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Autore: vert    29/09/2010    6 recensioni
È luglio, sta per nevicare e Monica e Wendell Wilkins aspettano qualcuno, ma ancora non lo sanno.
Prima classificata al contest "We want... missing moments" di TittiGranger.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Hermione Granger
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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neve di luglio

NEVE DI LUGLIO

Vert

 

Classificatasi prima al Contest “We want... missing moments” di TittiGranger

 

 

“Ho anche modificato i ricordi dei miei genitori in modo che siano convinti di essere Wendel e Monica Wilkins” (HP e i don della morte, pag 96)

 

I can sit wondering what in world you think about

I don't think I'm ever gonna figure it out

 

Era rimasta in silenzio a guardare il cielo plumbeo.

Un sottile strato di foschia all’orizzonte e un silenzio innaturale a batterle sui timpani.

Non aveva sentito freddo, mentre le piante nude dei piedi toccavano l’erba ghiacciata del giardino. Sentiva sotto i piedi i contorni frastagliati delle foglie cadute di recente.

Suo marito aveva aperto la veranda e l’aveva guarda per un momento.

Aveva guardato lei e aveva guardato il cielo.

Senza dire una parola.

"Wendell"

"Monica…"

Sotto il cielo plumbeo di luglio si era creata una sottile connessione tra loro, un filo invisibile, che li metteva in contatto.

Suo marito si schiarì la gola.

"Nevicherà, oggi"

"Probabile." si concesse una pausa aggrottando le sopracciglia "Neve a luglio, strano eh?"

Già. Strano. Era tutto molto strano recentemente.

Wendell stava ancora guardando il cielo (e cercava di dare un significato alle forme nuvolose), quando Monica aveva stiracchiato le gambe. Sembrava infinitamente sola, ultimamente. Si aggirava per l’appartamento –era casa loro, adesso, si costrinse a pensare- come un fantasma: spostava oggetti, spolverava cornici, sfogliava album fotografici. Sembrava cercare qualcosa di impronunciabile, incomprensibile, oltre ogni umana capacità. A volte –se lui la sorprendeva a guardare una pagina vuota alla fine del loro album di nozze- alzava gli occhi e senza pronunciare nemmeno una parola, gli chiedeva che cosa mancasse: nemmeno lui sapevo dirlo.

"Tu ricordi sempre perché… perché abbiamo deciso di venire qui?"

Wendell lasciò vagare lo sguardo sulle case circostanti. "Ci è sempre piaciuta l’idea di venire in Australia, Monica"

Parole vuote, che non gli appartenevano per niente. Le ripeté due volte, cercando di far suonare il tutto più credibile.

"Vieni dentro, comincia a fare freddo"

Monica aveva chiuso gli occhi, estendendo le sensazioni, cercando di congiungersi al legno della veranda, di diventare altrettanto dura e insensibile: poi aveva aperto gli occhi e si era accorta di essere esattamente la stessa.

"Vai pure. Arrivo subito"

Sì, c’erano decisamente buone probabilità che nevicasse. Si strinse nelle spalle e volse gli occhi, cogliendo un’ombra improvvisa. Una macchia rossa contro il brullo terreno australiano. Al cancello c’era qualcuno.

 

"Signora Monica Wilkins?"

Monica aveva guardato i propri piedi nudi e la sconosciuta. Aveva considerato la bizzarria della situazione e si era presa un cauto momento per annuire.

"Potrei parlarle un attimo? È una questione… importante"

Era tornata a guardarsi i piedi, alzò lo sguardo.

"Una questione… famigliare" 

Monica aveva scrutato la donna curiosamente. Era giovane, molto giovane. Prima di realizzarlo pienamente, si era alzata e aveva aperto il cancello "Certo. Entri pure". Mentre seguiva la sconosciuta dentro casa –gli occhi le caddero sui capelli ricci e la linea del naso-, un pensiero stupido le attraversò la mente.

Se lo scosse di dosso, lasciandolo fuori, sotto i primi fiocchi di neve di luglio.

 

Monica aveva pensato che sua figlia, se mai ne avesse avuta una, avrebbe avuto esattamente il suo naso.

 

I can wait

I can wait

 

 

°-°

 

Riporto fedelmente il giudizio, che mi ha resa molto orgogliosa della mia creatura!

(credits: strofe riprese da “I don’t think I’m ever gonna figure it out” canzone meravigliosa di Elliot Smith)

 

PRIMA CLASSIFICATA
Vert

IC personaggi: 25\25 .
Grammatica- sintassi: 18.5\20 .
Stile: 15\15 punti.
Trattazione Missing Moment: 18.5\20 .
Originalità della trama: 20\20 .
Elementi bonus: 3\6.
Totale: 100\106

Meravigliosa, davvero.
In due avete scelto questo missing moment ed entrambe lo avete trattato in modo molto diverso da come lo avevo immaginato.
Passando alla tua storia… fantastica la decisione di adottare il POV di Monica- Jane; l’ho trovato originalissimo. Per un momento mi sono chiesta che punteggio dare ai tuoi personaggi riguardo l’IC; potevo dare il massimo a due personaggi di cui, bene o male, si sa ben poco? Sì, perché secondo me, i pensieri e le sensazioni della madre di Hermione, in quel momento, non potevano essere differenti da quelli che hai descritto tu.
Sei riuscita a rendere perfettamente quell’alone di spaesamento che è percepibile, ma non spiegabile; la sensazione di essere in un posto senza sapere il perché… la consapevolezza di avere un legame con qualcosa che sfugge. Mi è piaciuta tantissimo la scena di Monica - Jane che si aggira per casa, sfogliando album fotografici- senza rassegnarsi a smettere di cercare quel qualcosa di sconosciuto-, alla ricerca del pezzo mancante: è un’immagine calda e commovente che fa riflettere sul legame mamma-figlia; legame che neanche la magia può spezzare. Ecco, sei riuscita a rendere tutto questo con uno stile impeccabile.
Ho tolto qualche punto alla grammatica: ci sono delle imperfezioni di poco conto sulla punteggiatura (virgole mancanti o messe nel posto sbagliato); nell’espressione Parole vuote, che non ti appartenevano per niente forse volevi scrivere che non “le” o “gli” appartenevano, in riferimento al padre o alla madre; luglio, in quanto mese dell’anno, va scritto con la lettera minuscola.
Ho trovato la tua storia molto curata nei particolari: oltre ai personaggi, soprattutto Monica, che secondo me hai reso in maniera ottima, ho adorato da pazzi l’immagine della neve a luglio, estremamente poetica.
Confesso che in un primo momento (forse colpa dell’ora tarda, aggiunta ad un mix di sonno e stanchezza), credevo che la “neve a luglio” fosse un’espressione metaforica nel senso totale dell’espressione. A mia discolpa però, posso dire che questa confusione è durata ben poco: non ci ho messo molto a ricollegarmi al fatto che in Australia le stagioni sono invertite rispetto alle nostre e che, quindi, la neve a luglio è del tutto probabile. Inutile dire che a quel punto sono entrata in brodo di giuggiole letteralmente, perché l’ho trovata un’idea geniale e poetica allo stesso tempo.
Azzeccati anche i tempi… considerato che la Guerra Magica è finita a giugno, è probabile che Hermione abbia dovuto attendere un po’ prima di potersi recare in Australia.
Ho un unico interrogativo, per il quale ho tolto un punto al parametro degli elementi bonus: in riferimento al “rosso”, tu parli di una “macchia rossa”… a cosa ti riferisci?
Ma a parte questo, ho trovato la tua storia estremamente curata, poetica e commovente. I miei complimenti.

  
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