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Autore: DalamarF16    08/10/2010    1 recensioni
Scappando da alcune fan decisamente accanite, Nick la spunta aiutato da una ragazza, che entrerà piano piano nella vita dei tre fratelli, diventando un'amica importante.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ARGGHHHH scusate scusate scusate!! Lo so che avevo promesso di aggiornare ogni giovedì ma purtroppo ho avuto due giorni abbastanza infernali per cui riesco ad avere tempo solo adesso...spero di farmi perdonare con questo capitolo!
PErima però volevo ringraziare
ElyCecY : ti ringrazio tanto per la recensione, sono contenta che tu abbia deciso di recensire anche se di solito non lo fai *__* grazie tantissimo! Non so che università fai tu, ma io mi sono data la zappa sui piedi con ingegneria, per cui sì...è tanto incasinata...ma credo che tutte le università lo siano bene o male...
Sono contenta che il trucco di Shane ti piaccia ^__^
Spero che recensirai ancora ^__^
BENNYY: grazie mille anche a te...lo so che è fatica recensire, ma non hai idea di quanto siano importanti per me le recensioni, anche quelle negative, per capire dove posso migliorare ^__^ e cmounque no, non sei arrivata troppo tardi, non è mai troppo tardi ^__^
Spero di leggere ancora qualche tua recensione...per adesso rinnovo il grazie!
E grazie a chi ha messo questo delirio nelle storie seguite:
102luna
BENNYY
bika95
ElyCecy
Ginevra Olsen
herms
Jonas_sister
sara chan 92
E a chi l'ha messa nelle preferite
BENNYY
bluettina96
Jonas_sister
lovebug
Wanda_
E grazie a chi legge senza recensire ^__^
Ora basta, vi lascio al capitolo...
PS: non ve ne frega nulla ma...ho provato a fare Style Slalom su "I am what I am"....a momenti mi accoppavo...decisamente troppo veloce... XD


CAPITOLO 16 -COMPLEANNO AL CONCERTO-

Tra pochi giorni sarebbe stato il mio compleanno.
E avevo espressamente chiesto ai miei amici di non farmi regali.
Mi avevano già dato talmente tanto che non mi sembrava il caso di ricevere da loro doni materiali.
Tuttavia, un regalo me lo fecero lo stesso, i furboni.
In realtà la sera del mio compleanno, il 16 di gennaio, i ragazzi avevano un concerto a Los Angeles, e poiché Stella sarebbe andata con loro, per non farmi passare la serata da sola, mi avevano chiesto di accompagnarli.
***
Era stata durissima, ma eravamo riusciti a convincerla a venire con noi a L.A.
Non volevo che passasse il compleanno da sola, senza nessuno dei suoi amici accanto, come se avere il resto della propria famiglia dall'altra parte del mondo non fosse già abbastanza triste.
Eppure lei all'inizio non voleva venire.
E non perchè non fosse interessata all'evento o alla città, ma perchè aveva paura di dare fastidio durante la fase di preparazione.
L'avevamo zittita a cuscinate e Joe le aveva rubato i pattini.
Se non fosse venuta, non li avrebbe più visti.
Sbuffando e ridendo aveva ceduto.
E così eravamo in viaggio per una delle città più magiche degli Stati Uniti.
E io non stavo molto bene.
Ultimamente la mia glicemia saliva e si abbassava come una montagna russa, e per riuscire a controllarla dovevo fare i salti mortali.
Quello che temevamo tutti era un crollo, o un picco, nel bel mezzo del concerto.
Anche Shane sapeva di tutto ciò, anche perchè a volte il mio malessere era più che evidente e lei ormai era sempre con noi, così come Stella e le avevamo insegnato come comportarsi nel caso in cui Joe e Kevin non fossero stati nei paraggi.
Mamma mi aveva fissato un appuntamento col dottore, ma soltanto tra due giorni: fino ad allora dovevo resistere e tenere duro.
Miracolosamente, a dieci minuti dall'inizio del concerto, i valori sembravano stabili e nella norma.
Una buona notizia.
Shane era dietro le quinte con Stella, e ci aveva aiutato a prepararci.
A proposito di Stella, Joe con lei non aveva fatto nessun passo avanti, anche se per tutta la sera del ballo riuscirono a restare in armonia senza scannarsi.
Lo reputiamo un buon segno.
Prima di salire sul palco ci abbracciammo tutti, come al solito, poi restammo soltanto noi tre, Shane, Stella e Frankie, per un ultimo in bocca al lupo tra amici.
Sentivo su di me i loro sguardi preoccupati, così mi decisi a rassicurarli, anche se avevo paura anche io. Cosa sarebbe successo se fossi svenuto sul palco?
-State tranquilli ragazzi. Se comincio a sentirmi male vi avverto e torno dietro le quinte, ok?-
-Nick. Non fare l'eroe, ok?- Joe mi prese per le spalle e mi guardò serio, così come Kevin. Con la mia malattia erano tremendamente protettivi -Non aspettare di stare malissimo. Alle prime avvisaglie, che sia anche solo un mal di testa, esci-
-Joe ha ragione. Anche se ci fermiamo per dieci minuti non succede niente-
-D'accordo ragazzi. Ora andiamo però-
Abbracciai forte Shane e presi in braccio Frankie, che pur essendo un bambino, sapeva che ero ammalato.
-Ci vediamo dopo- li salutai con un sorriso mentre imbracciavo la mia chitarra e seguivo i miei fratelli sul palco, dopo aver affidato il piccolo alla ragazza
***
Misi giù Frankie alla seconda canzone. Era spaventato, e si vedeva, ma ero stanca di tenerlo in braccio. Gli occhi di tutti noi erano puntati su Nick, dai miei, a quelli dei suoi genitori, a quelli di Stella, per finire con quelli di Joe e Kevin.
L'intonazione era perfetta, ma a tratti riuscivamo a notare, almeno noi che lo conoscevamo, che la mente del frontman era tutta rivolta a Nick.
Io tenevo Frankie vicino a me, con le mie mani sulle sue spalle.
I signori Jonas avevano già di che preoccuparsi senza che ci si mettesse anche lui, che però era straordinariamente tranquillo quella sera.
Ma la prima metà del concerto, per fortuna, passò liscia.
***
Con “BBGood” terminammo la prima parte del concerto.
Ci riunimmo un attimo intorno alla batteria, mentre Kevin cambiava chitarra e Joe prendeva in prestito la mia
-Tutto bene?- mi chiese a bassissima voce .
Coprii il microfono con una mano.
-Sto bene. Sono solo un pochino stanco. Non preoccupatevi-
Non era proprio la verità, ma cercai di essere convincente.
Sentivo il mio respiro farsi più profondo, primo segno dell'aumento della glicemia, ma per ora, stavo bene.
Presi dell'acqua e bevvi molto. Dovevo mantenermi idratato; di lì a poco avrei cominciato a sudare, e volevo arrivare a fine concerto.
***
-Shane...-
Fu Frankie il primo ad accorgersi che qualcosa in suo fratello non andava.
Nick era seduto alla batteria, e teneva il tempo con una precisione impeccabile, ma era tutto sudato e si vedeva che respirava male.
-Stai tranquillo, piccolo-
Mi guardai un attimo intorno, cercando un modo di arrivare a Nick senza farmi vedere da tutti, ma non c'era verso. Intorno tutto era scoperto.
Scambiai uno sguardo con Stella, che attirò non so come lo sguardo di Joe e riuscì a fargli capire che qualcosa non stava andando per il verso giusto.
Finirono la canzone, da veri professionisti, poi Joe annunciò una pausa.
***
Era ufficiale.
Non ce l'avrei fatta.
Live to Party mi sembrò interminabile, e non potei nemmeno bere, nonostante ne sentissi un gran bisogno per via della continua presenza della batteria all'interno del pezzo. Non riuscii nemmeno a terminare di cantarla. A metà del secondo ritornello mi era venuta a mancare la voce, ma per fortuna Kevin fu veloce a coprirmi.
Quando Joe annunciò la pausa, ne fui davvero felice.
Come mi alzai dallo sgabello il mondo cominciò a vorticare intorno a me, finchè un braccio forte non mi venne in soccorso.
Era Kevin, mi stava abbracciando come talvolta facevamo sul palco quando entravamo o uscivamo di scena. Voleva sorreggermi senza scatenare il panico tra il pubblico.
-Appoggiati, Nick. Ci sono io. Ora ti portiamo a letto-
Borbottai una parola di assenso mentre mi lasciavo trasportare quasi a peso morto.
Le braccia di papà mi vennero incontro non appena lasciai il palco, adagiandomi su un materasso per terra.
-Dobbiamo sospendere il concerto- le sue parole furono categoriche, ma mi scatenarono una decisa reazione. Non volevo. Non potevo permetterlo.
***
Nick si stava agitando. Non voleva saperne di annullare il concerto.
Ma stava troppo male, e ormai erano già passati dieci minuti. Il pubblico cominciava a rumoreggiare.
Io e Stella stavamo in disparte e cercavamo di tenere distratto Frankie, che però continuava a voltarsi verso il letto che avevamo improvvisato.
Continuavano a dargli da bere e a somministrargli insulina, ma non si vedevano grandi miglioramenti.
-Nick, ti prego!-
Joe era disperato. Ormai voleva soltanto che il suo fratellino guarisse, e così pure Kevin, che però non osava parlare tanto era teso.
Mi avvicinai piano a loro e li abbracciai per dare loro un po' di conforto.
-No! Continuiamo!-
-La folla si sta scaldando- ci avvertì il tecnico delle luci.
Alla fine Kevin e Joe si guardarono.
-Per continuare serve qualcosa che riempia il tempo-
Deglutii a vuoto quando Joe corse all'auto e mi portò la borsa dei pattini.
No.
Non se ne parlava nemmeno.
Ma poi finii per farlo.
Mi misi i pattini e mi presi un abbraccio portafortuna dai Jonas.
E quando abbracciai Nick, agii d'istinto, baciandolo piano sulle labbra.
-Non lasciarmi per troppo tempo lassù, Jonas-
Gli sussurrai mentre Kevin mi prendeva per mano e mi portava sul palco.
Non ero tesa.
Ero paralizzata.
Ma dovevo inventarmi qualcosa.
Per Nick.
-Ciao ragazzi- Kevin aveva cominciato a parlare al microfono. Joe era rimasto dietro le quinte, troppo scosso dalla situazione per ritrovare la lucidità mentale -Stiamo avendo qualche problema tecnico e perciò dovremo farvi aspettare ancora un pochino. Nel frattempo vi presento la nostra amica Shane, che viene dall'Italia, e ora vi mostrerà come si balla con un paio di pattini ai piedi e tre file di birilli! Accoglietela con un applauso!-
Dopodichè si voltò verso di me, che nel frattempo mi ero sistemata il campo.
Tremavo come una foglia.
-In bocca al lupo- mi sussurrò mentre  usciva dal palco.
Dovevo inventarmi qualcosa.
Mi avvicinai al microfono, imbarazzata.
-Ehi gente, che ne dite di darmi una mano cantando al posto di quei tre sfaticati?-
Il pubblico esplose in un boato, che speravo non fosse di insulto per aver dato degli sfaticati ai Jonas. Feci intonare loro diverse canzoni, partendo da Live to party, passando poi a Year 3000, Sos e via dicendo, mentre io improvvisavo passi su passi al ritmo che mi dava il pubblico.
***
Piano piano sentivo che stavo ritornando alla normalità.
Mamma continuava a darmi da bere, mentre papà e Kevin mi parlavano e mi iniettavano insulina, controllando il livello di glicemia ogni due minuti.
Il mondo cominciò a tornare al suo posto, e dei suoi colori.
E io presi coscienza del fatto che Shane mi aveva baciato.
No.
Toglitelo dalla testa, Nick! Era spaventata!
Solo Joe era in disparte, appoggiato alla parete, lo sguardo fisso. Stella teneva la mano sia a lui che a Frankie. Si avvicinò a me solo quando mi rimisi seduto, e mi abbracciò forte, piangendo di gioia.
-Sto bene, Joe, non avere paura. È tutto ok- gli sussurrai mentre stringevo forte anche Frankie. Guardai i miei fratelli  -Torniamo sul palco-
-Sicuro?-
-Sicuro, Joe. Finiamo in bellezza-
***
L'urlo di gioia improvviso del pubblico mi avvertì che quella tortura era finita.
Come diavolo avevo fatto a intrattenere quella folla di ragazzine urlanti con la mente completamente altrove, non lo sapevo nemmeno io.
So solo che abbracciai Nick con tutte le mie forze quando lo vidi e che lui ricambiò con altrettanta energia.
Mi baciò sulla guancia
-Grazie!-
-Questa me la paghi. E salata-
Rise e mi fece salutare il pubblico, dopodichè, alla massima velocità possibile tornai dietro le quinte.
Stella mi aspettava a braccia aperte.
-Sei stata grandissima!- si congratulò mentre mi toglievo i pattini.
Non avrei mai più fatto una cosa simile, davvero.
***
E finimmo alla stragrande!
Shane era perfettamente riuscita nell'intento di non far arrabbiare il pubblico, che si scatenò con noi fino alla fine.
Io stavo di nuovo bene, almeno per il momento e diedi il meglio di me fino al termine, seppur evitando di scatenarmi eccessivamente.
-Grazie a tutti ragazzi! Siete stati magnifici!-
Joe stava presentando la band e ringraziando il pubblico. Era finita, finalmente!
Mi alzai dalla batteria e raggiunsi lui e Kevin, mentre invitava Shane e Stella a salire sul palco.
Ci abbracciammo mentre Joe prendeva Frankie in braccio e lo lanciava letteralmente a Kevin.
Un vecchio gioco che facevano anche con me e che faceva morire mamma di preoccupazione.
Ma eravamo troppo felici.
Salutammo il pubblico con un inchino e lasciammo il parco e il palazzetto.
Era ora di tornare in albergo.

PERSONAL SPACE:
Rieccomi!
Spero che vi sia piaciuto questo capitolo...non siate timidi e fatemelo sapere con un recensione, una mail, un piccione viaggiatore...si insomma...dai! ^__^
Per adesso vi saluto
A giovedì prossimo (spero!)
Un bacio!
Dalamar_F16

   
 
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