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Autore: LADY_youkai    12/10/2010    3 recensioni
Sono seduto sul divano del suo salotto, mentre cerco inutilmente di buttare giù qualche idea su un foglio praticamente bianco appoggiato sul tavolino di fronte. E lui è qui, accanto a me, che inizia senza alcuna decenza a venirmi in braccio.
Sentire la sua pelle a contatto con la mia mi fa perdere il completamente il senso della realtà...
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Reita, Ruki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prego di leggere qui prima.

Non ho mai fatto anticipazioni così prima, ma adesso sento di doverla fare.

Questo capitolo mi fa schifo! Ma ci ho sudato talmente tanto che non avevo voglia di lasciare la fanfiction a metà.

Sapevo io di pubblicare tutto insieme =__= Ci ho messo una vita per questo secondo capitolo *A* E la cosa divertente è che sapevo esattamente cosa scrivere, ma questi due non volevano collaborare è_é

E ora il risultato non mi piace, ancora è_é

Detto questo posso dire che ho riletto il capitolo mentre riascoltavo una canzone degli News e quindi se c'è qualche errore è colpa loro e del ritmo incalzante della canzone ù_ù

Non dico nemmeno buona lettura >___>


-Liberami- Ti osservo, mentre il tuo piccolo corpo è disteso sul letto: il metallo freddo delle manette circonda i tuoi polsi sottili, trasformandoli in qualche elemento strano e peccaminoso. Cerchi di liberarti, inutilmente, il rumore del ferro batte sulla spalliera del letto.

Se solo sapessi quanto ti voglio

-Mi hai sentito?!-

-Certo-

-E allora toglile!- Sorrido, faccio finta di non sentirti. Mi allungo verso il comodino e tu mi guardi, quasi con sospetto

-Cosa fai?-

-Vuoi stare zitto?- Vuoi avere tutto sotto controllo, è sempre stato così e ti senti perso quando questo non accade.

Ma non preoccuparti, ci sono io qui con te. Tiro fuori una benda e poi torno a guardarti con, lo ammetto, uno sguardo che va al di là della semplice malizia

-Che fai?-

-Tu lasciami fare- Ti ho sempre voluto ardentemente. E forse tu l'hai sempre saputo. Forse mi hai sempre istigato.

Ora dovrai accettare.

Ti bacio, tu alzi il bacino e stimoli la mia erezione già eccitata. Ti copro gli occhi con la benda e la lego dietro alla tua testa.

Mi abbasso e ti bacio il collo, con la lingua sfioro la tua pelle, mentre tu cerchi in tutti i modi di liberarti: fatica sprecata, sai che non ce la puoi fare. Osservo il tuo corpo minuto e invitante, mentre con la mano percorro il tuo petto nudo. Ansimi, osservo le tue labbra mentre cercano di trattenere i gemiti, ma so che ben presto cederai. Con la mano scendo e inizio ad allentare la cintura.

Ecco, lo sapevo, vedi? E inutile che cerchi di serrare il tuo respiro, è inutile che ti mordi le labbra e muovi le gambe.

Ti conosco troppo bene.

Ho sempre avuto questa strana attrazione fisica nei tuoi confronti.

Forse perché sei una delle persone più fantastiche che io abbia mai incontrato, la tua tenacia, la tua testardaggine...ma come ha fatto a trasformarsi questo rispetto in pura venerazione?

Non riesco a ricordare sai? Ho solo un vago sentore della prima impressione che mi hai fatto, tanti anni fa. Tu, conosciuto per caso in un locale, un sogno comune, sforzi, sacrifici...ho imparato a conoscerti, giorno dopo giorno. E più passava il tempo, più accettavo i tuoi difetti e più esaltavo i tuoi punti forti.

E poi...e poi cosa?

Uno sguardo diverso, un sorriso nel momento giusto, tu. E sono crollato ai tuoi piedi, senza nemmeno volerlo. Sei diventato la ragione per cui mi sveglio e il motivo per cui resisto fino a domani.

E tu non ti rendi nemmeno conto di quanto sia importante per me

-Rei...- Un tuo sussurro mi fa tornare a questa stanza: sorrido. Ti sei sempre mostrato sicuro di te e pure spavaldo in certe situazioni, ma sei timido e solo desideroso di attenzioni. Ti sfilo i pantaloni e tu inizi ad arrossire. So che se te lo dicessi negheresti all'istante, ma io sono sopra di te, ti vedo nonostante la luce fioca e sai una cosa?

Sei lo spettacolo più bello che io abbia mai visto.

Mi abbasso, ti bacio il ventre e ti afferro saldamente i fianchi con le mani. Ruoti la testa di lato e respiri sempre più profondamente quando bacio la tua erezione ancora coperta dai boxer


-E che cosa penso?-

-Che sono ridicolo-


Mai mi sei parso ridicolo. Nemmeno ora. Abbasso i boxer e stuzzico con le labbra la punta del tuo membro, per poi prenderlo subito dopo in bocca.

Non sono mai stato amante di inutili convenevoli iniziali.

Il tuo respiro si mozza e inizi a chiamarmi, ancora e ancora. Amo il suono della tua voce, in qualsiasi momento e in questi soprattutto

-Ah, Ryo...- Non ti ascolto, continuo a stuzzicare la tua erezione, perdendomi nel tuo sapore e nei tuoi gemiti sempre più forti. Allarghi le gambe, continuando a respirare il più profondamente possibile. Mi stacco, tu ti lamenti, ma non ti do il tempo di continuare: ti bacio e ti faccio assaporare te stesso, quella piccola parte di te che mi vanto ogni giorno di possedere solo io. Sai, quando ho capito quello che provavo per te, ho iniziato ad avvertire rabbia per tutte le persone con cui eri stato.

Sciocco vero? Eppure anche io ho avuto tanti incontri più o meno occasionali. Ma mai te, che all'inizio eri solo quello sfogo sessuale di cui avevo bisogno per distrarmi.


-E chi l'ha detto questo?-


-Taka, scusa, ma non riesco ad aspettare oltre- Tu annuisci, il tuo corpo ormai ha accettato l'immobilità delle tue braccia ma non ti preoccupare, te le toglierò presto.

Accarezzo le tue gambe che al mio tocco tremano. Bacio l'interno coscia, la mordo, assicurandomi di non lasciare segni indelebili sul tuo corpo. Perché sebbene le persone importanti della nostra vita sappiano, ancora non ci è concesso esporci.

E non sai quanto faccia male mentire.

Continuo, mentre i tuoi gemiti riempiono la mia testa e la stanza, facendomi cadere in un turbine di piacere infinito. Perché so che così sarà. Con la lingua stuzzico la tua apertura, introducendo poi un dito. La prima volta che l'abbiamo fatto, mi sentivo stupido e continuavo a chiedermi per quale ragione lo stessi facendo


-Nessuno, so solo che tu pensi così-

-Tu non sei me-


-Ah...ti prego..io....io non ce la faccio più...- Non credere, anche io in questo momento ho una resistenza particolarmente bassa. Ti apro bene le gambe e mi posiziono sopra di te. Prima di penetrarti però, mi permetto di guardarti ancora: quella benda non mi impedisce di perdermi nei tuoi occhi.

Ecco.

La prima volta

"Perché lo sto facendo?"

Per quello sguardo.

Che mi vuole e che ha bisogno di me. Ti bacio mentre il mio membro entra nel tuo corpo. E' sempre stato caldo e accogliente. Un grido spezzato, le mie spinte diventano sempre più poderosi e le tue gambe cingono la vita mentre le tue dita afferrano saldamente le catene delle manette

-Ryo...- Quando hai iniziato a chiamarmi così, durante questi momenti, ho incominciato a sperare a qualcosa di più- Ho avuto la presunzione di essere importante per te come tu stavi iniziando ad esserlo per me già da tempo.

Rallento le spinte, tu sussurri di non fermarmi: non era quella la mia intenzione. Prendo le chiavi e ti libero dalle manette. Tu sembri sorpreso e ancora di più quando ti tolgo la benda.

Voglio essere abbracciato dalle tue braccia esili e perdermi nella tua espressione nel momento dell'orgasmo.

Sorridi.

Dio, sei consapevole di quanto tu sia meraviglioso quanto sorridi? E' così raro che ogni volta mi sento onorato.

Ti bacio la fronte e accarezzo i tuoi capelli biondi, mentre torno ad affondare sempre di più dentro di te. Tu ti afferri alle mie spalle e mi mordi, chiedendomi sempre di più. Con uno scatto mi siedo e ti faccio mettere sopra di me mentre tu ti lasci impalare dal mio membro

-Ah...Taka...- Appoggi la testa nell'incavo del mio collo, sento il calore del tuo corpo salire, ti stringo a me.

Promettimi che non andrai mai via.


-Che vuoi dire?-

-Prova a dirlo tu-

-Non posso...-

-Non avere paura-


Sono io ad avere paura in realtà. Paura che tu possa diventare un'immagine sbiadita in un angolo remoto della mia memoria, perdere le tue risate, le tue labbra, i tuoi occhi...non riesco a immaginarmi senza di te.

E tu?

Tu ti vedi senza di me?

Sento le tue braccia stringermi sempre più forte. Dimmi che sono il tuo sostegno anche fuori da queste quattro mura. Che ti fidi di me.

Che sono solo tuo.

Ruki...ti supplico, dimmi che tutto questo non è solo un terribile sogno


-Io non ho paura-

-E allora dimmelo-


-Scusami, non resisto oltre- Ti stendo ancora sul letto e continuo ad affondare sempre più a fondo, colpendo la tua prostata. Con la mano raggiungi il tuo membro e inizi a masturbarti. Anche tu sei al limite. Vengo dentro di te, tu spalanchi gli occhi e, dopo pochi istanti, anche tu mi segui e sporchi il ventre del tuo seme.

Eccola quell'espressione che cerco sempre.

I tuoi occhi lucidi si scontrano con i miei.


-Ti amo-


-Anche io ti amo- Ti bacio, mi stendo accanto a te. Ti abbraccio e mi perdo nel tuo profumo.

Il corpo nudo ormai non è più un desiderio.

Non voglio quel prodotto che vendi e che attira sguardi vogliosi.

Sei tu quello che desidero, quella parte di te che cerchi di nascondere ai più. La parte per cui ho lottato e che continuo a difendere.

E' soprattutto per questo che ne è valsa la pena.


End.



Sì, diciamolo assieme

"Che gran cagata!"

Oh, bravi! Così è_é Accetto molto volentieri critiche e minacce! Avevo in mente un capitolo completamente diverso, ma questa.....questa....questa cosa è il risultato è_é Chiedo scusa alle persone che hanno recensito e hanno messo la ff tra i preferiti. Vi autorizzo ad odiarmi è_é

Scusate, ora vado a imprecare in un angolino è_é

  
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