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Autore: DeepBlueMirror    15/10/2010    5 recensioni
Una raccolta di oneshot (tendente alla long nei capitoli successivi) dedicate ad alcuni personaggi della Wammy's house che ben conosciamo. Iniziamo con... Mello. Leggerissimo OOC dovuto a personaggi non approfonditi nel manga (Linda e Matt)e per lo sviluppo delle relazioni nel gruppo.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: L, Linda, Matt, Mello, Near
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Linda'
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Mi sveglio di soprassalto, ritrovandomi lunga distesa sul pavimento, avvolta in un groviglio di coperte.

Credo di capire cosa provino i bruchi all'interno della crisalide.

Mi metto a sedere, intontita dalla botta e dal brusco risveglio notturno: a giudicare dal cielo plumbeo che intravedo dietro la finestra saranno le quattro del mattino.
Sospiro, sfregando con forza le mani contro le braccia nel tentativo di riscaldare con la frizione delle dita almeno una parte del mio corpo gelido e madido di sudore.




Gli incubi sono qualcosa di mortale.
Penso questo mentre mi sollevo lentamente e mi dirigo, ancora infagottata nella mia trapunta blu, verso la scrivania di legno chiaro, prendendo posto davanti ad essa.
Ignoro il tremito delle mie mani mentre accendo una piccola lampada e estraggo da un cassetto il mio blocco da disegno e una matita.



Ho sempre avuto la tendenza a proiettare tutta la mia vita sulla carta.
Gioie, dolori, traumi, esperienze...Tutto riportato con cura e dovizia di particolari su fogli di leggerissima carta, su tele, su cartoncini, con ogni tecnica possibile.
È sempre stato così e credo che sarà un' abitudine che mi porterò sin nella tomba.









C'era un Volto.
Non ricordo i dettagli dell'incubo, eppure quest'unica immagine è sufficiente a turbare profondamente la mia anima, ancora assonnata, contesa dal dolce Morfeo e da Ade.
Sì, Ade: il Volto che ho visto non può che appartenere a una creatura degli Inferi, o forse a un abitante dell'Inferno dantesco.
Nella migliore delle ipotesi.




Il Volto ha tratti affilati e spigolosi che delineo con rapidità, dato che la mia mente ha creato un'immagine estremamente vivida che continua a sovrapporsi al foglio bianco.
È come se potessi riprodurli con poche linee precise limitandomi a ricalcarne i contorni.
Anzi, non è come se potessi, è proprio ciò che sto facendo.





La carnagione marmorea contrasta marcatamente con una chioma nerissima e arruffata.
Sembra quasi che vi abbia passato più volte le dita in una manifestazione di inquieto tormento.





Il Volto possiede due grandi e sporgenti occhi tondi, cerchiati da occhiaie profondissime.
Ma le iridi...
Le iridi, santo Dio!


Scarlatte.



Quelle iridi hanno sono pervase dalla cattiveria tipica di chi è nato con un peso enorme sulle spalle.
Di chi ha dovuto imparare a convivere con Incubo e Morte.
Di chi è sempre stato considerato diverso.
O semplicemente lo è sempre stato.
Di chi si è visto portar via tutto.
Di chi ha incentrato la sua esistenza su un unico scopo che persegue a costo di sacrificare tutto.





La psicologia del Volto non è poi così diversa da noi membri della Wammy's house, ora che ci penso.
E qualcosa mi dice che questa mia intuizione si avvicini incredibilmente alla verità, all'essenza del possessore del Volto.
Ma sto divagando: è inutile continuare a speculare su dettagli ipotetici.



L'ultimo dettaglio: un rivolo di sangue che cola dall'angolo destro della bocca, incurvata in un ghigno beffardo e malinconico.
Nessuna firma dell'autrice.
Non serve.




Mi alzo in piedi, dopo aver riposto blocco e matita e aver spento la luce.
Stringendo il foglio tra le mani abbandono la coperta sul pavimento e lascio la stanza, percorrendo silenziosamente i corridoi deserti fino a giungere davanti alla porta che cercavo.



Busso con delicatezza.
Dopo un istante la porta si apre di pochi centimetri, mostrando un grande occhio verde scuro.
-... Linda, come mai in giro a quest'ora?-.
Rivolgo un cenno di scusa a Matt che si scosta e mi introduce nella sua stanza con un sorriso assonnato, ma ospitale.
Tipico di lui.
-Scusami, Matt, so che è tardissimo, ma avrei bisogno di un prestito urgente- rispondo, guardandomi intorno con interesse: dopotutto una camera è lo specchio del suo proprietario... E direi che l'allegro caos che caratterizza questa camera ben rispecchia il Matt che conosco .



Il pavimento è ricoperto di manuali informatici, videogames e stagnole argentate.
Uno schiocco secco mi avverte della presenza di Mello; lo cerco con lo sguardo, trovandolo stravaccato sul letto dell'amico, in una mano un libro, nell'altra l'immancabile tavoletta di cioccolata.
Lo vedo sollevare leggermente lo sguardo dalle pagine e ricambiare con aria disinteressata il mio saluto silenzioso, per poi tornare a immergersi nella lettura.
-Che genere di prestito?- domanda Matt, mettendosi a sedere sul letto e fissandomi con curiosità.



-Un accendino o un fiammifero- rispondo con semplicità.
Roger non ci lascia tenere oggeti del genere per "ragioni di sicurezza".
Ma sapevo che chiedendo a un fumatore sarei andata a colpo sicuro.



Mello solleva nuovamente lo sguardo dalle pagine di quella che mi accorgo essere la Divina Commedia.
Ah, le coincidenze
.
-Piromania notturna?- domanda in tono ironico facendomi sorridere.
-Mello ha ragione, strana richiesta la tua... A cosa ti serve? - aggiunge Matt, frugando distrattamente nelle tasche dei jeans e tendendomi poco dopo un piccolo accendino nero.
Mello ha spostato gli occhi cerulei sul foglio che stringo convulsamente nella mancina, subito notato anche dall'amico.



Rispondo con voce calma :
-Mi serve per incenerire un incubo-.




Aziono poi la rotellina metallica e osservo come la piccola scintilla scaturita da essa incendi il gas, dando vita ad una piccola fiamma.
Mi avvicino alla finestra spalancata e accosto l'accendino alla carta.
Quando il fuoco attecchisce, poso il disegno sul davanzale, assistendo in un silenzio quasi religioso alla sua fine.



Una folata di vento porta via la cenere in un turbinio di nero e di grigio.


-Linda... Ehm, tutto bene?- domanda il rosso con una note esitante nella voce.
Mi volto, improvvisamente sollevata, come se mi fossi liberata di un peso che mi opprimeva il cuore.
Noto che i due ragazzi si stanno scambiando un'occhiata preoccupata, cosa che causa il mio profondo divertimento:
-Tranquilli, non ho intenzione di disturbarvi oltre... Grazie e scusate ancora- dico.
Probabilmente temevano una qualche reazione isterica tipicamente femminile.


Maschi.


Faccio per restituire l'accendino al suo proprietario, ma il timbro basso e deciso di Mello rompe il silenzio: - Conviene che lo tenga tu-.
Matt si volta verso l'amico, guardandolo con aria sorpresa.
Mello ha usato un tono quasi... Gentile?
- Potresti fare altri incubi, no?- aggiunge subito aspramente, forse perchè conscio di aver agito con atipica"delicatezza" - Verresti qui ogni volta a darci il tormento e non sarebbe altro che una seccatura enorme per tutti. Perciò tientelo e da' pure fuoco al mondo intero, basta che non rompi più-.
Matt lo guarda simulando grande ammirazione:- Che classe. Che tatto. Che magnifico gentiluomo abbiamo tra noi...-.
Ridacchio divertita, mentre Mello finge di concentrarsi nuovamente sul libro.
- L'orso cacaomane ha provato a essere cortese, ma con scarsi risultati... Comunque, Madame, tenetelo pure come dono del Vostro umile servo, qual io sono...- aggiunse in tono melodrammatico, inchinandosi e baciandomi la mano.
-Ahahaha, ma quanto sei idiota... Comunque grazie mille, mio signore- ribatto divertita.
-Tranquilla, nessun disturbo, tanto ne ho parecchi- replica strizzandomi l'occhio.
Sorrido riponendo l'oggeto in una tasca.
Poi mi dirigo verso la porta: - Grazie mille, Matt e buonanotte...-.
-Figurati, spero tu riesca a riposare un po' meglio... Gli incubi sono una brutta cosa-.
Annuisco, poi, prima di uscire, esclamo:- Mello?-.
L'interpellato mi guarda con la coda dell'occhio.

-Era un modo per cercare di essere gentile con me, l'ho capito e lo apprezzo molto, davvero. Buonanotte anche a te-.
Mello borbotta qualcosa, immergendo il naso nelle pagine del testo dantesco.
Richiudo la porta alle mie spalle, mentre delle voci soffocate si intrecciano tra loro.

-Che cretino che sei... "Tientelo pure" eh?-.
-Sta' zitto, idiota-.
-Sì, anch'io ti voglio bene, Mello carissimo-.
-...-.









Un giorno un altro Volto occupera i miei incubi.
Altre iridi assassine faranno strage di vite.
Potrei giurarlo, anche se non so perchè.
In quei giorni rimpiangerò questo Volto.
Perchè il prossimo non sarà nei miei sogni, ma nella realtà.
Mieterà vittime tra i miei cari.

E non potrò fare altro che stare a guardare, perchè un accendino non basterà più.









Eccomi col quarto capitolo!
Dai, non è difficile capire che il personaggio ritratto è BB, come suggeritomi da Fe85 in una recensione.
A questo capitolo sarà legato strettamente il prossimo; sono certa che la vostra mente acutissima abbia un po' di idee a riguardo.
L'ultima parte è un riferimento a Kira.


Ringrazio tutti per i commenti e la partecipazione a questa fic che mi ha preso molto soprattutto perchè lo stile che sto utilizzando mi appassiona e mi lascia una quasi completa libertà di azione.

Misa4ever: ti ringrazio molto e ti dico che... Chissà che Misa non appaia in qualche modo anche qui.
Non garantisco nulla, ma potrebbe succedere come con BB: folgorazione e stesura di capitolo XD.

Redseapearl: è sempre un piacere trovarti qui! Ti ringrazio per le lunghe e dettagliate recensioni, sono felice che tu apprezzi il mio lavoro e ti faccio i complimenti per la bellissima "Black glove".


Fe85: hai visto chi è arrivato XD ? Spero ti piaccia questo capitolo^^ La frase sul mobile-Near mi è venuta per caso e mi ha fatta ridacchiare, l'ho inserita solo per questo XD.


Marmalade girl, Lucia Elric Arrenyuccia: grazie mille per le parole gentili, sono felice che la mia fic rispecchi la vostra idea dei pg di DN. Il mio intento è mantenermi abbastanza fedele alla realtà psicologica e fisica del manga.
Spero di riuscirci
.



Irene Kirsh




  
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