Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Guessstar    29/09/2010    5 recensioni
"Come credi che stia?"
"Edward..."
"Rispondi. Come credi che stia?"
"Uno schifo..."
"Bene, non abbiamo più nulla da dirci".
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

 

POV BELLA

«Ehm… è da tanto tempo che non ci vediamo, sei cresciuta!» disse quel ragazzo raccapricciante, terminando la frase con una risata isterica. L’unica cosa che odiavo, dopo Forks, erano i ragazzi che vi abitavano, capeggiati da Mike Newton, il “super figo” del paese che non segue la massa, “ma si distingue”, sciocchezze. Fatto sta che in quel momento, di fronte a me, sotto il mio sguardo scettico, non sapeva cosa dirmi. Sapevo che aveva sempre avuto una cotta per me, ma non che fosse così infantile da ricordarsene ancora, soprattutto dopo che io mi ero completamente dimenticata della sua esistenza.

«Già, sai come si dice, piccole donne crescono».

«Eh?» come non detto.

«Niente, lascia perdere!» gli feci un cenno con la mano, sbuffando e puntando lo sguardo da un’altra parte, fissandomi su un fondoschiena niente male. Quei capelli rossi scompigliati… mi ricordavano qualcosa.

«Allora? ti piace il falò?» fui distratta da quella specie di mollusco che non faceva altro che mangiarmi con gli occhi. Ma questi ragazzi non avevano di meglio da fare? Ad esempio, farsi una vita?

«Oh, sì, certo. Era da tanto che non partecipavo a feste del genere… hai visto Angela?» l’avevo persa pochi minuti prima, quando quello pseudo-umano ambulante attaccò bottone con me.

Fece spallucce e scosse la testa violentemente, avevo l’impressione che fosse un po’ ubriaco, da come barcollava, meglio allontanarmi subito.  Lo lasciai da solo senza dirgli nemmeno una parola, e mi diressi dalla parte opposta, cercando un volto amico. Purtroppo erano pochissime le persone che conoscevo, e molto probabilmente non le avrei neanche riconosciute, tanto erano cresciute. Non avrei riconosciuto nemmeno Angela se l’avessi incontrata per strada, figuriamoci gli altri ragazzi.

Urtai contro il corpo di qualcuno. Per fortuna avevo un ottimo equilibrio, altrimenti sarei caduta rovinosamente a terra. Mi voltai, rivolgendomi alla persona che mi aveva urtata, ma questa mi anticipò.

«Fa attenzione a dove cam… Bella Swan?» un ragazzo dai capelli dorati che riconobbi subito come il mio amico d’infanzia, mi sorrise a trentadue denti appena mi riconobbe, ancora incredulo.

«Jasper!» mi lanciai immediatamente tra le sue braccia, facendolo barcollare «Oh mio Dio! Non immaginavo vivessi ancora a Forks!»

«Ma che ci fai qui?»

«Sono venuta a passare qui le vacanze» ero ancora tra le sue braccia, quando una ragazza, di cui non mi ero accorta, tossicchiò nervosamente. Era abbastanza bassa, dai capelli neri e corti, scompigliati. Era irritata, lo si poteva vedere lontano un miglio, forse stavano insieme?

«Alice? Lei è Bella Swan, una mia amica d’infanzia. Bella, lei è Alice Cullen, la mia ragazza» Jasper ci presentò indicandoci reciprocamente con la mano, continuando a sorridere. L’espressione della ragazza cambiò radicalmente. Adesso era quasi… felice di conoscermi, di sapere chi fossi. Forse, avendole detto che eravamo amici sin da bambini, si era tranquillizzata, o forse mi aveva semplicemente riconosciuto come la ragazza sfigata che passava le vacanze dal padre e che non aveva possibilità con i ragazzi. Beh, anch’io ero cambiata sotto quel punto di vista, adesso ero molto diversa.

«Ciao Bella! Piacere di conoscerti» mi porse la piccola mano, tenendola perfettamente tesa e impaziente. La strinsi attorno alla mia e la scossi leggermente.

«Piacere mio» sembrava entusiasta di conoscermi, ma non riuscivo a capire il perché, anche Jasper continuava a fissarmi, ma, a differenza della sua ragazza, aveva uno sguardo tra il preoccupato e il divertito.

«Adesso capisco tutta quella fretta quando ha finito di parlare con Rosalie…» gli sento sussurrare piano, ma abbastanza forte affinchè io lo sentissi.

«Cosa?» chiesi, facendo finta di non capire.

«Nulla, non preoccuparti. Allora? quando sei arrivata?»

«Questo pomeriggio»

«Wow, allora sei appena arrivata. Sei sola? puoi venire con noi…»

«No, non preocc…»

Ad un tratto mi sentii afferrare per un braccio da Alice, che aveva cominciato a saltellare e a guardarmi con gli occhi da cerbiatto «Dai Bella, vieni con noi! Voglio presentarti i miei fratelli e mia cognata!».

A dir la verità non mi andava di cercare Angela per tutta la spiaggia, e poi magari era in un luogo appartato con Ben, non volevo essere un peso per loro «Beh, se proprio insistete…»

«Sì, dai vieni!» cominciò a trascinarmi, mentre Jazz camminava dietro di noi. Lo guardai con sguardo interrogativo e tutto quello che ricevetti fu una scrollata di spalle, seguita da un’espressione divertita, la stessa che gli vedevo stampata da circa dieci minuti, da quando ci eravamo scontrati. Mi guidarono attraverso un’enorme calca di ragazzi, tutti riuniti attorno al falò più grande, a cantare e suonare con la chitarra. Ci inoltrammo sempre di più, fino a quando non si fermò al centro e bussò alle spalle di un ragazzo che sembrava imparentato con qualche armadio riproduttivo.

«Bella, questi sono i miei fratelli, Emmett e Edward, e lei è la ragazza di Emmett, Rosalie!» mi presentò il ragazzo alto e nerboruto, di un’altezza improponibile e i muscoli ben evidenziati, che riconobbi come Emmett, poi vi era quel ragazzo dal fondoschiena niente male, nonostante Alice mi avesse detto il suo nome, non riuscivo a ricordarlo perfettamente, eppure qualcosa mi diceva di averlo già conosciuto. Infine mi presentò una ragazza dalla bellezza mozzafiato, con dei lunghi boccoli biondi che le ricadevano sulla schiena, e un sorriso che ti toglieva il respiro.

«Ciao, io sono Bella»

«Ciao Bella!» nonostante l’aura minacciosa che aleggiava intorno ad Emmett, non dava l’impressione di essere pericoloso, anzi… secondo me era un ragazzo dal cuore d’oro. Anche Rose mi salutò, sorridendomi, ma da Edward non ebbi nessuna reazione, continuava a fissarmi come se avesse trovato la cosa più preziosa al mondo, forse un tempo ci eravamo messi assieme? Così si sarebbe spiegato tutto, avevo sempre una certa tendenza a eliminare i ricordi spiacevoli dalla mia vita, molto probabilmente la mia relazione con lui non era stata un granché.

Emmett gli diede un colpo sulla spalla che lo fece vacillare in avanti, e Edward sembrò riprendersi.

«Oh, piacere di conoscerti Bella»

Gli sorrisi, era un ragazzo bellissimo, uno di quelli con cui ci avrei provato senza esitazione, se solo non fosse stato per la sua provenienza, non avevo mai desiderato stare con qualcuno che abitasse a Forks, soprattutto dopo aver fatto conoscenza con Newton. Solo Jasper si escludeva dalla massa, per questo mi ero stupita che lui abitasse ancora in quella stupida cittadina. Uno come lui era da tenere a New York, con me, a girare per i locali e divertirsi, conoscendo ogni giorno gente nuova.

Vidi Angela da lontano, insieme a un gruppo di amici, forse era meglio andare da lei, per togliermi dall’imbarazzo di quella situazione.

«Bene ragazzi, io vado. Ci si vede in giro!» li salutai con la mano.

«Bella?» sentii la voce di Jasper chiamarmi.

«Sì?»

«Quanto rimani?»

Feci spallucce «Rimango per tutta l’estate. Tre mesi». Ma sì. Infondo l’estate a Forks non poteva essere così male, soprattutto se avevo amici come Angela e Jasper a tirarmi su di morale.

 

POV EDWARD

Non potevo crederci. Vedere Bella mi aveva fatto l’effetto dell’ultima volta che l’avevo vista. Le mani cominciarono a sudare, le farfalle mi bloccarono completamente lo stomaco, provocandomi un nodo così stretto che dubitavo potesse slegarsi così facilmente, i miei pensieri si fecero incoerenti e il mio mondo si concentrò solo su di lei, non vedevo altro che lei, come se non fosse stata la terra a tenermi legata a se, ma lei. Io ruotavo intorno a lei.

«Rimango per tutta l’estate. Tre mesi» quelle parole mi avevano fatto sussultare, mi sarei volentieri messo a saltellare dalla gioia, dalla gioia di rivederla ogni santissimo giorno, per tre mesi.

«Edward! Hai fatto la figura dello scemo! Vedi di riprenderti!» Rosalie mi aveva dato un pizzicotto sul braccio, risvegliandomi dai miei pensieri.

«E pulisciti la bava alla bocca, sembri un tredicenne arrapato» scoppiarono tutti a ridere, me escluso.

«Certo, ridete pure di me» dissi allontanandomi il più possibile da occhi indiscreti. Mi sedetti sulla spiaggia e osservai il mare, anche se non c’era granché da guardare, visto che era completamente buio.  Decisi comunque di perdermi tra i miei pensieri, desiderio che non fu esaudito molto facilmente.

«Edward! Che ci fai qui tutto solo?».

«Marissa…» salutai la ragazza che si stava avvicinando a me sputando il suo nome. Nonostante l’avessi rifiutata mille volte, lei continuava a venirmi dietro. Non negavo il fatto che fosse una bella ragazza, e che fosse anche intelligente, ma non era proprio il mio tipo, avevo cercato di farglielo capire prima con le maniere dolci, ma poi sono passato a quelle più pesanti quando ho capito che non si sarebbe arresa molto facilmente.

«Allora? La festa è lì. Vuoi dirmi che ci fai qui tutto solo?»

«Forse non avevo voglia di parlare con nessuno e volevo stare solo…» le risposi, sottolineando l’ultima parola.

«Dai, non fare il duro con me, sai che non puoi resistermi a lungo». La sua lingua mi entrò in gola prima che me ne accorgessi, per fortuna ero molto più forte di lei, tanto da strattonarla e alzarmi dalla sabbia in un secondo.

«Marissa cosa diavolo ti è preso? Quante volte devo dirti che non mi interessi? Adesso mi hai stancato» sputandole addosso quelle parole mi allontanai da lei, giusto in tempo per accorgermi che Bella era sola, lontana da tutti, e stava passeggiando verso un punto ancora più lontano.

Non so da dove presi coraggio, fatto sta che la chiamai, gridando «Bella!»

La vidi voltarsi, guardandosi intorno, per poi accorgersi della mia presenza. Non era proprio cambiata dall’ultima volta che l’avevo vista, che le avevo parlato, era sempre la stessa ragazza gentile, bellissima, intelligente e fantastica di sempre.

«Ciao Edward»

«Vedo che ti ricordi il mio nome» la raggiunsi correndo e finalmente le camminai accanto. Sentii una forte scarica attraversarmi tutto il corpo quando, per errore, il mio braccio sfiorò il suo.

«Certo, non dimentico mai le belle facce» disse sorridendo e dandomi una leggera spinta.  Mi trovava… bello? Adesso sì che ero evidentemente in imbarazzo. Mi passai una mano tra i capelli arruffati, cercando di riordinarli.

«Oh, certo»

«Toglimi una curiosità Edward… ma noi ci siamo già conosciuti? Il tuo viso non mi è nuovo…» i suoi occhi mi guadarono attentamente, cercando di cogliere un particolare che le ricordasse qualcosa.

Era forse meglio dirle che ero quel bambino che la torturava continuamente? Mandandole ripetutamente rose e bigliettini? Era meglio di no. Non volevo passare per lo sfigato che non l’aveva ancora dimenticata, anche se in realtà, la verità era questa.

«No, non ci siamo mai visti, forse per strada, una di quelle poche volte che sei venuta».

«Già, può darsi… come ho detto, non dimentico le belle facce» mi guardò di nuovo sorridendo e trovai un barlume di speranza. Mi aveva ripetuto che ero bello per la seconda volta. Certo, avevo tutta la cittadina femminile di Forks che mi veniva dietro, sapevo di essere attraente e desiderato, ma sentirlo dire dall’unica ragazza che mi era mai piaciuta… faceva un altro effetto.

«Che ci fai qui sola?» dissi, cercando di cambiare discorso.

«Avevo bisogno di riflettere un po’. Tu?»

«Anche»

«Hai riflettuto bene» mi disse, facendo cenno a Marissa, che si era appartata con un altro ragazzo. Aveva trovato subito consolazione la ragazza. Meglio così, almeno per venti minuti avrebbe smesso di pianificare progetti su di me.

«Marissa non mi è mai interessata»

«Tu interessi a lei»

«Io interesso a tutte» dissi sospirando, ma non certo di piacere.

«Beh, chi ti ha detto che mi interessi?» si mise davanti a me e camminò all’incontrario. Sul suo viso vi era un sorriso divertito.

«Hai detto tu stessa che ho un bel viso»

Fece spallucce «Potrebbe essere una normale forma di cortesia»

«Nah! Ti piaccio!»

«Sei un po’ presuntuoso Edward»

«E tu sei una bugiarda, Isabella»  ci guardammo per un attimo seri.

Poi scoppiammo a ridere insieme.

«Mi piaci Edward… mi sbagliavo su di te» disse, asciugandosi gli occhi.

«Cioè?» le avevo fatto un’impressione negativa? Forse si aspettava fossi uno di quei ragazzi belli ma senza cervello? Oppure uno stronzo di prima categoria?

«Ti facevo uno stupido, come tutti i ragazzi di Forks» fece spallucce, come se avesse detto la cosa più ovvia del mondo, e il suo sguardò puntò le onde silenziose del mare che ci bagnavano leggermente i piedi, quasi a ricordarci della sua compagnia. Ci eravamo spinti molto lontano rispetto alla festa, una ragazza con un po’ di buon senso, non si sarebbe mai spinta in un luogo isolato con uno sconosciuto, lei invece sì.

«Cosa ti fa credere che io non ti possa far niente, adesso che siamo soli e, soprattutto, dopo quello che mi hai detto?» la sfidai. Mi erano sempre piaciute le sue risposte pronte, sempre provocatorie.

«Beh, se fossi stato un tipico ragazzo di Forks, ci avresti sicuramente provato subito con me, e forse avresti anche insistito contro la mia volontà, se fossi stato ubriaco. Ma non sei un tipico ragazzo di Forks, quindi per me sei totalmente innocuo» come immaginavo. Questa volta, però, si stava sbagliando, io ero un tipico ragazzo di Forks, proprio perché ci avevo provato subito con lei, sin dalla prima elementare, quando Jasper me la presentò per la prima volta. Mi ero innamorato di lei già allora, quando le mancava un dente da latte e i suoi capelli erano lisci come la seta, quando si buttava nel fango con il suo vestitino bianco, facendo arrabbiare suo padre perché non sapeva come togliere la macchia, quando mi dava calci perché la facevo arrabbiare, rubandole le bambole. Mi ero accorto già che era una bambina speciale, e non avevo mai cambiato la mia idea. Ricordavo ancora la prima volta che dissi a Jasper che Isabella mia piaceva, in quarta elementare. Rimase a bocca aperta, gli occhi spalancati, e poi cominciò a deridermi, prendendomi in giro perché Bella non mi calcolava nemmeno di striscio, perché le avevo parlato solamente una volta. E mi bastò quella volta, per innamorarmi, per sentire le farfalle allo stomaco quando lei era nelle vicinanze, anche se ero in compagnia di qualche ragazza.

«Edward?» la voce di Bella mi riscosse dai pensieri. Mi accorsi che ci eravamo fermati e che lei si trovava di fronte a me, con lo sguardo tra il divertito e il preoccupato.

«Forse è meglio tornare indietro» la mia voce suonò atona, non la riconobbi.

«Già… probabilmente Angela si starà preoccupando, è meglio ritornare»

 

 

 

*ANGOLINO DI GUESS*

giova71: ciao! Piaciuto il capitolo? Spero tanto di sì xD. Beh, Edward e Bella si sono conosciuti, ma siamo sicuri che la loro storia sia così semplice? Boh xD. Al prossimo capitolo. Un bacio!

fabiiiiiiii:Eddy bimbo? xD  è la prima volta che lo sento dire... da quello che ho capito il capitolo ti è piaciuto, altrimenti non staresti qui a commentare xD. Spero che ti piaccia anche questo. Un bacio!

AuroraTwilight: Grazie tesoro! Sono felice che anche questa storia ti piaccia! =) L'idea mi è venuta da un film, ma non voglio farne riferimento, altrimenti la trama diventerebbe troppo ovvia. Continua a seguirmi, spero sempre nelle tue recensioni. Un bacio!

Nerak:Beh, come vedi, la cotta non gli è passata per niente! Anzi, è ancora più cotto di prima.. povero Edward! Continua a seguirmi! Un bacio!

 

Ringrazio chi ha inserito la mia storia tra le preferite:

1 - edwardina twalentina [Contatta]
2 - Erica97 [Contatta]
3 - giadinacullen [Contatta]
4 - Nerak [Contatta]
5 - riki72 [Contatta]
6 - robi86 [Contatta]

tra le ricordate

1 - lellabella85 [Contatta]

e tra  le seguite:

1 - alexia__18 [Contatta]
2 - edwardina twalentina [Contatta]
3 - elee_na [Contatta]
4 - eliza1755 [Contatta]
5 - feddy3 [Contatta]
6 - giova71 [Contatta]
7 - karman [Contatta]
8 - Moon Light [Contatta]
9 - noemi s [Contatta]
10 - ornella [Contatta]
11 - Paolina [Contatta]
12 - Scaxa_Swan [Contatta]
13 - SSSmileee [Contatta]
14 - TakeAPictureL [Contatta]
15 - underworld_max [Contatta]

 

 

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Guessstar