La Vita E’ Solo Una Canzone.
Beautiful Night – Elisa.
Eccola arrivare a casa.
Piccola Marth. Correi in camera sua, non vede nessuno
in quella troppo grande abitazione. Solo il fratello che si sta preparando per
l’esame all’università. Da una veloce occhiata al suo piccolo e rotto
cellulare, ricordando divertita tutti i voli che aveva fatto. Un messaggio da Math:
“Ehi Martholina,
stasera riesci ad uscire a mezzanotte come sempre? Sperando che tuo fratello ti
copra. Ciao. Ps, il posto lo sai”.
“Lui sì che sa come
tirarmi su il morale” pensa l’emotta divertita,
mentre scrive una risposta.
“spero solo che Simon..”pensa
lei. “Simon vai a dormire dalla ragazza stasera?” chiede al maggiore. “Sì
scimmia, lo so cosa hai intenzione di fare, non posso coprirti stasera, ma
comunque so che papà va in Croce Rossa e domani mamma fa mattino, quindi andrà
a letto presto. Prima o poi ti beccano e io piangerò la mia pulce adorata”
detto così prepara lo zaino, stampa un bacio sulla fronte della sorellina ed
esce. Marth non fa in tempo neanche a dirgli un ciao.
La serata con la madre si
trascina lenta, forse perché aspetta con ansia la mezzanotte? Infatti ,aspettando
aspettando, quell’ora arriva, e , come sempre, riesce a sgattaiolare fuori
casa. “Mi sento sempre una ladra, e mi sento tremendamente in colpa nei
confronti di mia madre” pensa la fuggitiva “Marth sei
troppo buona, passi solo un po’ di tempo con Math” si
risponde mentalmente.
Arriva velocemente nel suo
posto, nel loro posto. Il Castello,
ne ho già parlato, se non sbaglio.
Si ferma, osserva Math, lui ancora non si è accorto di lei. “Che bello che
è..” pensa irresponsabilmente lei. In effetti tutti i torti non ce li ha. Math è un ragazzo forse troppo basso per la sua età. La carnagione
scura, come se fosse perennemente abbronzato. I capelli sono marroni tendenti
al nero, tenuti lunghi e sistemati con del gel. Ha degli occhi profondi ,
traditi da quelle occhiaie che solcano il viso di un ragazzo forse troppo
piccolo per quello che ha vissuto.
La piccola stella nera
inciampa, come di suo solito , provocando piccolo rumore, che in quella notte
buia e silenziosa sembra un tuono. Math si gira
spaventato e la fissa divertito. “Allora Martholina,
sei arrivata alla fine eh.” Dice ridendo. Lei odia quel soprannome, lo odia. “Math non chiamarmi Martholina”
gli risponde, sapendo che tanto lui non cederà mai. “La mia Martholinaaaa” la canzona
lui. Math fa finta di non ascoltarlo. L’amico dopo un
po’ si stanca di prendere in giro quell’ombra che non reagisce. Prende il
cellulare e mette una canzone.
“Beautiful night's
A beautiful night
My happiness come like sand in the wind
Oh i think i so a little
poem
Falling off a star
Oh i think i saw it.”
Elisa
canta:
“Notte bellissima
Una Notte bellissima,
la mia felicità va come la
sabbia nel vento.
Oh penso che una piccola poesia
Sta cadendo come una
stella.
Oh penso di averla vista.”
Math sorride, sa che l’amica ama questa canzone. La guarda,
e nota che il suo viso luccica. Stropiccia un poco gli occhi e guarda meglio. Sta
piangendo. “Cazzo Math, ma che diavolo ti è saltato
in mente di mettere quella stupidissima canzone?! Cosa pensavi di fare?”pensa
in preda dal panico lui. La guarda ancora. Lei si nasconde dietro quei piccoli
boccoli che tanto odia, ma che per qualcuno sono stupendi.
Piano
piano l’amico si avvicina e l’abbraccia, non sapendo
cosa fare, cosa dire. I loro silenzi. Questo per loro è tutto. Saper ascoltare
il silenzio dell’altro. Cosa c’è di più rumoroso di un silenzio? Niente. Si
possono vedere e sentire i pensieri, si può intravedere tutto e niente.
Amano
ascoltare i loro silenzi. Sono amici strani, ma sono grandi amici. Nessuno capisce
come facciano a essere così… così naturali. Quel silenzio secondo Marth può valere più di centinaia di migliaia di parole.
Math si stacca un po’. E apre bocca, rompe il silenzio.
“
Tutto si sistemerà Martholina”
“No
Math, niente va come deve andare, niente.
Lo capisci?”
“Si
che lo capisco.”
“Grazie”
“Se
vuoi lo uccido quello stronzo”
“No,
grazie “ dice sorridendo lei.
Entrambi
guardano l’ora, è tardi. Molto tardi. Math afferra la
sua BMX e fa salire l’amica infreddolita sugli appoggi sulle ruote. E silenziosi
come la notte scivolano piano piano verso i loro
letti.
“Benissimo, oggi sono
riuscita ad aggiungere ad entrambi i racconti, spero che siano di vostro
gradimento! Vi ringrazio per i commenti, comunque queste sono cose realmente
accadute, niente più niente meno. Bhe un bacio a
tutti voi!
*Lei Di Periferia”.