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Autore: Ginnever    05/10/2010    2 recensioni
Hermione stette in silenzio.
“Cosa vuoi da me Malfoy?”
“Quello che vuoi tu da me, Granger. Non credere di essere diversa.”
“Io non sono come te.”
“Come vuoi, non mi importa tanto."
Hermione guardò in basso.
Malfoy si avvicinò e con una mano le sfiorò il mento.
“Puoi provare a convincerti quanto ti pare, ma alla fine, dopotutto, noi due non siamo poi così diversi.”
*Salve a tutti! Spero d avervi incuriosito almeno un po'^^ spero che chi leggerà recensirà.. è la mia prima long fic con questo pairing e mi servirebbero consigli!^^ Grazie, Gin
Genere: Romantico, Suspence, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Ginny Weasley, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sfogo in Dormitorio
















La campana suonò, annunciando la fine del pranzo. Gli alunni delle rispettive case si alzarono, e, tra rumori di sedie e chiacchiericcio, si indirizzarono ognuno verso la propria aula.

Il trio Ginny, Hermione e Harry si fermò all’entrata della Sala Grande.
“Che cos’ hai ora?”, chiese la riccia a Ginny.
“Erbolo… cavolo! Ho dimenticato gli appunti in Dormitorio! Ci vediamo oggi, scusate!”

E sotto gli occhi divertiti degli amici, la rossa sparì tra la folla.









Entrò di corsa dal Buco del Ritratto e si diresse subito verso il Dormitorio, ma qualcuno, vicino alla finestra, attirò la sua attenzione.

“Ron?”
Il fratello non le rispose e continuò a guardare oltre il vetro, apparentemente senza vedere niente.
Ginny gli si avvicinò.

“Non vai a lezione? Se vuoi dico a Harry e Hermio…”
“No!”
La rossa trasalì per l’inattesa reazione del fratello.

“Ron, capisco che sei ancora scosso dalla notizia di Hermione, ma non puoi odiarla per sempre…”
Ron si voltò verso la sorella e la guardò torva.

“Non devi nominarla mai più.- volse di nuovo gli occhi alla finestra e con cattiveria aggiunse - e non ho bisogno di te.”

Fu come ricevere uno schiaffo in pieno volto. Lo guardò tristemente e con le lacrime agli occhi.

Ginny aveva sempre ritenuto Ron la vittima della situazione e quando aveva reazioni come quelle della sera prima non lo sopportava. Ma ogni volta poi si calmava e tutto si sistemava.

Non le aveva mai risposto così.

Gli lanciò un’ultima occhiata rancorosa e corse in Dormitorio.
Entrò arrabbiata, prese il libro dove aveva lasciato gli appunti e per sfogarsi tirò un calcio al comodino.
E, senza che se ne accorgesse, un biglietto cadde dietro il letto

Ricacciò le lacrime in gola ed ebbe una fitta al petto: ogni volta che resisteva al pianto, le faceva male lo sterno. Lo sapeva, ma lei odiava piangere...

Dopo essersi ripresa, afferrò la borsa con i libri e scese di corsa le scale, nervosa come non lo era da molto tempo.




















Pansy Parkinson adorava il weekend a Hogsmeade e non per il fatto che avrebbe passato un bel pomeriggio insieme agli amici, tutt’altro.

Poteva girovagare per le vie più malfamate del paese, fare scommesse a soldi e vincerle, frequentare tizi più grandi e maturi di lei, ricevere regali costosi che adorava.

Al solo pensiero ghignò compiaciuta della sua mente diabolica. Purtroppo però non sapeva che, quella volta, non ci sarebbe stata nessuna gita nella città - per lei - proibita.

L’occhio le cadde su un nome evidenziato in rosso nell’elenco degli alunni che sarebbero andati a Hogsmeade per il fine settimana e un sorriso di scherno le illuminò il viso bianco.

“Harry Potter…?”
Non finì la frase perché una Ginny più che nervosa la scontrò, facendole cadere i libri di mano.

Pansy imprecò in direzione della rossa, che non si scusò nemmeno e continuò a correre verso la serra di Erbologia.

“Signorina Parkinson, non dovrebbe essere a lezione?”
La bella moretta rivolse a Gazza un sorrisetto poco rassicurante.
“Sì. E tu sapresti dirmi perché il nome di Potter è in rosso?”
Gazza guardò l’elenco e si mise a ridere tossicchiando e sputacchiando.

“E’ l’unico del suo anno che non può venirci, signorina. E’ divertente vero?”
Pansy lo guardò schifata.
“Sì, decisamente.”
Si voltò e con un ghigno sul viso se ne andò.
















AUTRICE:

Lo so, vorrete uccidermi xD Scusate il ritardo di un giorno, ma ieri ho avuto una giornata pessima!
Passiamo ai ringraziamenti!



Rosa di cenere: Ciao!!! Grazie dei complimenti sei tenerissima!Sono contenta che ti sia piaciuto, ora arriva il bello! E nascerà una nuova coppia… ^^ vedrai! Al prossimo, bacione Gin


Daffodil: Ciao, figurati, non mi offendo mica! Vorrei solo puntualizzare che Blaise NON va in giardino, pensa solo di andarci, ma mentre sta per farlo vede la foto dei suoi genitori. Lui è ancora in dormitorio. Quali sono le altre contraddizioni? Così magari posso correggermi, nel caso.
Al prossimo capitolo, se lo leggerai. Gin


Books: Ciao! Grazie mille ^^ svelato il mistero con questo capitolo! Purtroppo ci sono dei malintesi, ma se no che divertimento ci sarebbe non trovi? ^^ Al prossimo capitolo, Gin!


_zafry_: Ahah! Ciao Silvia! Figurati, dovere ;) sono contenta che ti sia piaciuto.., allora al prossimo! Gin




   
 
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