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Autore: PsicoSoul    28/09/2010    1 recensioni
Ragazzi, questo racconto non è ASSOLUTAMENTE sugli artisti musicali. e' un racconto e bom xD. solo che racchiude delle canzoni, da qui deriva il titolo. sempre Marth, sempre Io.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Vita E’ Solo Una Canzone.

 

Beautiful Night – Elisa.

Eccola arrivare a casa. Piccola Marth. Correi in camera sua, non vede nessuno in quella troppo grande abitazione. Solo il fratello che si sta preparando per l’esame all’università. Da una veloce occhiata al suo piccolo e rotto cellulare, ricordando divertita tutti i voli che aveva fatto. Un messaggio da Math:

“Ehi Martholina, stasera riesci ad uscire a mezzanotte come sempre? Sperando che tuo fratello ti copra. Ciao. Ps, il posto lo sai”.

“Lui sì che sa come tirarmi su il morale” pensa l’emotta divertita, mentre scrive una risposta.

“spero solo che Simon..”pensa lei. “Simon vai a dormire dalla ragazza stasera?” chiede al maggiore. “Sì scimmia, lo so cosa hai intenzione di fare, non posso coprirti stasera, ma comunque so che papà va in Croce Rossa e domani mamma fa mattino, quindi andrà a letto presto. Prima o poi ti beccano e io piangerò la mia pulce adorata” detto così prepara lo zaino, stampa un bacio sulla fronte della sorellina ed esce. Marth non fa in tempo neanche a dirgli un ciao.

La serata con la madre si trascina lenta, forse perché aspetta con ansia la mezzanotte? Infatti ,aspettando aspettando, quell’ora arriva, e , come sempre, riesce a sgattaiolare fuori casa. “Mi sento sempre una ladra, e mi sento tremendamente in colpa nei confronti di mia madre” pensa la fuggitiva “Marth sei troppo buona, passi solo un po’ di tempo con Math” si risponde mentalmente.

Arriva velocemente nel suo posto, nel loro posto. Il Castello, ne ho già parlato, se non sbaglio.

Si ferma, osserva Math, lui ancora non si è accorto di lei. “Che bello che è..” pensa irresponsabilmente lei. In effetti tutti i torti non ce li ha. Math è un ragazzo forse troppo basso per la sua età. La carnagione scura, come se fosse perennemente abbronzato. I capelli sono marroni tendenti al nero, tenuti lunghi e sistemati con del gel. Ha degli occhi profondi , traditi da quelle occhiaie che solcano il viso di un ragazzo forse troppo piccolo per quello che ha vissuto.

La piccola stella nera inciampa, come di suo solito , provocando piccolo rumore, che in quella notte buia e silenziosa sembra un tuono. Math si gira spaventato e la fissa divertito. “Allora Martholina, sei arrivata alla fine eh.” Dice ridendo. Lei odia quel soprannome, lo odia. “Math non chiamarmi Martholina” gli risponde, sapendo che tanto lui non cederà mai. “La mia Martholinaaaa” la canzona lui. Math fa finta di non ascoltarlo. L’amico dopo un po’ si stanca di prendere in giro quell’ombra che non reagisce. Prende il cellulare e mette una canzone.

 

“Beautiful night's
A beautiful night
My happiness come like sand in the wind
Oh i think i so a little poem
Falling off a star
Oh i think i saw it.”

Elisa canta:

 

“Notte bellissima

Una Notte bellissima,

la mia felicità va come la sabbia nel vento.

Oh penso che una piccola poesia

Sta cadendo come una stella.

Oh penso di averla vista.”

 

Math sorride, sa che l’amica ama questa canzone. La guarda, e nota che il suo viso luccica. Stropiccia un poco gli occhi e guarda meglio. Sta piangendo. “Cazzo Math, ma che diavolo ti è saltato in mente di mettere quella stupidissima canzone?! Cosa pensavi di fare?”pensa in preda dal panico lui. La guarda ancora. Lei si nasconde dietro quei piccoli boccoli che tanto odia, ma che per qualcuno sono stupendi.

Piano piano l’amico si avvicina e l’abbraccia, non sapendo cosa fare, cosa dire. I loro silenzi. Questo per loro è tutto. Saper ascoltare il silenzio dell’altro. Cosa c’è di più rumoroso di un silenzio? Niente. Si possono vedere e sentire i pensieri, si può intravedere tutto e niente.

Amano ascoltare i loro silenzi. Sono amici strani, ma sono grandi amici. Nessuno capisce come facciano a essere così… così naturali. Quel silenzio secondo Marth può valere più di centinaia di migliaia di parole.

Math si stacca un po’. E apre bocca, rompe il silenzio.

“ Tutto si sistemerà Martholina

“No Math, niente va come deve andare, niente. Lo capisci?”

“Si che lo capisco.”

“Grazie”

“Se vuoi lo uccido quello stronzo”

“No, grazie “ dice sorridendo lei.

Entrambi guardano l’ora, è tardi. Molto tardi. Math afferra la sua BMX e fa salire l’amica infreddolita sugli appoggi sulle ruote. E silenziosi come la notte scivolano piano piano verso i loro letti.

 

“Benissimo, oggi sono riuscita ad aggiungere ad entrambi i racconti, spero che siano di vostro gradimento! Vi ringrazio per i commenti, comunque queste sono cose realmente accadute, niente più niente meno. Bhe un bacio a tutti voi!

*Lei Di Periferia”.

 

 

  
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