Fanfic su attori > Cast Twilight
Segui la storia  |       
Autore: amy_m88    29/09/2010    1 recensioni
Lei, 22 anni; Lui, anni 24..
Lei, crede nel vero amore; Lui, vive d'avventure..
Lei, è single; Lui, è stato lasciato, abbandonato..
Lei, io, Amy; Lui, lui, lui!
Amy è a Parigi; Lui è a Parigi..
Quando il passato bussa alla porta lei risponderà. Risponderà perchè deve rispondere, o no?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie '..Così Lontani..'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Eccomi pronta per un nuovo aggiornamento, ringrazio chi continua a leggere! J

Per chi volesse nelle originali “Katherine Houston” vi aspetta.. ma ora vediamo cosa succede per le vie di Parigi in un giorno di Maggio.. buona lettura! Fatemi sapere…  

 

Capitolo 18 – Alfa e Follia


Sono fuori! Dal bar s’intende!
Perché la follia mi fa compagnia da ventidue anni. Sarebbe più corretto dire ventuno anni e sette mesi; il senso comunque non cambierebbe!
La follia è la mia compagna di viaggio da una vita!

In questi ultimi mesi però, la parte folle di me ha preso il comando. 
Perché, da marzo, sono entrata nel tunnel Rob Mazza King grazie ad un commento sui vestiti nuovi dell’imperatore Raoul. Perché anche Bova ha quel certo non so che Tassano! 
Perché da Marzo conosco persone come Caterina, Mia, Haley, Alice, Julie. E compagnia bella…
Grazie a loro ho scoperto una parte nuova di me. Nuova, perché si era magistralmente nascosta per venti anni. Nascosta, perché la follia fa parte di noi in quanto essere umani. 
Il teologo, umanista, filosofo Geert Geertsz (è il Galileo Galilei olandese, quest’uomo) non ci avrebbe scritto un libro, altrimenti!
Grazie a Robert Pattinson, ho scoperto di non essere l’unica ventenne nel mondo ad amare Pride and Prejudice; e quella mazza di gentiluomo che risponde al nome di Fitzwilliam Darcy. Anzi, sarebbe più corretto ringraziare la saga della Meyer; perché è grazie ai suoi libri che mi sono ritrovata nel tunnel Rob Mazza King. In un tunnel che dovrei abbandonare.
In questi ultimi mesi ho scoperto che il mondo virtuale può unire più di un bar. 
Perché se è vero che in un bar vedi le persone in faccia ( altrimenti detto parlare a quattrocchi, che è meglio); è altrettanto vero che potresti viaggiare lontano anni luce da loro, senza guardarle davvero.
Lo stesso ( o il contrario) dicasi per quel mondo virtuale, che virtuale non è!
E’ una verità universalmente riconosciuta che le persone sono fisicamente lontane; lontane, anche quando si ha l’impressione di essere ad un ricevimento! Okay, ricevimento è un termine antico e preistorico.
Lontane, anche quando si ha l’impressione di essere tutte intorno allo stesso tavolo. In attesa delle coppe gelato che hai ordinato due ore prima!
Forse sarò l’unica a pensarla in questo modo ( sicuramente, l’unica ad esprimersi in un non-italiano)! Però è questo quello che credo! 

In questi mesi ho scoperto che le vere amiche ti vengono incontro anche quando non lo richiedi esplicitamente. 
Perché l’amicizia è quel tacito accordo di stima, rispetto e fiducia; tra menti folli.
Perché puoi parlare a ruota libera senza essere giudicato; perché seguiranno le tue idee senza chiedere spiegazioni; perché la miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta. Perché il linguaggio non verbale dice molto più del verbo stesso. 

Perché, ci sono tanti perché!

Io, Amy, ringrazio ciascuna di loro; perché tutte mi hanno aiutato e mi stanno aiutando, anche inconsapevolmente! E l’aiuto inconsapevole è il migliore che si possa ricevere ( o dare) ! Ma che sto pensando? Oh cielo…
Prima o poi metterò tutto questo per iscritto! E allora, avrò la conferma di essere completamente in fase Alfa. 
E tanti cari saluti ad Elinor Dashwood! Con l’augurio che viva felice e contenta con il suo adorato Edward Ferrars!
Anche se, devo ammetterlo, un’amica mi disse “Amy, finchè parliamo con i poster è normale; quando i poster rispondono… è in quel momento che bisogna iniziare a preoccuparsi!”
Il poster di Robert Pattinson non mi ha ancora risposto: non dovrei preoccuparmi!

Prima o poi metterò tutto questo per iscritto! E tanti carissimi saluti ad Elinor! 

“Amy, fermati!” oh caspio! Dimenticavo la cosa peggiore. “Miss Florent!”
“Buon compleanno, Rob!” battito cardiaco, non voglio sorprese. Sessantacinque al minuto. Non te ne concedo uno di più.
Perfetto, Amy! Adesso parli con il cuore. Cuore inteso come il muscolo grande come il proprio pugno situato nella parte sinistra della cassa toracica. Il muscolo costituito da atri e ventricoli. Perfetto, Amy! Davvero!
“Solo buon compleanno, Amy?” domanda fissandomi con il suo solito sguardo, uno sguardo che non ha nulla a che vedere con lo sguardo branzino. 
Guzzano e le sue critiche sono sempre comiche. Ciò che non piace a Guzzano piace a me. Se critica pesantemente un film, è sempre il primo che voglio vedere. Alessio Guzzano, è il critico cinematografico che recensisce i film in uscita su City. 
City è il quotidiano gratuito distribuito in quel di Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino e Verona. E’ il mio quotidiano gratuito preferito! 
Io vado a Milano per due soli motivi: primo, università Statale in Duomo; secondo, lettura del City in metropolitana. Peccato che il pomeriggio non riesca mai a recuperarne una copia. Se ho lezione dopo le tre, l’unico quotidiano che posso prendere è 24Minuti. E io non sopporto 24Minuti. 

“Solo buon compleanno, Amy?” ripete. 
“Non mi metto certo a ballare hic et nunc, Robert!” hic e nunc sono i miei migliori amici; dopo Alfa e Beta, che continuano a ballare la cucaracha. ComeChip ‘n Dale, che prendono amichevolmente in giro Donald. Quando ancora infanzia risplendea nei miei occhi ero abbonata al giornalino di Cip e Ciop, e adoravo le noci. Come erano rappresentate le noci! Incredibilmente grandi! Amavo Cip n Dale! 
“ Solo buon compleanno, Amy?” continua. E dicendolo, mi prende la testa tra le mani e posa le su labbra sulle mie. E’ un bacio veloce, leggero, dolce, Perugina! 
Un apostrophe rose dans la phrase je t'aime! 

“Sì, solo buon compleanno, Robert!” rispondo. Voltandomi verso la Tour Eiffel!

 

Quando rientro in hotel ( ancora non comprendo il motivo per cui, Jean Florent, abbia acquistato tranquillamente una tomba di famiglia; piuttosto che una casa nella città della Senna); Mathieu mi consegna la tessera della mia camera.
E’ tutto come avevo lasciato: Matt ha mantenuto la promessa. 
Il frigo bar è pieno. E pieno resterà, a meno che ad entrare in possesso della tessera magnetica non sia Rob. Non che Robert possa avere anche solo la ben che minima possibilità di entrare nella mia camera, sia chiaro! Lo stesso può dirsi per Luca: Mr Florent è quello che mi preoccupa di più! Le scorte di cibo, con lui, si volatilizzano… 
Dopo aver contato scrupolosamente quante bibite e vivande contiene il frigo bar ( sembra una domanda di un problema a tappe dell’esame di quinta) ripeto il sopralluogo che feci quando arrivai. Una decina di giorni fa. 
Dieci giorni. Esattamente dieci giorni: sono scesa dal TGV la mattina del 3 Maggio. Dieci giorni fa! 
In questi giorni ho conosciuto l’uomo che Robert T. Pattinson è!
Dimenticavo la cosa peggiore!
In questi ultimi giorni mi sono innamorata di Rob; perdutamente innamorata di Rob! 

Io, una studentessa di Filosofia. Una studentessa italiana. Una semplice studentessa non retribuita. 
Cosa può trovarci il sex symbol mondiale in una studentessa?
Perché dovevo innamorarmi? 
I’m in love with Robert Pattinson.
Oh Mon Dieu!

“Amy! Marta è arrivata stamattina!” Luca mi ha raggiunta. “ E ha prenotato qui!” mi informa.
Cosa? Marta? Come mai ha lasciato il paesino sperduto tanto amato? Forse, ama una persona più del paesino sperduto! Elinor, sei fantastica! Come farei senza di te? 
Marta cognata di Amy: potrebbe andare! Luca sarebbe perfetto! E’ un gentiluomo di altri tempi, questo ragazzo! A perfect gentleman! E non lo dico perché sono sua sorella. 
Molte ragazze sarebbero d’accordo con me. Basterebbe chiedere ad Haley o Mia...
“Perfetto!”
“Già, davvero!” risponde con aria quasi sognante. Luca e Marta, perfetto! “ Chissà perché poi, proprio Parigi!” 
“Cosa?” ci sono due possibilità, o finge, o finge! “Cosa vuoi dire, Luca?”
“Perché tra tutte le capitali ha scelto Parigi?”
“Se fossi stato a Praga, sarebbe a Praga… Luca!” ribatto direttamente, con nonchalance!
“Grazie, Amy!” dice, leggermente in imbarazzo.
“Prego, Luca!” ribadisco, offrendogli una bibita! 
Questo frigo bar avrà vita breve, me lo sento! Speravo lo svuotasse Robert, uff! 
Dovrei tacere, lo so, scusa! Elinor? Elinor non è intervenuta? 

Okay, taccio!

MARTA POV

Amy non poteva non prenotare una camera in questo hotel! Sarebbe simpatico, se fosse davvero una coincidenza! 
Mathieu Cordier mi porge la tessera numero 220, augurandomi un buon soggiorno!
Io, Marta, a Parigi! 
Da Luca Florent!
Luca!
Marta, d’accordo non essere più Elinor Dashwood! Ma non puoi essere così sfacciatamente diretta! Calma, respira, resetta! Porta le valigie in camera! E doccia fredda!

Dopo essermi ripresa dal lungo viaggio, deciso per un giro di ricognizione dell’hotel! Quando passo davanti alla camera 222 sento delle voci.

“Se fossi stato a Praga, sarebbe a Praga… Luca!” colpita e affondata.
“Grazie, Amy!” sembra imbarazzato. Forse ho sbagliato tutto. Stupida! Sono stata solo una stupida!
Che razza di idea: prendere il primo volo per un ragazzo!
Un volo internazionale, per un ragazzo!
Bella Swan non avrebbe reagito così. Sono più stupida di un agnello stupido!
“Prego, Luca!” Amy è diretta quando si parla delle altre. 

Quando si parla delle altre è la migliore cupido che conosca. Le sue teorie sono sempre valide. Se mettesse in pratica per se stessa anche solo una teoria, sarebbe perfetto! 
Anch’io purtroppo non posso scappare da questo ragionamento! Che frase è?
Sono fusa! Cosa sto dicendo? Che caspio pensa la mia mente? 
Sarà meglio sparire prima che Luca mi veda! Passo oltre!

Nella hall incontro due persone: una bambina e un signore. La bambina dovrebbe avere massimo cinque anni; il signore potrebbe essere suo nonno.

“Nonno, dove andiamo oggi?” magnifico, Miss Marple è ancora in azione. La matematica non è un’opinione, lo so.
“Ovunque tu voglia, Ale!” risponde sorridendo, e fissandomi.
Mi avvicino al bancone porgo la tessera al concierge. Accenno un saluto al signore e alla bambina, il signore ricambia, seguendomi con lo sguardo.
Ho una strana sensazione. 
Quello sguardo, non mi è nuovo! 

LUCA POV

Marta sta scappando. Come se avesse paura di essere vista da qualcuno.

Quando scendo nella hall incontro un anziano signore con una bambina. Stanno leggendo alcune riviste. La bambina è incuriosita dalle foto; l’anziano signore ( suo nonno) si è immerso nell’articolo di sport ( credo che il calcio sia la sua vita). 
Saluto Mathieu ed esco.
Esco, e qualcuno mi segue. 
Uno sguardo! 


Sono le quattro e mezza! 
Sono davanti al miglior malato immaginario di tutti i tempi. Non so chi me lo ha fatto fare: fa caldo! Non so chi me lo ha fatto fare: qui non ho nessuno. Nessuno a cui far visita. 
Moliere, lo ammetto, mi è sempre piaciuto! Moliere e Il Convitato di pietra, Moliere e il Misantropo, Moliere e le favole di La Fontaine! Perché anche La Fontaine è sepolto qui.
Se avessi l’Ordinateur sarebbe più veloce.

Infiniti artisti, infiniti artisti; sono qui nel cimitero degli artisti, e io…

“Luca!” mia sorella. Chissà da quanto tempo è dietro di me. Chissà da quanto tempo sta ascoltando quello che non sto dicendo. Chissà se sta pensando quello che penso io. 
Siamo gemelli, e il fatto mi preoccupa. 
Lei mi conosce. Più di quanto io non conosca me stesso. “Sapevo che ti avrei trovato qui, Luca!” continua, stringendomi la spalla sinistra. 
“Mi conosci, sorellina!” rispondo, appoggiando la mia mano sulla sua. 
Amy sorride, utilizzando il terzo sorriso ( tacita comprensione) e mi bacia sulla guancia. 
E’ il suo primo bacio. Il suo primo vero bacio! Sorride, secondo sorriso: ci sono io, con te!
Senza aggiungere altro mi lascia solo.
Ora, dietro di me c’è il convitato di pietra.

“Nonno, tuo nipote non seguirà il tuo esempio! Io, Luca, non sono mio padre!”

All’uscita del cimitero mi accorgo che Amy non era da sola. 

Mi sorride, porgendomi la mano.

AMY POV

Sapevo che Luca sarebbe andato al cimitero. Non poteva evitarlo. 
Luca, è il lui della famiglia. E’ l’unico uomo rimasto della famiglia. L’ometto di casa. Il perfetto gentiluomo. Il vero uomo. Ciò che un uomo deve essere. Luca è il mio fratellone.
Luca avrebbe dovuto chiamarsi Giovanni. Giovanni, perché sarebbe stata la traduzione di Jean. Giovanni, perché è il figlio di Claudio Baglioni. Giovanni, perché Jean era nostro nonno.
E’ stato scelto Luca perché Giovanni sarebbe stato troppo simile ad un altro nome. Luca, perché Amy è Luca suona meglio di Amy e Giovanni. Forse se mi avessero chiamato Alexandra ( con la x per Jean Florent); Giovanni sarebbe andato bene.
Ora come ora, siamo Amy e Luca! 
Ed Amy e Luca, resteremo! 
Mentre la mia mente delira palesemente, mi preparo per la doccia fredda di cui tanto ho bisogno.
Ricordo di aver passato l’estate 2006 difendendo a spada tratta l’uomo che io dovrei chiamare nonno. Ho difeso Jean Florent, sempre e comunque.
Ho difeso una persona che non ho mai conosciuto. 
Non riesco a perdonare mio padre. E non posso garantire di riuscirci, un giorno. 
Sento l’acqua sui capelli, il getto d’acqua spazza via ogni pensiero. 
Come il vento. Da Ovest.

Quando esco dal bagno, con asciugamano e turbante, è passata solo un’ora. Traduzione: dieci minuti prima che Marta passi a chiamarmi. E sono ancora in asciugamano e turbante. 
Il mio armadio è disordinato in modo ordinato. Traduzione: disordine ordinato. E io non so ovviamente da che parte iniziare. Forse aprire le ante, Amy! E i cassetti! Sì, perfetto!
Naturalmente, quando sono immersa nella massa di indumenti, bussano alla porta. Marta. Mi precipito ad aprire, senza curarmi del mio aspetto.

“Non ce l’ho fatta! Sono nella hall da quarantacinque minuti! Perdonami!” dice, mettendo il piede destro tra lo stipite e la porta; impedendone così la chiusura.
Mi allontano cercando di sistemarmi, ottenendo l’effetto opposto! Apre la porta, ed entra.
“Perdonami!” 
Sono impietrita, con i capelli bagnati che ricadono sulle spalle, e un asciugamano che a malapena nasconde quello che dovrebbe coprire. 
Oh cazzo!
Non dire cose che non pensi, Amy! 
E tu che ne sai di quello che posso pensare io, in questo momento? 

“Mi dispiace, perdonami!” continua a ripetere, come un registratore rotto. Avvicinandosi lentamente, deciso e titubante.
“Di avermi fatto aspettare tanto?” rispondo, prendendolo dalla cravatta, e trascinandolo verso il letto.


   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Twilight / Vai alla pagina dell'autore: amy_m88