-é colpa tua!-
-Mia?! Guarda che sei tu che hai guidato stanotte...-
-Ma chi si è dimenticato di metterci la benzina?-
-Sono sicura che c'era!-
-Certo e adesso è finita per magia...possibile che voi donne...-
-Non ti permettere di dare la colpa di questo al fatto che io sia una donna! Il problema adesso e che non sappiamo come muoverci!- sbuffò la ragazza. Axl si guardò intorno per poi voltarsi verso Stephanie con sguardo furbo.
-Che cosa...? Non ci pensare nemmeno, questo si chiama furto!-
-Io lo chiamerei prestito! Dai, non ci vede nessuno...non vorrai andare a piedi?-
-Ma non possiamo rubare...ok, non possiamo “prendere in prestito” una bici!-
-Certo che possiamo, guarda!...adesso è nostra è non sento nessuna obiezione!- rispose Axl tranquillo montando in sella ad una bicicletta nera. Stephanie si diede un'occhiata alle spalle, guardò dubbiosa la bici e poi Axl che la incitava con un sorriso smagliante. Sbuffando, salì in fretta sul portapacchi.
-Parti! Dai, muoviti!- strillò.
Axl pedalava velocissimo con Stephanie attaccata stretta stretta alla sua vita, facendo lo slalom tra macchine e pedoni che gli imprecavano dietro.
-Ma quanto pesi? Di solito le modelle non sono leggere come una piuma?- Stephanie, offesa gli diede un pugno sulla spalla.
-Ma sei scema? Se cadiamo...- la sgridò girando leggermente la testa.
-Axl, attento!- urlò la ragazza, troppo tardi però. La bici si scontrò con qualcuno facendo cadere entrambi a terra. Stephanie ne uscì illesa accucciandosi vicino ad Axl che si lamentava e imprecava a gran voce. L'altro ragazzo, caduto dallo skate, si teneva il ginocchio mentre un tipo alto su una bici rossa guardava la scena divertito. Stephanie riconobbe nei due ragazzi i suoi amici Seven e Duff.
-Brutto stronzo! Guarda dove vai!...oh, ma chi poteva essere se non Mr. Pop-corn Adler?- urlò Axl.
-Stai attento tu, Rose! Mi hai fatto male, cazzo!-
-Sembrate due idioti!- rise Duff
-Vedo che c'è pure McKagan! Scommetto che gli hai insegnato tu ad andare su quel coso-
-Dai ragazzi, non litigate!- fece Stephanie.
-Ma se è colpa loro! Che ci fate in giro? Dovreste starvene a casa visto quello che causate...- fece Axl acido.
-Certo, adesso perché lo dici, tu la gente non puo neanche uscire!- continuò Steven
-Ehi! Vi ho detto di non litigare!-
-Steph ha ragione...guardate che cazzo vi siete fatti!- Duff gli indicò le ferite. Axl si era fatto un piccolo taglio sul braccio da cui usciva qualche goccia di sangue mentre Steven si era sbucciato lievemente il ginocchio.
-Oh mio Dio- Stephanie parlò con tono piatto, fissando le ferite dei ragazzi.
-Steph...?- la chiamò Duff scendendo dalla bici, appena in tempo per accoglierla tra le sue braccia quando svenne. Steven rimase a bocca aperta.
-Donne...- commentò Axl.
-Andate a pulirvi...io aspetto qui con lei- Duff guardò gli amici che si dirigevano verso una fontanella a qualche metro di distanza da loro. Stephanie si mosse tra le sue braccia e lui la fece sedere su una panchina li accanto.
-Ehi?- la chiamò.
-Sono andati via?-
-Sono la...certo che sei proprio strana. Fai tanto la dura, ma se vedi una goccia di sangue svieni!-
-Una goccia?! Ma li hai visti!- Duff rise dell'espressione della ragazza e lei lo guardò torva. Il ragazzo decise di cambiare argomento.
-Come è andata con Axl ieri notte?-
-In che senso?-
-Ti devo fare un disegno?- La guardò con espressione che poteva significare solo una cosa...
-Oh...no, no no! Ma che hanno tutti nella testa...- aggiunse rivolgendosi a se stessa.
-Ok ok! Almeno so di essere ancora in tempo-
-In tempo per cosa?-
-Per questo...- Duff le mise una mano dietro la nuca inclinando la testa di lato, si avvicinò stampandole un dolce bacio sulle labbra. Stephanie rimase pietrificata: era sicura di piacere a Steven e Axl e ciò la divertiva, ma ancora non aveva pensato a Duff, a quanto fosse sexy con quei pantaloncini che mostravano le lunghe gambe affusolate e soprattutto quanto fosse bravo a baciare...
Qualcuno interruppe il filo dei suoi pensieri con tossendo rumorosamente. Alzarono la testa trovando Axl e Steven che li fissavano, il primo sembrava indifferente alla cosa, mentre il secondo fulminava entrambi con lo sguardo. Duff prese la ragazza per mano guardando i due con aria di sfida.
-Vedo che vi state divertendo!- fu il commento acido di Steven.
-Era più divertente qualche secondo fa!- continuò Duff sarcastico.
-Ehm...io...noi...- Stephanie non sapeva cosa dire, si sentiva come intrappolata tra quei tre ragazzi che la stavano guardando.
-Vieni...ci vediamo dopo!- Duff la trascinò sulla sua bici. La ragazza era confusa e lo lasciò fare senza obbiettare, salutò Axl e Steven con la mano per poi allontanarsi con il ragazzo. Appena arrivarono alla curva, Steven montò sullo skate.
-Che fai adesso?-gli chiese Axl.
-Ovvio! Li seguiamo!-
-Ti abbasseresti a tanto?-
-Lo so che sei curioso anche tu!-
-Sei patetico!- Axl salì sulla bici dando le spalle all'amico.
-Tu fa come vuoi, ma io vado...- replicò Steven. Si diede una spinta lasciando Axl indeciso. Il ragazzo sbuffò, fiondandosi dietro all'amico sulla bici rubata.
-Hai visto la faccia di Steven?- fece Duff ridacchiando.
-Si...- rispose lei triste.
-Non dispiacerti per lui. É uno che si consola facilmente...quello che mi preoccupa è Axl...-
-Ma se si vedeva lontano un miglio che non gliene fregava un cazzo!- urlò Stephanie.
-E la cosa ti da fastidio?-
-Per niente! Il solo fatto che abbia impiegato così tanto a baciarmi mi è sembrato strano...-
-Allora qualcosa lo avete fatto!-
-Si ma perché ero ubriaca-
-Le solite scuse...-
-É vero!-
-Certo...comunque, peccato per lui. Non sa cosa si è lasciato sfuggire...- si abbassò baciandola per la seconda volta.
-Ormai è troppo tardi!- disse Steven abbattuto.
-é solo un bacio. Mica si sono sposati!- replicò Axl.
-Mi spieghi cosa hai fatto tutta la notte? No, perché non capisco come mai adesso si trovi tra le braccia di Duff!-
-Ci siamo baciati, ma poi lei si è addormentata-
-Sei proprio scarso, Rose!- disse guardandolo deluso.
-E tu un coglione!- replicò tirandogli una gomitata nei reni.
-Avresti dovuto lasciar andare me...-
-Certo così le avresti raccontato una serie di cazzate ultra pompate come fai sempre!-
-Se ti riferisci alla storia dello squalo, sappi che Slash ne è testimone!-
-Ma fammi il piacere! Anche lui ha detto che era una tavola da surf!-
-Senti, è impossibile che una tavola...- Axl lo fermò con gesto della mano per poi girarsi a guardarlo arrabbiato.
-Sei una testa di cazzo! Li abbiamo persi!-
-E come al solito è colpa mia, vero?-
-Di chi se no?...E guai a te se replichi, sono già stufo delle tue stronzate!-
-Ma ti sto antipatico? Guarda che anch'io ho un cuore, e continuare ad offendermi non risolverà la situazione-
-Uno...-
-Che cazzo conti adesso?-
-Le tue stronzate, e con quella di prima siamo a due!-
Continuarono a litigare per tutto il tragitto mentre Stephanie e Duff li guardavano da dietro un cespuglio.
-Sono troppo idioti! Almeno io non mi sarei fatto scoprire mettendomi ad urlare- commentò Duff scuotendo la testa.
-Quei due mi fanno morire!- rideva la ragazza.
-Prova a vivere con loro ventiquattrore su ventiquattro e poi vediamo se ridi ancora!-
-Sembra divertente comunque- Duff rise insieme a lei, ma si bloccò quando si rese conto di quanto fosse carina con quel sorriso sulle labbra. Le diede un altro dolce bacio sulle labbra a cui lei rispose un po' più sicura di prima.
-Ehi Duff! Steven mi ha detto che gli hai soffiato la ragazza. E bravo McKagan!- Slash batté una mano sulla spalla dell'amico.
-Non me l'ha soffiata...stavo per farcela ma questo qui ha rovinato i miei piani!- replicò Steven seccato.
-Carpe diem, Steven!-
-Che?!-
-Lascia perdere...e comunque stasera usciamo!-
-Dove andate?-
-Perché dovrei dirtelo quando puoi seguirmi?- Duff lo guardò con gli occhi ridotti a fessure mentre Stevn cercava un inutile via d'uscita a quella situazione.
-C'era anche Axl con me!- urlò indicandolo.
-Mi ci hai praticamente trascinato!- si difese Axl.
-Che bugiardo!-
-Ehi bambini! É inutile litigare, tanto ormai ha scelto me!- replicò Duff pavoneggiandosi.
-Perché hai giocato sporco! L'ho vista prima io- urlò Axl.
-Questo non è un gioco, Axl! Ci credo che è finita tra le mie braccia, parli di lei come se fosse un oggetto!- si infuriò Duff
-Ma tu...- Axl lasciò la frase in sospeso. Duff aveva ragione, l'aveva trattata come un bambino tratta un giocattolo. Probabilmente se non si fosse comportato così, in quel momento sarebbe stato lui a vantarsi della cosa.
-Lasciamo perdere...per me puoi fare quel cazzo che ti pare!- Axl si alzò e si diresse in camera sotto lo sguardo stupito degli altri.
Izzy era seduto sul bordo della finestra con la sigaretta in bocca e la sua chitarra in mano, quando Axl entrò buttandosi a peso morto sul letto sbuffando sonoramente.
-Tutto bene?- gli domandò Izzy.
-Come al solito...lo sai che Duff e Stephanie stasera escono?-
-Si, ho sentito...la cosa ti disturba?-
-Un po'...solo perché è carina, ovviamente-
-Se lo dici tu...-
-Pensi che mi dia fastidio?-
-Non lo penso...lo so-
-Certo certo...perché tu sai sempre tutto vero?-
-Non scaricare la tua rabbia su di me-
-Non sono arrabbiato! Sei tu che mi stai sempre addosso!- Rubò una sigaretta da Izzy fumandola nervosamente dando le spalle all'amico. Izzy scosse la testa tornando pizzicare le corde mentre una serie di pensieri su Axl e le donne gli attraversavano la mente.