Quando mi svegliai di scatto mi sorpresi davanti alla mia nuova stanza: praticamente ricavata nel sottotetto, era piccola e accogliente. Il letto era un pagliericcio ricoperto da morbide coperte, e aveva accanto a se un comodino con una brocca e una bacinella e attaccato al muro un frammento di specchio. La luce veniva da una fila di basse finestre che correva lungo il cornicione della casa che si affacciava sulla strada e da un lucernario posto nell'angolo più lontano dal letto, dove vidi che c'era un buco nel pavimento. A Minas Tirith si faceva di tutto, pur di avere luce in più e non consumare candele.
Credevo di essere in ritardo per la colazione, ma quando scesi le scale mi accorsi della luce rossastra che illuminava la casa e dell'odore di cibo speziato che la profumava sin nel piano superiore: non era sicuramente odore di colazione.
Ma avevo davvero dormito tutto il giorno?
La cavalcata si faceva risentire sul fisico e avevo schiena e gambe a pezzi. Quindi soffrii non poco a scendere le scale per andare in cucina., e quando Jadis mi si avventò contro scodinzolando non potei trattenere un “ Aia” di dolore.
<< Vedo che ti sei svegliata. >> Disse una voce femminile dall'altra stanza. Poco dopo, sulla soglia apparve Matilde con la pipa in bocca.
Annuii << Come mai mi avete lasciato dormire tutto il giorno, signora? >>
<< E' stata un'idea di Mithrandir, diceva che eri troppo stanca per iniziare a lavorare sin da oggi. >> Mi puntò la pipa contro << Ma attenta, non credere che questo trattamento ti verrà riservato tutti i giorni: questa non è una vacanza, ma una missione in cui tu hai un ruolo fondamentale, cioè aiutarmi. >> Aspirò il fumo e si avvicinò << Mithrandir mi ha parlato di te, mi ha detto delle tue origini e di quello che sai fare. >> Mi fissò negli occhi e mi sbuffò il fumo in faccia << In conclusione, sei un' incapace. >>
Rimasi sorpresa e anche delusa, ma cercai di contenermi << A cosa devo questa definizione? >>
Matilde andò a sprofondarsi nella sedia a dondolo, dando ogni tanto un' occhiata alla pentola in cui cuoceva la cena << Tanto per cominciare, non sai usare la magia: questo da un punto di vista è un bene, perchè quando curerai dei feriti lievi non cadrai in tentazione,ma un male se pensiamo alle situazioni di emergenza. Secondo: non sai usare un'arma, e questa è una cosa serissima dato che andremo con l'esercito in zona di guerra fra meno di un mese. Terzo: non hai esperienza. Ti sembra abbastanza o vuoi altri dettagli per la tua definizione di incapace? >>
Rimasi in silenzio “ Vecchia petulante! “ pensai “ So fare altre cose, come ...come... “ mi resi conto che in quella situazione ero DAVVERO inutile, se non addirittura di peso. Ma quale era la situazione?
<< Qual'è la situazione che dobbiamo affrontare? >> Chiesi sedendomi su una sedia del tavolo, col muso di Jadis poggiato in grembo.
Matilde mi guardò con aria indecifrabile.
Rifeci la domanda << Mi hai dato dell'incapace perchè non so usare la magia, non so usare un' arma e perchè non ho esperienza. Hai parlato di andare con l'esercito in zona di guerra... ti riferisci alla minaccia degli Haradrim? >>
Per la prima volta da quando ero nella stanza, Matilde mi prese in considerazione non come un soprammobile ma come una persona << Anche, ma ce n'è una più immediata. Conosci Osghiliart? >>
Avevo letto qualcosa al riguardo, e feci di si con la testa.
<< E' l'avanguardia di Gondor, il suo baluardo: se Osghilliart cade, Minas Tirith è del nemico. Ora, la città è contesa: noi la possediamo, ma siamo deboli e il Nemico cerca di strapparcela di mano. >> Sospirò in maniera teatrale << Ma per fortuna c'è il Principe Boromir! >> Matilde lo disse con un'aria talmente orgogliosa, che per un attimo pensai che fosse sua madre. << Tiene alto il morale, non abbassa mai la guardia, non si arrende mai: è un ottimo combattente e un bravo stratega. Non per nulla, ma gli ho insegnato tutto io! >>
Fu allora che scoprii che Matilde era stata la maestra di tanti principi del passato, che era a Gondor da sempre e da sempre camminava sulla terra, come Saruman e Gandalf.
<< Ma allora sei come Gandalf ! >> Esclamai e lei rise e la vidi come l'esatta controparte femminile di Gandalf.
<< No, piccola, io sono più giovane di Mithrandir, e si vede dalla mia scarsa saggezza e dal mio pessimo carattere, e per questo mi scuso. Comunque, ho addestrato io entrambi i principi alle armi, alla strategia e alla battaglia ma solo Boromir si è dimostrato veramente portato per il mestiere delle armi. Faramir, al contrario, le darebbe alle ortiche: lui odia la guerra. >>
<< Non credo che a molti piaccia la guerra. >>
<< Certo che no, ma quando sei in pericolo una delle migliori difese è l'attacco, e si può attaccare solo combattendo: ricordati questo, Anna, perchè è il mio primo insegnamento. >>
Annuii convinta << La miglior difesa è l'attacco. >> Ripetei << Quindi, tu sarai la mia maestra? >>
Lei annuì << E tu la mia apprendista. >>
Le sorrisi, e lei ricambiò << Ti farò sgobbare, sappilo. >> Mi avvisò assaggiando la minestra con un cucchiaio in legno << E' pronto: ceniamo? >>
Durante la cena, parlammo del più e del meno, e le dissi anche di come si era comportato Boromir con me.
Lei annuì con aria divertita << Mithrandir me l'ha riferito. Non ha mai sopportato le critiche, o chi la pensa diversamente da lui, e in questo ha preso tutto dal padre. L'unico che riesce a farlo ragionare è suo fratello, che invece è tutto la madre, la povera Finduilas. Avrebbe dovuto vivere ancora mille di questi giorni, e invece se ne è andata troppo presto, come un fiore che appassisce troppo in fretta. Povera Finduilas... >> Tacque per un attimo, gli occhi bassi, poi si rianimò << Comunque, dovrai superare la tua paura per il Principe Boromir perchè domani mattina dovrai recarti da lui per riferirgli un mio messaggio personale- E NIENTE DISCUSSIONI, ne con me ne con lui. Chiaro? >>
Mi toccò annuire con aria amareggiata.
<< Sarà lui a guidare l'esercito quindi tanto vale che tu faccia la pace con lui. Imparando a conoscerlo, lo troverai simpatico: garantisco io. >>
nonostante la giornata di totale riposo,andai a dormire stanca e dolorante come se avessi lavorato un giorno intero. Prima di addormentarmi, pensai all'indomani e alla visita a palazzo. Mi seccava molto l'idea di fare sa messaggera, e speravo con tutto il cuore di non trovarmi faccia a faccia col principe, non in maniera diretta, perchè se avesse detto qualcosa che non mi andava ero certa che non sarei stata zitta.
“ Proprio no.” pensai, poi crollai nel buio.
ANGOLINO DI NINI!!!buongiorno a tutti!!!scusate il ritardo dell'aggiornamento, ma tra l'accademia, Kick boxing e compagnia bella non ho trovato il tempo per scrivere...e ora veniamo a noi:
Thiliol: è bello sentirsi strigliare da te!!trovo molto utile il tuo lavoro di correzione e rispondo prontamente:
ho seri problemi con la grammatica italiana- cioè quando scrivo le parole mi escono di getto (vedi "appartamento" ) e i personaggi nascono già con un nome loro e mi riesce impossibile cambiarlo, perchè intaccherebbe l'anima stessa del personaggio ( vedi Matilde ). Per quanto riguarda i maschili... con la scrittura a pc non riesco ancora a regolarmi e scrivo così in fretta e ho così voglia di pubblicare che non me ne accorgo!
- le mura di Minas TIRITH me le hanno già fatto notare, quindi no problem!!! devo solo ricordarmi di correggerle...
-
il punto Denethor: guarda che Anna non si mette a litigare con Denethor- gli dice solo che Jadis non è un orrida bestia- ma con Boromir! ora: anche Boromir ha il suo bel dire, ma non è il sovrintendente e sicuramente non ha il carisma o quell'aria gelida che distingue il padre! e comunque le parole che Denethor scambia con Anna sono davvero poche...
- per la punteggiatura: provvederò!!!
e ora i ringraziamenti:
-sono contenta che ti piaccia come ho tratteggiato Gandalf: è uno dei miei personaggi preferiti!
- per le descrizioni: la nostra prof di storia dell'arte medievale per spiegarci l'architettura del '300 italiano ci ha mostrato proprio il palazzo di Denethor e le case di Minas Tirith. quindi, diciamo che è merito suo se me la cavo così bene!
-la sindrome Mary Sue: che cosa agghiacciante! Anna non verrà colpita da questa malattia, te lo posso assicurare: come ho già scritto, si meriterà di sposarsi con B. e di avere una figlia da lui!
-effettivamente, Matilde E' l'altra faccia della medaglia :D
- la mia recensione era MERITATISSIMA e non ti preoccupare, che anche io non ho paura di dire la mia se qualcuno se lo merita- ma tu sei così brava...
tu dici che io sono disponibile alla critiche, ma credo che qui la disponibile sia tu, che correggi i miei errori e " badili " e elogi al punto giusto.
quindi, sono io a ringraziarti: grazie!
pace e ammore!!!
mi raccomando, non abbandonatemi proprio ora!
bacissimiiiiiiii!!!