Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Ginnever    27/09/2010    5 recensioni
Hermione stette in silenzio.
“Cosa vuoi da me Malfoy?”
“Quello che vuoi tu da me, Granger. Non credere di essere diversa.”
“Io non sono come te.”
“Come vuoi, non mi importa tanto."
Hermione guardò in basso.
Malfoy si avvicinò e con una mano le sfiorò il mento.
“Puoi provare a convincerti quanto ti pare, ma alla fine, dopotutto, noi due non siamo poi così diversi.”
*Salve a tutti! Spero d avervi incuriosito almeno un po'^^ spero che chi leggerà recensirà.. è la mia prima long fic con questo pairing e mi servirebbero consigli!^^ Grazie, Gin
Genere: Romantico, Suspence, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Ginny Weasley, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Incontri - Accordi - Inaspettati





















Blaise Zabini si alzò presto quella mattina. Aveva aperto gli occhi alle sei in punto, cosa che non gli succedeva da molto tempo.

Decise di fare una passeggiata nel parco e godersi i pensieri della serata precedente, quando gli caddero gli occhi su una foto dei suoi genitori sul comodino.

Erano belli: sua madre scura di carnagione e due occhi bellissimi da cerbiatta e i capelli riccioli che le incorniciavano il viso delicato, ma forte, suo padre molto alto, i capelli bruni e gli occhiali sul naso con l’espressione del tipico Medimago del San Mungo, premuroso e severo allo stesso tempo.

Subito qualcosa impedì a Blaise di respirare e lo sguardo gli si fece rabbioso. Si morse un labbro e questo prese a sanguinare. Afferrò la foto con una mano e con l’altra l’accarezzò dolcemente.

Gli mancavano da morire i suoi genitori. Non li aveva praticamente mai conosciuti. Adesso gli sarebbero serviti i loro consigli sulle ragazze.
Sorrise amaramente e una lacrima bagnò il vetro della foto.

Ripose sul comò la cornice e il ricordo di un aneddoto su di loro raccontato dalla nonna lo fece sorridere. Si vestì e tastò la tasca dei jeans in cerca della bacchetta, senza trovarla.

Si abbassò e la trovò sotto il letto - come diavolo c’era finita? -. La prese ma qualcosa attirò la sua attenzione: un foglio bianco e una penna accanto ad esso. Li osservò un momento poi gli venne un’idea.

Li afferrò sorridendo, scrisse qualcosa sul foglio e uscì dalla stanza.
























Hermione Granger era sempre spiccata per il suo ligio comportamento e la sua fissazione per il voler seguire le regole a tutti i costi. Tutte cose per cui non sarebbe sicuramente stata ricordata quella notte.

Infatti, tutta trafelata, stava correndo per i corridoi del castello, tentando di tornare in Dormitorio senza essere vista da alcun professore che avesse avuto una notte insonne.

Raggiunse facilmente il corridoio della Sala Comune, ma in una curva la bacchetta le cadde di mano.
Con un’imprecazione Hermione la raccolse, e quando si alzò nuovamente tirò un urlo.

“Ehi, tranquilla, sono Zabini!”

Hermione si portò una mano alla bocca, poi al petto.

“Ma sei pazzo?! Che ti salta in mente di sbucare così all’improvviso e… e gironzolare per i corridoi a quest’ora?”, disse guardandosi attorno in cerca di Gazza.

Blaise ghignò.

“Da che pulpito.”
Hermione avvampò all’istante e non rispose. Si sistemò la divisa e i capelli.
Poi lo guardò con aria indifferente.

“Che cosa ci fai qui?”, chiese, poi lo sguardo le cadde su un graffio sul labbro che sapeva di pugno in faccia. Decise di non dire niente.
Blaise non si accorse che Hermione aveva notato la sua ferita e le rispose molto tranquillamente.

“Cercavo proprio te, Granger. Devo chiederti un favore.”
Hermione lo guardò con aria sospettosa, ma poi decise di ascoltarlo.


























Hermione entrò nel Dormitorio, sperando di trovare ancora Ginny dormiente sul letto al piano di sopra, ma s’imbattè proprio nella rossa appena passato il buco del ritratto.

“Hermione? Che cosa… ? - ma nel giro di un millesimo di secondo, capì - Oh!!”
Ginny rise e l’abbracciò con entusiasmo, lo spazzolino ancora tra i denti.
“Allora? Devi raccontarmi qualcosa?”, la incalzò maliziosamente.

La riccia era di nuovo rossa come un peperone, ma non si astenne dal raccontare tutto alla sua migliore amica, anche perché era la fautrice di quello che era successo la sera precedente.
A parte un particolare.

“Perché non gliel’hai chiesto?”
Hermione pensò al motivo per cui non gli aveva domandato perché era venuto a cercarla nella loro Sala Comune, ma alla fine decise che c’era solo una soluzione.

“Perché non voglio saperlo davvero. Ieri notte, con lui, mi sono sentita perfetta. Era tutto ciò di cui avevo bisogno e ora come ora non mi manca niente.”

Ginny sorrise dolcemente.
“Sono proprio contenta, testolina!”, disse, gettandole le braccia al collo.


Hermione stette per chiederle come andava con Blaise, ma si bloccò. Il Serpeverde le aveva fatto promettere di tenere la bocca chiusa e fare ciò che le aveva chiesto.
Eseguì alla lettera i suoi ordini e chiese all’amica di andare insieme a fare colazione.

“Certo! Mi preparo e in un attimo sono da te.”, detto questo, Ginny corse in Dormitorio a cambiarsi.





















La mattinata passò veloce, tra Trasfigurazioni e Pozioni andate male e l’ora di pranzo arrivò in fretta per gli alunni di tutte le case, che si riunirono affamati in Sala Grande al suono dell’ultima campanella.

Tutti, tranne due Grifoncine, che si erano date appuntamento in Sala Comune per cambiare i libri delle lezioni del mattino  in quelli per il pomeriggio; ma Hermione Granger stava tardando, cosa assolutamente non da lei.

Quando Ginny la vide spuntare dal Buco del Ritratto, fece un sospiro di sollievo.

“Pensavo ti avessero rapita gli alieni, Granger!”
Hermione, col fiatone, le corse incontro.
“Scusa, Ginny, mi ha fermato Draco e sai che per me è difficile resistergli.”

La rossa sorrise poi prese la borsa. Hermione la osservò, poi le venne un’idea.
“Devo andare a cambiare i libri assolutamente! Torno subito.”
E sparì per le scale.

Una volta da sola al piano superiore, Hermione estrasse il biglietto di Blaise per Ginny e lo posò sul comodino.
Sorrise e prese i libri per il pomeriggio appoggiati sul letto.

Scese, tronfia, e con un sorriso da ebete stampato in viso disse alla migliore amica: “Ora possiamo andare.”


Entrarono in Sala Grande per ultime e giusto due persone lo notarono, oltre a tutti i curiosi che la sera prima avevano assistito alla rissa tra il Serpeverde e Ronald.

Blaise Zabini, che dall’altra parte della Sala rivolse uno sguardo complice alla riccia, la quale gli fece l’occhiolino, e Ron, che appena notò la compagnia della sorella, si alzò e abbandonò il pranzo, il piatto pieno di carne nascosto dietro il mantello.

Ron le passò accanto senza degnarla di uno sguardo e Hermione ne fu molto triste.
Ginny le strinse la mano e le sorrise per consolarla.

“Dai, sediamoci vicino a Harry.”
Il ragazzo le salutò calorosamente, mentre con un occhio spento guardò il suo miglior amico sparire dietro la porta della Sala Grande.


Hermione era troppo impegnata a pensare alla fine che stava facendo la sua amicizia con il rosso per accorgersi delle occhiatacce e dei commenti di cattivo gusto che stava ricevendo.

Ginny le prese la mano sotto il tavolo e le sorrise calorosamente. Era proprio ciò di cui ora aveva bisogno.




















AUTRICE:

Salve a tutti! Vi è piaciuto? Spero di sì. ^^

Ho deciso che aggiornerò ogni lunedì se troverò il tempo ^^ Ci tengo a essere puntuale, ma come vi ho detto quest’anno sarà durissimo per me!

Detto questo, passiamo ai ringraziamenti ^^


ladylala: Ciao! Sono contenta che ti piaccia^^ questo capitolo ti è piaciuto? Spero di ritrovati anche più avanti! Bacioni, Gin


daffodil: Ciao! Grazie dei complimenti e perché leggi la mia storia ^^ mi fanno sempre piacere nuove lettrici! Anch’io ho sempre ammirato Blaise, ma più che dal libro originale, anche dallle altre fic, che mi hanno ispirato xD adoro questo personaggio, lo trovo tenebroso, simpatico e solare allo stesso tempo. Il mio è molto profondo, anche per motivi che scoprirai più avanti! Al prossimo capitolo, un bacio, Gin


Rosa di cenere: grazie mille per i complimenti tesoro! Sei sempre carina, anche senza aggettivi ;) eh  lo so, ma la vita fuori dal mondo virtuale è molto più diffiile di quanto si pensi! Purtroppo sarà un anno duro per me , ma cercherò di fare tutto, prometto! Un bacione, Gin


_zafry_: ciao! Bene grazie, tu? ^^ Sono contenta che ti sia piaciuto ^^ La domanda che Hermione voleva farle era chiedere a Draco perché fosse venuto acercarla in Dormitorio. Capisci certamente che Draco non avrebbe saputo dare una risposta esauriente senza mentire, dato che il suo orgoglio è troppo grande per ammettere che voleva davvero vederla. Ora sono stata più chiara? ^^ al prossimo, Gin

Skitty: Grazie mille! Spero che ti sia piaciuto anche questo! Un bacione, Gin


barbarak: ciao! Ahahah grazie mille, Ginny sa essere terribile quando vuole! Comunque sì, ùdraco presto si deciderà  Hermione ne sarà felice ^^ ma non ti dico altro va! Un bacio, Gin
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ginnever