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Autore: Evie08    11/10/2010    3 recensioni
Seconda puntata della serie di one-shot dedicata a Carlisle Cullen ed al nuovo personaggio di mia invenzione, Isabella.
[One shot numero 2 Carlisle/Isabella]
Isabella mi sorrise malinconica.
Sapevo che voleva abbracciarmi, così come lo volevo io.
Tantissimo.
Ma si limitava a starmi davanti, immobile.
Un fascio di nervi.
Mi avvicinai a lei, la presi per le spalle e la strinsi più forte che potevo.
Erano passati molti anni dall’ultimo nostro abbraccio.
Molti di più ne erano trascorsi dal primo.
Lei si aggrappò forte come me a quel ricordo assaporando il momento.
Erano cambiate molte cose: io avevo una famiglia, famiglia che mi sentivo in dovere di proteggere dal pericolo imminente.
“Sono qui per aiutarti, Carlisle”.
Aiutarmi.
Quelle parole le aveva già pronunciate in passato, quando come un randagio mi aveva raccolto per strada e portato con se.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Carlisle Cullen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
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To be safe


to be safe




Isabella mi sorrise malinconica.
Sapevo che voleva abbracciarmi, così come lo volevo io.
Tantissimo.
Ma si limitava a starmi davanti, immobile.
Un fascio di nervi.
Mi avvicinai a lei, la presi per le spalle e la strinsi più forte che potevo.
Erano passati molti anni dall’ultimo nostro abbraccio.
Molti di più ne erano trascorsi dal primo.
Lei si aggrappò forte come me a quel ricordo assaporando il momento.
Erano cambiate molte cose: io avevo una famiglia, famiglia che mi sentivo in dovere di proteggere dal pericolo imminente.
“Sono qui per aiutarti, Carlisle”.
Aiutarmi.
Quelle parole le aveva già pronunciate in passato, quando come un randagio mi aveva raccolto per strada e portato con se.

Giungemmo in prossimità di una splendida abitazione, più simile ad un castello Medievale.
Alte torri si innalzavano rendendo il complesso imponente.
Il cancello si aprì consentendoci di entrare; la carrozza si fermò dinnanzi l’ingresso.
Il portone era già aperto ed una donna bassina e non più giovane aspettava paziente sulla soglia.
“Bienvenida señora”, ci accolse.
“Maria, prepare un baño caliente para nuestros huéspedes y una muda de ropa adecuada.
Luego se lo quita de mí: yo estoy en mi estudio. Fermín ha encendido el fuego*?”, chiese Isabella entrando in casa.
“Si señora. Fermín encendió el fuego hace una hora” , annunciò la cameriera seguendoci, “Sigame”, disse poi rivolgendosi a me. **
Non parlavo lo spagnolo. Guardai Isabella stranito.
Lei mi sorrise comprensiva.
“Vi ha chiesto di seguirla”, mi sussurrò.
“Parlate bene lo spagnolo”.
“Mia madre era di Siviglia.. Incontrò mio padre in uno dei suoi viaggi qui in Inghilterra e fu subito amore”, sorrise allontanandosi.


Circa un’ora più tardi, Maria mi portò nello studio come da raccomandazione.
Trovai Isabella seduta accanto al fuoco, assorta in chissà quali pensieri.
Quella scena era talmente bella, che me ne restai sulla porta qualche minuto prima di entrare, per non rompere l’atmosfera che si era creata.
Sembrava la scena di un quadro bellissimo.
Isabella si accorse della mia presenza e si voltò a guardarmi.
Mi sorrise con gli occhi e mi invitò ad entrare.
“Adesso si che si ragiona!”, esclamò guardando il mio nuovo aspetto.
“Pulito, profumato, elegante. Ai vostri ordini, milady”, mi inchinai prima di sedermi sulla poltrona a lei di fronte.
Isabella rise di gusto.
“Siete un bel tipo Carlisle. E’ stata una fortuna incontravi. Avete rallegrato la mia serata”, disse sciogliendo i lunghi capelli corvini.
“Ne sono più che lieto, signora. Ma, mi è concessa un’ennesima domanda?”
“Prego..”
“Perché mi avete portato qui, con voi?”
“Non lo so. Non credo ci sia un motivo… oh, ma si che c’è un motivo! C’è sempre un motivo per cui si fanno le cose…
Avete l’aria di uno che è stato da solo per molto tempo… d’ora in poi non sarà più così.
Sono qui per aiutarvi, Carlisle”, mi rispose giocherellando con il fermaglio di diamanti che teneva in mano.
Le sue parole mi toccarono profondamente.
Forse fu per la delicatezza con cui le espresse, o forse fu la delicatezza con la quale il suo sguardo mi accarezzava.
“Diciamo anche che odio la solitudine… Ma toglietemi una curiosità: per quale bizzarro motivo i vostri occhi hanno assunto quel colorito dorato, al contrario del rubino dei miei?”.
“Perché ho scoperto un nuovo tipo di alimentazione per quelli come noi…”
Mi guardava incuriosita.
“Invece che nutrirmi di sangue umano, ho scelto quello animale”, spiegai fugando i suoi dubbi.
“Bizzarro… davvero. E ce ne sono altri come voi?”
“Non saprei… sono un vampiro da soli cinque mesi e non ho avuto modo di riscontrare se la mia scoperta sia già in utilizzo”.
Isabella rise di nuovo.
“Particolare.. mai incontrato in vita mia un vampiro vegetariano! E pensare che ho un centinaio di anni alle spalle”.
“Vegetariano?”
“Bè è come dire un umano che mangia solo la verdura disprezzando la carne: vegetariano”.
“Non avrei saputo trovare una definizione migliore, Isabella”.
La mia nuova amica mi sorrise.
Leggevo la felicità e l’entusiasmo nei suoi occhi.
Anche io per la prima volta dal giorno della mia trasformazione ero sereno.
“Carlisle, parlatemi di voi. Sono curiosa di conoscere ogni singolo particolare della vostra vita”, disse attizzando il fuoco.
“Non c’è molto da dire… Sono nato qui, a Londra, nel 1643. Come ben sapete mio padre è un pastore anglicano con la particolare avversione per streghe, licantropi, vampiri e tutto ciò che la mente umana non può spiegare.
Un giorno, troppo vecchio per proseguire, mi lasciò in eredità questa sua folle impresa: distruggere le creature del demonio. Finché io stesso non divenni ciò che mio padre disprezzava.
Cosciente di ciò, mi rifugiai in un deposito di patate dal quale riemersi come vampiro diversi giorni più tardi.
Disgustato da quel che ero diventato, provai a togliermi la vita in diversi modi, ma purtroppo fallirono tutti.
La sete diveniva sempre più forte e faceva male: ecco il modo per morire.
La mia volontà mi stava abbandonando, quando un giorno un branco di cervi passò dinnanzi la mia tana; disperato li attaccai e da qui nacque la mia scoperta.
Da allora vivo in solitudine cercando di resistere alla tentazione di uccidere”.
Isabella ascoltò il mio racconto rapita e intristita dalle mie sofferenze, specchio evidente delle sue.
Lentamente, senza aprir bocca, si alzò dalla sua poltrona e mi si fece incontro.
Mi accarezzò il viso sedendosi leggiadra sul bracciolo della mia poltrona.
Con un braccio mi cinse le spalle e con l’altro avvicinò la mia testa al suo petto: un abbraccio.
Immediatamente una sensazione di calore avvolse il mio corpo gelido.
Per la prima volta in vita mia mi sentivo al sicuro.
Per un momento assaporai quell’attimo.
Un brivido.
Poi il distacco.




[*Maria, prepara un bagno caldo per il nostro ospite e un cambio di vestiti adeguato.
poi portalo da me: sarò nel mio studio. Fermín ha acceso il fuoco?]

[** Si signora. Fermín ha acceso il fuoco un'ora fa.
mi segua.]


Come promesso sono tornata!
Non avrei mai e poi mai potuto lasciarvi con i dubbi e le curiosità suscitati dalla prima shot "Te amo", e così ho deciso di creare una serie di shot incentrate su Carlisle/Isabella (anche se non so se tutto ciò sia legale XD).
Le shot seguiranno una precisa linea temporale quindi attenzione!
Che ve ne pare della mia ideuzza????????
E del nuovo "chappy"???????

Ma ora passiamo ai ringraziamenti!

Thanks to:

Giulia_Cullen: Sai che non ci avevo fatto caso?? Hai ragione, gli uomini Cullen sono destinati a donne di nome Isabella! Solo che ad Edward è andata meglio... capirai presto perchè! Grazie per il tuo bellissimo commento e per i complimenti! Un bacione <3

_Bri: My love!!!!!! E che dirti????? Certo che la storia del dottorino dottorello attizza molte eh??? Muah!!! :Q_______ Comunque come promesso continuerò questa storia!!! Ti adorooooooooooooooooooooooooooooo!!! <3

Athena 1: Tesò grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!! I tuoi commenti sono sempre belli!!! Lo sai che non so come farei senza il tuo parere! TVB <3

Exentia_Dream: Diciamo che sei stata tu a convincermi a continuare la storia! Il tuo entusiasmo è stato davvero travolgente e così mi sono convinta ed ho subito iniziato a scrivere questo chappy (che per colpa del ferragosto è rimasto incompiuto fino ad ieri pomeriggio). Grazie per lo splendido commento e per i tuoi complimenti! Sono lusingata ^_^! <3

Detto questo, vi anticipo che ho già iniziato il prossimo chappy e che si intitolerà "The first wife".
Continuate a seguirmi se vi va!!!

Prima di salutarvi vi consiglio di leggere una nuova storia a cui tengo tantissimo e che sto scrivendo con una delle mie migliori amiche (è colpa sua se le traduzioni dallo spagnolo con l'asterisco le ho dovute fare colorate XD):

The Last Secret

Storia a Quattro mani: _Brì*&Evie08
"Edward, ma tu chi sei?"
"Tuo fratello Julie"
La storia riparte da dopo l'incontro/quasi scontro tra i Cullen ed i Volturi in "Breaking Dawn", con un particolare punto di vista sui Volturi.
Nessuno, o quasi, di loro avrebbe mai immaginato che un validissimo elemento del clan fosse realmente imparentato con uno dei Cullen...
Cosa sucederà quando sia Julie, che Edward, ricorderanno di essere fratello e sorella?
Ma già da subito si presentano altri grattacapo in vista per Aro...
Leggete e...




A presto!

Baci

Evie

   
 
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