Videogiochi > Kingdom Hearts
Segui la storia  |       
Autore: Edo    04/10/2010    4 recensioni
Avrei dovuto saperlo, nel momento esatto in cui sentii quella voce, che mi sarei terribilmente cacciato nei guai...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Axel, Roxas
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

9 – “A little surprise”

 

E’ sabato mattina, sono a scuola, mi sto letteralmente addormentando sul banco.

Fatico a tenere gli occhi aperti. Che soooonnooo..! Tiro un bello sbadiglio, e mi chiedo se Demyx  in questo momento 

 è ridotto come me, o se invece, abituato alla vita notturna, è sveglio e bello pimpante come al solito.

Suona la campanella della seconda ora.. l’abbiocco è sempre più imminente..

Decido di andare in bagno; magari con un po’ di acqua fredda in faccia mi riprendo!

Faccio il giro lungo, per i corridoi, così perdo un po’ di tempo.. non mi va di tornare in classe.

Entro in bagno, mi sciacquo il volto, e un po’ più attivo, mi riavvio verso l’aula.

Quando..

Chi vedo in corridoi?

Proprio Demyx.

“Hei! Buongiono..! Che ci fai qui?” gli chiedo

“Eh Eh, il prof  mi ha sbattuto dal preside perché dormivo in classe” risponde lui divertito e altrettanto assonnato.
“ahaha non ci credo” ridacchio io “e che è successo? Che ha detto?”

“ ma niente, mi ha chiesto se era vero che dormivo sul banco, e mi ha detto che se volevo potevo dormire lì sulla poltrona” racconta lui, fra lo spavaldo e il sorpreso.

“serio??” ..no ma veramente?

“e si, serio! Allora sono rimasto lì e ho dormito fin’adesso. Però ora non ho voglia di far lezione . Aspetto un po’ ad entrare”

“Idem. “ concordo e mi appoggio alla finestra accanto a lui, sbadigliando di nuovo.

“sonno?” mi chiede

“non riesco a tenere gli occhi aperti” rispondo sconsolato.

“ooooh su dai!!! –mi dà una pacca sulla schiena- forza ora torna in classe, fai il bravo bambino” fa  finta di rimproverarmi il biondo.

“sé sé, va bene mamma” lo prendo per il culo in tutta risposta.

Demyx mi fa la linguaccia tirandosi con la mano destra la palpebra dell’occhio verso il basso, e si avvia anche lui verso la sua classe.

“ah, forse dopo c’è una sorpresa” mi dice arrivato in fondo al corridoio, prima di svoltare.

“mm?”

“all’intervallo! Ciao!”

 non faccio in tempo a rispondere che se n’è già andato.

 

Sorpresa..? ..what..? bah..va bè

 

Non so come, ma l’intervallo arriva dopo quella che mi è sembrata un eternità.

Suona la campanella e io..ancora dormo in piedi.

Sono tentato di rimanere a dormicchiare con la testa appoggiata al banco, quand’ecco che rispunta Demyx,

“Oh su forza! Anziamo!” mi afferra per il colletto della camicia e mi tira nel tentativo di alzarmi,

 finché infastidito, gli do finalmente retta e mi alzo.

“Che c’èèèèè??” chiedo sull’orlo di una crisi di nervi

“Vieni , andiamo fuori che c’è Ax”

 

Ah.

Tump

*blocco respiratorio*

Deglutisco

*tump*

Salta un battito

e..

NO E CHE CAVOLO STA VOLTA NO

Mi riprendo più che velocemente

“Ah, ok ok, ma che ci fa qui?” domando tranquillo

“bho, passava” dice lui con un’alzata di spalle

“credo stia andando al lavoro” conclude poi.


Scendiamo le scale, usciamo in giardino e nono stante  la tanta gente stipata al suo centro, vedo subito la figura di Axel al di là del cancello, all’ombra di una bella pianta rigogliosa.

Prima di tutto perché fuori o comunque vicino alla cancellata non ci sono altri che lui, e secondo..come non vedere quei capelli? Erano TROOOPPO rossi.

Decisamente inconfondibili.

 

Sono un po’ nervoso..

È stano vederlo lì, appoggiato al cancello..come se fosse li ad aspettarmi..cioè si ovvio che mi aspetta, ma aspetta anche Demyx.. però vederlo lì così, con questa luce chiara del sole che crea un clima calmo e tranquillo tutt’intorno, sembra che lui sia lì solo ed esclusivamente per me.

Mi sale da dentro, dalle parti dello stomaco, un specie di noia, di nostalgia, che mi fa sentire.. quasi possessivo ed egoista.

“lui è solo mio, è mio e di nessun altro”

“lui è mio..perché noi ci baciamo, ci vogliamo”

Vorrei che fosse chiaro anche al resto del mondo.

LUI E’ MIO.

 

Ma.. c’è anche un’altra parte di me,  quella razionale, se ancora ne è  rimasta un po’ ,che reprime tutti che questi pensieri e che continua a ripetermi ..che sono uno stupido.

Non siamo una coppia di fidanzatini  e, in primissimo luogo, non siamo una coppia.

Quindi io non ho nessun ..”diritto”  su di lui, e lui non ha nessun obbligo verso di me.

In più siamo due ragazzi, due maschi.

E terzo, questa..”storia” è una cosa nostra, solo nostra, non deve saperlo nessuno.

 

Ma.. proprio perché è una cosa nostra, una cosa che conosciamo solo noi, mi sento possessivo nei suoi confronti. Gli altri non sanno, gli altri non capiscono..

 

Quanti pensieri complicati.

Per amor del cielo niente psicopippe! Sono un ragazzo!

Non sono in effemminato, nemmeno per sogno. Anzi, nessuno crederebbe mai ( e ancora io stento a crederlo), che ho dato via a una situazione del genere.

 

Bene, non so come ho fatto ad eleborare tutti questi pensieri nell’arco di 10 metri.

Raggiungiamo il nuovo arrivato, e lo salutiamo con calore.

“Heeeey!”

“Ciao bello” risponde Axel, per poi puntare lo sguardo su di me “Ciao Rox”

Non so come sia possibile, ma il tono con cui dice quelle due semplici parole mi fa arrossire.

“CIAO -  ma che voce mi è uscita?? – Da dove arrivi?” Chiedo, da rimediare subito al mio terribile saluto;

“Oh, bè, da casa ovvio. Sto andando ora al lavoro” dice sereno Axel.

“E inizi adesso?? Brutta merdacciaaa” esclama Demyx.

“E si, muahah faccio in tuono pomeriggio oggi “ spiega .

“Si ma..”

“Dem, anche la paga è proporzionale a quanto sto là” puntualizza ridacchiando il rosso, cosa che mi fa pensare, che non gli dia fastidio guadagnare poco.

“Dove lavori?” chiedo, un po’ per curiosità e un po’ perché non voglio essere tagliato fuori dal discorso.

Da quando mi ha salutato, non mi ha più guardato negli occhi.

“Al supermercato in centro” rispondono i miei due amici in coro. “Ah..em..forte..forse(?)”

“RAGAZZI!” urla all’improvviso Demyx  , come terrorizzato, tanto che mi fa scattare;

“che c’éééééé???!”

“Ho fame.”  Dice con una faccia da ebete assurda.

Axel ed io ci guardiamo sconcertati (tipo così--> =.= ), poi il rosso scoppia a ridere mentre mi sente sgridare Demyx a gran voce :
“Ma che bisogno c’era di fare tutta sta scena?! Vai a prenderti un maledettissimo panino!!”

E lo caccio a calci lontano.

“vado” e si dilegua.

Mentre l’osservo rientrare nell’edificio , Axel, facendo passare il braccio attraverso le sbarre della cancellata, mi afferra un polso e mi strattona nella sua direzione, contro di lui.

“AU”

sé. Contro il cancello, per meglio dire.

“ops..”

“sei  un deficiente! Mi hai fatto maleee!” piagnucolo io.

“scusa” dice lui, dispiaciuto.

Cala il silenzio.

Decido di prendere in mano la situazione.

“Che vuoi?” gli chiedo spazientito..cioè tutta sta scena, mi fa sbattere contro ‘sto benedetto cancello,  cosa mi significa, se poi se ne sta zitto?!

Axel appoggia la fronte fra due sbarre, con uno sguardo serio.

“Avvicinati” mi dice con voce bassa e sensuale.

“..cosa?” faccio perplesso ma, visto che non mi risponde, faccio come dice e mi avvicino a lui.

Mi appoggio anch’io alle “suddette” sbarre.

Mi sento un po’ stupido.

E un po’ imbarazzato anche.

Coff coff..

 

E se arriva Demyx? E se ci vede qualcuno? Qui come due idioti con le mani intrecciate attraverso la cancellata.

Lo osservo curioso; dopo tutto le mie mani nelle sue, il suo respiro sul volto, mi fanno ripiombare in quello strano senso di tranquillità e nostalgia, che solo lui mi fa provare, che solo lui mi sa dare..e che sto imparando ad apprezzare. Tanto tanto.

E…

Proprio quando meno me lo aspetto, Axel si riprende da quel suo coma apparente ( aveva continua a fissare il vuoto fin’ora), socchiude le labbra e tocca con la punta della lingua, la punta del mio naso.

“Em.. c-he stai facendo??” domando con un filo di voce.

“ti sto stuzzicando”

“e perché?”

“perché, ora come ora non ti posso baciare, anche se vorrei”

Lo guardo interrogativo, allora lui, paziente, mi fa notare la distanza che il cancello mette fra noi.

Si.. em..effettivamente non mi può baciare ..eh eh eh..

“Tira fuori la lingua” mi dice con quei suo occhi verdi e languidi.. quasi luccicanti;

 e io ammaliato, quasi incantato, gli ubbidisco immediatamente.

Attirato irresistibilmente dalla sua voce.

Tiro fuori la lingua , e sento il  fresco dell’aria su di essa.

Poi, senza preavviso, Axel ci posa sopra la sua.

ARGH.

 No decisamente questo non me l’aspettavo.

Oddio, che cosa imbarazzante! Piacevole ..certo.. ma strana e terribilmente imbarazzante!!

Mi sento quasi come se fossi lì, in piedi, nudo.

E’ come un bacio con la lingua.. ma senza bacio! Che cosa strana. Oddio.

E se qualcuno vedesse?

Chiudo gli occhi per cercare di scacciare questo senso bruciante di  vergogna , e mi concentro su questo nuovo gioco.

Continuiamo.

Giochiamo così per un po’.. e nel frattempo, Axel infila definitivamente le mani oltre le due sbarre ai miei lati, e  va a mettere  le sue mani, grandi e calde, lì, alla fine della mia schiena , e le infila sotto la camicia della divisa scolastica, appena appena nel bordo dei miei pantaloni.

Aaah..  la sua pelle contro la mia..

In tutta risposta, mi aggrappo alla sua maglia, all’altezza della sua pancia.

E mi ritrovo a desiderare le sue labbra; è strano non poterle sentire.

Le vorrei, tangibili, concrete, morbide..sulle mie; non mi basta solo immaginarle.

Apro un attimo gli occhi e vedo Axel  che con un’occhiata a lato;

 controlla che non arrivi nessuno, o meglio, che non torni Demyx.

Furbo il ragazzo .. eh.

“ECCOMIIII RAGAAAZZIII!!!”

Mi spinge via frettolosamente, ma delicatamente,  nonostante gli occhi allarmati  che si ritrova.

Ed ecco Dem spuntare con un enorme panino fra le sue fauci affamate.

Fortuna che è ancora lontano, e  noi due, colpevoli, velocemente ci allontaniamo l’uno dall’altro.

“Che state facendo?” chiede il punk biondo, curioso.

Avrà sicuramente notato la mia faccia arrossata.

E il fiatone.

Aiuto.

“Niente Dem, chiacchieravamo” mente spudoratamente Axel, con un po’ di nervosismo nella voce, mentre con il piede fa rotolare qualche sasso sulla strada.

Demyx non nota nulla di strano o di sospetto, al contrario di quel che pensavo..

Si vede che  è proprio vero che quando ti senti colpevole di aver fatto qualcosa di sbagliato, o di vergognoso, sembra che tutti sappiano, e tutti ti osservino.

Ma probabilmente è solo un’impressione.

Perché dovrei sentirmi in colpa?

Non penso sia una brutta cosa, quella che faccio con Axel..

Forse mi sento strano, perché nascondiamo tutto a Demyx.

Mi sento strano perché è un segreto.

Scollo la testa; ero andato in fissa seguendo il filo dei miei pensieri confusi.

Nel frattempo i miei due amici hanno ripreso a parlare normalmente.

Questa sera devono suonare di nuovo, ma non so dove.. un posto troppo lontano comunque; non so se potrò  andare col loro. Mi sa tanto di no. Accidenti!

Mia madre mi ribalterà sicuramente, come un guanto, se gli chiedo il permesso di uscire.. dopo il ritardo allucinante di ieri sera poi!  Accidenti per due!!

 

 

DRRRRRIIIIIIIINNNN

 

Suona la campanella che segna la fine dell’intervallo.

Demyx ingoia l’ultimo pezzo di panino e saluta Axel;

io a malincuore  mi allontano dal cancello, imitandolo.

Il rosso ci saluta con calore e mentre mi allontano gli lancio un’ultima occhiata, vedo distintamente le sue labbra sussurrare:

“visto che ti ho trovato?”

Sorrido.

Che idiota.

Gli faccio una boccaccia e rientro di corsa nell’edificio, diretto alla mia aula.

Mi fermo solo una volta, a guardare dalla finestra del corridoi, la figura del cantante degli Organizzation XII , che camminando si allontana sempre di più.

Che carino che è stato a venire..

divento bordeaux solo al pensiero di ciò che abbiamo appena fatto!

Tocco con un dito la punta della mia lingua, in qualche modo, euforico ed emozionato.

Sento ancora il suo tocco su di essa, e i suoi polpastrelli oltre la vita.

Mi fiondo in classe, completamente ripresto dallo stato catatonico delle prime ore

 MA

 incapace comunque di concentrarmi.

 

***

Al rientro a casa, mi aspettava un bel cazziatone  dalla mamma, lo sapevo; e così è stato.

Ora,rassegnato al fatto di essere colpevole del mio ritardo mi concentro sui compiti.

Cinepresa sulla scrivania, e li accanto il cellulare.

Sto cercando di ragionare su matematica quando il VRRRR del telefono, e il suo schermo che si accende, mi fanno  alzare la testa.

 

“ciao piccolo, (posso chiamarti piccolo? xD) Mi sono fatto dare il tuo numero da Demyx… spero non ti dispiaccia D:  -Axel”

 

Un sorriso spontaneo mi spunta in faccia.

 

“He!! […]”

 

 

-fine cap #9-

 

 

 

***NOTE DELL’AUTORE***

 

Allora.. intanto perdono per il terribile ritardo.

Ma ..ci sono stati dei ..(volevo dire piccoli ma non è vero) grandissimi intoppi.

Motivi familiari ecc.. chiedo cmq perdono T________________T

 

Un grazie speciale a  _Ella__

e.. ragazze vi accontentate di “un ringraziamento cumulativo” ??

 

Fantasy is my passion, bonza corrotta, Fexy, Mikhi, EdelSky, akuroku95

E tutte le altre.

RAGAZZE VI ADORO. SERIAMENTE.

GRAZIE MILLE <3

 

 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Edo