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Autore: irenuccia cullen    16/10/2010    3 recensioni
Wanda continua a vivere la sua vita in compagnia di Ian, Jamie, Doc, Mel, Jared, jeb e tutti gli altri nelle caverne. Qualcosa in Burns, il nuovo amico di Viandante, fa insospettire Ian che decide di compiere un gesto inaspettato...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Viandante
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Fermiamoci qui. Vedi, vicino a quella libreria >> consigliai ad Ian mentre cercavamo un posto auto libero. Sgommando riuscì a fermarsi dove gli avevo indicato e mi diede un bacio sulla guancia. << Ricordati di non parlare con Burns… Rischiate di sembrare insieme e sai che c’è bisogno di fare tante scorte >> si raccomandò Ian. << Certo >> sorrisi dolcemente e scesi dall’auto. Entrata nel negozio fui sopraffatta dall’odore di ciambelle e decisi di prenderne qualcuna per gli altri, erano già le 4 del pomeriggio. Cercai di non dare nell’occhio quando afferrai degli scatoloni pieni di polpa di pomodoro ma non ci riuscii. << Serve una mano? >> chiese gentilmente il mio amico indigeno. << Si, grazie. Prima dovrei prendere altra roba, però.>> mantenni un tono disponibile ma distaccato per non nutrire sospetti. << L’aspetto >> continuò a sorridere. Poco dopo ci dirigemmo verso il parcheggio con delle buste colme di cibi deliziosi e , appena mi sedetti accanto a Ian, gli porsi le ciambelle. << Buone!>> esclamò ingozzandosi << Vuoi che guidi io? >> gli domandai ridendo quando lo vidi grugnire. << Non sei troppo piccola per guidare? >> sbuffai. Come in quella occasione, ero sempre schiava del mio corpo troppo fragile e giovane. Poco più tardi mi ritrovavo sdraiata , accanto ad Ian in un letto matrimoniale del Motel dove alloggiavamo. Ian dormiva sodo e ,come sempre, occupava quasi tutto il letto. Guardarlo dormire mi divertiva un sacco. Ripensai a quando mi aveva baciata per la prima volta e non riuscii a trattenere le risate. Un attimo di silenzio assoluto e il suo respiro profondo ricominciò ad arrivarmi ,con ritmo regolare, all’orecchio. Uno strano ticchettio richiamò la mia attenzione. Non sapendo da dove veniva mi sentivo un po’ confusa. Poco dopo, con grande terrore mi accorsi che qualcuno stava bussando alla mia porta, e ,sbiancata dalla paura, mi diressi verso l’uscio. Chi poteva venire a bussare in camera mia alle 2 di notte? << Si? >> azzardai a voce bassissima. << Ah…ehm…Wanda? Sono io. >> Sospirai di sollievo quando riconobbi quella voce roca e familiare. << Burns? >> bisbigliai aprendo la porta. Il rossore che colorava le guance scarne del mio amico mi sorprese. << Non ti ho svegliato, vero? Ti ho sentito ridere…>> perplessa guardai in direzione di Ian << Ehm.. si. No, non mi hai svegliata. Vuoi entrare? >> << Si, grazie >> accettò senza esitazione. Mi sedetti sul divanetto anonimo della camera, il più lontano possibile da Ian, e gli feci segno di accomodarsi al mio fianco. << C’è qualcosa che vorresti dirmi? >> la mia voce era appena udibile nel silenzio della camera. << Bé, ecco,io…. Si, Wanda. Ormai è troppo tempo che tengo nascosti i miei sentimenti per te.>> strabuzzai gli occhi appena pronunciò quelle parole << Ascolta , Viandante >> continuò rosso in viso << Tu mi piaci tantissimo ma ti confesso quello che provo per te solo perché non riesco più a trattenermi. Questa nostra discussione non cambierà affatto il nostro rapporto. So che ami Ian e per questo non proferirò mai più parola a riguardo. Ma sappi che ti amerò sempre >> sospirò sollevato, lieto di essersi tolto quel peso dalla coscienza . Attendeva una risposta, glielo si leggeva in faccia. Ma cosa potevo dire? Non potevo dire che provavo lo stesso, perché l’affetto che mi legava a lui era ben diverso di quello che mi teneva incollata ad Ian o mi faceva desiderare Jared, e non potevo nemmeno dire di farsene una ragione perché non volevo ferirlo. << Burns >> dovevo spiegargli, con il massimo della dolcezza ,che quello che provava per me non era ricambiato. << Tranquilla Wanda, so cosa stai pensando >> mi interruppe bisbigliando << Non c’è problema. Ora vado a letto, sogni d’oro Viandante. >> sgusciò via dalla stanza prima che riuscissi a formulare un qualche pensiero coerente. Rimasi una buona mezz’ora a ripensare a tutto quello che avevo sentito e, letteralmente attonita, ritornai accanto al mio amato. La notte non riusciva a trascorrere tranquilla tra le mie solite ansie e i sensi di colpa causati dalla visita del mio amico. Non riuscii a chiudere occhio e solo dopo due ore di tensione e crampi allo stomaco riuscì ad addormentarmi.
  
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