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Autore: Diana924    06/10/2010    0 recensioni
Jeanne d'Albret, ultima regina di Navarra, ormai prossima alla mrote ripercorre il suo passato, e nel mentre pensa al futuro, a suo figlio Enrico di Navara, e alla sua futura sposa, margherita di Valois....
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Regine ed amanti-Francia'
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Da lui ho avuto cinque figli, ma solo due, Enrico e Caterina, sono ancora vivi; e Enrico si sta per sposare, anche se contro il mio volere, anche ora che io sto per morire. Avvelenata.

Io ormai mi ero convertita al calvinismo, e mia madre era morta.

La corte dei Valois non mi piaceva, e a differenza di mio marito iniziaì a stare sempre più spesso in Navarra, per prepararmi al mio ruolo di regina.

Negli anni, anche grazie al fatto che a corte pochi si ricordavano di noi, eclissati da quei fanatici papisti dei Guisa, riuscì in ciò che mi ero prefissata.

Mi tenevo in contatto epistolare con il grande Calvino, e con Teodoro Beza, il suo luogotenente, che vivevano in Svizzera.

Furono loro a incoraggiarmi nel fare ciò che dovevo fare.

Imposi il calvinismo come religione di Stato nel mio regno, alla morte di mio padre Enrico, che era morto nel 1555, e bandì il cattolicesimo.                                                                                                                                                                                       Ma Non potei evitare che i miei figli crescessero nella decadente, papista e viziosa corte dei Valois.

Mi raccontarono che il re Enrico II, suo zio, gli aveva chiesto se volesse essere suo figlio; al che lui rispose : << Mon père c’est le seigneur roi qui est là >>. E mio cugino gli chiese, se allora volesse essere suo genero, visto che non voleva essere suo figlio, e lui rispose di si.

Mai, ho dato la mia approvazione, ed ecco la mia ricompensa, la morte, che vergogna, che disonore.

Nel 1560 annunciai la mia conversione, e bandì i cattolici dal mio regno.

Nel 1562 morì mio marito Antonio, e non versai una lacrima, anzi, ne fui felice.

Io lo avevo protetto, lo avevo reso re di Navarra, gli avevo dato dei figli, e lui come mi aveva ripagata? Tradendomi, prendendosi un’amante, generando un bastardo, e infine tornando al cattolicesimo, e divenendo il cane fedele della regina madre, Caterina de’Medici, l’odiosa banchiera papista.

Io ora ero libera di fare ciò che volevo, e lo feci. Trasformai la Navarra in una roccaforte calvinista, e mi trasferì a La Rochelle, da dove governavo e tenevo corte.

Mio marito era morto durante l’assedio di Rouen,e come ultima cosa, tipica di lui, fece venire sia un uno dei nostri pastori che un prete cattolico.

X tracywelsh: grazie per i complimenti... ho avuto difficoltà el documentarmi, ma sono felice che ti paiccia il modo in cui ho reso questa donna eccezionale

   
 
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