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Autore: PsicoSoul    29/09/2010    1 recensioni
Ragazzi, questo racconto non è ASSOLUTAMENTE sugli artisti musicali. e' un racconto e bom xD. solo che racchiude delle canzoni, da qui deriva il titolo. sempre Marth, sempre Io.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Vita E’ Solo Una Canzone.

 

Ricordi – Finley.

Marth entra a casa, quatta quatta, come una ladra. Scivola nel suo caldo piumone autunnale silenziosamente.

Come di suo solito prende l’Ipod e infila le piccole cuffiette nere nelle orecchie. Sceglie la riproduzione casuale “non si sa mai cosa potrebbe esserci lì. Magari la canzone della tua vita” Ama ripetere a se stessa la ragazzina. Infatti. Non si smentisce mai. Inizia una chitarra, accompagnata da un piano forte. Il lento e basso ritmo di una batteria.

 

“Sarà il tempo a dire che…

Stai benissimo così.

Certi sbagli fanno crescere.

Non fanno male.

Pochi giorni e tutto tornerà normale.

Ma non svaniranno mai,

resteranno sempre tuoi.

Ricordi, di un anno,

momenti che ti lasciano

un sorriso ancora in più.

Ricordi.”

 Forse non molto nel suo genere, ma una canzone che forse un po’ rappresenta quel periodo così mesto.

Pedro, il cantante, riesce a esprimere al meglio le emozione della piccola Emotta. I ricordi. Quei preziosi ricordi che caratterizzano ogni essere vivente.

Belli. Brutti. Appassionanti. Travolgenti. Passionali. Tristi. Malinconici. Allegri. Divertenti. Paurosi. Ricordi.

Dei pezzetti di una persona che vivranno in eterno in qualcuno. Perché un ricordo rimane tale finchè anche solo una personcina lo mantiene vivo. Ecco, quella ragazza tanto fragile mantiene vivo ogni piccolissimo ricordo della sua vita. Non ne lascia perdere neanche uno.

E poi ci sono gli sbagli. Si la stella scura ne ha commessi molti. Piccoli ma grandi sbagli per una tredicenne fragile, come le bolle. Dopo un po’ che ci si gioca di rompe. Scompare.

E così,immersa nei suoi pensieri e cullata dalla musica dei Finley, Marth si addormenta.

Di nuovo mattina. La madre entra in camera come un uragano, spalancando le persiane e facendo entrare una pallida luce nella cameretta di quella piccola malinconica.

“Bambina mia alzati, è ora di alzarsi” le dice dolcemente la madre.

“mi alzo mamma”risponde lei, con la voce impastata dal sonno.

“Io devo andare al lavoro subito, spero che non ti dispiaccia andare a piedi. Tanto ci sarà Math no? Aspetta il campanello”così dicendo va a rispondere, non poco sorpresa considerando l’orario.

Marth si alza e sente la madre che le urla di sbrigarsi perché un certo ragazzo argentino la sta aspettando.

“Dio ma è in anticipo” pensa lei “non è mai capitato, mamma mia, una volta che volevo farmela con calma, vabbè mi muoverò!”

Detto questo infila i suoi vestiti e sta volta si ricorda il caldo giubbotto nero, con il cappuccio rivestito di pelo, sintetico s’intende. Sì perché quella piccola lì è animalista e anche vegetariana, o almeno ci prova. I genitori non sono d’accordo. Ma anche questa è una storia secondaria.

“Ciao Math” dice assonnata.

We Martholina, dormi in piedi come al solito eh?”

“Sai com’è. Ieri sera sono andata a letto un po’ tardi.”

“E che cosa hai fatto scusa?!”

“Non fare lo scemo Math

Ahaha dai, lo sai che ti adoro”

“Anche io ti adoro”..

Scherzando arrivano a scuola, Math va dai suoi soliti amici e la Emo raggiunge le ragazze sotto il portico. All’improvviso delle mani la afferrano per i fianchi e la stringono verso un corpo non poco muscoloso.

“Aldo” esclama lei

“Ciao tappa mia, come stai?”

“Si sta meglio”

“E ci speravo”

Eheh

“Senti Marth, stanno arrivando…

“Chi?”
Girati…

Marth si gira e si ritrova davanti al viso affilato l’alta Ele con la mano intrecciata a quella di Luke.

“Ciao Marth Mia” esclama sorridendo l’amica

“Ciao Ele stupenda”

“Ciao Marth” dice piano Luke.

“Ehi Luke.”

Si guardano, quegli occhi azzurri la scrutano, e attira a sé Eleonora, e la bacia.

Marth sente che non può farcela, cerca Aldo con lo sguardo e lui subito accorre in suo aiuto:

“Ora ve la rubo un attimo eh” dice Aldo.

E così se ne vanno.

Lui apre la bocca, come per emettere suono, ma lei lo interrompe prima:

“No ti prego, non una parola per favore.”

“Va bene, ma cerca di resistere” detto questo allunga il passo,e si infila nella sua classe.

“Non so per quanto potrò resistere ai Ricordi, Aldo” Pensa lei. E lentamente si incammina al suo banco.

 

“Se continuo di questo passo riesco a finirle eh, se mai ci sarà una fine (; ringrazio tutti voi per le vostre STUPENDE recensioni, in particolare Te Khika Liz, che con pazienza e buona volontà mi recensisci ogni shot. Un bacio enorme Ragazza! <3


*Lei Di Periferia .”

 

 

  
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