Un paio di giorni più tardi, iniziarono
i preparativi per il rally di Hazzard, la corsa più attesa della stagione, alla
quale i cugini Duke avrebbero certamente partecipato. Jenny prese a frequentare
sempre più assiduamente l’officina di Cooter per aiutarlo a revisionare le auto
dei partecipanti: anche se non c’erano più stati momenti di intimità tra loro,
Jenny era entusiasta del loro legame. Bo e Luke passavano spesso per ‘vedere
come andava’: in realtà erano curiosi di vedere come Jenny se la cavasse con
grasso e bulloni, e soprattutto di vedere come andavano le cose tra lei e il
meccanico.
“Ehi, ragazzi, siete di nuovo qui?”
domandò Cooter, mentre finiva di collegare un cavetto.
“Già” rispose Bo. “Il rally è tra due
giorni. Avresti un po’ di tempo per controllare il Generale? Vorrei fare una bella
figura.”
“Andiamo, Bo, non fare il modesto” lo
redarguì scherzosamente l’amico. “Lo sanno tutti che nessuno può battere te e
il Generale.”
Jenny alzò la testa. “Non vorrai farmi
credere che Bo Duke riesce a finire un rally senza distruggere l’auto?”
“Jenny, stiamo parlando di Bo. È il
miglior pilota della Georgia. E quando sarà libero di uscire dalla contea,
diventerà il miglior pilota della Nascar.”
La ragazza sbuffò. “Con lo stile di
guida che si ritrova?”
Luke scoppiò a ridere, mentre il biondo
metteva su un broncio da far concorrenza a un bambino. “Nessuno ha mai messo in
discussione il mio stile di guida.”
Anche Cooter e Jenny scoppiarono a
ridere, e in quell’istante si avvicinò Enos.
“Salve, ragazzi. Che si dice in giro?”
“Ciao, Enos” lo salutò Luke,
asciugandosi le lacrime. “Allora, ti sei finalmente deciso ad abbandonare quel
criminale di Boss e passare dalla nostra?”
“Luke, sai benissimo che io sto dalla
parte della giustizia, non dalla parte di Boss. È solo che non è affatto
semplice fare giustizia, in questa contea.”
“Già” confermò il biondo. “Allora, come
mai da queste parti?”
“Beh, vi cercavo, e… Cooter, da quando
hai un’assistente?” sussurrò, accennando con la testa a Jenny, che aveva appena
lasciato il gruppo per prendere degli attrezzi in officina.
“Jenny non è la mia assistente. Mi dà semplicemente una mano.”
“Il che fa di lei la tua assistente.
Gesù, ragazzi, ma quella è davvero Jenny Brown?”
Bo e Luke annuirono. “E’ ospite da noi,
alla fattoria. Ma se vuoi venire a trovarla, ti conviene aspettare che Daisy non
ci sia” spiegò Luke.
“Già, potrebbe ingelosirsi” aggiunse
Bo.
“Ma che dite, ragazzi? Daisy gelosa?”
ribatté in fretta il vicesceriffo, arrossendo e iniziando a balbettare.
In quel momento Jenny tornò ad
avvicinarsi, e i quattro si ricomposero.
“Allora, Enos, stavi dicendo?”
“Cosa… Ah, sì. Brutte notizie per voi,
ragazzi. Domenica non potrete partecipare al rally” confessò Enos con aria
mesta.
Bo scattò in piedi. “Come sarebbe a
dire che non possiamo partecipare?”
Enos alzò le spalle. “Non so che cos’abbia
combinato Boss questa volta. La sua idea era di squalificarvi domenica mattina,
sulla linea di partenza. Quindi fingete che non vi abbia detto nulla.”
“Ma perché, Enos? Che cosa abbiamo
fatto, stavolta?”
“Non lo so, Luke, non lo so. Fatto sta
che tu e Bo non potrete partecipare.”
Bo sbuffò. “Voglio vederci chiaro, in
questa storia. Boss non può permettersi di spadroneggiare così.”
Enos cercò di calmarlo. “Bo, non essere
così precipitoso. Tu non dovresti nemmeno saperlo. Comunque, credo che dipenda
dall’ultima truffa che avete sventato. Boss ci è rimasto piuttosto male.
Avreste dovuto sentire come ha maltrattato Rosco…”
“Non mi importa un fico secco di come
ha maltrattato Rosco” borbottò Bo, deluso dalla notizia che non avrebbe potuto
partecipare a quella che era una delle tradizioni più consolidate di Hazzard.
“Su, Bo, calmati. Ci sono altre belle
novità, Enos?” si interessò Cooter.
“Beh… ho fatto qualche indagine per
conto mio… niente di ufficiale, sia chiaro, ma… diciamo che ero curioso. Alla
corsa partecipano dieci piloti. Tolto Bo, che è anche il più forte, diventano
nove. E su nove piloti, sette corrono con auto fornite da Boss.”
“E’ un’altra delle sue stupide manovre
per cavare qualche guadagno” si indignò Luke. “C’è sicuramente sotto qualcosa.”
“Però c’è anche un’altra notizia: Boss
ha fatto in modo che tu e Bo foste esclusi dalla corsa, ma non può porre alcun
veto sul Generale Lee.”
“Un momento” si illuminò il moro. “Questo
significa che…”
“Questo significa che siete tutti
impazziti!” intervenne Bo. “Nessuno metterà le mani sul Generale!”
Enos fece spallucce. “Possiamo sempre
trovare qualche altro pilota che corra con un’altra auto. Conoscete nessuno?”
Bo e Luke scossero la testa.
“Beh, allora che aspettate? Cercatene
uno!” li esortò Enos, prima di salutarli e tornare in ufficio.
Di lì a qualche minuto, anche i due
cugini se ne andarono via. Rimasti soli, Cooter e Jenny commentarono la
situazione. “Secondo te perché Enos è corso a spifferare tutto a Bo e Luke? Insomma,
teoricamente lui dovrebbe proteggere Boss.”
“Perché Enos, per fortuna, ha un
cervello che funziona, contrariamente a Cletus e Rosco. Ha un cervello e sa
quello che è giusto.”
“Secondo te troveranno un pilota?”
“Non lo so” rispose in fretta la ragazza.
“Non conosco nessun pilota” aggiunse, altrettanto in fretta, chiudendo il
cofano e allontanandosi.
Ragazza
strana, pensò Cooter. Però, quant’è
forte!
Un paio d’ore più tardi, Bo e Luke
tornarono all’officina, al settimo cielo. “Cooter, dov’è Jenny! Jenny!” urlò
Bo, sprizzante felicità, lanciandosi giù dall’auto.
“Ehi, ragazzi, che succede?” li salutò
il meccanico, uscendo dall’officina.
“Dov’è Jenny?” chiese Luke.
La ragazza si avvicinò. “Sono qui,
Luke. Che c’è?”
Luke si schiarì la voce. “Perché non ci
hai detto niente?”
“Di… di cosa, Luke? Non… non capisco.”
“Di questo” rispose Bo, mostrandole un
vecchio articolo di giornale di Atlanta.
Jenny lo prese tra le mani, tremante. “Dove…
dove l’avete preso?”
“L’ha trovato un amico della contea di
Chickasaw” spiegò Luke, mettendo le mani sui fianchi. “Vuoi spiegarci che ci
facevi con un casco e una tuta da corsa?”
“Non… non sono io” mentì lei.
Bo indicò la didascalia. “Jennifer Anne
Brown, vincitrice del campionato under 19 del Tennessee, nel 1974.”
Jenny sbuffò. “E’ molto tempo fa.”
“Jenny, potresti correre domenica per
il rally di Hazzard?” le chiese Luke. “Ti prego. Bo è disposto a cederti il
Generale.”
“E’ vero, Jenny. Per favore.”
Cooter prese l’articolo dalle mani
della ragazza, cercando di capire. Jennifer scosse la testa. “Non posso
correre. Io non corro più.” Detto questo, si voltò e scappò di corsa.
“Cooter, tu lo sapevi che Jenny è stata
una pilota?”
“Certo che non lo sapevo, Bo! Non
sapevo nemmeno che capisse qualcosa di motori, prima che tornasse.”
“Beh, direi che è il minimo, visto che
ha un diploma” osservò Luke.
“Un diploma?”
“Sì, ha frequentato le scuole serali
dopo essere stata licenziata dal…” il moro si interruppe. “Tu non lo sapevi?”
“Certo che no! Mi ha detto che faceva l’impiegata!
Se avessi saputo che era senza lavoro…”
“…le avresti offerto un posto qui?”
ammiccò Bo.
“Certo! Ma non per i motivi che credi
tu, Casanova” lo prese in giro il meccanico.
“Dobbiamo andare a cercarla. Dove sarà?”
“No, Luke, lasciatela stare. Credo abbia
bisogno di stare sola.” Andrò io a
cercarla. So dove si è rifugiata. “Non appena si sarà schiarita le idee,
tornerà.”