-Mettile li.- gli disse indicandogli il bancone della cucina -Arrivo subito. Tu non toccare nulla, e guai a te se scappi.- e sparì nel corridoio. Era un piccolo appartamento, sicuramente ci abitava da sola, ben arredato con tonalità pastello che lo rendevano un luogo luminoso e accogliente. Si avvicinò ad alcune foto appese al muro, erano quasi tutte di servizi fotografici (come pensava era una modella), a parte tre, in cui era con una ragazza, che sorrideva o faceva facce buffe, dagli stessi occhi verdi, lo stesso viso etereo e delicato, ma con l'unica differenza dei capelli, nerissimi.
-Non ti avevo detto di non toccare niente?- domandò guardandolo torva.
-Infatti sto solo guardando. Fai la modella?-
-Si...qualche tempo fa. Mi sono trasferita da poco da Kansas City e sono in cerca di un ingaggio. Per adesso lavoro in negozio di vestiti.-
-Perché ti sei trasferita?-
-Dovevo cambiare aria...-
-Capisco...e chi è la ragazza in queste fotografie? Ti somiglia tantissimo.-
-Ah...ehm...è mia sorella.- Axl notò qualcosa di strano nella sua espressione, ma non ci badò.
-é rimasta a Kansas City ?-
-Mmm...diciamo di si.-
-Perché “diciamo di si”?-
-Uff...sembri uno di quei bambini che fanno troppe domande! Se non sbaglio sei venuto qui per pagarmi il debito.-
-Ah, giusto. Allora cominciamo subito...- si avvicinò sensualmente, mettendole le mani sui fianchi.
-Giù le mani, idiota. Possibile che voi uomini pensiate solo a una cosa...-
-La carne è debole.-
Roteò gli occhi e gli fece segno di seguirla in cucina. -Ora, mentre tu cucini, io vado a rilassarmi nella vasca. Dopodiché voglio vederti lavare i piatti e poi...-
-Ehi ehi! Ferma un attimo. Mi hai guardato bene? Io non sono una donna e tanto meno una cameriera!-
-Questo problema lo risolviamo subito...- tirò fuori da un cassetto un grembiule rosa che legò attorno alla vita di Axl -Ecco! Ora sei perfetto.-
-Ma sei pazza! Forse non hai ben capito quello che ho detto...-
-Ho capito benissimo signorino non-faccio-lavori-da-donna-perché-sono-il-più-macho, ma tu hai accettato di seguirmi, quindi ora lavori e poi...- avvicinò le labbra all'orecchio Axl e con voce suadente gli sussurrò -...con questo grembiule sei molto sexy.- e uscì dalla cucina e lasciandolo lì mezzo imbambolato.
-Questa ragazza è tanto eccitante quanto diabolica...- pensò. Buttò su una sedia il chiodo e iniziò a perlustrare il frigo e gli altri armadietti in cerca di qualcosa di non troppo impegnativo da preparare. Optò per della pasta col tonno e un piatto d'insalata.
-Sono bravo anche in cucina...ehi tesorooo! É prontoooo!- sentì i passi della ragazza avvicinarsi.
-Che cazzo urli? Se i vicini ti sentono, come minimo mi fanno cacciare.-
-Uff...non posso toccare, non posso urlare...c'è qualcosa che posso fare qua dentro?-
-No! Piuttosto, cos'hai cucinato?-
-Ta dan!- e con gesto teatrale, gli mostrò la pasta e l'insalata.
-Tutto qui? Avrei potuto farlo anch'io...-
-Ehi, mi sono impegnato!-
-Certo certo...spero che il sapore compensi quello che manca in fantasia.- si sedette a capotavola e si servì il cibo. Axl si accomodò accanto a lei in attesa di servirsi.
-Che stai facendo?- gli chiese.
-Cosa vuoi che faccia? Mangio.-
-Mi sa che non hai afferrato la situazione: IO mangio, TU cucini.-
-Ma come!? L'ho cucinato io, fammelo assaggiare, sto morendo di fame!-
-Neanche per sogno...-
-Ti pregooooooo...- la supplicò battendo le ciglia.
-Ok!- sbuffò esasperata. Axl le rubò la pasta per servirla nel suo piatto e cominciò a mangiare velocissimo. Stephanie lo guardò alzando un sopracciglio.
-Che c'è?-
-Niente..- e addentò la sua forchetta. -Devo ammettere che non fa schifo come pensavo.- constatò.
-Visto! Se vuoi dopo ti mostro un'altra delle cose in cui sono bravo?-
-Ancora con questa storia. Non ho intenzione di scopare con te, Axl!-
-é inutile che continui a resistermi. Lo vedo da come mi guardi e so che è quello che vuoi anche tu!-
-Se ti riferisci a quello che ti ho detto prima, sappi che con quel grembiule sei ridicolo!- Axl aprì la bocca per replicare, ma la richiuse subito, gettò in un angolo il grembiule e infilzò la pasta infastidito. Stephanie sorrise e continuò a mangiare. Per il resto del pranzo gli unici rumori nella casa furono lo sfregare delle posate contro i piatti e i bicchieri che battevano contro il tavolo.
-Axl...-
-Mmm...-
-Ti sei offeso?-
-No.-
-Uff...senti, ti va di saldare il debito in un altro modo?-
-Lo sapevo!-
-Non è quello che intendi tu!-
-Uff...e cosa allora?-
-E che qui non conosco nessuno e nonostante tu sia un porco...-
-Ehi!-
-Ok! Nonostante pensi solo a una cosa, mi sei simpatico e in questa città ho bisogno di qualcuno con cui uscire e divertirmi, un amico...allora?-
-Mmm...amico?- portò l'indice alle labbra per riflettere sulla proposta.
-Quindi?-
-Bhè...io sono incredibilmente sexy, non credo che riuscirai a resistermi a lungo, ma se ti va di rischiare...-
-Grazie Axl!- si alzò e lo strinse in abbraccio, facendogli appoggiare la testa sul suo petto formoso.
-E poi dici di voler essere amici...- disse Axl chiudendo gli occhi per abbandonarsi a quel piacevole abbraccio.
-Idiota.- e si staccò senza però riuscire a nascondere un sorriso.
-Ehi, Axl! Sempre a cazzeggiare, vero?- disse Duff vedendolo entrare.
-Non mi chiamo McKagan! Ero a casa di una...un'amica...- si corresse con un sorriso.
-Oooh...e l'amica bionda dell'altra volta? Quella tipa mi ispirava sesso...- fece Steven dal divano.
-Vero, né? Comunque non è quella. L'ho conosciuta oggi e abbiamo pranzato insieme.-
-E...-
-E basta. É solo un'amica, ma ancora per poco...-
-Si si...spero ne valga la pena.-
-Dovresti vederla! É una figa assurda.-
-Chi è una figa assurda?- domandò Slash facendo capolino dal corridoio.
-L'amica di Axl!- rispose Steve mimando due virgolette con le dita.
-Quella con cui oggi ha pranzato!- seguì Duff che imitò le virgolette di Steven.
-Ehi! Perché non posso avere un'amica?-
-Perché tutte le tue amiche...- rispose Izzy che sbucò dal balcone, facendo ancora le virgolette -...per qualche strano motivo finiscono per scopare con te!-
-Se vedo qualcun altro fare così...- disse Axl scimmiottando delle virgolette -...gli prendo le dita e le ficco nel culo di Adler!- Steve si portò le mani sul fondo schiena guardando Axl imbronciato.
-Uff...ora uno non può nemmeno fare questo...- disse Slash e ripeté le virgolette, beccandosi un'occhiataccia di Axl e ridacchiò.
-Se avete finito di fare i coglioni, vorrei informarvi che stasera si va al Rainbow!- annunciò Axl.
-E perché?- domandò Izzy.
-Perché ho invitato Stephanie, e le ho promesso di presentarle i miei amici.-
-Chi è Stephanie?- chiese Steve.
Axl sbuffò e disse -è la amica di cui abbiamo parlato fin'ora!-
-Oooh...-
-Allora è deciso!- disse Axl.
-Ehi! Ma nessuno di noi ti ha dato conferma.- si lamentò Slash.
-Ma io so che verrete comunque, quindi...-
-Per me è ok!- disse Duff.
-Certo!- urlò Steve. Izzy fece spallucce e si accese una sigaretta.
Slash guardò i suoi amici uno per uno, per poi rispondere -Va bene...ma spera che sia figa come ci hai raccontato.-