La mattina della corsa, Cooter si
presentò alla fattoria Duke con il proprio furgone, per accompagnare Jennifer
in paese. Si stupì nel vedere Bo sdraiato sul tetto, con un filo d’erba stretto
tra le labbra, e il resto della famiglia in cortile, a pregarlo di scendere.
“Dai, Bo, se non vuoi venire a vedere
la corsa, almeno buttami le chiavi!” gridò Luke.
“Ti stai comportando come un’idiota,
Beauregard! Scendi, se non vuoi che vada a prendere il fucile!” lo minacciò zio
Jesse.
Cooter si avvicinò a Daisy e le chiese
che cosa stesse succedendo. “Bo dice che è inutile andare a vedere la corsa, se
non può correrla. Non vuole scendere, e si rifiuta di darci le chiavi del
Generale.”
Jenny non disse niente, ma si limitò a
guardare il biondo, ancora immerso nei propri pensieri. Poi prese una
decisione: corse in casa e lo raggiunse sul tetto, tra lo stupore generale.
“Jenny! Che ci fai qui?” si stupì il
ragazzo, tirandosi a sedere e facendo cadere il filo d’erba.
“E me lo domandi anche?” rispose lei,
sedendosi.
“Non riesco a capire.”
“Vedi, Bo, ho pensato molto, in questi
due giorni. Ho pensato ai miei genitori, alla loro morte. Ebbero l’incidente
mentre mi accompagnavano a ritirare un premio riguardante le corse” gli spiegò.
“E’ per questo che non corro più. Non ci riesco, è come se fossi bloccata. Eppure,
fino a qualche anno fa, le corse e le auto erano una parte di me, esattamente
come lo sono per te.”
“Ancora non riesco a capire, Jenny.”
“So bene quanto soffri, sapendo che non
potrai far vedere a tutti quanto è forte il Generale Lee. So che sei legato a
quell’auto quasi quanto lo sei a Luke, Daisy e a zio Jesse, e…”
“Se stai cercando di consolarmi, sappi
che è impossibile. C’è solo un modo per riuscire a fregare Boss e far correre
comunque il Generale, ma tu…”
“Io ho pensato molto anche a questa
possibilità” lo interruppe Jenny, giocherellando con la bandana di Cooter. “E’
vero, io ho giurato a me stessa che non avrei più pilotato un’auto da corsa, ma…”
“Ma?”
“Ma se fosse per una buona causa, e
sono convinta che questa lo sia, allora credo che potrei venir meno alla
promessa fatta” concluse la ragazza, con un sorriso.
“Dici sul serio? Oh, Jennifer, sarebbe
straordinario!” esclamò Bo, gettandole le braccia al collo.
“Ehi, fai piano, o mi farai cadere dal
tetto!”
“Ma… e la licenza?” domandò il ragazzo,
preoccupato. “Ci vuole una licenza valida per…”
“L’ho appena fatta rinnovare” confessò
lei. “Quando l’altro giorno tu e Luke avete tirato fuori quel vecchio articolo…
beh, sono diventata nostalgica.”
La voce potente di zio Jesse interruppe
la loro conversazione. “Allora, vi decidete a scendere? La corsa inizia tra
dieci minuti! Non vorrei perdermi la partenza, anche se non ci sarà il
Generale!”
Bo rispose con un enorme sorriso. “Ma
il Generale ci sarà, zio! Ci sarà e vincerà la corsa, com’è giusto che sia!”
Jesse, Luke, Daisy e Cooter si
scambiarono una lunga occhiata interrogativa. Non avendo potuto sentire la
conversazione tra Jennifer e Beauregard, non potevano ancora sapere che la
ragazza avrebbe indossato il casco e la tuta di Bo, per tentare di vincere il
rally di Hazzard.