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Autore: jess_rose    27/09/2010    3 recensioni
Questa ff è ipirata ad un video che in questa sezione conoscono tutti: "November Rain" (amo quella canzone :)), mi sono seduta al pc è ho iniziato a scrivere...se conoscete il video immagino sappiate già come andrà a finire ma spero che qualcuno la legga comunque!
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axl Rose, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il concerto finì troppo presto, o almeno così gli era parso. Nonostante avessero suonato ben venti canzoni avrebbero volentieri concesso un bis. Era bellissima la sensazione che si provava alla fine di un concerto come quello: tutta quella gente che grida il tuo nome, che canta ogni singola canzone, che balla scatenata con addosso magliette col tuo logo, le ragazze che quasi piangono quando gli lanci un sorriso... Si trattennero molto sul palco per gli inchini, il pubblico era stato così magnifico che lui e i ragazzi decisero di scendere a salutare quelli delle prime file, soprattutto ragazze che cercarono di agguantarli in tutti i modi. Una ragazza in particolare attirò la sua attenzione: se ne stava li a guardarlo timidamente mentre le ragazze accanto scatenate allungavano le braccia per riuscire a toccarlo. Lui le si avvicinò e la guardò dritta negli occhi: le ricordava qualcuno e sapeva bene chi, tese una mano per accarezzarle il viso ma altre ragazze a quel gesto, lo afferrarono, costringendolo a fare un passo indietro. Si tolse uno dei suoi braccialetti e lo lanciò nella direzione della ragazza sperando che lo afferrasse lei, cosa che fece e per la quale gli rivolse un grande sorriso. Sorridendo di rimando, Axl si allontanò verso il retro del palco insieme ai suoi amici, per prendere il pullman che li avrebbe portati all'hotel. Erano tutti ancora gasatissimi dall'esibizione: Slash parlava con Duff e Steve di quando durante l'esecuzione di “Nightrain” si era messo a correre sotto il palco con la chitarra in mano con le ragazze delle prime file che quasi impazzivano, provocando le risate degli altri due. Izzy sorridendo si voltò verso Axl e vide che se ne stava da solo vicino al finestrino a guardare i lampi chi e illuminavano la città.

-Ehi Axl!-

-Ehi...-

-Adesso fai anche l'asociale?-

-No...stavo solo pensando.-

-Un penny per i tuoi pensieri!-

Axl sorrise e disse – Stavo pensando a una ragazza che ho visto poco fa nel pubblico...-

-Ce ne saranno state un migliaio di ragazze.-

-No...quando prima siamo scesi per salutare le prime file, l'ho vista e i suoi occhi mi fatto pensare a lei...- disse l'ultima parola senza riuscire a nascondere la tristezza che da ormai tempo non gli stringeva più il cuore. Izzy se ne accorse e mise una mano sulla spalla dell'amico per consolarlo.

-Era da tempo che non ci pensavo più, con tutti gli impegni e i concerti...mi sa che stanotte non dormirò affatto.-

-Per questo ho una soluzione.- tolse dalla tasca un barattolino di pasticche che porse a Axl.

-Che ci faccio con queste?-

-Ti aiuteranno a dormire. Ogni tanto anche a me succede di passare notti insonni.- batte la mano sulla spalla di Axl e si allontanò per prendersi da bere dal minifrigo.

 

Scesero tutti insieme dal pullman e dopo essersi dati la buonanotte ognuno si diresse nella propria camera. Axl entrò nella sua e si chiuse la porta alle spalle: era una stanza spaziosa dal soffitto alto, semplicemente arredata. Il letto enorme era al centro accanto una comodino su cui appoggiò il barattolino di Izzy, e dietro al letto una brande finestra da cui entrava la luce della luna. Il vento aprì le finestre scompigliando le tende bianche. Il temporale sembrava peggiorare e la luce dei lampi si diffondeva in tutta la stanza illuminandola in modo quasi sinistro. Axl sorrise un attimo di quella situazione: era buffo come proprio in quella notte il cielo rispecchiasse perfettamente il suo stato d'animo. Si sedette sul letto e prese due delle pasticche di Izzy con un bicchiere d'acqua dopo di che si tolse la camicia e si infilò sotto le coperte. Parecchie volte si rigirò nel letto aspettando che le pasticche facessero effetto, cercò anche di liberare la mente in tutti i modi, di non pensare a nulla ma il ricordo di lei, quella notte sembrava non volesse proprio andarsene. Era accaduto qualche anno prima ma il dolore era ancora lo stesso, il suo viso, il viso di quella ragazza che aveva amato, era li davanti lui e non lo lasciava in pace. Ad un certo punto quel ricordo gli sorrise e ciò lo riportò con la mente al loro primo incontro...

 

 

Era uno di quei sabati in cui i suoi amici erano in giro a cazzeggiare o a lavorare o a fare qualcos'altro, e lui camminava per le strade di Los Angeles senza una meta precisa, con le mani in tasca e una sigaretta in bocca. Gli passò accanto un gruppo di ragazzine a cui sorrise maliziose scatenando le loro risatine compiaciute e si voltò per guardare il fondo schiena di una biondina tutta curve. Era ancora intento a rimirare quando andò a sbattere contro qualcuno che gli fece cadere la sigaretta bruciacchiandogli la manica del suo amato chiodo.

-Ma sei cieco? Guarda dove cazzo metti quei pie...- si interruppe alla vista di chi gli aveva fatto bruciare la giacca: era una ragazza alta, magra, col fisico da modella, ben proporzionato. Indossava un vestito rosso aderente senza spalline, lungo fino a metà coscia, con delle ballerine nere. I capelli marroni, le ricadevano morbidi sulle spalle e lo stava guardando arrabbiata con due penetranti occhi verdi.

-Stai attento tu a dove metti i piedi! Guarda cosa hai combinato alla mia spesa!- gli indicò una specie di mix di verdure sparse a terra e una dozzina di uova rotte.

-Ehi honey, non ti incazzare. Ti ripago tutto io.- disse con voce seducente.

-Ci mancherebbe altro! Ora tu mi segui e mi ricompri tutto!- prese Axl per un braccio e lo costrinse a seguirla senza neanche lasciargli il tempo di replicare. Axl decise di andarle dietro, non aveva nient'altro da fare quel giorno e la cosa sembrava essere divertente. Entrarono in un supermarket e la ragazza si diresse con passo arrabbiato verso il reparto delle verdure continuando a borbottare qualcosa di sgarbato su Axl che le stava dietro e se la rideva sotto i baffi, divertito. Si avvicinò a della lattuga che prese a perlustrare in cerca di quella migliore.

-Vuoi una mano?-

-No grazie, hai già fatto abbastanza!- rispose arrabbiata. -Avevo finito in tempo le commissioni, avevo comprato tutto per concedermi finalmente un po' di tempo per me stessa, e arriva questo idiota che invece che guardare davanti guarda i culi delle ragazzine...-si lamentò ad alta voce, parlando più con se stessa che con Axl.

-Quella bionda era davvero carina.- disse Axl beccandosi un'occhiata cattiva della ragazza. Rise di nuovo e tese il braccio verso la ragazza -Piacere, Axl.- Lei guardò prima lui poi la mano -Piacere- e si voltò senza neanche stringerla.

-A questo punto dovresti dirmi il tuo di nome.-

-Non sono cavoli tuoi.-

-Come siamo scontrose...-

-Vorrei vedere te al mio posto. Chissà se ridi ancora?-

-Uff...ti ho già chiesto scusa!-

-Davvero? Bhe, io non ti ho sentito!-

-Uff...scusa.- La ragazza continuò a fare la spesa fingendo di non averlo sentito. Sbuffando per l'ennesima volta, Axl la prese per le spalle e la costrinse a voltarsi, si piegò su un ginocchio e disse -Chiedo umilmente perdono milady, ora mi concede l'onore di rivelarmi il suo nome?- La ragazza lo guardò con gli occhi spalancati per qualche secondo, per poi sciogliersi in una risata.

-Stephanie.- disse continuando a ridere. Axl le prese la mano e la baciò dolcemente. Lei lo guardò più sorpresa di prima e quando i loro occhi si incontrarono, girò la testa imbarazzata.

-Ti ho fatto arrossire, per caso? Vuol dire che sei già follemente innamorata di me.-

-Non farti strane idee. Muoviti ora!- Si diresse veloce alla cassa. La cassiera passò velocemente tutti gli articoli sul lettore, e arrivata all'ultimo dichiarò il totale -Fanno trentaquattro dollari e cinquanta.-

-Ehi! Ma prima queste cose non c'erano!- disse Axl indicando una bottiglia di Jack Daniel's e un paio di occhiali da sole.

-Visto che mi hai fatto perdere tempo mi sembra giusto ricevere anche gli interessi.-

-Ma io non ho tutti questi soldi!- tirò fuori dal portafoglio due banconote da dieci e qualche quarto di dollaro. Stephanie prese le banconote lasciandogli le monetine e le aggiunse ad un paio di banconote che si trovano nella sua borsetta.

-Vorrà dire che mi darai il resto un altro giorno. Arrivederci!- prese le sue borse, salutò la cassiera e si avviò fuori dal negozio. Axl rimase fermo dov'era indeciso sul da farsi: avrebbe potuto svignarsela in modo da non dover saldare più il suo debito, ma quella ragazza strana lo incuriosiva e poi come aveva già detto, la cosa sembrava essere divertente. La raggiunse rimanendo un passo indietro per rimirare i fianchi della ragazza che si muovevano sensualmente a destra e sinistra ad ogni passo.

-Dove stiamo andando honey?- la ragazza si fermò voltandosi a guardare Axl.

-IO me ne torno a casa, TU fai quello che vuoi. E non mi chiamare honey!- riprese a camminare.

-Ma se tu te ne vai come faccio a ripagarti?- Stephanie si fermò un'altra volta.

-Giusto...mi devi ancora quattordici dollari. Prendi queste e seguimi.- gli lasciò le borse che lui prese in braccio.

-Dove andiamo?-

-A casa mia.-

-Ah, non pensavo fossi una di quelle ragazze che accetta anche pagamenti in natura. Adoro saldare i debiti in questo modo...- disse con tono allusivo.

-Solo nei tuoi sogni!-

-é inutile che neghi l'evidenza...tutte le ragazze sbavano per Axl Rose, e tu sei un'altra che presto cadrà ai miei piedi.-

-Come siamo modesti, ma lo ripeto nel caso tu non abbia capito: solo nei tuoi sogni!-

 

 

 

 

  
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