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Autore: Unsub    09/10/2010    1 recensioni
Un inaspettato ritorno nella squadra. Qualcuno il cui passato riguarda ognuno di loro. A volte la memoria gioca brutti scherzi...
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Sarah Collins '
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Capitolo XIII Capitolo XIII:  Darkness out the door

Erano passati due mesi da quando lei e Spencer erano tornati insieme. Non era sicura che “tornati” fosse il termine più adatto. Lei non ricordava niente del loro precedente rapporto. Lui era dolce e paziente, non faceva altro che rassicurarla che tutto sarebbe andato bene.
-    Costruiremo nuovi ricordi – le aveva bisbigliato la sera prima all’orecchio.
Era domenica sera e lui si stava preparando per tornare nel proprio appartamento. Non si fermava mai a dormire da lei. Sarah non ci aveva mai riflettuto su prima, ma quella sera qualcosa era cambiato. Aveva notato per la prima volta che, anche quando rideva, il suo sguardo era triste.
-    Ci vediamo domani – dicendo cosi le diede un bacio sulla fronte e aprì la porta – buonanotte.
-    Buonanotte – rispose lei con un sorriso finto stampato in faccia.
Come la porta si richiuse, inserì l’antifurto e diede tutte le mandata. Si diresse in camera e si buttò sul letto ancora sfatto. Le lacrime arrivarono subito, seguite dai singhiozzi. La battaglia nella sua testa era ancora aperta e lei non ne poteva più.
-    Cosa ti aspettavi, ragazzina? Lui è un uomo eccezionale, come potevi sperare che durasse.
-    No! Lui non mi frequenta solo per finire al letto con me! Lui è diverso!
-    Ah si? E allora perché non dormite mai insieme? Perché lui si affretta ad andarsene? Te lo sei mai chiesto?
-    Sta zitta! Non voglio sentire!
-    Già non vuoi sentire… tipico di una marmocchia! Allora cosa pensi di fare? Sai perché lui non è felice con te, vero?
-    Cosa c’è di sbagliato in me? Anche se le somiglio io non sono lei…
-    Brava! Ci sei arrivata! Sei solo un involucro vuoto per lui. Non potrai mai renderlo felice.
-    BASTA!
Si alzò di colpo dal letto. Lei amava Spencer, ma lui non la ricambiava! Ecco perché non era felice, ecco perché era sempre triste quando la guardava! Lui era innamorato di una Sarah Collins che non esisteva più, non di quella ragazzina che le somigliava tanto. Si sentiva impazzire.
Lui non era cosi! Lui non l’avrebbe mai usata in quel modo! Si vestì di corsa e usci di casa. Non voleva che finisse cosi, lei aveva bisogno di lui come dell’aria che respirava.

Era fuori dalla sua porta e bussa freneticamente. Doveva chiarire. Se lui non era felice tanto valeva lasciarlo andare, anche se le si spezzava il cuore al solo pensiero. Lui aprì la porta contrariato.
-    Sarah? Cosa è successo?
Come incontrò lo sguardo di lui le lacrime cominciarono a scendere sul suo viso. L’unica cosa che voleva era renderlo felice, vederlo sorridere di nuovo come quando l’aveva conosciuto…
-    Perché piangi?
-    Mi dispiace cosi tanto – si buttò fra le sue braccia facendolo quasi cadere.
-    Di cosa? Perché piangi cosi? – chiuse la porta con una mano mentre con l’altra la teneva stretta a se.
-    Vorrei ricordare…per te… per vederti felice – non riusciva a trattenere i singhiozzi – anche se non lo dici mai io so che… sono diversa, non sono più quella che amavi.
-    Tesoro, non è cosi! Siamo insieme, non importa. Non devi sforzarti di ricordare. Va tutto bene.
-    Non va bene! Tu non sei felice con me! – si scostò dall’abbraccio e si nascose il viso fra le mani.
-    Sarah… io…
-    Io… io ti amo! Vorrei solo renderti felice.
Lui le prese il volto fra le mani e cominciò a baciarla piano. Lei lo guardò. Finalmente lui stava sorridendo.
-    Dillo di nuovo!
-    Cosa? – lei si era persa nei suoi occhi nocciola come le succedeva sempre.
-    Dimmi ancora che mi ami – rispose lui con un caldo sorriso.
-    Ti amo.
-    Ora sono felice.
La baciò dolcemente e si sentì veramente felice per la prima volta dopo tanto tempo.

Erano appoggiati al bancone del bar nell’attesa che le loro ordinazioni fossero pronte. Guardavano Emily e Sarah sedute ad un tavolo dall’altra parte del locale.
-    Non ricorda proprio niente? – chiese Morgan
-    Tabula rasa – rispose Spencer con una smorfia.
-    Deve essere difficile per te…
-    Potrebbe andare peggio, almeno…
-    Almeno cosa? – chiese Derek curioso.
Spencer divenne tutto rosso. Non gli piaceva parlare di cose cosi private con gli altri.
-    Ha a che fare con il sesso? – il solito sorriso malizioso apparve sul volto del ragazzo moro.
-    Possibile che tu sia mono argomento per quanto riguarda i rapporti sentimentali?
-    Andiamo, a me puoi dirlo – rispose lui facendogli l’occhietto.
-    Almeno – sospirò Spencer con un sorriso contento sulle labbra – si è innamorata di me un’altra volta.
-    Te lo ha detto lei? Non ci eri arrivato da solo?
-    Come scusa?
-    Andiamo! Possibile che tu non abbia mai notato come ti segue con lo sguardo quando ti muovi per l’ufficio o come sia tesa quando Hotch ci manda a fare le irruzioni? Sei un genio ma non capisci proprio niente di donne! – sbottò a ridere Derek davanti al volto allibito di Reid.
-    Cioè tu sapevi che si era innamorata di nuovo di me e non mi hai detto niente?
-    Ragazzo, quella è cotta di te dal primo giorno che ha rimesso piede in ufficio. Solo che come te ha la testa troppo dura per ammetterlo.

Emily guardava i ragazzi fermi al bancone mentre dava leggeri colpetti sulla mano di Sarah.
-    Va cosi male?
-    Non so cosa dirti… lui… - Sarah aveva gli occhi lucidi – non lo so…
-    Gli hai parlato? Voglio dire… se la cosa per te è un problema dovresti poterne parlare con lui.
-    Cosa dovrei dirgli? Non voglio che lui si senta obbligato a fare qualcosa che non vuole.
-    Gli hai mai chiesto perché?
-    Mpf… cosa dovrebbe rispondermi?
-    Hai paura della risposta vero?
-    Si… è stupido lo so…
-    Non è stupido. Se lo ami cosi tanto è normale avere paura. Ascolta… - Emily si interruppe vedendo i due tornare con le birre – ne parleremo più tardi, ok?
Sarah annuì e cercò di sembrare allegra.

La serata continuò fra le risate generali, fino a che il cellulare di Sarah non si mise a suonare.
-    Non ci vorranno richiamare in ufficio di sabato? – si spazientì Morgan
-    Due neuroni, se fosse JJ avrebbero squillato prima i vostri – rispose Sarah facendogli la linguaccia.
-    Donne! Mi domando come facciamo a sopportarvi – disse Derek mentre passava un braccio intorno alle spalle di Emily.
-    Non preoccuparti… se continua cosi tu non dovrai sopportarmi ancora a lungo! – rispose lei facendo l’offesa.
Mentre tutti ridevano, Derek guardò Sarah che era ancora immersa in quella telefonata. Il suo viso si era fatto bianco e aveva spalancato gli occhi. Sembrava sul punto di sentirsi male.
-    Ehi! Tutto bene?
Spencer si girò vedendo lo sguardo preoccupato di Morgan. Mise una mano sulla spalla della ragazza, stranamente silenziosa.
-    Si, ho capito… certo, arrivo subito – chiuse la telefonata con lo sguardo perso nel vuoto.
-    Sarah – provò Spencer scuotendola leggermente – tutto bene?
-    Era l’ospedale… mia madre… il cuore ha ceduto – si girò verso i suoi amici con lo sguardo di un cucciolo smarrito.

Continua…

Per Benny: JJ non ha nessun ruolo in questa storia... non so se si è capito ma mi sta proprio sul gargarozzo con quell'aria da perfettina (sono una delle poche che ha festeggiato quando è uscita di scena). Ora riprovo a postare la foto di Sarah... se non dovessi vederla neanche cosi ti do il link.

Per Yoyo: grazie del complimenti e non ti preoccupare... sto già lavorando su una nuova FF e il mio cervellino matto mi ha dato un paio di ideuzze che ho una voglia matta di approfondire!  XD

   
 
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