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Autore: iosnio90    30/09/2010    1 recensioni
Questa è la terza parte della mia serie: il linguaggio della resa. Dopo tutti gli avvenimenti del Labirinto, quando tutto sembrava andare per il meglio, ecco che la magia sembra avere la meglio e Samuel e Samia rapiscono Bonnie lasciando Damon da solo. Cosa succederà? Per scoprirlo dovrete leggere, ma per chi non lo avesse ancora fatto, vi consiglio di leggere prima le prime due parti di questa serie altrimenti non si capisce nulla. Ovviamente è una Damon/Bonnie! BACIONI...IOSNIO90!
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il linguaggio della resa'
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Capitolo dodicesimo

Era sera inoltrata e Maddy se ne stava tranquillamente seduta su una grossa poltrona del soggiorno a ripensare alla serata precedente, al ballo.
Non aveva visto né Katie né Bonnie per tutto il giorno visto che dopo la festa avevano passato l’intera giornata a poltrire, ma Maddy era più che sicura di aver sentito Bonnie rientrare piuttosto tardi quella notte.
- Le cose con Sean devono essersi protratte per le lunghe! - pensava con un ghigno malefico e malizioso sul volto.
Era orgogliosa di se stessa: l’idea del filtro d’amore l’aveva avuta lei e a quanto pareva era stata un successo.
- Già un successo che mi spianerà la strada per il Consiglio! - pensò Maddy.
Era sempre stata un ragazza molto ambiziosa. Voleva il meglio per la sua vita, voleva il Potere, voleva i privilegi, voleva il comando e voleva il rispetto di tutto il Regno. E Maddy non era di certo stupida: sapeva perfettamente che per ottenere tutto ciò che voleva l’unico modo era entrare nel Consiglio. Quindi fin da bambina aveva ben chiare l’idee e sapeva cosa avrebbe dovuto fare: impegnarsi a fondo all’Accademia, diventare Cacciatrice e poi brillare talmente tanto, uccidere talmente tanti esseri oscuri che alla fine sarebbe stata invitata ad entrare nel Consiglio e da lì in poi doveva mostrarsi più capace e furba degli altri e doveva mostrare di  aver accumulato nel tempo così tanto Potere che alla fine sarebbe diventata Consigliere superiore.
Sì! Era questa la strada di Maddy e quel piano così brillantemente riuscito era solo il primo passo da compiere.
Era tutta presa dai suoi sogni di gloria che quasi si spaventò quando il suo cellulare cominciò a vibrare contro la sua gamba destra.
Maddy lo afferrò e senza nemmeno controllare chi fosse, rispose.
“Pronto?” - chiese sorridente.
“Maddy! Sono Sean!” - rispose la voce dall’altro capo del telefono.
Il sorriso di Maddy crebbe ancora di più.
“Sean! E’ un piacere sentirti! Chiami per riferirmi che le cose con Bonnie sono andate alla grande? Sei stato carino a disturbarti, ma lo so già! Dì la verità, Sean: che cosa avete combinato voi due? L’ho sentita rientrare molto tardi ieri sera!”
“Beh, mi dispiace infrangere le tue aspettative, Maddy, ma ti  sbagli di grosso! Non so con chi fosse Bonnie, ma di certo non era con me visto che subito dopo averla baciata lei mi ha dato una ginocchiata e mi ha minacciato dicendomi a chiare lettere che non dovevo più avvicinarmi e che non mi avrebbe mai amato!” - rispose Sean sarcastico.
Il sorriso di Maddy scomparve: adesso sentiva soltanto una folle rabbia.
“Cosa?” - urlò tirandosi a sedere dritta sulla poltrona.
“Mi hai sentito! Non so cosa sia successo quando mi ha piantato, ma quello che è certo è che non ha preso il filtro!” - rispose Sean.
“Ma tu glielo hai dato?” - chiese Maddy fuori di se.
“Certo che sì! Non so cosa abbia fatto, ma deve avermi imbrogliato in qualche modo quando mi sono allontanato! Magari ha gettato tutto, non lo so!” - rispose Sean tranquillo.
“Ma non può averlo gettato via! Non poteva sapere cosa c’era dentro!” - ribattè Maddy sempre più inferocita.
“Magari qualcuno lo ha scoperto e glielo ha detto!” - le fece notare Sean.
“Una talpa nel Regno?” - chiese Maddy.
“Forse!” - rispose Sean.
“Ok! Io vado a parlarne con i Consiglieri e avverto Katie! Aspetta! Ma se Bonnie non ha passato la serata con te allora con chi è stata?” - chiese Maddy.
“Magari con la talpa!” - rispose Sean.
“Oppure con il vampiro!” - continuò Maddy quasi sovrappensiero.
“Beh, io non saprei, forse…” - cominciò Sean, ma Maddy lo interruppe bruscamente.
“Resta in campana Sean! Io vado dai Consiglieri e poi vengo da te…anzi vengo prima da te così possiamo chiarire bene come sono andate le cose! Dobbiamo risolvere questo guaio!” - detto questo chiuse la telefonata.
Si alzò e, guidata solo dalla rabbia e all’odio verso quella ridicola strega che voleva rovinarle i piani, Maddy salì al piano di sopra e spalancò la porta della stanza di Bonnie.
Bonnie era alla finestra e guardava fuori con l’aria felice….troppo felice.
Quando Maddy entrò si voltò di scatto.
“Che succede?” - le chiese, ma Maddy non le dava ascolto: stava rimettendo insieme i pezzi.
Guardava l’enorme mazzo di girasoli in un vaso rosso sulla scrivania di Bonnie e pensava, pensava a come Bonnie si era illuminata quando li aveva ricevuti.
- Ma se erano da parte di Sean e Bonnie non voleva saperne nulla di Sean, perché i fiori l’avevano resa così felice? - si chiese.
Pensava a quando Bonnie aveva letto il biglietto.
Maddy aveva dato per scontato che fosse da parte di Sean.
- Ma se così non fosse? -
E poi pensava al fatto che i fiori erano apparsi dal nulla fuori alla porta di casa, nessun fattorino e nessuno Sean a consegnarli.
Decise che c’era una sola cosa da fare: chiedere al diretto interessato.
Afferrò il cellulare dalla tasca e inviò velocemente un messaggio a Sean: < Hai mandato dei girasoli a Bonnie ieri mattina? >
La risposta arrivò subito: < No! >
E in quell’istante tutto fu chiaro.
- Il vampiro! - pensò Maddy e non riuscì a trattenersi.
Andò alla scrivania, afferrò il vaso e lo scaraventò sul pavimento. L’acqua si riversò ovunque, i cocci di creta si dispersero sul pavimento e il girasoli si ammucchiarono proprio ai piedi di Maddy che non esitò a calpestarli mentre fissava Bonnie il cui sconcerto ormai era palese.
“Maddy, che stai facendo?” - le chiese.
Ma Maddy non la ascoltò e uscì dalla stanza sbattendo la porta alle sue spalle.
Al piano di sotto Maddy incontrò Katie di ritorno dalla serra.
“Ehi! Cos’era quel rumore?” - le chiese.
“Ero io! Ho rotto il vaso di girasoli di Bonnie!” - rispose Maddy sollevata del poter subito parlare di quella faccenda con Katie.
“E perché lo avresti fatto?” -  chiese scettica Katie.
Maddy si voltò verso le scale per assicurarsi che Bonnie non l’avesse seguita. Quando decise che era tutto sotto controllo parlò.
“Perché non glieli ha mandati Sean, ma il vampiro!” - rispose Maddy.
“Davvero?” - rispose Katie.
“Sì e ti dirò di più! Sean mi ha detto che ieri Bonnie lo ha piantato in asso. Gli ha detto assurdità tipo < io non ti amerò mai > e roba varia e poi ha lasciato la festa!” - continuò Maddy.
“Ma Sean non le ha dato il filtro d’amore?”  chiese Katie guardinga.
“Sì, lo ha fatto! Ma evidentemente lei non lo ha bevuto! Forse c’è qualcuno che l’ha avvertita!” - rispose Maddy.
“Un traditore?” - chiese Katie.
“Potrebbe essere! Io vado da Sean a sentire come si deve ciò che ha da dire, poi avverto i Consiglieri che il piano non ha funzionato! Tu vieni?” - chiese Maddy.
“No! Tu vai! Se davvero c’è una talpa allora potrebbe tenerla d’occhio e avvicinarsi a lei se vede che nessuna di noi due è in casa! Sarà meglio che io resti qui a fare la guardia! Tu nel frattempo, vai e fai in fretta poi mi racconterai tutto appena torni!” - rispose Katie.
“Sì! Hai perfettamente ragione! Cercherò di fare il prima possibile!” - disse Maddy e si precipitò fuori dalla porta.
Nel frattempo, Katie, rimasta sola, si voltò a guardare le scale da dove si saliva al piano superiore dove si trovava Bonnie e tirò un sospiro di sollievo.

Bonnie aveva passato la serata precedente a guardare il cielo e a baciare Damon.
Era stata la serata migliore della sua vita: tre lunghe ore prima della mezzanotte completamente soli e immersi nel loro amore.
Bonnie aveva provato più volte a chiedergli come avesse fatto ad infrangere la regola circa le ore libere, ma Damon le aveva sempre risposto che presto le avrebbe detto tutto, ma non quella sera perché quella sera apparteneva a loro.
Bonnie era fuori di sé dalla gioia e più ripensava a quello che era successo più si sentiva felice.
I baci di Damon erano talmente belli da farle perdere del tutto il controllo e sentire le mani fredde del vampiro vagare su di lei la mandava in estasi.
Più volte, la sera prima, avevano dovuto fermarsi e riprendere il controllo dei loro corpi visto che erano all’aperto e qualcuno poteva avvistarli, quindi dovevano tenere sempre gli occhi ben aperti e per farlo dovevano mantenere intatto l’autocontrollo.
Ma ogni volta che si toccavano finivano sempre sul punto di desiderarne ancora, di volersi toccare ancora di più, di volersi stringere ancora di più e sapevano che se si fossero spinti oltre l’autocontrollo lo avrebbero perso eccome, e non potevano permetterselo... non quella sera almeno.
Al solo pensiero Bonnie avvampò.
Era tutta intenta a raccogliere i pezzi del vaso che Maddy aveva inspiegabilmente distrutto poco prima.
Non riusciva a capire perché lo avesse fatto, ma sapeva che lo sguardo dell’altra strega non le era piaciuto affatto.
Inoltre aveva calpestato tutti i suoi bei fiori.
Ma neppure quello aveva potuto guastare il suo umore.
Si era data da fare per asciugare tutta l’acqua sul pavimento e per raccogliere tutti i pezzi di creta.
Poi aveva tirato su i girasoli calpestati per gettarli via, ma mentre si chinava per prenderli intravide, in quella che adesso era una poltiglia arancione e verde, un girasole che chissà come era riuscito a sopravvivere al disastro.
Bonnie lo prese facendo molta attenzione e lo osservò: era in perfette condizioni, non aveva perso neppure uno dei delicati petali.
Bonnie sorrise.
Con la mano libera afferrò il resto dei fiori ormai morti e li buttò via.
Poi tornò a guardare il fiore sopravvissuto e se lo portò al naso ispirandone il profumo e sfiorandone i petali con le labbra in un bacio delicato.
“Cosa è successo ai miei girasoli?” - quella voce alle sue spalle la fece sorridere.
Bonnie si voltò e i suoi occhi si scontrarono con quelli divertiti di Damon appoggiato alla finestra a braccia conserte.
“Maddy li ha distrutti!” - rispose Bonnie.
“Capisco!” - rispose Damon con un lieve cenno del capo.
“Grazie!” - fece Bonnie all’improvviso guardando il piccolo girasole tra le sue mani.
Quando alzò lo sguardo notò che Damon la fissava con aria interrogativa e lievemente confusa.
“Per i girasoli!” - si affrettò a chiarire poggiando il piccolo fiore sulla scrivania lì accanto.
“Beh! Nessun problema! Mi era sembrato che ne avessi bisogno!” - le rispose il vampiro.
“Bisogno?” - adesso quella confusa era Bonnie.
“Si! Ieri mentre provavi il vestito per il ballo facevi pensieri strani su me che ti lasciavo!” - spiegò Damon.
“Mi hai spiata?” - chiese Bonnie alzando un tantino la voce per fingersi arrabbiata o quantomeno contrariata.
“Non venirmi a dire che questo non ti lusinga perché non ci credo, streghetta!” - rispose Damon sorridendo di sbieco.
Bonnie avvampò per l’imbarazzo e abbassò lo sguardo sorridendo nervosamente.
“Ma è sbagliato!” - disse.
“E allora?” - rispose Damon svanendo dalla finestra e materializzandosi in meno di un secondo a pochi centimetri da lei.
“Un giorno di questi mi farai prendere un colpo!” - commentò Bonnie.
“Non ci sono riuscito fino ad adesso, dubito che ci riuscirò in seguito!” - rispose Damon prendendola tra le braccia e avvicinandola a sé.
Bonnie già cominciava a sentire parecchio caldo, il chè era strano visto che Damon era più freddo del ghiaccio.
Le mani cominciarono a sudarle e il cuore a battere forte mentre Damon le accarezzava la schiena e le baciava il collo.
“Potrebbero sentirci! Maddy e Katie, intendo! Oppure potrebbero entrare qui all’improvviso!” - Bonnie cercava di restare lucida.
“Non preoccuparti! Quella bionda rovina-girasoli è appena uscita e non tornerà tanto presto e Katie…beh sono sicuro che non ci darà fastidio!” - le sussurrò Damon all’orecchio.
“Come fai a sapere che Katie non verrà di sopra?” - chiese Bonnie.
“Sesto senso! Non preoccuparti ho tutto sotto controllo, streghetta!” - rispose Damon.
Bonnie gli portò le mani intorno al collo e cominciò a giocare con quei capelli così neri, ma così inspiegabilmente lucenti.
Damon la teneva stretta e le stava baciando una spalla.
“Ma potrebbe sentirci o vederci qualcun altro dalla finestra, per esempio!” - cercò di ribattere Bonnie.
Damon si scostò un attimo da lei e si voltò per guardare la finestra aperta alle sue spalle.
“Hai ragione!” - disse e un secondo dopo non era più con lei, ma accanto alla finestra che si chiuse istantaneamente lasciandoli soli, lontano da tutto e da tutti, illuminati soltanto dalla luce dell’unico sole in cielo che filtrava attraverso le tende semi-trasparenti.
Damon tornò a voltarsi verso di lei.
Bonnie si sentiva di nuovo come la sera precedente.
Si sentiva una cacciatrice, sentiva in lei un fuoco che divampando dal basso ventre l’avvolgeva a poco a poco.
La tortura era ritornata, ma, se possibile, era ancora più piacevole della sera prima.
C’era qualcosa, però, dentro di lei che le diceva che avrebbe dovuto odiare Damon perché lui era un vampiro, che tutto quello che stava facendo era sbagliato, era tradire la magia e l’intero Regno.
Ma era una voce lontana, flebile, appena udibile e stramaledettamente facile da ignorare, era la voce dei vari insegnanti dell’Accademia che le avevano detto e ridetto sempre le stesse cose, giorno dopo giorno: che i vampiri erano malvagi e non potevano essere diversi, che i vampiri non potevano provare nulla, che i vampiri volevano solo sangue, che i vampiri non erano in grado di amare.
Bonnie orami sapeva che erano tutte bugie, non tutti i vampiri erano malvagi così come non tutte le persone avevano i capelli biondi.
Ogni vampiro era diverso dall’altro e non si poteva fare di tutta l’erba un fascio.
Damon, ad esempio, provava dei sentimenti, era in grado di amare e amava lei, non era come tutti gli altri e glielo aveva dimostrato.
Ma Bonnie sapeva anche che il Consiglio l’aveva accolta quando lei non aveva più nessuno e non poteva voltare loro le spalle così, non era da lei.
Damon si staccò dalla finestra e avanzò verso di lei lentamente.
Bonnie restò immobile a fissarlo in preda a quel fuoco che non voleva saperne di lasciarla stare.
“E’ sbagliato, Damon!” - ma quello di Bonnie fu un sussurro per niente convincente.
“Lo so!” - rispose Damon, ma continuava ad avanzare.
Ad ogni passo del vampiro erano sempre più vicini.
Ad ogni passo del vampiro il fuoco cresceva.
Ad ogni passo del vampiro ogni dubbio su cosa fosse giusto o sbagliato svaniva.
“E’ un errore!” - si ostinò a ripetere Bonnie, ma Damon era ormai ad un paio di centimetri da lei.
“L’hai già detto! Ed io ti ho già detto che lo so!” - rispose Damon afferrandola per i fianchi e costringendola ad arretrare fino a che il corpo di Bonnie non restò schiacciato tra la parete e Damon.
“Lo so che l’ho già detto ma è sbagliato comunque! Io dovrei odiarti!” - rispose Bonnie, ma ormai le sue erano solo frasi di circostanza, quelle che ogni strega con un po’ di buonsenso doveva dire al vampiro di turno che cercava di sedurla.
Ma Bonnie si rese tragicamente conto che lei di buonsenso ne aveva davvero proprio, aveva passato così tanto tempo con Damon o a pensare a Damon, in quei giorni, che doveva averne finito le scorte, di buonsenso.
“Ma non mi odi!” - rispose il vampiro e Bonnie sentì le mani di Damon che afferravano le sue e le portavano ai lati della sua testa, a contatto con la parete fredda della stanza.
“Dovrei!” - rispose Bonnie, mordendosi il labbro inferiore, con una voce che non le era mai appartenuta, carica di passione, desiderio e…fuoco, lo stesso che le divampava dentro e che adesso premeva per venire liberato.
Damon tornò a baciarle il collo, poi risalì piano lungo la mascella ricoprendola di baci delicati, si fermò solo quando arrivò alle labbra di Bonnie sulle quali sussurrò: “Sì! Dovresti proprio odiarmi!” - prima di baciarla in un modo che di delicato aveva poco o forse niente.
Il fuoco dentro Bonnie esplose.
Divincolò le mani dalla presa di Damon e si aggrappò a lui saltandogli in braccio con le gambe intorno alla vita del vampiro.
Lui le aveva afferrato i capelli e le teneva la nuca continuando a tenerla ferma contro la parete.
Bonnie non si era mai trovata in una situazione più sensuale ed eccitante di quella e mai nella vita si era sentita più viva.
Sentì le mani gelide di Damon toglierle la camicetta, ma non sentì l’imbarazzo che aveva immaginato di provare.
Era tutto caldo, passionale e perfetto.
Sfilò la giacca a Damon senza nessuna esitazione e mentre lui le baciava il collo Bonnie si sentì trasportare e stendere delicatamente sul letto.
Damon si tolse la maglietta e riprese a baciarla.
Bonnie piegò una gamba e l’avvolse attorno alla vita del vampiro.
Si scoprì a compiere con totale naturalezza gesti che non aveva mai pensato di fare, gesti audaci e senza il minimo imbarazzo.
Stava scoprendo una nuova Bonnie e sapeva che il merito era solo di Damon e di quello che le scatenava dentro.
Damon si staccò improvvisamente da lei e la guardò negli occhi, accarezzandole il viso con il dorso della mano destra.
“Ti amo, streghetta!” - le disse.
“Ti amo anch’io!” - rispose Bonnie e sapeva che quella era la verità più bella esistente al mondo e la più giusta.
Non c’era nulla di sbagliato in tutto quello che stava accadendo.
“Non c’è nulla di sbagliato! E’ tutto così giusto da far paura!”  - voleva che Damon sapesse a cosa stava pensando in quel momento.
“Lo so!” - fu l’unica risposta di Damon.
Poi tornarono a baciarsi e la follia, la pazzia, il fuoco, riprese bruciandoli entrambi nel più meraviglioso degli incendi.





NOTE:
Ciao a tutti!
Nuovo capitolo aggiunto puntualmente!
Mi sento proprio fiera di me stessa: sto incredibilmente riuscendo a mantenere la mia promessa di postare due giorni a settimana senza intoppi nonostante il lavoro, l'università e il fratello rompiscatole!
Tornando a noi...
Spero che il nuovo capitolo vi sia piaciuto.
Maddy ha cominciato ad intuire come stanno le cose e nel prossimo capitolo scopriremo cosa hanno intenzione di fare i Consiglieri in merito.
Katie è un'attrice da premio Oscar e la nostra amata coppia...beh...loro al momento sono impegnati! Ma è anche giusto che si godano un pò di sereno prima della tempesta!XDXDXDXDXD
Grazie a chi ha letto e a chi ha recensito lo scorso capitolo! Grazie mille davvero!
Adesso vi lascio.....a domenica...BACIONI...IOSNIO90!




   
 
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