Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Hayley Black    05/10/2010    5 recensioni
«Ancora una volta abbiamo visite, signorina Granger.» trillò, sedendosi, mostrando che, ancora una volta, Fred Weasley era stato messo in punizione con lei.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger, Il trio protagonista, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Neutron star collision ~ '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Hermione percorreva velocemente i corridoi del secondo piano, non sapendo dove stava andando. Doveva sbollire la rabbia. Ma rabbia per cosa? Oh, quanto si odiava per questo suo lato del carattere, si arrabbiava così in fretta! E per delle sciocchezze, per giunta. Voleva prendersi a schiaffi, che diamine le prendeva?
Perché quando stava con Fred si sentiva vulnerabile, come se i suoi occhi potessero guardarle dentro. Aveva il fiatone, aveva corso? Si appoggiò con la schiena al muro e prese fiato, i libri stretti al petto, la borsa a tracolla che era maledettamente pesante. Aprì gli occhi, si trovava in un corridoio deserto. Fortunatamente era ancora al secondo piano e quindi non si era persa, e si affrettò a raggiungere la Sala Comune dei Grifondoro.
Arrivata davanti alla Signora Grassa disse la parola d’ordine e entrò. C’era un gran trambusto lì dentro, e in un primo momento non vide i suoi due migliori amici, quando qualcuno la chiamò. Si girò di scatto, Ron e Harry stavano appena entrando, avevano il fiatone e la faccia rossa, dovevano aver corso.
-Hermione!- urlò Ron, correndo verso di lei
-Che c’è, Ron?- chiese lei, divincolandosi dalla presa del rosso
-Ti stavamo cercando in biblioteca, Fred ha detto che te n’eri andata…- ansimò Harry, sembrava stesse per morire
-E perché mi cercavate?-
-La… La Umbridge, ha scritto un… nuovo decreto che non ti piacerà… affatto- rantolò Ron, respirando affannosamente. Hermione li guardò preoccupata
-Ma vi siete visti? Sedetevi e cercate di ritornare nel mondo dei vivi, io andrò a vedere questo nuovo decreto- disse, e uscì dalla Sala Comune non dopo aver posato borsa e libri.
Un nuovo decreto? La vecchia megera non smetteva di rendere la vita degli studenti peggiore, chissà cos’aveva architettato adesso. Tutti i decreti erano affissi al muro dell’entrata della Sala Grande, e quando Hermione arrivò vi trovò una folla di studenti che mormorava contrariata. Dovette sgomitare e spingere per raggiungere la prima fila, e vide Gazza che scendeva dalla scala, sulla faccia rugosa un ghigno spaventoso, che doveva essere un sorriso.
Non si può sostare nella biblioteca per più di due ore, e gli studenti non potranno prendere più di un libro alla settimana”. Oh no. No! Come poteva, quella vecchia pazza, fare questo!? Non sostare nella biblioteca per più di due ore… e come avrebbe fatto? Disperata, si guardò attorno, e vide Fred che fissava accigliato il decreto, quindi lei abbassò lo sguardo e, sgomitando, uscì dalla folla velocemente. Come avrebbe fatto, adesso? Quando l’unico luogo dove si sentiva a suo agio era la biblioteca, e ora non poteva starci per più di due ore… ma cosa ci faceva lei, in due ore? Un bel niente! E la storia dei libri? Lei prendeva minimo dieci libri a settimana da quel luogo!
Salendo le scale, in preda alla rabbia, non si accorse che qualcuno la stava seguendo. E come poteva, quel qualcuno, non essere niente di meno che Fred Weasley? Si, Fred. Non George. Ormai lei aveva imparato a riconoscerli. Quando stava con Fred sentiva qualcosa nello stomaco, erano sempre loro, le farfalle, e il cuore le batteva più forte.
-Hermione!- gridò il ragazzo, precipitandosi su per le scale, quindi la raggiunse. Lei si girò di scatto, e vide che sulla faccia del rosso c’era il solito sorriso sornione.
-Che c’è, Fred?- disse, il fatto che l’aveva chiamata Hermione e non Piccola Granger la preoccupò
-Ehm.. volevo scusarmi per prima, a quanto pare ho detto qualcosa che ti ha fatto arrabbiare. E mi dispiace anche per questo nuovo decreto, perché tu sei l’unica che sta in biblioteca tutto il giorno e che si prende un milione di libri alla settimana- rispose in fretta, senza lasciare la presa sul suo braccio.
-No, sono io che a volte mi arrabbio troppo in fretta… e non sarei dovuta andarmene così, scusa.- disse imbarazzata, quindi aggiunse –Anche a me dispiace per il decreto, ma non so proprio cosa fare…-. Fred sorrise rassicurante, e le prese la mano. Quindi si abbassò un po’ per arrivare alla sua altezza, e sussurrò
-Forse ho trovato un modo per farti avere i tuoi preziosi libri-, quindi le lasciò la mano velocemente e salì su per le scale, come se dovesse fare qualcosa di importante.
-Non metterti nei guai, Fred!- gli gridò lei dietro, salendo le scale, rossa in volto, con le farfalle che svolazzavano nel suo stomaco. Le aveva sentite fino a qualche anno fa, quando stava troppo vicina a Ron. Non ci pensò, e raggiunse la sala comune, affollata come prima.
Stava per andare nel proprio dormitorio quando Harry e Ron le sbarrarono la strada. Stavano molto meglio rispetto a prima, e la squadravano preoccupati.
-Hermione?- disse Ron, fissandola
-Si, Ronald?- ribatté lei brusca
-Hai saputo del decreto?-
-Certo, dov’ero, sennò? E ora, se volete farmi passare, io avrei dei compiti da fare!- sbottò, e, spingendoli via, salì in fretta le scale del dormitorio delle ragazze.
Si sedette sul letto, fissando i tre libri che aveva preso dalla biblioteca. Aveva appena iniziato a leggerli, e le stavano piacendo parecchio.
Chissà cosa stava tramando Fred… Non pensarci, stupida! Piuttosto, pensa a quei compiti di Difesa che devi portare domani. Giusto, i compiti. Rovistò nella borsa di cuoio e prese quello stupido libricino, quindi prese la pergamena, la piuma e l’inchiostro e cominciò a scrivere.
Qualche ora dopo, fissò i tre rotoli di pergamena fittamente scritti dalla sua calligrafia ordinata. Aveva finito i compiti di Difesa, bene.
Se non ci fosse stato quello stupido decreto, adesso sarebbe andata di corsa in biblioteca a leggere, immersa in quel silenzio surreale, dove si sentiva veramente bene. Sospirò, quindi infilò i tre rotoli di pergamena nella borsa, insieme a tutto il resto. Fissò l’orologio, tra qualche minuto avrebbe dovuto essere alla Sala Grande per la cena, ma lei fame proprio non ne aveva. Bene, di questo passo sarebbe diventata anoressica. Si alzò dal letto e si cambiò, mettendosi un paio di pantaloni e un vecchio maglione, quindi scese nella Sala Comune.
Era vuota, come aveva previsto. Però vide che una poltrona davanti al camino era occupata, e Fred si alzò, sorridendole. Oh, diamine.
-Che ci fai ancora qui?- chiese lei, fissandolo di sottecchi
-Potrei farti la stessa domanda, Granger- ribattè lui ilare, quindi le si avvicinò e la squadrò attentamente, come se volesse ricordarsi di ogni centimetro del suo corpo
-Non ho fame- rispose lei, cercando di svignarsela, ma lui la bloccò
-Ancora?-, Hermione annuì, cercando di non guardarlo negli occhi.
-Possiamo andarci insieme, non mi sembra che tu abbia poca fame- disse Fred, indicando il suo stomaco che aveva appena brontolato. Era in trappola. E solo in quel momento si accorse che dietro di lei c’era il muro, e davanti a lei Fred. E solo in quel momento, si accorse che Fred era bello. Bello, bellissimo, stupendo.
Come aveva fatto a non accorgersene prima? Lo guardò negli occhi, e lui le sorrise. Bello.
-Eh…? Si, certo- balbettò lei, si era persa nei suoi pensieri su quanto Fred fosse bello. E quando sorrideva era ancora più bello. La prese di nuovo per mano – che cosa stupenda – e insieme uscirono dalla Sala Comune, scendendo in fretta le scale e raggiungendo la Sala Grande. Nessuno si accorse della loro entrata nella sala, erano tutti troppo impegnati a parlare e a mangiare. Si sedettero al tavolo dei Grifondoro, Harry li guardò un po’ sconcertato, Ron manco si accorse di loro – era troppo impegnato a mangiare – e George guardò di sottecchi il gemello. Insomma, che avevano tutti da guardare?
Prese ciò che prendeva ogni sera, il purè, lo amava da impazzire. Se ne mise una bella porzione nel piatto, e cominciò a mangiare. Oh, aveva davvero fame. Perché non aveva voluto andare nella Sala Grande? Harry la guardò basito, Hermione non aveva mai avuto così appetito. Era Fred a metterle fame? Oh, può darsi. Fred, il ragazzo bello.
Si accorse che Fred, il ragazzo bello, la stava guardando, quindi posò la forchetta e lo guardò, sorridendo. Ora aveva capito.
Lei, sì, proprio lei, Hermione Jane Granger, Prefetta, amava Fred Weasley, il ragazzo bello.

Jeee! Hermione ha capito di amare Fred, il ragazzo bello ù.ù Non ci vuole molto per capire che Fred è bello, no? :D
Ma finalmente la Gryffindor ha capito di amarlo u-u
Non preoccupatevi, Fred nel prossimo capitolo si farà perdonare eccome :DD Vorrei precisare che nel prossimo capitolo cambieranno un po' le cose, come lo stato di Hermione, che si sta deprimendo perchè può stare poco tempo in biblioteca. Ma non temete, si aggiusterà tutto!
O forse no...
:*

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Hayley Black