a pezzi Ed, perché ti stai approfittando della tua ragazza che oggi non è stata bene, perciò Bella se vuoi che il tuo fidanzato sia ancora intere e...prestante, vi conviene fare come vi ho detto." Se fossi umano sarei peggio di un pomodoro, ma Bella ha raggiunto un  rosso innaturale, così è arrossita per entrambi. Mi volto imbarazzato verso Alice, ma sono ancora sopra a Bella, per fortuna siamo ancora mezzo vestiti ed è una donna, non mi sarei fermato se fosse entrato nuovamente Emmett e avesse visto nuovamente la mia compagna nuda. "Sono venuta io proprio per evitare che tu facessi a pezzi Emmett, poi Rose si sarebbe molto arrabbiata e avrebbe dato fuoco alla tua Aston Martin, poi tu avresti litigato con Rose ed infine Esme avrebbe staccato un braccio ad entrambi." Quella ragazza è incredibile, però grazie a lei abbiamo evitato un bel casino.
"Ehi perché volevi farmi a pezzi?" Tuona dal salotto il mio fratello orso. "Niente che ti riguardi orso stai tranquillo. Edward che ne dici di scendere  da sopra la tua Bella?" Ecco un altro momento di grande imbarazzo, ed ecco che al posto della faccia, Bella ha un semaforo rosso. Senza dire una parola scendo e vado verso Alice a prendere il vassoio, lei me lo lancia ed io lo prendo tempestivamente al volo. "Alice, ma che diavolo fai?" "Fratellino, ma i riflessi? Poggia il vassoio sul letto e poi puoi uscire. Roseeee vieni dobbiamo parlare tra donne. Ed sei ancora qui? Sciò, sciò." Mi sta cacciando dalla mia camera? Non mi accorgo neanche che Rose mi ha spinto fuori e mi ha chiuso la porta in faccia. "Alice, Rose, quella è la mia camera, uscite immediatamente." La porta si riapre e compare una furente Alice, indietreggio davanti a quel suo sguardo infuocato.
"Della frase: esci dalla camera che dobbiamo parlare tra donne, cosa non ti è chiaro?" "E' tutto cristallino." Dissi deglutendo, quando Alice faceva così era meglio stare alla larga. "Bene ed ora sparisci." Mi dice ringhiando e mi avvio nel salotto dove ci sono i miei fratelli che giocano alla play.
"Eddino ciccino, perché sei senza maglia? Belli porcellina ti ha spogliato?" Dannazione, ho dimenticato di non avere la maglia, ma con una mia occhiata Emmett non continua però si sganascia dalle risate insieme a Jasper ed io mi irrito ancora di più. "Jasper sapevi che tua moglie è completamente pazza? Mi ha cacciato dalla mia camera e Rose le ha dato man forte spingendomi via e sbattendomi la porta in faccia. Ho seri dubbi pure sulla sanità mentale di Rose." Ad un certo punto, due immagini agghiaccianti mi arrivano in testa, in una c'è rose che mi fa tenere formo da Emmett e davanti ai miei occhi prima brucia la Volvo e poi lentamente fa a pezzi la Aston Martin per poi bruciarla, nell'altra C'è Jasper che mi tiene fermo ed Alice che distrugge il mio pregiatissimo pianoforte. Divento una statua di ghiaccio e di paura, ma la cosa che più mi stupisce è che i miei fratelli aiutano terrorizzati le loro mogli. Dove è finita la coalizione maschile? E il sostegno tra fratelli? E' andata a farsi friggere. Guardo con tristezza i miei fratelli e mentalmente mi chiedono cosa è successo. "E' successo che siete dei traditori, ecco cosa è successo, ma voi la coalizione maschile, l'amore fraterno dove lo avete buttato?" Capiscono che le loro mogli mi hanno minacciato e se la ridono. "Fratellino forse non sono le nostre mogli ad essere pazze, ma tu." Fulmino Jasper con lo sguardo e loro incuranti riprendono a giocare, mentre io resto presto attenzione alla conversazione tra donne.
"Allora Bella, come va con mio fratello?" "Alice, benissimo." Le risponde con uno sguardo adorante nei miei confronti e un sorriso mi sorge spontaneo. "E dicci Bella a letto com'è? Sai anche se ha centodieci anni non è mai stata con nessuno e se avesse sbagliato qualcosa potremo chiedere al mio scimmione e a Jasper di dargli dei consigli." Ma di cosa stanno parlando? "Come sta messo nostro fratello?" I miei fratelli sono piegati in due dalle risate, Bella ed io siamo due statue, non ci muoviamo, non respiriamo, non parliamo. Ad un certo punto Bella si alza e scende venendo verso di me, io l'accolgo tra le mie braccia e la stringo forte.
"Amore sei consapevole di avere delle sorelle pazze?"
"Si." "Sei anche consapevole che sono delle pervertite?"
"So anche questo." "Andiamo a casa mia? Staremo più tranquilli senza di loro." "Si amore sono d'accordo con te." Velocemente la presi in braccio e le gettò un urlo di sorpresa. "Non ti devi stancare." In parte è vero, ma ho bisogno di sentirla tra le mie braccia.
"voi due fermatevi." Tuonarono insieme Alice e Rose da sopra le scale. "A chi avete dato delle pazze?" Iniziò Alice..."E delle pervertite?" Concluse Rose. "A voi, non è normale chiedermi se vostro fratello è capace o meno e chiedermi come sta messo. Se io vi chiedessi se sono prestanti e capaci i vostri compagni cosa mi rispondereste?" Brava il mio amore. "Ma è diverso." Si difesero le due. "Cosa è diverso? Vi ho rivolto le stesse domande che mi avete rivolto voi." Con quello sguardo da angelo potrebbe ingannare chiunque. "Ora possiamo andare Edward." Mentre mi volto per uscire di casa, mi fa fermare e la guardo interrogativo. "Alice, Rose un'ultima cosa, Edward è moooolto prestante ed anche moooolto capace." E tutte e tre si misero a ridere. La guardo allibito ed imbarazzato.  "Che c'è, mi vanto di ciò che è mio, è un reato?" Diniego con la testa e mi metto a ridere, e mentre corro inizio a parlare.
"Allora io sarei moooolto prestante e moooolto capace?" Subito diventa rossa. "Certo, e il fatto che tu sia un indistruttibile ed instancabile vampiro  ti da molti punti." "E così vado bene solo perché sono un vampiro instancabile e indistruttibile?" Le chiedo una volta arrivati a casa sua. "Ovvio." Mi dice ridendo, allora la butto sul divano ed inizio a farle il solletico ovunque e lei mi chiede di smetterla con le lacrime agli occhi. "Devi farti perdonare." "Va bene mio instancabile ed indistruttibile amore." Non volevo sentire altro, mi tuffo sulle sue labbra, la prendo in braccio e l'appoggio contro il muro, lei incrocia le gambe dietro la mia schiena e si inarca per concedermi maggior spazio sul suo collo.
"Credo...che...sarebbe...ahhh...meglio...mmm...fermarsi." Riesco a dirle ansante, sono già al punto di non ritorno ma sei lei mi dicesse di fermarmi lo farei immediatamente. "Io...ahhhh si...credo...che...mmm...sia...mmm...meglio...continuare." Detto questo lasciamo perdere i discorsi e ci amammo su quella parete per molto tempo, e poi continuammo ad amarci sul tappeto vicino il camino.
Ero in paradiso, ecco dove mi trovavo. Il mio amore dormiva nuda sul mio corpo, anch'esso nudo, con la testa sul mio petto e le braccia dietro il mio collo, mentre io la guardavo incantato e facevo scorrere lentamente le mie mani sulla sua schiena per cercare di rilassarla il più possibile.
"Edward...mmm...ti amo." Che tenera, mi sogna sempre e mi ripete sempre di amarmi, anche mentre dorme.
Dopo un pò si sveglia e mi fissa raggiante. "Ciao amore. Sto ancora sognando?" "???No sei sveglia."
"Allora non sto immaginando il tuo bellissimo corpo sotto il mio, completamente nudo, ma se è un sogno per favore non svegliarmi." Iniziai a ridere. "No amore sei proprio sveglia e non è un sogno è solo la realtà." Allora questa realtà mi piace più del lecito." La stringo di più a me.
"Amore devi andare a caccia, hai delle occhiaie che fanno paura e i tuoi occhi sono molto scuri. Ora ci facciamo una doccia, poi andiamo a casa tua e ti aspetto lì." Oh no, no, no. "No amore non ti lascio sola, non dopo quello che è successo a scuola." "E poi quando domani andiamo a scuola che fai? Pranzi con Mike Newton?" "Mmm non sarebbe una cattiva idea, anzi potrei pranzare con tutti i ragazzi della scuola così non ti guarderebbero più e non farebbero più certi pensieri su di te." Oh si, sarebbe bellissimo, ma il mio amore mi guarda con occhi omicida. "Scherzavo, scherzavo. Fatto sta che non ti lascio." "Allora ci saranno due alternative, la prima è quella che io, o qualcun altro, vada per il bosco a cercarti un puma e te lo porto a casa, - e le lancio un'occhiataccia, - la seconda è che non arriverai più a controllare la sete e ti ciberai di me, dato che sono la tua cantante." Mi irrigidisco, io non farei mai una cosa del genere, veramente pensa questo? Ora sento tanto dolore e lei lo capisce dal mio sguardo e dal fatto che mi sono spostato da lei e mi sono alzato dandole le spalle. "Amore, - mi abbraccia da dietro poggiando il suo seno sulla mia schiena, - io non penso che tu lo faccia veramente, ti ho sentito prima, però sai che le nuove attività che abbiamo intrapreso ti portano via energia e se vogliamo continuare con queste sane attività di coppia credo che sia giunto il momento che tu ti nutra, altrimenti non sarai più il mio instancabile ed indistruttibile amore." Ho capito, vuole solo il mio bene, faccio un leggero sorriso, ma continuo a fare l'offeso, adoro ilo contatto tra i nostri corpi nudi e adoro il fatto che cerca di farsi perdonare dandomi tanti bacetti dietro la schiena, per poi risalire sul collo e verso il lobo e da lì ho perso la ragione. Mi volto rapidamente e vedo solo eccitazione nei suoi occhi e so che lei vede la stessa cosa nei miei. Mi salta in braccio, vado verso il tavolo della cucina, con una mano faccio cadere tutto a terra e la passione prende il sopravvento facendoci amare come mai era accaduto.

"Amore, non so cosa sia accaduto prima, ma dire che è stato sconvolgente è poco, neanche wow rende l'idea." "Oh amore mio, sei stata sublime. Però forse hai ragione devo andare a caccia, ma appena torno..." Lascio la frase in sospeso. "Ma amore io non vedo l'ora che tu torni, perciò prima vai e prima saremo di nuovo insieme."
Detto questo ci vestiamo e ci dirigiamo con calma verso casa mia, vogliamo assaporare il momento.
"Amore, ma non è che stiamo diventando due ninfomani?" Scoppio in una fragorosa risata. "No amore stai tranquilla. Ma se pensi questo potremmo ridurre le nostre sane attività di coppia." Conosco la risposta, anche se ho paura che mi dica di si. "Oh ma non ci penso nemmeno." Sono sollevato.
Arriviamo a casa e non c'è nessuno, ma un biglietto mi avvisa che sono andati a caccia e che torneranno entro le 21:00, bene sono le 20:30, torneranno tra poco. Vado a cambiarmi e dopo un bacio passionale alla mia donna mi immergo nella foresta.
Ero proprio assetato, infatti due puma e tre cervi dopo posso ritenermi soddisfatto e mi avvio a casa controllando l'ora, le 22:00 non ci ho impiegato tanto, così corro verso la mia Bella.
Quando sono nei pressi della casa sento una serenità unica, il mio cuore è gonfio d'amore e sento anche una melodia bellissima, mai sentita prima, qualcuno sta suonando il mio piano e so anche chi è quel qualcuno. Con un sorriso sulla faccia entro in casa, tutti sono rapiti nell'ascoltarla non avevo mai sentito qualcuno suonare così, lo fa con passione, amore, dolcezza. Appena avverte la mia presenza fa un sorriso, ma continua a suonare con gli occhi chiusi e si sposta sullo sgabello per farmi sedere. Non me lo faccio ripetere due volte e da Claire de Lune, passa alla ninna nanna che ho scritto per lei. Suonata da lei, è più dolce, e più tutto, sono folgorato dalla bellezza che aleggia intorno a lei in questo momento. Lei è sempre bellissima, ma ora con gli occhi chiusi, il sorriso sulle labbra e concentrata a suonare, sembra un angelo, il mio angelo. "Suona con me." Resto stupito dalla sua richiesta, ma faccio come mi ha chiesto ed insieme  suoniamo la sua ninna nanna, ed è uno spettacolo. Tutti ci ascoltano estasiati.
"Edward io pensavo che un pianista migliore di te non ci fosse ma devo essere onesta, lei è molto più brava di te."
"Fratellino, hai trovato un osso duro."
"E' meravigliosa, insieme poi siete stupendi."
"Una sola parola: unica."
"Ed figliolo non offenderti, ma è molto più brava di te, però questa ninna nanna suonata insieme è spettacolare. Sono orgoglioso di te."
"Ah che belle emozioni."
Sorrido ai pensieri di tutti, è vero è molto più brava di me, io che credevo che, modestamente, non ci fosse nessuno più bravi di me, mi devo ricredere, è spettacolare ed è tutta mia.
Finito di suonare si volta sorridente verso di me, mentre tutti ci fanno un piccolo applauso.
"Sei bravissima, so quanto ti sia costato suonare e grazie per aver voluto suonare con me."
"Io inizialmente ho suonato per te, per te farei di tutto. Ti amo."
""Ti amo." Con un leggero bacio suggelliamo il nostro amore e poi per la delizia dei nostri parenti riprendiamo a suonare, incuranti del pericolo che osserva la mia Bella.
   
 
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