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Autore: Betty    18/12/2003    4 recensioni
La carriera di Benji è finita bruscamente e la sua vita sta andando a rotoli. Ma dal passato ritorna una vecchia amica che avrà bisogno del suo aiuto. Sarà lei a donargli una nuova speranza.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2

Il lusso di casa Price era inimitabile, il personale teneva la villa pulita e in ordine ma la stanza di Benji era un vero casino.

Vestiti sparsi per terra, giornali con pagine stracciate, vari portacenere pieni di mozziconi di sigaretta.

"Ma uno sportivo come te non dovrebbe fumare così tanto" esclamò Eileen.

"Fatti gli affari tuoi."

"Sempre gentile. Dai ti do una mano a cercare quello che ti serve se no facciamo notte." Disse la ragazza iniziando a spostare qualche giornale.

"Lascia stare la mia roba!" disse Benji strappandogli dalle mani il giornale che aveva raccolto.

"Che modi sono? Volevo solo aiutarti."

Benji la guardò in modo strano poi fece un leggero sorriso "Scusa hai ragione, ma sono molto geloso delle mie cose. Per me la privacy è molto importante."

"Non sono una giornalista, volevo solo accelerare le cose. Visto che le cose stanno così, ti aspetto da basso."

Eileen uscì dalla stanza e andò in salotto ad aspettare Benji chissà cosa gli prende, in quei giornali deve esserci scritto qualcosa che non vuole che si sappia. Dopotutto non sono affari miei, ma cavolo perché devo essere sempre così curiosa???

"Eccomi, sono pronto" disse Benji scendendo le scale con un borsone sulle spalle.

"Bene, allora ci conviene andare subito in aeroporto, pranzeremo là mentre aspettiamo il volo."

"E i biglietti?"

"Lì ho acquistati stamattina tramite Internet, è tutto a posto." Disse Eileen.

"Prima devo comprare un regalo per Ele."

"Cosa vorresti prenderle?"

"Un carillon, a lei sono sempre piaciuti" rispose Benji con un mezzo sorriso.

Eileen si sorprese che Benji ricordasse un dettaglio così insignificante ma ne era contenta, significava che lui voleva veramente bene alla vecchia Ele.

"Va bene Price, andiamo a cercare questo carillon." Disse Eileen precedendo il ragazzo verso la macchina.

Benji l'aveva portata in un centro commerciale enorme, lui sicuro di sé era andato verso il negozio dove sapeva che avrebbe trovato ciò che cercava.

Eileen lo seguiva cercando di tenere il suo passo.

"Non dirmi che adesso hai fretta?" chiese la ragazza.

"Non mi piace stare nei luoghi affollati" rispose Benji calandosi di più il cappellino sugli occhi ed entrando velocemente in un negozio.

Eileen lo seguì silenziosa e si chiese nuovamente cosa nascondesse quel ragazzo.

"Prendo questo!" disse Benji.

"Cosa?" Eileen osservò la scatola che gli indicava Benji. La piccola ballerina danzava sulle note di una canzone che Eileen conosceva bene.

"E' uguale a quello che tu rompesti l'ultima estate che passasti in Giappone."

"Lo so, Ele me lo diceva sempre di non giocare in casa con il pallone.."

"Ma tu hai sempre fatto di testa tua! Vedrai sarà felicissima del tuo regalo"

"Non è niente in confronto a tutto l'amore che mi ha donato lei."

"Lo sapevo che sotto quella scorza c'è ancora il buon vecchio Benji!" disse Eileen con un sorriso.

Benji sbuffò e si affrettò a pagare per andarsene da quel posto, qualcuno avrebbe potuto riconoscerlo.

L'aeroporto era come al solito gremito di gente, aveva pranzato da McDonald e siccome ai bagni del fast-food c'era una fila chilometrica, Eileen decise di andare a cercare una altro bagno.

"Benji non scappare! Non so se riuscirei a trovarti ancora!"

"Tu mi devi ancora spiegare come hai fatto a scovarmi in quel bar."

"Dopo, adesso ho un bisogno impellente da soddisfare" disse la ragazza correndo via.

Per fortuna che questo bagno era libero. Adesso torno da Benji e cerco di sapere un po’ cosa gli è successo in tutti questi anni. Lo so sono troppo curiosa ma cosa ci posso fare. Pensava Eileen mentre si dirigeva verso il fast-food, un ragazzino che correva la urtò e per poco non cadde, mentre si guardava in giro per vedere dov'era quella peste, la sua attenzione fu attirata da alcuni giornali che mostravano la foto di Benji in copertina.

Benji Price si ritira!! Era il titolo scritto a grandi lettere. Eileen acquistò la rivista e andò a leggere l'articolo.

Il noto portiere Benji Price soprannominato SGGK, si ritira dal calcio. Non è stata data nessuna spiegazione di questa decisione.

Price un paio di mesi fa aveva avuto un incidente stradale dove si era leggermente ferito, tutti escludono che il ritiro dai campi sia dovuto all'incidente. Il portiere si è blindato nella sua villa e si rifiuta di parlare con i giornalisti, è un vero peccato che un giovane di 27 anni, nel pieno della sua carriera si ritiri così senza motivazioni valide.

"Ecco perché è così strano!" disse Eileen a bassa voce, poi buttò la rivista in un cestino e si affrettò a tornare da Benji.

"Cavoli ce ne hai messo di tempo!" esclamò Benji vedendola finalmente tornare.

"C'era un po’ di fila anche lì, sai noi donne come siamo!"

"Lunghe e stressanti"

"Grazie per il complimento. Raccontami un po’, cosa hai fatto in tutti questi anni?"

"Niente di eccezionale, ho giocato per l'Amburgo"

"Tutto qui? Non aggiungi negli aneddoti sulle tue partite o altre cose simili?"

"Eileen, non sono dell'umore giusto per parlare di calcio. Perché non mi dici di te?! Chiese Benji per sviare il discorso.

"Vediamo, sono laureata in economia e commercio, specializzata in strategia di investimento. Lavoro per una delle tante aziende di tuo padre."

"Quale delle tante?"

"La Price Investements, sono il vice direttore. In poche parole aiuto gli altri ad investire i loro soldi dove è più redditizio." Disse Eileen.

"Come hai fatto ad ottenere delle ferie da quel tiranno di mio padre?"

"Ho quasi tre mesi di ferie arretrate e poi con l'ultimo affare ho fatto guadagnare all'azienda un milione di dollari."

"Caspita! Come ci sei riuscita?" chiese Benji sempre più interessato.

"Diciamo che è stata fortuna, sono riuscita a sapere in anticipo di una fusione tra due compagnie assicurative, ho saputo giocare bene le mie carte e il gioco è fatto."

"Mio padre sarà contento come una pasqua. Cosa gli hai chiesto come gratifica?"

"Il 5% del profitto e le mie ferie retribuite per stare accanto a Ele."

"E mio padre come ha reagito?"

"Benji, tuo padre non può rischiare che io vada alla concorrenza, in un solo anno con me ha guadagnato un bel po’ di soldi. Mi ha concesso tutto senza battere ciglio."

"Incredibile! Dovrei sposarti solo per il fatto che gli tieni testa." Disse Benji.

"Sai anche quando eravamo piccoli mi hai detto che mi avresti sposato."

"E avremmo vissuto felici e contenti per tutta la vita." Aggiunse Benji

"Peccato che non è sempre così bella la realtà, vorrei tanto tornare indietro a quando eravamo piccoli ed ingenui."

"Ed Ele che ci preparava il budino al cioccolato e i biscotti" aggiunse Benji.

"Bei tempi, il nostro problema maggiore era cosa avremmo mangiato a pranzo o a cena!"

Benji osservò la ragazza sorridere dolcemente "Sei diventata una donna bellissima."

Eileen arrossì vistosamente "Grazie." Rispose imbarazzata.

"Sei tutta rossa, non dirmi che nessuno ti ha mai fatto un complimento."

"Sì, ma tu l'hai detto con il cuore." Disse Eileen.

"Sembra che sia importante per te."

"Sei un amico, sono cresciuta con te, aspettavo con ansia il momento in cui sarei venuta a casa. Sono legata a te da tanti ricordi, forse sono una stupida ma tu per me sei ancora importante."

"Non mi sono fatto sentire per anni." Disse Benji.

"E' vero io e te non ci siamo più sentiti ma ogni Natale, ogni compleanno mandi dei fiori e un biglietto di auguri ad Ele. È lei che ci unisce."

Benji osservava la ragazza, mentre parlava ogni tanto gesticolava. "Non hai perso il vizio"

"Che vizio?"

"Di gesticolare, lo fai di meno ma non riesci a controllarti sempre."

"Non ci posso credere, non ti ricordi quello che hai fatto ieri sera ma di questo mio difetto sì"

"Si da il caso che ieri sera ero ubriaco fradicio, mentre da bambino non avevo ancora intrapreso questa strada."

"Dovresti anche smettere, avrai un fegato grosso come un macigno fra qualche anno se continui così."

"Che menagramo!"

"Benji bevendo non si risolvono i problemi, qualsiasi essi siano."

"Grazie per la predica, mamma Eileen. Ma sì da il caso che decido io della mia vita e di come voglio viverla."

Benji si alzò e prendendo la sua valigia uscì dal fast-food "Dove vai?" gli urlò Eileen mentre lo rincorreva.

"Alle partenze e se ti azzardi a rompermi ancora con certi discorsi paternalistici, ti assicuro che in Giappone ci arrivi a calci nel sedere!" la minacciò Benji.

"Sei sempre più dispotico, sembri quasi tuo padre!"

"Non osare paragonarmi a lui se no.."

"Se no cosa fai? Prima però devi prendermi!" disse Eileen sorpassandolo correndo.

Benji scosse la testa e la rincorse, per un po’ sarebbe tornato ancora bambino.

  
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