Anime & Manga > Host club
Segui la storia  |       
Autore: HachiXHikaru    11/10/2010    1 recensioni
Cosa potrebbe mai succedere se un giorno, un ragazzo e una ragazza, si presentassero dai nostri cari Host dicendo di essere fratelli di Haruhi?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Haruhi Fujioka, Hikaru Hitachiin, Kaoru Hitachiin, Nuovo personaggio, Tamaki Suoh
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

6. “Un allegro pic-nic”

-COSA?-

-Yu, non urlare! Stanno tutti dormendo a quest’ora…-

-E perché non ci vai anche tu, scusa?-

-Uffa fratellone! Ma sei sordo? Ti ho appena detto che non posso, devo preparare i bento per domani-

-Sì, lo avevo capito, ma perché non ti fai aiutare da qualcuno? Abbiamo un sacco di cameriere!-

La biondina scosse la testa, non voleva essere aiutata da nessuno, in fondo, era brava a cucinare.

-Posso farcela da sola, non sono mica impedita!-

Il castano sospirò. Era stanco e non aveva voglia di continuare a discutere, tanto Konata avrebbe fatto lo stesso come voleva lei. Si mise a osservare le scatole per il pranzo che erano sul tavolo. In totale erano otto, e sei erano già state preparate. Osservò la sorella che preparava gli onigiri tutta contenta. Non vedeva l’ora di poter pranzare con la sorella per la prima volta dopo tanto tempo. A lui, invece, questa cosa irritava molto. Sì, gli faceva piacere mangiare con Haruhi, ma se lei li aveva evitati in continuazione, stava a significare che non voleva averci a che fare più niente. Poi, come se questo non bastasse, con loro avrebbero pranzato anche quei sei donnaioli. Mah, bè, ormai il danno era fatto e non si poteva tornare più indietro. Avrebbero mangiato insieme, tutti e nove. All’improvviso, Yu si risvegliò dai suoi pensieri.

-Konata, domani saremo in nove giusto?-

La ragazza annuì, mentre continuava a preparare il pranzo per il giorno seguente.

-Ah, fratellone…tranquillo per i bento, Haruhi se lo prepara per conto suo, come sempre-

Detto questo, finì di preparare i bento in silenzio, mentre il fratello la osservava, pensando alla reazione della ragazza dopo aver scoperto con chi avrebbe pranzato.


I gemelli e la castana si trovavano in classe. Le lezione sarebbero cominciate tra breve e intanto stavano lì a chiacchierare. Il rosso non aveva ancora detto niente a Haruhi sulla loro pausa pranzo, perché non sapeva che reazione aspettarsi. Ne aveva parlato al gemello e lui gli aveva assicurato che ne avrebbero parlato insieme alla ragazza.

-Haruhi, oggi che programmi hai per il pranzo?-

-Bè, ho il mio bento, quindi credo che mangerò in classe…-

-Perché invece non pranziamo tutti insieme? Fuori, sul prato della scuola-

La ragazza guardò stranita i due rossi. Avevano portato anche loro un bento? Comunque mangiare all’aperto non le dispiaceva e non si sarebbe liberata di loro con un semplice “no”, quindi decise di accettare la proposta dei gemelli.

-Va bene, pranzerò con voi-

-Perfetto…ah e non ti dispiace se ci sono anche i tuoi fratelli, vero?-

-Co…come? Konata e Yu mangeranno con noi?-

Stava iniziando a irritarsi, con tutta la fatica che aveva fatto per evitarli!

-Bè sì…devo ridare questo a tua sorella-

Detto ciò tirò fuori dalla tasca il fermaglio d’oro bianco. La castana guardò l’oggetto, come poteva averlo lui? Konata non se ne separava mai, era un oggetto troppo importante.

-Perché ce l’hai tu?-

-Le era caduto quando è venuta a trovarci al club…-

Haruhi disse soltanto un semplice “ah” che la campanella suonò. Ognuno si mise al proprio posto e la lezione cominciò. La castana aveva lo sguardo fisso sul banco e pensava al suo incontro con i due fratelli. Quando li aveva rivisti per la prima volta aveva provato tante cose diverse: rabbia, gioia, dolore, felicità... Però, tra tutti questi sentimenti, aveva prevalso la rabbia. La seconda volta, nel corridoio, aveva avuto paura, paura di poter parlare con loro, quindi era scappata via. Questa volta, invece, non sapeva come comportarsi. In fondo, una piccola parte di lei voleva rivederli. Per tutto il tempo, continuò a pensare cosa doveva fare, senza seguire la lezione, ma non era l’unica. Anche una ragazzina delle medie non riusciva a sentire una parola di quello che il professore diceva. Era felice, felicissima, e osservava con impazienza le lancette dell’orologio, in attesa della tanto agognata pausa pranzo.


Finalmente la campanella suonò e Konata si diresse impaziente fuori dalla classe, con la busta dei bento in mano. Durante le lezioni si era ripassata il percorso da fare per arrivare alla classe della sorella e, zigzagando fra i vari alunni raggiunse la sua meta: la 1^A. Rimase per un po’ fuori dalla classe, per riprendere fiato, poi entrò. Nell’aula erano rimasti solamente i due rossi e la castana seduti ai rispettivi banchi. Fu Kaoru che la vide per primo e le sorrise gentilmente.

-Ciao Konata-

-Ciao, ehm…Kaoru, giusto?-

Il ragazzo annuì, senza smettere di sorridere alla ragazza, la quale si sentiva molto imbarazzata. Anche gli altri due si accorsero della bionda, che si stava avvicinando al terzetto.

-Ciao Haru-chan…ciao Hikaru-

Il rosso fece un cenno con la testa, come risposta al saluto della biondina, mentre la castana sussurrò un debole “ciao” alla sorella.

-Gli altri?-

-Stanno per arrivare, credo, comunque se vuoi puoi anche sederti…-

Le rispose velocemente Hikaru. Non lo sapeva neanche lui, ma in quel momento si sentiva un po’ in imbarazzo. Posò la busta per terra e si mise a sedere anche lei, in attesa degli altri ragazzi. Nella stanza vi era silenzio, perché nessuno dei quattro sapeva cosa dire, ma questa pace fu spezzata dalla voce del lord che, con gli altri, aveva raggiunto gli amici.

-Salve a tutti!-

Esclamò con un sorriso a trentadue denti. Konata gli aveva sorriso, mentre gli altri non lo avevano nemmeno considerato. La bionda si alzò per prima e si diresse verso la porta cercando suo fratello che, stranamente, non tardò ad arrivare e andò subito dalla sorella. Non gli piaceva quella situazione, c’erano troppi ragazzi per i suoi gusti.

-Bene, visto che ci siamo tutti possiamo andare a mangiare-

Aveva affermato un allegro Tamaki intanto che Haruhi prendeva il suo bento, il quale fu messo nella busta che aveva portato la ragazza bionda.

-Dammi Konata la porto io-

Ma lei scosse la testa alla proposta di Yu.

-Posso farcela anche da sola grazie-

Il ragazzo non insistette. Così, i ragazzi si diressero fuori dal grande edificio per raggiungere il prato. Si sedettero per terra e la ragazzina diede a ognuno il bento che lei stessa aveva preparato. Non volendo essere troppo appiccicosa verso la sorella maggiore decise di non sedersi vicino a lei, ma si mise tra il fratello e un ragazzo biondo alto quasi quanto lei, lui, però, frequentava il terzo anno delle superiori. La castana, invece, era seduta tra il biondo psicopatico, come affermava a volte Yu, e Hikaru, quello stupido che le aveva preso il suo preziosissimo fermaglio. Giusto, il fermaglio! Ancora non glielo aveva restituito. Smise di mangiare e si rivolse al rosso:

-Ora che mi ricordo…-

Lui alzò la testa dal suo bento che, doveva ammetterlo, era delizioso, e la guardò interrogativo.

-Devi ancora restituirmi il mio fermaglio-

-Ah, quello…spiacente, l’ho venduto e non ci ho ricavato quasi nulla-

Il castano lo fulmino con lo sguardo, invece Konata mantenne la calma.

-Spiritoso…ora ridammelo-

Lui sbuffò e riprese a mangiare il suo pranzo, sotto gli sguardi di una spazientita biondina.

-Se non me lo restituisci lo prendo io-

Lui sorrise, in segno di sfida.

-Provaci…mocciosa…-

A quel punto la ragazza perse la calma. Si alzò di scatto e per poco non saltò addosso al rosso. Fu fermata dal fratello, che la teneva per il polso e dalla voce della sorella maggiore.

-Konata siediti e tu, Hikaru, ridalle il fermaglio-

Il ragazzo non poté rifiutare. Lo sguardo impassibile di Haruhi non ammetteva repliche. Tirò fuori dalla tasca il fermaglio e lo lanciò alla ragazza, che lo prese al volo. Improvvisamente, Tamaki, che se n’era stato zitto per tutto il tempo, cominciò a parlare.

-Allora ragazzi, che ne dite se oggi andiamo a visitare qualche negozietto plebeo? Potremmo recarci anche al karaoke, no? L’ultima volta ci siamo divertiti tantissimo!-

Il ragazzo con gli occhiali rispose per primo.

-Scordatelo io non vengo-

Non aveva più voglia di visitare i posti dove andavano i ragazzi plebei. Già era una tortura fare uno stupido pic-nic alla maniera plebea! C’era andato solamente perché non voleva inimicarsi i due Toriyama, in fondo, facevano parte di una delle più importanti famiglie che guadagnava sulla produzione di vestiti e in altri campi molto importanti. La loro amicizia sarebbe servita e, forse, avrebbero potuto ripagare anche il debito della sorella.

-Anche noi non possiamo Tama-chan, io ho gli allenamenti di karate e Takashi di kendo…-

Era stato il senpai biondo a parlare e quello moro aveva annuito, come da conferma. I due fratelli Fujioka rimasero un po’ stupiti di quell’affermazione.

-Come? Tu fai karate?-

Era stata Konata a parlare e lui aveva scosso il capo in segno di assenso.

-Ma è fantastico! Allora potresti insegnarmi qualche mossa, devi sapere che faccio karate anche io-

Hikaru per poco non soffocò. Faceva karate? Non se lo sarebbe mai aspettato, era solamente una ragazzina.

-Va bene Kona-chan, e dimmi, ti piacciono anche i coniglietti?-

Disse mentre le porgeva il suo peluche rosa. La ragazza osservò il pupazzo, com’era carino!

-Ma…ma è bellissimo!-

Il ragazzo sorrise. La bionda gli stava veramente simpatica. Assomigliava moltissimo alla sorella.

-Comunque neanche io posso oggi, ho una specie di…ehm…possiamo definirlo un appuntamento-

Confessò la ragazza.

-Però potremmo vederci tutti insieme un’altra volta, che ne dite?-

Il lord annuì, contento della proposta e Haruhi grugnì un “vedremo”. Gli altri annuirono, meno Hikaru, che si chiedeva con chi poteva vedersi la bionda, forse se n’era trovato un altro… Decise di non pensarci, tanto a lui non gliene importava nulla, e quando la campanella suonò si diressero tutti verso le rispettive classi.


Oramai erano le cinque passate e i due gemelli stavano varcando il grande cancello per dirigersi verso la limousine. A scuola erano rimasti solamente i ragazzi dei vari club sportivi e le rispettive ammiratrici. Mentre stavano uscendo dal cancello Hikaru sentì delle risatine provenienti da due ragazzi biondi che stavano a poca distanza da lui. Riconobbe subito uno dei due: era Konata. Però, il ragazzo biondo non lo aveva mai visto. I due stavano ancora ridacchiando e non si erano accorti che il rosso li stava osservando. Cosa avevano da ridere tanto? Kaoru si accorse che il fratello si era fermato e cercò di capire cosa stava guardando.

-Ah…c’è Konata…andiamo a salutarla Hikaru?-

Il rosso come risposta si avviò verso i due biondi e il gemello lo seguì a ruota. Mentre si avvicinava, i due smisero di ridacchiare, perché si erano accorti che il ragazzo li aveva notati. Fu Konata la prima a parlare.

-Ciao Kaoru…ciao Hikaru-

-Ciao Konata, come mai qui?-

-Stavo aspettando mio fratello…-

Intanto che la bionda e Kaoru parlavano, il suo gemello osservava il biondo che era insieme alla ragazza. Lei se ne accorse e si affrettò a fare le presentazioni.

-Lui è Kei Adachi…-

Il ragazzo sorrise al rosso che lo guardava male.

-Tu dovresti essere Hikaru giusto?-

-Tu come fai a sapere chi sono?-

Il biondino si mise a ridere.

-Avevi ragione tu Kona-chan, il ladro di fermagli non è per niente gentile…-

L’Hitachiin s’irritò. Come poteva chiamarlo ladro di fermagli?

-Comunque non preoccuparti Kona-chan, io ti proteggerò sempre, ricordatelo…-

Detto questo, le passò un braccio intorno alle spalle e la avvicinò a sé.

-Oh grazie Kei-chan, per fortuna che ci sei tu!-

E si mise a ridere insieme al ragazzo. Hikaru non ce la faceva a sopportare tutto questo. Chi cavolo era quel Kei?

-Ma voi due state insieme?-

I due si misero a ridere ancora di più alla domanda di Kaoru, che li guardò confuso non capendo cosa avesse detto di tanto buffo. Fu Kei il primo a parlare.

-Mamma mia! Non ridevo così tanto da un bel po’ di tempo…comunque è impensabile che io mi metta con questa qui: primo, Yu mi ucciderebbe all’istante e secondo…sono troppo bello per stare con una come lei-

I due gemelli lo guardarono, pensando che forse quel ragazzo aveva qualche rotella fuori posto.

-Ma allora come mai mi conosci?-

-Bè perché Kei-chan è il mio migliore amico, quindi gli racconto tutto quello che mi capita e lui fa lo stesso con me. Oggi avevamo deciso di uscire insieme, ma poi, pensando che con Yu ci saremmo divertiti di più, abbiamo deciso di aspettarlo…-

-…poi abbiamo visto te e tuo fratello che uscivate da scuola, e Kona-chan mi ha indicato il famoso ladro di fermagli…-

Hikaru avrebbe voluto strozzarlo. Chi gli dava il permesso di chiamarlo con quello stupido soprannome? Poi notò che i due erano vestiti in maniera abbastanza strana. La biondina indossava dei pantaloncini bianchi, una maglietta a maniche corte di colore rosa e delle ballerine, il ragazzo, invece, indossava dei jeans, una maglietta bianca e delle scarpe da ginnastica. Tutto ciò non si addiceva a dei ragazzi di famiglie importanti. I due notarono gli strani sguardi del rosso.

-Ehi, cos’hai da guardare? Non dirmi che vorresti provarci con Kona-chan?-

Il ragazzo arrossì un poco a quella domanda e la bionda ebbe la stessa reazione.

-Ma…ma che cavolo dici? A me lei non piace per niente…-

Konata ci rimase un po’ male per quella risposta, anche se in realtà non sapeva neanche lei il motivo.

-Solo che…non riesco a capire perché siate vestiti in questo modo?-

Kei lo guardò interrogativo.

-Cosa vorresti dire scusa? Io mi vesto così tutti i giorni…-

A quel punto la ragazza decise di prendere parola.

-Devi sapere che Kei-chan è un normale ragazzo di città, quello che voi chiamate un plebeo…-

-Ehi Kona-chan non esagerare…-

-Ma è vero Kei-chan…-

Lui sbuffò.

-Comunque al karaoke ci vieni anche tu, e quello è una cosa da plebei, no?-

-Bè sì ma…-

-Al karaoke? Una volta ci siamo andati anche noi vero Hikaru?-

Il fratello annuì.

-Una volta dovete venire anche voi con noi, così sentirete Kona-chan cantare…-

-Perché? È stonata come una campana?-

La ragazza fece la linguaccia a Hikaru e in quel momento arrivò Yu con il borsone del basket in spalla.

-Ah, Konata, Kei, ma che ci fate qui?-

La sorella gli rispose sorridendo.

-Ti abbiamo aspettato per andare al karaoke tutti insieme…-

Il castano si voltò verso i due gemelli.

-E loro?-

-Ci hanno fatto compagnia per un po’…-

Kaoru guardò l’orologio.

-E ora dobbiamo proprio andare…ciao ragazzi ci si vede-

Detto questo se ne andò seguito dal gemello che salutò il terzetto con un cenno della mano.

-Certo che quell’Hikaru è davvero strano…-

-Cosa vorresti dire Kei-chan?-

-Bè, in vita mia, non ho mai conosciuto un ragazzo che non fosse interessato a te Kona-chan…-

-Ma…ma cosa dici? Non sono mica bella come te…-

E si misero a ridere. Yu li guardò scocciato. Possibile che non si stancassero mai? E mentre percorrevano la strada per il karaoke la bionda chiese al fratello se il giorno seguente potevano andare a trovare Haruhi e il padre. Il ragazzo acconsentì con un cenno del capo. D’altro canto, voleva rivedere anche lui suo padre. In quel preciso momento, i gemelli ricevettero un messaggio dal lord che li informava che il giorno seguente sarebbero andati a trovare la sua adorata “figliola”.


  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Host club / Vai alla pagina dell'autore: HachiXHikaru