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Autore: iosnio90    04/10/2010    2 recensioni
Questa è la terza parte della mia serie: il linguaggio della resa. Dopo tutti gli avvenimenti del Labirinto, quando tutto sembrava andare per il meglio, ecco che la magia sembra avere la meglio e Samuel e Samia rapiscono Bonnie lasciando Damon da solo. Cosa succederà? Per scoprirlo dovrete leggere, ma per chi non lo avesse ancora fatto, vi consiglio di leggere prima le prime due parti di questa serie altrimenti non si capisce nulla. Ovviamente è una Damon/Bonnie! BACIONI...IOSNIO90!
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il linguaggio della resa'
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Capitolo tredicesimo

Maddy era uscita di casa in preda alla follia e immensamente grata di avere Katie dalla sua parte che le aveva tolto il peso di sorvegliare Bonnie, e adesso camminava a passo spedito tra le strade di Kemet illuminate dal limpido sole serale.
- Accidenti! Accidenti! Accidenti! - si era ripetuta quella parola incessantemente da che aveva messo piedi fuori dalla porta.
Non riusciva proprio a capacitarsi di essere stata così sciocca e cieca da pensare che Bonnie non le nascondesse nulla di così importante e che non avesse avuto contatti con il vampiro solo perché lei non ne aveva mai trovato le prove.
Bonnie era stata tremendamente furba e il vampiro più di lei.
- Possibile che in una città piena zeppa di streghe e stregoni nessuno si sia accorto di un vampiro che sorvegliava casa nostra? Incredibile! - Maddy cominciava a credere seriamente che il vampiro Damon infondo avesse ragione quando diceva che gli stregoni erano degli idioti.
Tutti tranne lei ovviamente.
Aveva imparato la lezione, aveva abbassato la guardia e quei due l’avevano fatta franca con i loro incontri clandestini.
Ma da adesso in poi sarebbe stato tutto diverso.
In più c’era il problema piuttosto rilevante della possibile talpa nel Regno.
- Come può un essere magico tradire il suo stesso popolo per un paio di ignobili vampiri senza nessuna speranza? - era la domanda che tartassava la mente di Maddy e non le dava tregua.
Persa nei suoi pensieri arrivò all’Accademia dove sapeva che di sicuro avrebbe trovato Sean a quell’ora e fortunatamente lo stregone le risparmiò la fatica di metterselo a cercare per l’intera scuola, facendosi trovare proprio davanti al cancello che conduceva ad una stretta stradina che faceva da collegamento tra l’Accademia e il Palazzo del Consiglio.
“Sean!” - lo salutò avvicinandosi.
“Maddy!” - le rispose lui con lo stesso tono di saluto.
Maddy non si fermò e continuò spedita verso il Palazzo del Consiglio affiancata da Sean.
“Katie?” - chiese Sean notando subito l’assenza dell’altra strega spia.
“E’ una santa ragazza molto intelligente! Ha capito subito la  gravità della cosa! Ora è a sorvegliare da vicino Bonnie in modo che nessuno si possa avvicinare!” - rispose Maddy orgogliosa per l’amica.
“Farete dei turni?” - chiese Sean.
“E’ stata un’idea di Katie! Un’idea a dir poco geniale, direi, visto che non possiamo più permetterci errori!” - rispose Maddy.
Sean annuì.
“Piuttosto! Raccontami come sono andate le cose, esattamente!” - ordinò Maddy.
“Beh! Sono venuta a prenderla e per tutto il tragitto non mi ha degnato di uno sguardo o di una parola, anzi sembrava piuttosto infastidita! Arrivati lì abbiamo fatto un giro, abbiamo ballato, l’ho convinta a bere dello champagne dentro cui aveva riversato tutto il filtro d’amore! Lei mi ha chiesto di andare a prenderle da mangiare, io ci sono andato. Quando sono tornato mi ha mostrato il bicchiere vuoto, mi ha sorriso, io l’ho baciata e lei mi ha dato una ginocchiata nello stomaco prima di concludere il tutto con una bella minaccia! Poi è andata via e non l’ho più vista!” - spiegò frettolosamente Sean.
“E tu non sei andato a cercarla?”
“Certo che si, ma Dio solo sa dove si era cacciata, perché non sono riuscito a trovarla! Così mi sono arreso e mi sono goduto il resto della serata a modo mio!” - rispose Sean.
“Mmh, ok! Adesso diremo tutto a Samuel e Samia!” - disse Maddy.
“Cosa credi che diranno?” - chiese Sean.
“Adesso lo scopriremo!” - rispose incerta Maddy varcando il portone laterale del Palazzo del Consiglio.

“COSA?” - l’urlo di Samuel aveva quasi rotto un timpano a Samia.
Ma infondo Samia lo capiva: era sconvolto.
Aveva passato quei giorni nell’assoluta sicurezza che tutto stesse andando per il meglio: i vampiri facevano come era stato loro ordinato e non avevano creato problemi a nessuno; Bonnie era controllata e sembrava che fosse anche lei apposto; per togliersi ogni dubbio avevano architettato quella cosa del filtro e fino a quel momento Samuel e Samia erano convinti che avesse funzionato, e invece guarda cosa si scopriva adesso: Bonnie non aveva bevuto il filtro e aveva mostrato a Sean bicchiere vuoto il cui contenuto era finito chissà dove.
Evidentemente la situazione non era così tranquilla come credevano e questo era un fatto sconcertante.
Solo che, mentre Samia si limitava a riflessioni personali sull’aggravarsi della situazione e a varie considerazioni e ipotesi, Samuel esplodeva urlando ai quattro venti tutto il suo rammarico.
Esattamente come stava facendo adesso inveendo senza sosta sui poveri Maddy e Sean colpevoli, rispettivamente, di aver ideato un piano imbecille e di non aver portato a termine il suddetto piano imbecille che proprio perché imbecille doveva essere di facile attuazione.
Samia si ritrovò a compatire i due giovani che adesso guardavano il pavimento imbarazzati e nervosi.
“E Katie dov’è?” - urlò alla fine Samuel tornando a sedersi sul suo trono.
“E’ rimasta a casa a sorvegliare Bonnie! Ha pensato che fosse meglio che da ora in poi Bonnie non fosse mai sola!” - rispose timidamente Maddy con un filo di voce.
“Bene! Sono felice di sapere che almeno qualcuno con un po’ di sale in zucca c’è!” - rispose Samuel.
“Samuel, non prendertela così tanto con loro! Non potevano di certo sapere cosa aveva in mente Bonnie!” - Samia cercò di smorzare gli animi.
“Avrebbero dovuto immaginarlo! E’ il loro lavoro!” - tuonò Samuel.
“Sì! E il nostro lavoro è quello di vegliare su tutto il Regno e fino ad ora nessuno di noi due ha avuto sospetti su Bonnie e su se si incontrasse oppure no con il vampiro, mi sembra! Noi abbiamo sbagliato almeno quanto loro, se non di più!” -rispose Samia.
Samuel la fissò dritto negli occhi per qualche attimo, poi annuì lievemente e rilassò le spalle.
“Hai ragione! Scusate ragazzi è che questa storia mi ha fatto innervosire parecchio! Odio il fatto che quel vampiro me la faccia sotto il naso e sappiamo tutti che non può e non deve passare troppo tempo con Bonnie altrimenti corriamo il rischio che possa risvegliare in lei dei ricordi, magari il ricordo-chiave e a quel punto tutto sarebbe andato!” - disse Samuel recuperando del tutto il suo autocontrollo.
I due giovani annuirono e tornarono ad alzare lo sguardo.
“Bene! Adesso la domanda che giustamente c’è da porsi è: è possibile che nel Regno ci sia un traditore che collabora con i vampiri e a fatto sì che Bonnie sapesse di non dover bere dal bicchiere offertole da Sean?” - chiese retoricamente Samuel.
“Mi sembra così assurdo! Un traditore nel Regno! Non riesco a crederci!” - sussurrò Maddy.
“Sì, Maddy, hai ragione! Ma sappiamo che per quanto possa risultare doloroso anche nelle famiglie più belle come la nostra talvolta ci sono delle pecore nere pronte ad allearsi con il nemico! E nonostante mi costi molto ammetterlo, bisogna ammettere che quella del traditore è l’unica spiegazione possibile per tutta questa faccenda!” - rispose Samia.
“Allora se c’è davvero un traditore è possibile anche che sia in contatto con il vampiro, giusto?” - chiese Sean.
“Giusto! Deve essere così per forza! E magari gli ha spifferato anche tutto quello che c’era da sapere sul Sigillo e sul ricordo-chiave! Proprio per questo dobbiamo stare molto più attenti di prima nei prossimi giorni, poi con la morte di Damon tutto sarà sistemato!” - rispose Samuel.
“Cosa dobbiamo fare?” - chiese Maddy.
“Direi che con Bonnie si può fare come ha suggerito Katie e tenerla d’occhio costantemente anche durante la notte! Per quanto riguarda i vampiri raddoppierò il numero di guardie davanti alla cella e ne invierò altre due a pedinare segretamente i vampiri quando sono nelle loro ore libere! Con un po’ di fortuna riusciamo a scoprire l’identità del traditore!” - disse Samuel.
“Mi sembra un’ottima idea e anche l’unica attuabile!” - concordò Samia.
“Sì! Però dovremmo anche innervosirli! In modo da far compiere loro un passo falso e magari riusciremo a fermare questa cosa prima dello scadere della settimana! Capirete che dobbiamo cercare di accorciare molto i tempi se il vampiro conosce tutta la verità! E se riusciamo a beccarli insieme allora potremmo uccidere i vampiri senza aspettare oltre e sistemeremo tutto!” - continuò Samuel.
“Come faremo ad innervosirli?” - chiese Sean.
“Indiremo una seduta del Consiglio e inviteremo tutti quelli a conoscenza del segreto di Bonnie, Bonnie stessa e i vampiri! Lì parlerò io cerando di far intendere loro che sappiamo e che staremo loro addosso! Conoscendo Bonnie si innervosirà molto e forse sarà proprio lei a farsi prendere dal panico!” - rispose tranquillo Samuel.
“Inoltre così avremo nella stessa stanza il vampiro, Bonnie e il fantomatico traditore!” - disse Samia sovrappensiero.
“Giusto! Se davvero esiste un traditore deve per forza essere tra coloro che conoscono la verità su Bonnie!” - confermò Samuel annuendo.
“Non sono io!” - disse Sean.
“Neanch’io! Non potrei mai!” - disse Maddy.
“Ovviamente né io né Samia avremmo mai potuto tradire il Regno!” -  disse Samuel.
“E sono sicura che non è neppure Katie! E’ troppo devota per fare una cosa simile!” - continuò Maddy.
“Concordo!  Secondo me è un altro Consigliere! Se noi fallissimo con questa storia di Bonnie loro ci guadagnerebbero una bella promozione visto che noi due verremmo uccisi!” - disse Samuel rivolto a Samia che annuì increspando le labbra e la fronte.
Calò un breve silenzio, poi Samuel tornò a parlare.
“Allora! Voi due resterete qui e organizzeremo per bene questa assemblea! La faremo stasera stessa! Adesso i vampiri sono liberi, torneranno alle venti in punto! Manderò delle guardie ad accoglierli e a portarli qui e per allora dovrà essere tutto pronto! Tu, Maddy, chiama Katie, raccontale della nostra chiacchierata e dille di portare Bonnie qui, immediatamente!” - ordinò Samuel.
“Lo faccio subito!” - rispose Maddy.

Quella sera Stefan aveva deciso di accompagnare Damon.
Era certo che tutto quel casino del filtro d’amore che non era andato a buon fine sarebbe presto arrivato alle orecchie dei Consiglieri e le cose potevano, di conseguenza, complicarsi.
E adesso, mentre Damon era di sopra con Bonnie, Stefan se ne stava seduto su una poltrona di fronte alla strega alleata Katie che si stava versando un tè comodamente seduta sul divano.
“Immagino che sia inutile chiederti se posso offrirti qualcosa, giusto?” - le chiese lei portandosi la tazza alle labbra e guardandolo di sottecchi.
“Giusto!” - confermò Stefan con un sorriso.
Passarono qualche altro minuto in totale silenzio, con Stefan che si guardava intorno e Katie che lo teneva d’occhio, poi la strega parlò.
“Posso farti una domanda? E’ una curiosità!” -  chiese.
Stefan annuì gentilmente.
“Ecco, mi chiedevo come fate a sopravvivere qui! Non credo che vi diano sangue e voi non potete procurarvelo altrimenti verreste uccisi all’istante senza poter far nulla per Bonnie!” - fece Katie.
“Diciamo che siamo resistenti! In più sapevamo a cosa andavamo incontro e prima di entrare qui ci siamo nutriti per bene! Io con parecchi animali e Damon…beh lui  non ha preso molto per via della preoccupazione e anche per il fatto che nel Labirinto, poco prima di entrare qui dentro, sai…lui ha…isomma..” - Stefan si rese conto troppo tardi di aver toccato un tasto dolente.
“Lui ha dissanguato Ted! Lo so! Ma non preoccuparti, io non gliene dò la colpa! Damon ha fatto solo quello che doveva fare per il suo bene e per quello di Bonnie! I veri assassini di mio cugino sono i Consiglieri!” - rispose Katie pacatamente.
Stefan annuì nervosamente invidiandole il suo enorme autocontrollo.
“Ma da allora non vi siete indeboliti?” - chiese Katie tornando al discorso precedente.
Stefan gliene fu grato.
“Beh, si, un po’! Ma non me ne preoccupo!” - rispose Stefan.
“Tu mi sembri molto provato! Più di Damon!” - osservò la strega.
“Dipende dalla dieta! Io sono più debole di Damon perché per lo più bevo sangue animale…bevo sangue umano solo quando la mia fidanzata me lo offre spontaneamente oppure in casi estremamente gravi in cui rischio la morte!” - spiegò Stefan.
“Ma Damon non è così” - osservò Katie.
“Oh, no! Lui ha sempre bevuto sangue umano! Ma non uccide nessuno per procurarselo, almeno non lo fa più da quando sta con Bonnie! Si limita a prenderlo negli ospedali!” - rispose Stefan.
“All’Accademia…” - cominciò Katie, ma Stefan la interruppe.
“Lo so! Damon mi ha detto cosa vi insegnano! Ma non è vero! Un vampiro può vivere di sangue animale…io ne sono la prova vivente da più di cinque secoli! E ormai avrai capito anche tu che i vampiri possono provare sentimenti e possono amare!” - disse.
“Già! Mi domando quante altre cavolate ci insegnino! Per loro è tutto sempre bianco o nero, non esiste il grigio! Voi siete il nero, noi siamo il bianco! E devo confessare che anch’io la pensavo così fino a poco tempo fa, ma le cose sono cambiate quando ho scoperto cosa era successo a Ted! Ho capito che esiste il grigio, che nella vita è quasi tutto grigio. Esiste il grigio nelle creature magiche, le creature bianche che si macchiano di nero con i loro sordidi crimini.
Così come esiste il grigio nelle creature oscure, le creature nere che si macchiano di bianco quando sfidano la morte per amore come sta facendo ora Damon!” - rispose Katie.
Stefan le sorrise.
“Sai… quando verrai con noi voglio farti conoscere una persona! Sono sicuro che andrete d’accordo, vi somigliate! E’ come una sorella per Bonnie, si chiama Meredith ed è la saggezza del gruppo, per così dire! Le piacerà questa tua osservazione!” - le disse.
“Stai dicendo che potrò stare con voi quando sarò nel vostro mondo?” - chiese Katie incredula.
“Certo! Perché ti sorprendi! Tu ci hai dato una speranza di riuscita! E’ il minimo!” - rispose sincero Stefan: quella strega gli piaceva.
“Grazie!” - rispose Katie.
Pochi istanti dopo il cellulare di Katie squillò.
“E’ Maddy!” - annunciò prima di rispondere.
“Maddy? Dimmi tutto!” - disse.
La telefonata durò poco. Per tutto il tempo Katie non aveva fatto altro che ripetere < Sì > e < Ok >, ma Stefan notò che mano a mano che andava avanti Katie si irrigidiva.
Quando attaccò, Stefan le chiese cosa fosse successo.
“Siamo nei guai! Grossi guai!” - disse.

Damon era felice.
Teneva stretta a se la streghetta e le accarezzava la testa che lei teneva delicatamente appoggiata sul suo petto, all’altezza del cuore, e si sentiva felice.
Nei primi momenti successivi al Labirinto aveva seriamente creduto che non sarebbe mai più tornato ad assaggiare quel pezzo di felicità e paradiso che solo la streghetta sapeva donargli.
Aveva temuto di restare nel suo baratro nero fatto solo di odio e di morte.
Invece si era sbagliato.
Stranamente Stefan aveva avuto ragione a dire che non esisteva una vecchia Bonnie e una nuova Bonnie e che Bonnie era sempre la stessa, era unica e lo amava.
Damon aveva passato i giorni precedenti a cercare di avvicinarsi a lei, ma non troppo; a cercare di parlarle, ma senza fare nessuna allusione e scegliendo bene le parole da dire.
L’aveva vista come una ragazza nuova identica alla sua streghetta, una ragazza che non lo amava e che lui doveva lottare per poterla conquistare.
Invece si era sbagliato.
Bonnie era sempre lei e lui non doveva lottare per poterla amare liberamente.
Ne aveva avuto la conferma la sera precedente quando l’aveva baciata e poco prima quando avevano fatto l’amore: gli era bastato lasciarsi andare, gli era bastato comportarsi come avrebbe fatto se non si fossero trovati nella situazione in cui lei non ricordava nulla, gli era bastato tornare alla normalità per sentirla di nuovo sua, per sentirle dire di nuovo che lei lo amava, per dare avvio alla lotta tra il cuore, che gli era sempre appartenuto, e la ragione, che necessitava di un aiuto sconsiderato per tornare ad essere sua.
- Damon! Damon siamo nei pasticci! Scendete! - la voce mentale di Stefan lo raggiunse come un pugno in un occhio.
Damon l’avrebbe volentieri ignorata se non fosse stato che il tono e l’urgenza che avevano accompagnato la voce del fratello gli erano sembrati sospetti.
Guardò l’orologio appeso alla parete: 19: 47.
Poco male tra poco avrebbe comunque dovuto lasciare la streghetta, quindi assecondò il fratello.
“Streghetta, dobbiamo scendere di sotto! Mio fratello è piuttosto allarmato!” - le disse.
Bonnie alzò la testa per guardarlo negli occhi.
“Mio fratello? Di sotto? Ma sei impazzito? Di sotto c’è Katie!” - rispose Bonnie.
- Giusto! Dimenticavo che non le ho ancora detto nulla! -
“Non preoccuparti per Katie! Fidati di me! Vieni di sotto e capirai tutto!” - le disse.
Bonnie lo fissò per mezzo minuto, poi annuì.
Si rivestirono in fretta e scesero di sotto.
Damon si accorse che Bonnie tremava.
“E’ tutto ok! Non preoccuparti!” - le disse sorridendole in modo incoraggiante mentre scendevano gli ultimi gradini.
“A dire il vero non è niente ok!” - puntualizzò la strega Katie.
Damon si accigliò.
“Che significa?” - chiese.
“Significa che Maddy ha chiamato! Come prevedibile ha raccontato il fiasco di ieri ai Consiglieri, ma non è questo il problema! Il problema vero è che sono giunti alla conclusione che Bonnie non poteva sapere nulla del filtro nel bicchiere e che quindi se non l’ha bevuto è perché una talpa nel Regno che è in combutta con voi glielo ha detto e vogliono scoprire chi è il traditore! Inoltre, cosa ancora più preoccupante, hanno indetto un’assemblea a cui verrete costretti a partecipare, in cui cercheranno di estorcerti la verità su ciò che accade tra te e Bonnie da quando sei arrivato, visto che Maddy ha fatto due più due e ha capito che i girasoli glieli hai mandati tu e non Sean!” - spiegò Katie.
“Un’Assemblea?” - chiese Damon.
“Già! Secondo me vogliono intimidirci!” - disse Stefan.
“Questo è poco, ma sicuro fratellino! L’importante è che non ci facciamo prendere dal panico, quindi lascia parlare me, perché scommetto che contano su un nostro errore visto che in mano hanno solo supposizioni e niente prove!” - rispose Damon.
“Io sono d’accordo, ma state attenti comunque! Io baderò a Bonnie!” - disse Katie.
“Ok!” - Stefan.
“Bene!” - Damon.
“Ehi? Mi spiegate che sta succedendo?” - Bonnie.
Damon si voltò verso la streghetta: era tremendamente confusa.
“Che succede? E che ci fa Katie qui tutta tranquilla?” - chiese Bonnie.
Damon non sapeva da dove cominciare, le cose da dire erano tante, ma il tempo pochissimo.
Fu Katie a prendere la parola.
“Adesso non c’è tempo, Bonnie, ma domani ti spigheremo tutto! Per il momento ti basti sapere che Samuel e Samia non sono ciò che credi e che non vogliono il tuo bene! Maddy non ti è amica e se si scopre di te e di Damon è molto probabile che lo uccidano subito. Ma io sono dalla vostra parte, Bonnie! Io vi sto aiutando!” - le disse Katie guardandola negli occhi.
“Allora la talpa di cui parlavate prima esiste e sei tu!” - disse Bonnie.
Katie annuì.
“Ma non ho capito tutto il resto…che significa?” - chiese Bonnie.
“Ascoltami Bonnie! Adesso non c’è tempo! Ti risponderemo domani, è una promessa! Adesso però dovrai venire con me a quella assemblea e non dovrai aprire bocca, non dovrai lasciarti sfuggire né una parola né un pensiero su te e Damon altrimenti lo uccideranno lì davanti a te! E noi non lo vogliamo visto che abbiamo più o meno un piano per permettergli di rimanere in vita e fuggire dal Regno Magico prima che venga attuata la condanna!” - rispose Katie.
Gli occhi di Bonnie si illuminarono.
“Davvero?”  - chiese.
“Sì! Allora acconsenti a fare come ti dico? A fidarti di noi invece che del Consiglio? Per salvare Damon? Domani ti racconteremo ogni cosa!” - fece Katie.
“Sì, va bene!” - disse Bonnie.
“Allora andiamo!” - disse Damon in direzione del fratello che si limitò ad annuire.
“Sta attento!” - gli disse Bonnie afferrandolo per un braccio.
“Non preoccuparti, streghetta! Non ho intenzione di farmi ammazzare! Ti amo!” - le disse e le sfiorò le labbra in un bacio delicato prima di correre con Stefan verso il Palazzo del Consiglio.






NOTE:
Ciao a tutti!
Incredibile! Giusto la volta scorsa ho detto di essere fiera della mia puntualità nel postare e adesso faccio tardi...vabbè...ma non è colpa mia...è il mio stupido pc che non vuole saperne di connettersi a internet!
Quindi mi devo arrangiare: adesso sono all'università!
TORNANDO A NOI....
Capitolo di passaggio...non succede granchè, ma dato che la storia sta volgendo al termine ( dovrebbero mancare più o meno 5 capitoli), il capitolo di passaggio mi è servito per entrare un attimino nella testa dei così detti nemici che, se fino ad ora hanno riposato sugli allori, si daranno alla pazza gioia alla fine!
E vi assicuro che ne succederanno delle belle: vi dico solo che ci saranno almeno due morti e non saranno Samuel e Samia, almeno non tutti e due!
Adesso vi lascio....un grazie infinite a tutti coloro che mi seguono con infinita pazienza....vi adoro!
A giovedì....BACIONI...IOSNIO90!

   
 
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