•Jenny

La sala è piena. I ragazzi si affollano intorno al palco. Il Marni non è mai stato così pieno. Dalle casse esce musica rock che fa scatenare la folla di gente.
Mi guardo in giro. Non trovo più Maryann. Mi faccio largo tra i ragazzi cercando di scorgere il tavolino dove ci sono gli altri. Ma, come al solito, ho bevuto troppo, perchè sono finita all'entrata del locale. C'è solo una coppietta che fanno chissà cosa appoggiati al muro sulla mia destra. Mi giro indietro, giusto in tempo per intravedere un ciuffo di capelli rossi fiammeggianti che si agita a ritmo di musica tra la folla. Joe. Provo ad avvicinarmi, ma vengo travolta da due ragazzi alti che mi fanno da barriera, visibilmente più ubriachi di me. Mi cingono con le braccia e non mi fanno andare avanti. Uno di loro dice cose incomprensibili che sento a malapena per via della confusione. Un attimo dopo i due si mettono a ridere, e mentre sghignazzano ne approffitto e me la squaglio.
Vado verso al bancone del bar e i colori si fanno sempre più confusi. Mi appoggio con le braccia e ci poso la fronte sopra.
Dopo pochi secondi mi sento toccare la spalla. Alzo la testa e mi trovo di fronte un ragazzo bruno, labbra carnose e naso perfettamente dritto. Ha gli zigomi leggermente sporgenti e al primo impatto sembra davvero bello.
Mi dice qualcosa ma io non copisco e gli faccio cenno di no con la testa. Lui chiede qualcosa al barman più vicino e poco dopo mi offre un bicchiere con una bevanda che non conosco. Io la prendo e mi porto la cannuccia in bocca. Appena il cocktail mi arriva sulla lingua, un gusto fortemente acre mi riempie la bocca. Mi piacciono le cose forti.
Dopo un paio di sorsi sento la testa appesantirsi ancora di più. Mi reggo a malapena in piedi. Il ragazzo misterioso se ne accorge e mi chiede se voglio uscire a prendere un pò d'aria. Io gli faccio di si con la testa e ci allontaniamo dal bar.


•Sam

La guardo andare via con un ragazzo. È sbronza, si vede da come cammina. Vorrei esserci io al posto di quel tizio, a sorreggerla con un braccio per non farla sbandare. E invece sto qui impalato a rimurginare mentre quel tipo la porta chissà dove.
È Bellissima stasera. Con quell'abitino nero non tanto lungo e una bretellina scesa sulla spalla.
Mi è piaciuta dalla prima volta che l'ho vista, Con quei capelli lisci castani-biondi e gli occhi verdi. Ma la cosa che mi ha fatto innamorare più del resto è stato il suo sorriso. Cosi bello e sincero da far impazzire. Almeno per me.

Sono le 2 e venti. Tra dieci minuti scatta il coprifuoco. Mi affretto a rimettere in sesto Mark e Christian che sembrano svenuti sulle poltroncine attorno al tavolino.
Come passiamo all'uscita la vedo. È girata di schiena e sta baciando il tipo di prima. Non li guardo e cerco di trattenere la fantasia, ma non riesco a togliermi dalla mente l'immagine di lui che tiene le sue mani sui fianchi di Jenny e lei che gli butta le braccia al collo. Non riesco a non pensarci nemmeno quando finalmente posso sdraiarmi su qualcosa di morbido. Quegli attimi sono impressi nella mia testa come un fuoco che mi brucia dentro. E brucia, parecchio.